27 agosto '15 - giovedì 27th August / Thursday visione post - 8
MIGRANTI
Migranti morti nel Tir / orrore in Austria
Altri due naufragi / orrore senza fine: almeno cento morti in mare
Nuova tragedia al largo della Libia / Arrivata a Palermo la nave con i 52 cadaveri nella stiva
I siriani in Svezia: qui casa e lavoro
ROMA - Mafia Capitale
Il governo scioglie per mafia il decimo municipio di Ostia.
Il sindaco Marino finisce "sotto tutela" / superpoteri a Gabrielli
CALCIO - Champions League
La Juve pesca Manchester City e Siviglia ( La Roma nel girone del Barcellona
ESTERI -
LIBIA - La mediazione Onu è (quasi) fallita
USA - In America nel 2015 una strage al giorno / Obama: "E' peggio del terrorismo"
ITALIA - Politica
D'Alema, attacco a Renzi: "Persi 2 milioni di voti, presto saremo a un bivio"
Renzi apre al mondo cattolico: sempre più vicina l'intesa sulle unioni civili
Lucianone
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giovedì 27 agosto 2015
L'Opinione del Giovedì - A ruota libera su Immigrazione/profughi
27 agosto '15 - giovedì 27th August / Thursday visione post -11
Immigrazione / profughi
con problema più ampio che include:
Immigrazione - Clandestini - Migranti - Profughi
_________________________
Luciano Finesso
LEGGO E RILEGGO alcuni titoli principali e altri titolini e sottotitoli
di alcuni quotidiani e riviste,
e li RIPORTO, RISCRIVO tali e quali qui di seguito, in ordine sparso sia
del passato che più recenti:
Dai barconi libici alla Macedonia la grande ondata dei migranti. LA FLOTTA INFINITA
L'emergenza: Sos dal Mediterraneo
salvi tremila migranti, battaglia in Macedonia
In un solo giorno soccorsi 23 barconi alla deriva. Scafisti arrestati: si facevano pagare
per aprire le stive.
Quell'esodo senza fine che travolge i confini d'Europa.
Crescono i luoghi a cui non si farà più ritorno, non illudiamoci di arginare il mare.
Quei bambini che piangono al di là del filo spinato in fuga dalla tragedia siriana.
La Macedonia apre le frontiere, in Italia 4.400 arrivi.
Gas e granate sui profughi
ma la frontiera di Skopje cede alla marea umana
Centinaia sui treni e intanto da Bruxelles arriva una promessa di intervento,
anche attraverso l'Unhcr.
La polemica e l'intervento:
Il presidente della Commissione Ue critica il populismo degli Stati:
"Questa gente fugge dalla guerra e dalla disperazione".
Juncker: l'Europa in cui voglio vivere non è quella dei
muri contro i profughi
Esseri umani -
Quando parliamo di migrazioni parliamo di esseri umani.
Solo che queste persone non possono vivere come noi
perchè non hanno avuto la fortuna di nascere in una
delle regioni più ricche del mondo.
Le idee - Nessuno Stato può farcela da solo
25 agosto -
Il vertice - Migranti, Merkel pressa Italia e Grecia: "Aprite subito i centri di registrazione"
La cancelliera tedesca incontra il presidente francese Hollande:
"Basta ritardi. Legislazione unica in tutta la Ue" -
La storia - L'odissea di Merhani, il profugo bambino:
"Non lasciatemi solo" / Dall'Eritrea, in 10 mesi ha attraversato
fiumi e deserti. "Per la paura non dormivo. Ho lasciato la mia famiglia, di loro non so più nulla".
Merhani, bambino profugo di 12 anni, è sbarcato ieri al porto di Palermo insieme ad altri 45 minori
"non accompagnati".
CONTINUA... to be continued...
Immigrazione / profughi
con problema più ampio che include:
Immigrazione - Clandestini - Migranti - Profughi
_________________________
Luciano Finesso
LEGGO E RILEGGO alcuni titoli principali e altri titolini e sottotitoli
di alcuni quotidiani e riviste,
e li RIPORTO, RISCRIVO tali e quali qui di seguito, in ordine sparso sia
del passato che più recenti:
Dai barconi libici alla Macedonia la grande ondata dei migranti. LA FLOTTA INFINITA
L'emergenza: Sos dal Mediterraneo
salvi tremila migranti, battaglia in Macedonia
In un solo giorno soccorsi 23 barconi alla deriva. Scafisti arrestati: si facevano pagare
per aprire le stive.
Quell'esodo senza fine che travolge i confini d'Europa.
Crescono i luoghi a cui non si farà più ritorno, non illudiamoci di arginare il mare.
Quei bambini che piangono al di là del filo spinato in fuga dalla tragedia siriana.
La Macedonia apre le frontiere, in Italia 4.400 arrivi.
Gas e granate sui profughi
ma la frontiera di Skopje cede alla marea umana
Centinaia sui treni e intanto da Bruxelles arriva una promessa di intervento,
anche attraverso l'Unhcr.
La polemica e l'intervento:
Il presidente della Commissione Ue critica il populismo degli Stati:
"Questa gente fugge dalla guerra e dalla disperazione".
Juncker: l'Europa in cui voglio vivere non è quella dei
muri contro i profughi
Esseri umani -
Quando parliamo di migrazioni parliamo di esseri umani.
Solo che queste persone non possono vivere come noi
perchè non hanno avuto la fortuna di nascere in una
delle regioni più ricche del mondo.
Le idee - Nessuno Stato può farcela da solo
25 agosto -
Il vertice - Migranti, Merkel pressa Italia e Grecia: "Aprite subito i centri di registrazione"
La cancelliera tedesca incontra il presidente francese Hollande:
"Basta ritardi. Legislazione unica in tutta la Ue" -
La storia - L'odissea di Merhani, il profugo bambino:
"Non lasciatemi solo" / Dall'Eritrea, in 10 mesi ha attraversato
fiumi e deserti. "Per la paura non dormivo. Ho lasciato la mia famiglia, di loro non so più nulla".
Merhani, bambino profugo di 12 anni, è sbarcato ieri al porto di Palermo insieme ad altri 45 minori
"non accompagnati".
CONTINUA... to be continued...
CULTURA-Cibo / Libro - "Ti ho visto che ridevi": quando la Calabria invase le Langhe
27 agosto '15 - giovedì 27th August - Thursday visione post - 5
Il collettivo LOU PALANCA ricostruisce la storia
di un incontro cruciale per la cucina italiana
(da il venerdì di Repubblica - 31 luglio '15 - cultura / di Giuliano Santoro)
Come la Calabria invase le Langhe, a tutto slow food
Dietro al miracolo gastronomico delle Langhe, patria di Slow Food e terra d'elezione
del cibo di qualità, ci sono decenni di lavoro silenzioso e culture popolari che vengono
da centinaia di chilometri più a Sud. Ci sono donne meridionali, provenienti soprattut-
to dall'entroterra calabrese, che accettarono di trasferirsi in Piemonte, per trovare ma-
rito e mettere su famiglia con uomini rimasti soli nelle terre narrate da Fenoglio e
Pavese. Se ne accorse Nuto Revelli, scrittore e storico dei "vinti", che diede voce alle
donne calabresi di Piemonte in "L'anello forte". Quella storia diventa adesso la trama
di "Ti ho visto che ridevi" (Rubbettino), romanzo firmato da Lou Palanca, sigla dietro
la quale si nasconde un gruppo di autori.
Le storie di Lou Palanca sono spiazzanti come i gol da calcio d'angolo di Massimo
Palanca, bomber del Catanzaro degli anni 80, cui lo pseudonimo rende tributo. Il
viaggio di "Ti ho visto che ridevi" comincia quando Luigi, giornalista quarantenne,
scopre che la donna che lo ha cresciuto non è la madre biologica. Colei che lo ha ge-
nerato si chiama Dora e vive per l'appunto nelle Langhe, dove ha dovuto riparare
per aver dato alla luce il figlio illegittimo. Dora si sposta da una campagna all'altra
sempre a "spartire la fame con la fatica". In Calabria aveva preso parte alle lotte
contadine stroncate dai latifondisti.
La madre che si dilegua verso le asprezze piemontesi è metafora di un Sud la cui
identità è ormai mescolata a quella del Nord. La donna abbandona la sua terra
per sbarcare nelle Langhe, dove regnano silenzi e diffidenze. Luoghi e sapori del
Nord e del Sud trovano forme inconsuete. Le Langhe appaiono sotto una luce di-
versa dalla terra da cartolina dei feticci culinari. E la forza misteriosa che spinge
il protagonista sulle tracce della madre descrive una Calabria dolente e rassegna-
ta, affascinante perchè spaesata. Si viaggia seguendo itinerari piemontesi e calabri,
le ricette di tartufo e il suino nero, bevendo Dolcetto e Magliocco, risalendo i sentie-
ri di un Paese che ha bisogno di riprendere il filo con il passato rimosso.
Lucianone
Il collettivo LOU PALANCA ricostruisce la storia
di un incontro cruciale per la cucina italiana
(da il venerdì di Repubblica - 31 luglio '15 - cultura / di Giuliano Santoro)
Come la Calabria invase le Langhe, a tutto slow food
Dietro al miracolo gastronomico delle Langhe, patria di Slow Food e terra d'elezione
del cibo di qualità, ci sono decenni di lavoro silenzioso e culture popolari che vengono
da centinaia di chilometri più a Sud. Ci sono donne meridionali, provenienti soprattut-
to dall'entroterra calabrese, che accettarono di trasferirsi in Piemonte, per trovare ma-
rito e mettere su famiglia con uomini rimasti soli nelle terre narrate da Fenoglio e
Pavese. Se ne accorse Nuto Revelli, scrittore e storico dei "vinti", che diede voce alle
donne calabresi di Piemonte in "L'anello forte". Quella storia diventa adesso la trama
di "Ti ho visto che ridevi" (Rubbettino), romanzo firmato da Lou Palanca, sigla dietro
la quale si nasconde un gruppo di autori.
Le storie di Lou Palanca sono spiazzanti come i gol da calcio d'angolo di Massimo
Palanca, bomber del Catanzaro degli anni 80, cui lo pseudonimo rende tributo. Il
viaggio di "Ti ho visto che ridevi" comincia quando Luigi, giornalista quarantenne,
scopre che la donna che lo ha cresciuto non è la madre biologica. Colei che lo ha ge-
nerato si chiama Dora e vive per l'appunto nelle Langhe, dove ha dovuto riparare
per aver dato alla luce il figlio illegittimo. Dora si sposta da una campagna all'altra
sempre a "spartire la fame con la fatica". In Calabria aveva preso parte alle lotte
contadine stroncate dai latifondisti.
La madre che si dilegua verso le asprezze piemontesi è metafora di un Sud la cui
identità è ormai mescolata a quella del Nord. La donna abbandona la sua terra
per sbarcare nelle Langhe, dove regnano silenzi e diffidenze. Luoghi e sapori del
Nord e del Sud trovano forme inconsuete. Le Langhe appaiono sotto una luce di-
versa dalla terra da cartolina dei feticci culinari. E la forza misteriosa che spinge
il protagonista sulle tracce della madre descrive una Calabria dolente e rassegna-
ta, affascinante perchè spaesata. Si viaggia seguendo itinerari piemontesi e calabri,
le ricette di tartufo e il suino nero, bevendo Dolcetto e Magliocco, risalendo i sentie-
ri di un Paese che ha bisogno di riprendere il filo con il passato rimosso.
Lucianone
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