martedì 23 maggio 2023

Cultura / la parola - SARCASMO / sarcastico

 23 maggio '23 - martedì                                   23 rd May / Tuesday                      visione post - 7

(da L'Espresso - 13 dicembre 2020)

sarcasmo -

Mordere la carne. Lacerare la polpa. Ironia senza affetto. Come quando si dice "ti mangio a
colazione".  E' sarcastico per esempio accusare il dolore di subire  una dittatura, sanitaria o
pneumatica che sia , nonostante, fino a quel momento, si sia derivati e si sia rivendicato, a-
criticamente un modello dittatoriale storico. Esattamente come quando prima si chiedono 
pieni poteri e dopo si ha il coraggio di gridare all'illiberalità. Sarcastico appunto come mor-
dere il corpo stesso della logica. Sarcastico essere fieri della parola Fascista e stigmatizzare 
la parola Comunista..  Anche se ciò deriva da forti denti populisti contro una carne oscena-
mente debilitata. -  Sarcastico giudicare l'istruzione alla stregua di uno spazio di pericolo
che ardisce generare senso critico. Anche se le stesse dentature d'acciaio aggrediscono 
una struttura  scolastica resa fragilissima a una insipienza diffusa, decennale, trasversale.
Sarcastico chiudere spazi garantiti e controllabili dal punto di vista sanitario come i teatri 
e le sale cinematografiche, perchè azzannare quei corpi  significa semplicemente  dare il
colpo di grazia a quei corpi agonizzanti. Sarcastico proclamare percentuali stratosferiche
di patrimoni artistici che sono poi relegati agli avanzi di bilancio. Come lagnarsi  di non
poter mangiare quella buona bistecca che abbiamo lasciato marcire in frigo.  Sarcastico
lottare contro una malattia che non esiste, spendere energie per proclamarne l'assenza.
Come se si desse un morso fatale alla propria profondissima paura.  sarcastico scrivere 
pensando che valgano solo le proprie mentre quelle degli altri hanno il maledetto difetto
di dover essere lette. perchè questo significa  affondare definitivamente le zanne al cen-
tro del nostro precipizio. Sarcastico doversi vergognare di quello che si sa. Perchè signi-
fica offrirsi al morso senza corpo e senza spessore. Così, quando saranno finiti i corpi e
i pensieri da azzannare non resterà che rivolgersi contro noi stessi. sarcasmo dei sarcasmi.
(L'Espresso n. 51 - 13 dicembre '20 / di Marcello Fois)

Lucianone