Risultati delle partite
Cesena 2 Milan 0 Chievo 2 Genoa 1 Roma 2 Sassuolo 0
Empoli 2 Juventus 1 Parma 3 Lazio 0 Cagliari 0 Sampdoria 0
Atalanta 0 Udinese 1 Palermo 1 Torino 0
Fiorentina 1 Napoli 0 Inter 1 Verona Hellas 1
Classifica
Roma, Juventus 9 / Verona Hellas 7 / Milan, Udinese 6 /
Inter, Sampdoria 5 / Atalanta, Genoa, Fiorentina, Cesena 4 / Lazio, Parma >
Chievo, Napoli 3 / Palermo, Sassuolo 2 / Cagliari, Empoli, Torino 1
Il commento
Il Verona Hellas vola, ma quasi nessuno ne parla / Fanno notizia il Milan che non
ingrana ancora, l'Inter che ritorna ai pareggi dopo le sette sberle al Sassuolo, la
Lazio che dopo un bel gioco senza concludere si fa infilare dal Genoa, il Napoli che
risulta ancora sterile in attacco e non esce dalla crisi, perfino il Torino che anche
dopo l'acquisto di Quagliarella non trova ancora il bandolo della matassa e si fa
parare anche i rigori / Si decantano, giustamente, le due duellanti prime in vet-
ta - la Juve di Allegri e la Roma di Garcia. Ma la squadra gialloblù di Mandorlini
con il suo terzo posto passa quasi sotto silenzio, se ne parla sempre per ultimo in
qualsiasi rubrica televisiva e su parecchi giornali sportivi e non.
Insomma il Verona H. e il suo ambiente calcistico sembrano dare fastidio (forse
risulta antipatico Mandorlini?, ma non credo). Della bella Verona di Giulietta e
Romeo si parla volentieri, ma del Verona schizzato, per ora, ai vertici della clas-
sifica di A poche parole, ma solo perchè è necessario, niente di più- E già, siamo
sempre allo stesso punto (come un tempo): la provincia vale poco niente, e forse
anche quello scudetto favoloso dell'84/85 del Verona H. ha dato molto fastidio a
tanti, soprattutto a quelli delle metropoli o giù di lì.
L'unica a celebrare un pò la squadra gialloblù è stata la Gazzetta, anche se nelle
pagine finali...
(da Lucianone)
(da 'La Gazzetta dello Sport' - 22/09/2014 - pag 19 / Nicola Cecere)
Rafael para il Toro. Così il Verona vola
Il portiere è superbo sul rigore di El Kaddouri.
Il moldavo Ionita lancia i gialloblù al terzo posto
Alle spalle delle due battistrada era attesa l'Inter e invece spunta il Verona:
questa la sorpresa regalata dalla coda della terza giornata. Sorpresa poi fino a
un certo punto se un o ripensa alla scorsa stagione che ha visto a lungo prota-
gonista la formazione di Andrea Mandorlini, il più trapattoniano degli allievi
del Giuan. Questa sua creatura ha il sapore e la fragranza dei biscotti della
nonna, quelli fatti nel forno di casa. E lui è pure fortunato: ha pescato in pan-
china l'uomo del match, Artur Ionita, primo moldavo a far gol in serie A (una
legnata, Padelli sorpreso). Sai le feste a Chisinau?
Del resto il Verona dimostra una volta di più che sul mercato ci sa fare. Gli
unici nomi della squadra sono i vecchi pluridecorati Luca Toni e Rafa Marquez,
gli altri sono tutti soldatini al servizio di un disegno tattico mutevole, camaleon-
tico: ci si difende in nove o dieci, se occorre, ma si è sempre pronti a ripartire
in quattro o cinque. E si è sempre in grado di far male, se non ci si imbatte in
un arbitro oper zelante come il Banti di ieri, che ha fermato un contropiede 4
contro due ignorando la norma del vantaggio e pure chi era stato il granata col-
pevole del fallo tattico...
Una tela di passaggi e raddoppi, arretramenti e ripartenze, che ha avviluppato
il Torino per tutto il primo tempo nel quale il palo ha respinto una girata di te-
sta di Gomez. Questo per dire come il successo sia legittimo. Il Toro ha pagato
la difficoltà che incontra quando c'è da tirare: solo 6 volte (30 tentativi) in tre
partite ha centrato lo specchio, ed è la media più bassa del campionato. Un ini-
zio così sotto tono non si verificava da quasi sessani'anni: bisogna risalire alla
stagione 1957/58 per trovare una formazione granata a secco di gol nelle prime
tre giornate. Oggi è l'unica fra le venti di A a non aver violato le reti avversa-
rie: l'ultimo posto è... meritato.
El Kadduri, a 2 minuti dal novantesimo, ha sprecato la doppia chance del rigore,,,
Quagliarella ha obbligato Rafael a un tuffo salva risultato e Amauri, rifornito
di cross, non ha trovato il bersaglio in tre occasioni. Va detto però che al 75'
sul piede destro di Toni è arrivato un cross ideale da spedire in gol. Il campione
del mondo 2006 lo ha impattato di forza anzichè cercare il piatto: invece che di
collo ha colpito con l'esterno spedendo sul fondo. Avesse chiuso il match, El
Kaddouri avrebbe dormito meglio, ieri notte.
CONTINUA...
to be continued...
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