28 luglio '17 - venerdì 28th July / Friday visione post - 9
Se un deputato può dare pubblicamente della "testa di circonciso" a un suo avversario
politico ebreo, perchè un modesto gestore di spiaggia dovrebbe farsi degli scrupoli quan-
do invita all'altoparlante a "sterminare i tossici"? Le leggi servono (compresaa quella
contro l'apologia del nazifascismo, che come ben sanno i bagnanti di Chioggia è apologia
dello sterminio), ma il vero problema è la contagiosa perdita di peso della parola, usata
con la leggerezza del rutto anche quando ha la pesantezza del sasso. Massimamente sui
social (vero, onorevole Corsaro?) che sono la dinamo inesauribile del deperimento verba-
le, ma anche sui giornali, in televisione, sulla scena pubblica, si tira a parlare così come si
tira a indovinare. Sappiamo bene quante vittime ha fatto nei secoli, e ancora fa per ma-
no jihadista, la sacralità del Verbo. Ma non è un buon rimedio questo parlare a vanvera,
e vomitare quello che capita addosso agli altri. Il rischio è che alla fine il cerchio si chiuda,
e si chiuda malamente: ovvero che l'uso scriteriato della parola (l'uso scriteriato della li-
bertà) riporti in auge, come rimedio reazionario, la Parola Sacra. Ne farebbe le spese la
parola libera, che è anche parola responsabile.
(Da la Repubblica - 14 luglio '17 - L'Amaca / Michele Serra)
Lucianone
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