sabato 6 agosto 2011

Istruzione - Capire l ' inglese economico-aziendale

Nel 2010 era sorta per un certo periodo la polemica secondo cui  in 
Italia si esagera con l'uso della lingua inglese, facendola entrare in
modo eccessivo nell'uso della nostra lingua. 
In parte ciò è vero,  ma del resto bisogna anche ricordare le lamen=
tele di un pò di anni fà quando si diceva spesso  che i nostri politici 
sanno a malapena imbastire una o due frasi  nella lingua anglosas=
sone.  Poi con l'avvicinarsi del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, 
si era acuita la polemica.   Soprattutto era stato preso di mira l'uso
aziendale di termini stranieri  (che si diceva aumentato del 773%), 
mentre in Francia e in Spagna ciò non accade.   Addirittura l'uso di 
termini inglesi è a volte vietato in Francia.
  Personalmente sono contrario a questo tipo di divieti linguistici e
alla chiusura di un Paese su e in se stesso  in un'epoca di necessità 
di scambi commerciali, di solidarietà richiesta sempre più  e di una
gioventù  che deve emigrare per lavoro   o per viaggi culturali e di 
piacere.. Parecchie volte, poi,   persone poco istruite si trovano  in 
in difficoltà nel sentire  in tv,  alla radio o vedere sui computer dei
termini inglesi inframmezzati in discorsi e frasi sempre più spesso
di tipo economico/aziendale.    Non è forse giusto che ne sappiano 
il corrispettivo significato italiano? 

Ecco una lista di queste tipiche frasi:
Non hanno trovato una location adatta per il meeting.
Non hanno trovato un luogo adatto per la riunione. 
Bisogna fare un business plan per il prossimo fiscal year.
Bisogna fare un piano economico per il prossimo anno fiscale.
La reputation influenza la brand value.
La reputazione influenza il valore della marca.
Fate un benchmarking con i nostri competitor
Fate un'analisi comparata con i nostri concorrenti
Il lancio di quei prodotti è stato un grande flop
Il lancio di quei prodotti è stato un grande fallimento
Il suo look non era abbastanza fashion per venire al meeting
Il suo aspetto non era abbastanza alla moda per venire alla riunione


Lucianone






  



Stampa - Come ci vede la stampa straniera?

Financial Times  -  in prima pagina: "Il più grande fallimento sotto
Berlusconi è la mancanza di sforzi per ritrovare la crescita".

The Wall Street Journal - "Sta per esaurirsi il tempo a disposizione
per riprendere il controllo".

International Herald Tribune - "Berlusconi non ha offerto proposte
concrete e gli analisti non sono stati convinti".

Il settimanale Economist - "Berlusconi è parte del problema; il suo
discorso mediocre è un'occasione persa".

Le Figarò - "Berlusconi non ha parlato sulle riforme con il rischio
di deludere i mercati che stanno attaccando con violenza l'Italia".

El Pais - "Il premier Berlusconi ha assicurato che l'Italia è solida
e che non ha nulla da temere".

Il settimanale tedesco Der Spiegel - "Politik alla Berlusconi: pro=
messe e ancora promesse".

Il tedesco Bild - "Si deve rimproverare molto al premier,     ma non
il coraggio! Un coraggio tale da fargli affermare che l'Italia è solida".

The Times - in prima pagina: "Il futuro dell'Italia è nelle loro mani",
e sotto il titolo una foto di Berlusconi e Tremonti. E aggiunge: "Sono
mani sicure?".

     L u c i a n o n e


   
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