6 settembre '23 - mercoledì 6th September / Wednesday visione post - 10
(da la Repubblica - 25 agosto '23 - l'Amaca / di Michele Serra)
Cavalcare la tigre
La paura. Se la sinistra (termine che uso per convenzione) riuscisse a capire che la vera benzina della
La paura. Se la sinistra (termine che uso per convenzione) riuscisse a capire che la vera benzina della
destra è la paura del domani, magari riuscirebbe a riscoprire la propria identità e la propria funzione:
non avere paura del futuro, e anzi cercare di indovinarlo e anticiparlo, il solo modo, poi, per governar-
lo senza subirlo passivamente: cavalcare la tigre. Paura dei migranti, paura delle relazioni sessuali che
mutano, paura della globalizzazione (che rimescola e contraddice i concetti rasicuranti di Nazione e
di Tradizione), paura che "italiano" diventi concetto di cittadinanza e non di "razza", paura dell'ibrida-
zione, della contaminazione, della novità, del cambiamento.
In fondo è tutto abbastanza ben detto in quel ruvido bigino del pensiero reazionario del quale si
è tanto parlato begli ultimi giorni, scritto da un parà che ha fatto carriera. Io mi sono sentito
(umanamente, non ideologicamente) di sinistra quando, forse trent'anni fa, nella cassetta delle let-
tere, a Milano, trovai un volantino in arabo: e ne fui incuriosito ben più che disturbato. Mi sento
di destra ogni volta che penso al futuro come una degenerazione del presente, una violazione
del mio quieto vivere, delle mie abitudini, di quello che già so. Per dire che non è solo ideolo-
gico, è soprattutto psicologico il confine tra le due modalità di guardare il mondo: e ciascuno
di noi nel suo piccolo , è un riassunto della grande dialettica paura/coraggio, abitudine/novità,
destra/sinistra. - La sinistra, questa vecchia sinistra confusa e logora, dovrebbe imparare un
mantra: domani sarà meglio, o comunque meno peggio.
Lucianone
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