domenica 25 febbraio 2018

SPORT - Olimpiadi invernali di PyeongChang 2018

25 febbraio '18 - domenica                    25th February / Sunday                visione post - 20

Pattinaggio - 10 mila metri / maschile
Nicola Tumolero, al suo debutto olimpico,
vince la medaglia di bronzo.
Tumolero, 23 anni, ragioniere, poliziotto, vicentino, con il bronzo nei 10.000
ha riportato l'Italia sul podio 12 anni dopo Fabris, compaesano e sua figura
di riferimento.

Sci alpino - Gigante femminile
Federica Brignone vince la medaglia di bronzo.
Nel gigante sul podio, 20 anni dopo Compagnoni, ecco Brignone, figlia
d'arte (sua madre Maria Rosa Quario è ex azzurra di sci) e tormentata
dalle pressioni: "Cerco altre felicità. Vinco poco ma sono così".

Short track -  staffetta mista / femminile
Le azzurre dello short track Arianna Fontana (27), Lucia Peretti (27),
Cecilia Maffei (33) e Martina Valcepina (25) hanno conquistato l'argento
nella staffetta di short track.

Short track - 1.000 metri / femminile
Arianna Fontana è di bronzo!
La portabandiera azzurra infrange il tabù nella specialità.
Short track -  femminile 500 metri
A. Fontana si prende l'oro!
Le lame di Arianna: un mito!
"Radanova il mio modello, Valentino Rossi quello assoluto: amo la sua grinta".

Sci di fondo maschile - inseguimento  >>>>>> 4^ giornata
Federico Pellegrino conquista l'argento


Biathlon - staffetta mista 
L'Italia conquista il bronzo, con l'aiuto della Var!
Che gara, e che finale! Rispetto al 2014, assieme al gigante Dominik ci sono ancora
Lukas Hofer e Dorothea Wierer. Ma oggi il posto di Karin Oberhofer è di Lisa Vit-
tozzi, la giovane che scia e spara come una veterana. E' stata lei, in prima frazione 
la base di questa ottava medaglia in Corea. E' stata rapida e precisa al poligono, su-
gli sci era solida. Con lei l'Italia è stata addirittura in testa.

Continua...
to be continued...

Riflessioni - Quando tornano censura e conformismo, ma per motivi inesistenti

25 febbraio '18 - domenica                25th February / Sunday              visione post - 10

IN UN PAESE dove si festeggia il compleanno di Hitler (accade ogni anno vicino a
Varese, con un'adunata di tatuati sui quali la razza ariana può fare ben poco affida-
mento) e dove fascismo e razzismo sono presenze costanti  e sempre più aggres-
sive, un concerto del cantante Povia a Trezzano sul Naviglio non sembra essere una 
minaccia per la democrazia. Povia non è Frank Sinatra, ma non è neanche Goering,
e il fatto che sia un simpatizzante di destra non osta, ovviamente, alla sua libertà
di cantare, e nemmeno alla libertà del suo pubblico di andarlo a sentire.
A meno che sul palco Povia inneggi alle leggi razziali o  faccia apologia del fascismo
(ci sono gruppi nazi-rock che hanno in repertorio anche l'invasione della Polonia),
non si capisce dunque perchè l'Anpi abbia chiesto alle autorità locali, ottenendola,
la sospensione di quel concerto. Con la motivazione, bizzarra, che l'attività di Po-
bia sarebbe "divisiva": un aggettivo, divisivo, che per molti artisti, di ogni tempo 
e di ogni tendenza, non vale certo come un demerito, semmai come una medaglia. 
E non solo per gli artisti: divisivi - per fortuna - furono anche i partigiani quando
dichiararono guerra ai fascisti. Venendo ai nostri tempi, censura  e  conformismo
non sono buone armi, specie se sparano alle mosche.
(da la Repubblica - 2 / 09 / '17 - L'Amaca / Michele Serra)