domenica 4 agosto 2013

Sport - Mondiale di nuoto / Barcellona 2013

4 agosto '13 - domenica               4th August / Sunday                           visioni post - 3

NUOTO  
Un super Paltrinieri:  bronzo nei 1500 stile libero   
L’azzurro ha concluso in 14'45"37, nuovo primato italiano 
Ultima giornata di gare a Barcellona. Daya Seto è il nuovo campione del mondo dei 400 misti. Yuliha Efimova ha vinto la medaglia d’oro nei 50 rana. Camille Lacourte oro nei 50 dorso
Barcellona, 4 agosto 2013 - Gregorio Paltrinieri ha vinto la medaglia di bronzo nella finale dei 1500 metri stile libero ai Mondiali di nuoto di Barcellona. L'azzurro ha concluso con il tempo di 14'45"37, nuovo primato italiano. Medaglia d'oro al cinese Sun Yang, argento al canadese Ryan Cochrane.
Il ventunenne Yang Sun ha trionfato facendo registrare il tempo di 14'41"14. Per lui si tretta del terzo oro dopo quello nei 400 e negli 800 stile libero (impresa riuscita solo all'australiano Grant Hackett, nel 2005 a Montreal). Cochrane, in testa per buona parte della gara, ha toccato in 14'42"48. Per l'Italia, si tratta della seconda medaglia arrivata dal nuoto in questa edizione dei Mondiali.

LA DEDICA DI PALTRINIERI - "Non pensavo veramente a niente. Sono contentissimo, un tempo di 14'45" è un sogno, non me lo aspettavo", ha detto il nuotatore carpigiano, che ha dedicato la medaglia al suo allenatore Stefano Morini e a tutti quelli che gli sono stati vicino. "Sono contento per me e per il 'Moro'. Per tutti quelli che mi sono stati vicini. Devo ringraziarlo, perche' senza il suo aiuto non ci sarei riuscito". ha aggiunto. "Sono entrato in acqua per dare il massimo, mi sono detto anche se arrivo ottavo non mi creo problemi, ma quando ho visto che ero terzo ho provato a rimanerci e negli ultimi 200 metri ho visto Jaeger e mi sono detto devo resistere, a costo di svenire", ha rivelato il fondista azzurro.
"Da metà gara in poi mi sono visto li' davanti ed ho ripensato a tutti i sacrifici fatti per arrivare qua. Ho spinto al massimo e sono riuscito a trovare quelle forze in più per riuscire". Paltrinieri ha anche rivelato un po' di amarezza per tutti i commenti negativi dopo il sesto posto negli 800. "Mi spiace aver letto delle cattiverie nei miei e nei suoi confronti (riferendosi all'allenatore Morini, ndr). Hanno scritto ‘Paltrinieri non sa nuotare, non sa fare le virate, e questo e quello... Ma non mi interessa quello che dicono gli altri. Io sono il primo a dire che la mia nuotata non e' perfetta ma qualcosa ho fatto se sono giunto quinto a Londra e terzo qui".
STAFFETTA 4X100 - La Francia ha vinto la medaglia d'oro nella staffetta maschile 4X100 mista con il tempo di 3'31"51 ai mondiali di nuoto di Barcellona. I transalpini si sono aggiudicati il primo posto grazie alla squalifica degli Stati Uniti, sanzionati per una partenza anticipata di Kevin Cordes (secondo frazionista). Sul podio l'Australia, argento in 3'31"64, e al Giappone, bronzo in 3'32"26. Sesto posto per l'Italia di Di Tora, Scozzoli, Rivolta e Orsi che hanno chiuso in 3'34"06.
Fuori dalla finale della staffetta mista, invece, le azzurre. Squalificato il quartetto composto da Federica Pellegrini, Lisa Fissneider, Ilaria Bianchi ed Erika Ferraioli per la partenza anticipata della Ferraioli nella quarta frazione. La vittoria è andata, poi, agli Stati Uniti, che si sono imposti in 3'53"23 davanti all’Australia, argento in 3’55"22. Bronzo alla Russia in 3'56"47.


400 MISTI UOMINI - Daya Seto è il nuovo campione del mondo dei 400 misti. Nell'ultimo Il giapponese si è imposto in 4'08"69, davanti allo statunitense Chase Kalisz, argento in 4'09"22, e al brasiliano Thiago Pereira, medaglia di bronzo in 4'09"48.
Nulla da fare invece per gli italiani Federico Turrini e Luca Marin, che non sono riusciti a qualificarsi per la finale. Marin ha chiuso la propria batteria al terzo posto con il tempo di 4'17"71, mentre Turrini ha ottenuto il quarto posto nella sua eliminatoria nuotando in 4'15"96, decimo tempo complessivo, a 15 centesimi dall'ottavo tempo che gli avrebbe permesso di entrare in finale. Il miglior crono delle batterie è stato realizzato dallo statunitense Chase Kalisz (4'11"87).

"Questa è la mia prima vera finale mancata. Mi dispiace perché il tempo necessario per entrarci si poteva nuotare ma questo è lo sport", ha commentato Luca Marin dopo l'eliminazione. "Ormai i giovani ti massacrano - ha aggiunto - ma è anche giusto che nei misti sia arrivato il nuovo cambio di generazione". Il siciliano non ha sciolto le riserve sul futuro: "Per arrivare fino a Rio sono tre anni, è dura e bisogna valutare - conclude - ne parlerò con il mio allenatore (Massimo Meloni, ndr) - nel caso decidessi di provarci il prossimo anno bisognerà mollare un po' la corda. Quando sarà il momento ve lo dirò".
"C'è rammarico perché il tempo per la finale si poteva fare. Era alla mia portata invece la guarderò dalla tv", ha detto invece Federico Turrini dopo l'eliminazione. "Mi trovavo in una batteria difficile dove sono passati tutti molto forti e forse nella rana ho strappato un po' per raggiungerli - ha aggiunto - comunque in questo campionato penso di aver avuto anche sfortuna. Dopo l'eliminazione nei 200 misti ho perso un po' di sicurezza. Oggi mi sentivo tranquillo ma non è bastato".
50 RANA DONNE Yuliha Efimova ha vinto la medaglia d'oro nei 50 rana. La russa con un rush finale si è imposta con 29"52, superando la lituana e primatista del mondo Ruta Meilutyte (29"59). Terzo posto e medaglia di bronzo per la statunitense Jessica Hardy (29"80).
50 DORSO UOMINI - Il francese Camille Lacourte si è aggiudicato l'oro nei 50 dorso, impoendosi in 24.42 davanti al connazionale Jeremy Stravius, argento in 24.54 a pari merito con lo statunitense Matt Grevers, campione olimpico e mondiale dei 100 dorso.
400 MISTI DONNE Katinka Hosszu ha vinto l'oro nella finale dei 400 metri misti femminili. L'ungherese ha concluso con il tempo di 4'30"41 davanti alla russa Mireia Garcia Belmonte, argento con 4'31"21 e la statunitense Elizabeth Beisel, bronzo con 4'31"69.
Lucianone

Società - Italia / commento - Sulle famiglie povere

4 agosto '13 - domenica          4th Aigust / Sunday                          visioni post - 3

(da 'la Repubblica' - 20/05/2013  /  Chiara Saraceno)

DALLA  PARTE DELLE FAMIGLIE POVERE
Alimentazione, consumi energetici (acqua, luce, gas, benzina e gasolio), telefono
e abitazione (affitto, mutuo), sono gli ambiti di spesa  che incidono maggiormente
sui bilanci delle famiglie a basso reddito.     Sono anche i settori che - soprattutto
gli alimentari e i beni energetici - hanno conosciuto il maggiore aumento dei prez-
zi in questi anni e che, quindi, hanno colpito in modo sproporzionato proprio le fa-
miglie a più basso reddito. In altri termini, queste famiglie non solo sono state più
vulnerabili delle altre alla perdita di reddito dovuta alla perdita o riduzione dell'oc-
cupazione. Hanno anche sperinìentato in misura maggiore  una diminuzione sensi-
bile del potere d'acquisto del reddito su cui potevano contare e proprio rispetto ai
beni più necessari: una alimentazione adeguata, potersi riscaldare, cucinare, illu-
minare l'abitazione, pagare l'affitto, mantenere quei rapporti minimi con l'esterno
che non contribuiscono solo  alla qualità della vita, ma sono  indispensabili  anche 
per mantenere o trovare un lavoro.
Se tra il 2005 e il 2012 l'indice armonizzato dei prezzi al consumo è salito del 17,5%,
se si considera il pacchetto di consumi specifici di famiglie con diversi livelli di red-
dito (controllando per ampiezza della famiglia), l'aumento risulta  del 20,2% per le 
famiglie a più basso reddito, 4 punti percentuali in meno di quello (16,3) sperimen-
tato dalle famiglie con i redditi più alti. L'aumento dei prezzi ha quindi ridotto in mo-
do sensibile il potere d'acquisto di tutti, ma in misura molto maggiore quello dei più
poveri, colpendo spese non voluttuarie, ma essenziali.
E' quanto emerge da un'analisi dell'Istat, che non si limita a verificare il tasso com-
plessivo di inflazione  e  neppure a disaggregarlo per settori merceologici e/o aree
di consumo, ma stima la sua incidenza per bilanci e nodelli di consumi familiari dif-
ferenti.. - Questi dati dovrebbero essere al centro delle decisioni di politica econo-
mica che il governo prenderà nei prossimi giorni e settimane, non solo per una ov-
via questione di equità, ma anche per una banale questione di fattibilità
Le famiglie più povere non possono ridurre ulteriormente i consumi, dato che 
hanno già intaccato quelli necessari.  Ed anche quelle che stanno un pò meglio,
ma sono lontane dall'agiatezza, sono già al limite. Di conseguenza qualsiasi in-
tervento sull'Iva dovrà essere calibrato per non aggravare bilanci già messi a 
dura prova nei consumi essenziali.    Analogamente qualsiasi taglio alla spesa
(ad esempio nella sanità, nella scuola, nei servizi di base)  andrà calibrato per
l'impatto che potrebbe avere sui bilanci famigliari più modesti. E qualsiasi de-
cisione sull'Imu, uscendo  dal facile populismo  per cui  la prima abitazione di
proprietà è un bene da non tassare a prescindere dal suo valore e dal reddito
di chi la possiede, dovrebbe concentrarsi principalmente sui proprietari a bas-
so reddito ed eventualmente con una rata di mutuo pesante per il loro bilancio.
Senza dimenticare che tra le famiglie a basso reddito sono concentrati gli affit-
tuari. Questi non traggono nessun sollievo da politiche della casa rivolte  solo
ai proprietari. Hanno invece visto in questi anni assottiglairsi, e poi sparire, il
Fondo nazionale per il sostegno all'affitto,  La responsabilità delle politiche in
questo settore è rimasta solo ai Comuni che, tuttavia, hanno visto diminuire i
trasferimenti loro destinati e la stessa autonomia impositiva, come testimonia-
to dalle vicende dell'Ici prima, dell'Imu oggi.
Le conseguenze della riduzione di consumi importanti da parte delle famiglie
in condizioni economiche più modeste possono avere effetti anche di lungo pe-
riodo., in particolare sulla salute e istruzione dei figli. E' di questi giorni la no-
tizia che in città come Torino sono diminuite le domande di iscrizione al nido.
CONTINUA...
to be continued...