venerdì 30 maggio 2014

MUSICA - Museo online dedicato a Springsteen / partendo da 'Greetings from Asbury Park, NJ'

30 maggio '14 - venerdì             30th May / Friday                         visione post - 54

Apre in giugno il museo online dedicato 
a Bruce Springsteen

E' stato battezzato BlindedByTheLight.com il museo online dedicato a  BRUCE SPRINGSTEEN
e che offrirà 300 articoli che hanno avuto a che fare direttamente col Boss. Il sito sarà inaugurato nel prossimo giugno, in coincidenza del trentesimo anniversario dell'album "Born in the USA".
Come riporta "Rolling Stone", il museo proporrà oggetti di sicuro interesse per i fan di Bruce come ad esempio testi manoscritti, poster e una copia della sua patente. Michael Crane, il fondatore del museo, ha riferito che intende offrire un premio ogni sei mesi. Il primo farà
sicuramente gola: l'artwork originale autografato di un album di Bruce. "Blinded by the light", come noto, è la canzone che apre l'LP "Greetings from Asbury Park, N.J.", il primo album di Springsteen. 

Bruce e la E Street Band sono attualmente impegnati in un tour che terminerà il prossimo 18 maggio in Connecticut.

Blinded by the light     (testo)

“Madman drummers bummers and Indians
in the summer with a teenage diplomat
in the dumps with the mumps
as the adolescent pumps his way into his hat
with a boulder on my shoulder feelin’
kinda older I tripped the merry-go-round
with this very unpleasing sneezing
and wheezing the calliope crashed to the ground
some all-hot half-shot was headin’
for the hot spot snappin’ his fingers clappin’ his hands
And some fleshpot mascot was tied
into a lover’s knot with a whatnot in her hand
and now young Scott with a slingshot
finally found a tender spot and throws his lover in the sand
and some bloodshot forget-me-not whispers
daddy’s within earshot save the buckshot turn up the band
And she was blinded by the light
cut loose like a deuce another runner in the night
blinded by the light
she got down but she never got tight
but she’ll make it alright
Some brimstone baritone anti-cyclone
rolling stone preacher from the east
he says: – Dethrone the dictaphone
hit it in its funny bone
that’s where they expect it least -
and some new-mown chaperone
was standin’ in the corner
all alone watchin’ the young girls dance
and some fresh-sown moonstone was messin’
with his frozen zone to remind him
of the feeling of romance

Yeah he was blinded by the light
cut loose like a deuce another runner in the night
blinded by the light
he got down but she never got tight
but he’s gonna make it,  tonight

Some silicone sister with her manager's mister
 told me I got what it takes 
She said I'll turn you on sonny to something strong 
if you play that song with the funky break 
And go-cart Mozart was checkin' out the weather chart
to see if it was safe to go outside 
And little Early-Pearly came in by her curly-wurly
and asked me if I needed a ride 
Oh, some hazard from Harvard was skunked on beer 
playin' backyard bombardier 
Yes and Scotland Yard was trying hard, they sent a dude with a calling card, he said, do what you like, but don't do it here 
Well I jumped up, spit in the air, fell on the ground, 

asked wich was the way back home 
He said take a right at the light, keep going straight until right, 

and then boy you're on your own 
And now in zanzibar a shootin' star 

was ridin' in a side car hummin' a lunar tune 
Yes, and the avatar said blow the bar but first remove the cookie jar, we're gonna teach those boys to laugh too soon 
And some kidnapped handicap was complaining that he caught the clap from some mousetrap he bought last night 
Well I unsnapped his skull cap and between his ears I saw a gap but he'd figured he'd be all right 


He was just blinded by the light. Cut loose like a deuce 
Another runner in the night. Blinded by the light 
Mama always told me not to look into the sights of the sun 
Oh but mama that's where the fun is 

Altri testi su: http://www.testimania.com/testi/testi_bruce_springsteen_62/testi_greetings_from_asbury_park,_nj_3013/testo_blinded_by_the_light_35309.html
Tutto su Bruce Springsteen: http://www.musictory.it/musica/Bruce+Springsteen

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Ho trovato queste interessanti informazioni - approfondimenti sul primo disco
del Boss e sul testo della sua prima famosa lunga autobiografica song che lo
apre. Il tutto tratto dal libro (frutto di tesi di laurea) di Patrizia De Rossi "Bruce
Springsteen e le donne - she's the one" (2014 - Imprimatur editore / RCS Libri) 
- L u c i a n o n e -

Il primo disco di Bruce Springsteen, 'Greetings from Asbury Park', NJ, esce 
il 5 gennaio del 1973 e si apre con Blinded by the light  -  In questo brano 
Springsteen  si presenta al mondo come teenage diplomat, un ragazzino 
educato che gioca a baseball con i suoi Indians (la squadra di baseball in 
cui S. giocava da ragazzino) e osserva la realtà e l'umanità che lo circondano
L'ambiente è quello del Jersey Shore,  la spiaggia dell'Oceano Atlantico dove
si consumano  amori e drammi, l'umanità è quella  variegata  e  in alcuni casi
stravagante che popola non solo quella spiaggia  ma anche i locali notturni, i
bar, le strade di Asbury Park, una cittadina di provincia ormai in disarmo dopo
aver vissuto fasti e onori alla fine dell'800 quando viene costruita come posto
di vacanza per i ricchi che si spostano da New York per andare al mare.
Asbury  Park è un luogo ricercato, all'avanguardia per alcuni versi, pieno di
attrazioni e soprattutto vicinissimo a Manhattan  da dove  ci si arriva anche
con il treno. Questo fino alla fine degli anni Sessanta, poi comincia la crisi:
Asbury Park  perde il suo appeal  perchè  ci sono nuovi posti  da scoprire,
la gente non prende più il treno come prima, e comunque ci sono gli aerei
che ti portano molto più lontano nello stesso arco di tempo, perchè vengo-
no costruiti case e uffici più belli  ed  economici in città vicine che portano
via medici, avvocati, professionisti e impiegati.  E allora la crisi colpice la
città, provoca malcontento e scontri.   Quelli razziali, che  avvengono  nel 
1970, non fanno sconti a nessuno  portando al degrado i palazzi più belli,
i negozi, i bar, i locali e con essi  la città stessa  che diventa quella "town
full of losers" come la definirà espressamente Bruce qualche anno dopo
in Thunder Road e a cui  fa  continuo riferimento  soprattutto  nella prima 
parte della sua carriera. 
L'umanità che incontra in questa città alla deriva  è costituita  da ragazze che non vivono
una vita facile, che lottano ogni giorno  per conquistare   il loro posto  nella società, ben 
consapevoli di quanto  questo sia difficile.  Possono rimanere deluse, possono vedere i
loro sogni infrangersi, possono deprimersi, ma non getteranno mai la spugna, non mol-
leranno mai tanto facilmente, non andranno mai in crisi e seppure dovessero piombare
 nella disperazione (cosa che nel corso degli anni inevitabilmente avverrà) continueran-
no a combattere e a non rinunciare mai alla loro speranza  di vedere  realizzati i propri 
sogni.  Non le vedremo mai annullarsi completamente  e la forza dei loro sogni, e della
loro speranza, farà andare tutto per il verso giusto:

and she was blinded by the light    
 (ed era accecata dalla luce)
cut loose like a deuce another runner in the night
(tagliente come una deuce, che ancora corre nella notte)
blinded by the light  (accecata dalla luce)
she got down but she never got tight, but she'll make it alright...
(si butta giù ma non andrà mai in crisi, e alla fine ce la farà)

Lucianone

Politica - Europee 2014 / Le riflessioni - con Zygmunt Bauman

30 maggio '14 - venerdì              30th May / Friday                    visione post - 4

"Cittadini distanti / L'Ue deve
riconciliare Potere e Politica"

(da 'Corriere della Sera' - 26/05/'14 - Maria Serena Natale)
Intervista a Zygmunt Bauman
"Democrazia rappresentativa in crisi"
Sociologo e filosofo polacco nato nel 1925 Zygmunt Bauman ha
attraversato le rivoluzioni del Novecento elaborando categorie di
interpretazione della realtà diventate capisaldi della sociologia
contemporanea, in un pensiero organico sulla "modernità liquida"
che abbraccia sentimenti, consumi e rapporti di forza. Ciò a cui as-
sistiamo oggi, dice al Corriere, è "il divorzio tra potere e politica".
M.S. Natale (Corriere della Sera):
Professor Bauman, la campagna elettorale ha visto uno sforso senza precedenti
delle Istituzioni europee per mobilitare 400 milioni di cittadini. Reazione all'allar-
me populismo ma anche sviluppo naturale di un'integrazione sempre  più profon-
da che fa perno sul Trattato di Lisbona e sfocerà in una scelta "politica" del pre-
sidente della Commissione.     Eppure l'Europa stenta ad appassionare - quando
non suscita aperta ostilità. Coswa c'è all'origine di questo senso di estraneità?
Z. Bauman  -  'Si tratta di sentimenti che non sono rivolti solo alle istituzioni
europee, fisicamente lontane dai luoghi dove i cittadini affrontano le difficoltà
della vita quotidiana e regolarmente invocate dalle capitali per spiegare decisio-
ni impopolari. La sfiducia riguarda il sistema politico nel suo insieme, i cittadini
stanno perdendo la fede nella capacità delle istituzioni di rispettare le promesse.
Le radici di questa tendenza vanno ricercate nell'ultimo mezzo secolo, nel corso 
del quale i processi di deregolamentazione promossi e supervisionati dai governi
che hanno aderito alla rivoluzione neoliberale, hanno portato alla graduale sepa-
razione tra potere, inteso come capacità di fare, e politica, cioè capacità di decidere
cosa fare'. 
M .S. Natale: - Quindi la sfiducia nella politica nasce dall'indebolimento delle prero-
gative nazionali che proprio il progetto europeo vuole diluire  in un organismo fede-
rale?
Z. Bauman  -  'In pratica poteri prima esercitati all'interno dei confini dello Stato
nazione, e soprattutto i poteri finanziari che determinano benessere e miseria per
milioni di persone, sono evaporati e confluiti in un dominio extraterritoriale, una
terra di nessuno, mentre la politica è rimasta territorialmente determinata. 
L'effetto collaterale di tutto questo è, come ha fatto notare l'economista americano
Joseph Stiglitz, la totale separazione tra creazione di valore di mercato e creazione
di lavoro, con un conseguente sotto-utilizzo di uomini e macchinari, spreco e ingiu-
stizia. I valori fondamentali  che credevamo  di vedere salvaguardati dai nostri rap-
presentanti eletti - eguaglianza di opportunità, onestà, rispetto delle regole - sono
stati platealmente violati. La sopravvivenza dei governi ormai è percepita come uno 
strumento per consentire ai ricchi di accrescere la loro ricchezza, mentre i più van-
no incontro a un impoverimento irreversibile'.
M.S. Natale: - In questo vuoto di iniziativa politica come si stanno muovendo i par-
titi tradizionali?
Z. Bauman  -  'Qualsiasi cambio della guardia porta modifiche minime nelle poli-
tiche dei governi, tanto meno nelle durezze che comporta la lotta per la sopravvi-
venza in un clima di acuta incertezza'.
M.S. Natale: - E  pur  essendo  baluardo  di pace e diritti, l'Unione Europea viene
considerata complice di questo "tradimento" della politica che perpetua il vecchio
sistema del privilegio e dell'ineguaglianza.
Z. Bauman  -  'A questo si aggiunge il progressivo trasferimento all'individuo del
compito di contrastare gli effetti distruttivi del mercato che persegue il profitto a
scapito di tutti gli altri valori.   E' quello che il sociologo americano Anthony Gid-
dens ha descritto come il regno della politica della vita quotidiana dov'è il singolo 
con le sue risorse strutturalmente inadeguate, a dover assumere  l'iniziativa  per 
trovare soluzioni individuali a problemi comuni'.
M.S. Natale: - In che modo l?europa può rilanciare queste credenziali?
Z. Bauman  -  'La stessa Europa è un collettore locale di problemi globali, ma anche
un laboratorio unico nel quale sono quotidianamente dibattute e sperimentate possi-
bili soluzioni. Solo in tale misura  il contributo derll'Unione  può essere significativo
per il futuro del pianeta che va incontro a un nuovo, radicale passaggio: dal livello
degli Stati nazione alla dimensione più ampia dell'umanità già stretta nella rete del-
l'interdipendenza globale. In questo contesto conflittuale  la Ue  deve andare molto
più a fondo nel processo interno di riforma, arrivare alle radici dell'incapacità istitu-
zionale di riconciliare politica e potere.



Lucianone