mercoledì 20 dicembre 2017

SPORT - calcio / Serie A - 17^ giornata 2017/18

20 dicembre '17 - mercoledì                 20th December / Werdnesday              visione post - 16

Risultati delle partite
Inter       1     Torino   1     Roma       1     H. Verona   3     Bologna    0     Crotone   1   
Udinese   3     Napoli   3     Cagliari   0     Milan          0     Juventus   3     Chievo     0

Fiorentina   0     Sampdoria   0     Benevento   1     Atalanta   3
Genoa          0     Sassuolo       1     Spal             2     Lazio        3

CLASSIFICA

NAPOLI  42  /  Juventus  41  /  Inter  40   /  Roma  38  /  Lazio  33  /  Sampdoria  27  /
Atalanta, Milan  24  /  Fiorentina, Torino  23  /  Udinese, Bologna, Chievo  21  /
Cagliari, Sassuolo  17  /  Crotone  15  /  Genoa, Spal  14  /  H. Verona  13  /  Benevento  1


Lucianone

Riflessioni - I candidati della "nuova" sinistra

20 dicembre '17 - mercoledì                     20th December / Wednesday               visione post - 8

In questo curioso paese la seconda e la terza carica dello Stato saranno, con ogni
probabilità, i candidati di punta della sinistra più irrequieta. Da anni si dice che 
il problema fondamentale della sinistra (tutta quanta, anche quella più seduta) è
essere appiattita sull'establishment; che mancano la carica movimentista  e la di
scontinuità; e che questa saldatura  tra sinistra e potere  le ha fatto perdere pro- 
gressivamente i contatti con gli umori popolari e con il malessere dei non rappre-
sentanti.
Ora: Grasso e Boldrini sono ottime persone; nè è legittimo dubitare, come si usa
dire, della loro attuale "terzietà" e della loro correttezza istituzionale. Non è que-
sto il punto. Il punto è che ci si poteva aspettare, da parte di una "nuova" sinistra,
quella più scontenta dello stato delle cose, non dico  un leader  preso  dalla strada,
come nei film neorealisti, non dico un Masaniello, che quelli sono tutti già noòleg-
giati da altri; ma qualcosa di meno solennemente istituzionale, meno "di palazzo"
meno romano-repubblicano.  Invece no: presidente del Senato e presidente della
Camera. Chissà come si collocheranno, nella sinistra italiana in tumulto, Banki-
talia e i corazzieri.
(da Repubblica - 16 novembre '17 - L'Amaca / Michele Serra)

venerdì 8 dicembre 2017

SPORT - Calcio / Serie A - 15^ giornata 2017/18

8 dicembre '17 - venerdì                     8th December / Friday                    visione post - 19

Risultati delle partite

Roma   3    Napoli       0     Torino       1     Benevento   2     Bologna   1    Fiorentina   3
Spal      1    Juventus   1     Atalanta   1     Milan           2     Cagliari   1    Sassuolo      0

Inter       5     Sampdoria   1     Crotone   0      H. Verona    0   
Chievo   0      Lazio           2      Udinese   3      Genoa          1

CLASSIFICA
Inter   39  /   Napoli   38  /   Juventus   37  /   Roma   34  /   Lazio   32  /   Sampdoria   26  /
Fiorentina, Milan, Bologna   21  /   Atalanta, Torino, Chievo   20  /   Cagliari   16  /
Udinese   15  /   Genoa   13  /   Crotone   12  /   Sassuolo   11  /   Spal   10  /   H. Verona   9  /
Benevento   1



 

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Ultime notizie - dall'Italia e dal Mondo / Latest news

8 dicembre '17 - venerdì                    8th December / Friday               visione post - 17

Gerusalemme capitale
Violenti scontri nel giorno della rabbia / Uccisi 2 palestinesi a Gaza
Proteste nel giorno della preghiera dei musulmani. Oltyre 200 feriti negli scontri
con i soldati. Ai confinio con la striscia di Gaza le prime due vittime.
Le proteste, scoppiate inesorabili dopo il riconoscimento da parte degli Usa di Gerusalemme quale capitale di Israele, hanno portato oggi alle prime vittime. Due palestinesi sono stati uccisi da soldati israeliani negli scontri al confine della Striscia di Gaza. Le proteste hanno anche fatto oltre duecento feriti soltanto in Cisgiordania. «Durante i disordini i soldati israeliani hanno sparato selettivamente contro due principali istigatori e i colpi sono stati confermati» si legge in un comunicato dell’esercito.
La calma alle Spianate e l’appello dell’Imam
A Gerusalemme al termine delle preghiere del venerdì sulla Spianata della Moschee non si registrano per ora incidenti di rilievo. Qui il giorno di rabbia, nonostante gli appelli della leadership palestinese, a protestare, è trascorso finora soltanto con qualche scaramuccia.
Da parte sua il Grande Imam di al-Azhar, Ahmed Al Tayyib, massima espressione dell’islam sunnita, si è appellato a leader e governi dei paesi del mondo islamico, alla Lega Araba, all’Organizzazione della Cooperazione Islamica e alle Nazioni Unite affinché agiscano «presto» e con decisione per «bloccare l’applicazione della decisione Usa di trasferire l’ambasciata americana a Gerusalemme». L’imam ha anche deciso di cancellare l’incontro con il vicepresidente Usa, Mike Pence.
                          

Italia - Brescello (Reggio Emilia)
Il comune di Brescello sciolto per mafia: "merito 
della video-inchiesta degli studenti"
Il lavoro dell'associazione "Cortocircuito" composta da
liceali e universitari valorizzato anche dalla sentenza del
Consiglio di Stato. "Da lì emerge la scarsa sensibilità del
sindaco sulla presenza della criminalità organizzata".
Tutto cominciò con un gruppo di studenti liceali che giravano armati di videocamera ponendo domande tanto candide quanto impertinenti: «Scusi, lei lo sa che Tizio è ritenuto vicino a famiglie della ‘ndrangheta?». E’ andata a finire che pochi giorni fa una sentenza del Consiglio di Stato ha confermato lo scioglimento del Comune di Brescello, in provincia di Reggio Emilia, per infiltrazioni mafiose. E i giudici, nelle loro motivazioni, danno atto che a scoperchiare il pentolone del malaffare era stata anche la videoinchiesta confezionata da quegli studenti animati da passione civile e curiosità. Il loro lavoro è finito infatti prima agli atti della maxi inchiesta «Aemilia», sul business dei clan calabresi tra Reggio, Modena e Bologna e ora nel fascicolo che ha sciolto il comune di Brescello e tolto la fascia tricolore al sindaco Marcello Coffrini, del Pd.
Tutti i favori alle famiglie
Brescello, noto al mondo per essere il borgo dove Guareschi ambientò le vicende di Peppone e don Camillo, si sarebbe risparmiato il triste primato di essere il primo comune dell’Emilia a essere esautorato per via dei condizionamenti subiti dalla malavita organizzata. Le carte esaminate dal Consiglio di Stato fanno riferimento a una dozzina di elementi che hanno condotto alla sentenza: varianti al prg richieste da ditte a cui non era stata chiesta l’informativa antimafia, l’assunzione di personaggi «legati a vario titolo a esponenti» delle cosche, l’affidamento di appalti a ditte poi raggiunte da interdittive antimafia, minacce a politici locali, sussidi sociali concessi a «soggetti controindicati». Ma al primo posto (almeno in ordine cronologico) figurano «le dichiarazioni e il comportamento del sindaco in occasione di una intervista alla tv web». Quest’ultima altro non è che un lungo colloquio concesso ai giovani dell’associazione antimafia «Cortociruito» composta da liceali e universitari di Reggio Emilia.
Un’onda che arriva fino in Germania
Elia Minari, 22 anni, oggi studente di giurisprudenza a Bologna, è stato uno degli autori di quel documentario amatoriale e all’inizio pubblicato (era l’agosto del 2014) senza troppe pretese su Youtube. «All’inizio siamo stati bersaglio di insulti, denigrazione, persino di una manifestazione di piazza ma oggi le cose sono cambiate - commenta Elia facendo un bilancio della sua esperienza -. Allora c’era chi sottovalutava o negava la presenza della ‘ndrangheta nella zona di Reggio Emilia, oggi nessuno la può negare. Ci sono le sentenze che parlano». Elia ha appena pubblicato un libro («Guardare la mafia negli occhi», Rizzoli) viene invitato nei Comuni, nelle università, persino in Germania e in altri paesi esteri a raccontare la sua parabola e a spiegare come sia pericoloso rimuovere il problema, specie nei luoghi dove la presenza mafiosa appare sfumata.
«Mafia? Non rispondo»
Ma cosa aveva detto davanti alla videocamere il sindaco di Brescello tanto da suscitare un simile vespaio? Che secondo lui Franco Grande Aracri, personaggio al centro dell’inchiesta «Aemilia» era una persona educata e per bene, di basso profilo e che contaminazioni mafiose in quel territorio non erano percepibili. Le inchieste hanno poi raccontato tutta un’altra storia, il cui filo è ripreso ora dalla sentenza del Consiglio di Stato. Che valorizza il lavoro di Elia e di «Cortocircuito». «L’atteggiamento di chiusura e sospetto - scrivono i giudici - non viene affermato sic et simpliciter ma si richiama alla reazione avuta da alcuni cittadini intervistati nel corso del servizio giornalistico i quali - solo a sentire nominare la parola mafia o il nome del condannato per reati di mafia residente in paese, hanno dichiarato di non voler rispondere».

Il boss? «Molto composto ed educato»
Si entra poi nel vivo delle frasi rilasciate dal sindaco ai ragazzi.«Sul punto - ecco un altro passaggio del verdetto - non è in alcun modo credibile che il primo cittadino vissuto e cresciuto a Brescello non fosse informato sulle vicende giudiziarie di Grande Aracri trattandosi di persona più che nota nel contesto locale. Le dichiarazioni del sindaco e in particolare le definizioni della persona come soggetto “sempre molto composto, educato, sempre vissuto a basso livello” sono da considerarsi senz’altro gravi e dimostrano scarsa sensibilità riguardo alla presenza della criminalità organizzata sul territorio comunale». Ma in più egli «nega consapevolmente tale fenomeno come dimostrano le risposte da lui date alla domanda se la criminalità organizzata costituisse un problema reale nel comune di Brescello».

Lucianone













domenica 26 novembre 2017

Scienze - Il bilinguismo aiuta il cervello

26 novembre '17 - domenica                26th November /Sunday                 visione post - 19


(Da la Repubblica - 17/09/'17 - La Scienza / Elena Dusi - Trieste)
C'è posto per tutti. Nella testa di un cucciolo d'uomo esistono spazio  e  meccanismi per imparare più lingue, senza controindicazioni.  Se nel mondo  il 65% dei bambini 
è bilingue, in Italia non si arriva alla metà, e solo nelle rea-tà più multiculturali. Una 
ricchezxa per il cervello, una sfida per la società, il bilinguismo  è stato spiegato  da
neurologi, pediatri, maestri e psicologi  nel convegno "Fin da piccoli. Le seconde lin-
gue nei primi anni di vita", organizzato (ieri)  a Trieste  dal Centro per la Salute del
Ba,mbino (Csb), che da 17 anni porta avanti il progetto "Nati per leggere" per intro-
durre la lettura (sulle ginocchia di mamma e papà) anche nei primi mesi di vita.
"Conoscere due lingue è un vantaggio pwer tutta la vita. Nei primi anni migliora le
capacità cognitive, tanto che a scuola si ottengono risultati migliori.  Da anziani ab-
bassa il rischio di Alzheimer" spiega Amanda Saksida, linguista della Scuola Inter-
nazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste. I dialetti da questo punto di vista
sono come un idioma diverso. "Un neonato riconosce già la lingua madre, l'ha a- 
scoltata nel pancione. E se le lingue madri sono due, riconoscerà entrambe.  Al-
l'inizio l'arricchimento del vocabolario sarà più lento.   Ci saranno fenomeni di 
interferenza. All'esposizione improvvisa a un nuovo idioma il bambino  può rea-
gire con un periodo di silenzio. Ma nel giro di pochi anni tutti i tasselli andranno 
a posto".
Il multilinguismo in Italia è però una medaglia a due facce. La prima è quella dei bimbi
italiani che studiano l'inglese. "Prima si inizia più facile sarà"  spiega Anduena Alushaj
del Csb.    La plasticità del cervello diminuisce col tempo e l'apprendimento a sei anni,
in gergo tecnico, viene già definito tardivo. "L'importante è che la pronuncia sia corret-
ta.  Se i genitori parlano lingue diverse, ognuno dovrebbe  parlare  la sua.  Tv e cartoni
vanno bene, ma con i genitori accanto. Importante è la continuità: un corso di una sola
ora a settimana non l'ideale".
Poi ci sono i bambini stranieri appena arrivati abituati a parlare ib famiglia una
lingua straniera. E qui gli aspetti sociali balzano in primo piano. "Lavoro a Bar-
riera Vecchia, una zona antica di Trieste. Fra i miei bambini ormai uno su tre è 
straniero", racconta Paola Materassi, pediatra . "Conosco una nonna cinese che
impedisce alla nipote di parlare italiano". Monica Castagnetti è psicopedagoga,
alla scupola Palmieri, periferia di Milano. Qui l'italiano è minoranza. La scuola
dell'infanzia (ex materna) ha 88 alunni, di cui 63 stranieri e 11 appena arrivati.
"Quando è nata, 99 anni fa, la Palmieri insegnava italiano ai bambioni del sud.
Oggi fa lo stesso con gli stranieri che vengono dall'Asia o dall'Africa".
Se imparare le lingue da bambini fa bene e se in Italia vivono tanti bambini im-
migrati, la logica vorrebbe che  questo "mondo di bimbi" (come lo chiama Ca-
stagnetti) si incontri. Ma da questo orecchio si fatica a sentire. "Gli italiani pre-
feriscono mandare i figli in una scuola lontana, se quella vicina ha molti immi-
grati" intervioene una maestra di Mestre.      "Io chiedo ai genitori di venire a
scuola a leggere o cantare una canzone. I figli sono orgogliosi, gli italiano cono-
scono una cultura diversa". E nel fai-da-te della scuola multilingue, la maestra
di un nido racconta: "Ho chiesto ai genitori stranieri di scrivermi semplici fra-
si o ninne nanne per consolare il bimbo".  Alcune madri si sentono in colpa se
continuano a parlare la madrelingua.  "Ma così distruggono quella ricchezza 
che è la cultura d'origine" discute una pediatra.
Se il vervello del bambino è pronto a imparare le lingue, insomma, non sempre 
è lo stesso per la società.  "Nella prima parte del '900, nell'epoca dei nazionali-
smi, si pensava che il bilinguismo nuocesse al cervello" spiega Giorgio Tambur-
lioi, pediatra e presidente del Csb.  "Oggi dobbiamo liberarci delle incrostazio-
ni ideologiche e diffondere  il messaggio  che ci arriva dalla ricerca: più lingue
equivalgono a più cultura, più identità, più comprensione degli altri. Sia per i
bambini che viaggiano sia per quelli che accolgono".

Lucianone

sabato 25 novembre 2017

SPORT - calcio / serie A - 13^ giornata 2'017/18

25 novembre '17 - sabato                  25th November / Saturday                 visione post - 8

RISULTATI delle partit
Roma   2     Napoli   2     Crotone   0     Benevento   1     Sampdoria   3     Spal              1
Lazio     1     Milan    1     Genoa      1     Sassuolo      2     Juventus       2     Fiorentina   1

Torino    1     Udinese    0     Inter         2     H. Verona   2
Chievo   1      Cagliari   1     Atalanta   0     Bologna      3

CLASSIFICA

Napoli   35  /   Inter   33  /   Juventus   31  /   Roma   30  /   Lazio   28  /   Sampdoria   26  /

Milan   19  /   Torino   18  /   Fiorentina, Bologna, Chievo   17  /   Atalanta   16  /   
Cagliari   15  /   Udinese, Crotone   12  /   Sassuolo   11  /   Spal   10  /   Genoa   9  /
H. Verona   6  /   Benevento   0

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lunedì 20 novembre 2017

Appuntamenti - Cinema a Bergamo

20 novembre '17 - lunedì                     20th November / Monday             visione post - 10
Film da vedere e (ri) scoprire 
fino al 7 marzo 2018

Teatro del Borgo
28 novembre,  ore 16.00
29 novembre,  ore 21.00
"La vita in comune"
di E. Winspeare,
con G. Caputo, A. Carluccio / Italia 2017, 110'
La storia di un'amiciza improbabile tra due detenuti e un sindaco depresso che,
tramite la poesia e la letteratura, porta un pò di luce nella propria vita e in quel- 
la di chi lo circonda.
Conca Verde
29-30 novembre, ore 21.00
"Loving Vincent"
di D. Kobiela e H. Welchman,
con A. Turner , H. McCrory  / Gran Bretagna-Polonia 2016, 95'
Il primo film al mondo interamente dipinto su tela dà vita alle opere di Van Gogh,
esplora la vita complicata  e  la morte controversa  di uno degli artisti  più celebri 
della storia. 
Teatro del Borgo
5 dicembre, ore 16.00
6 dicembre. ore 21.00
L'altra metà della storia
di R. Batra
con J. Broadbent, C. Rampling / Gran Bretagna 2017, 108'
Tratto dal romanzo Il senso di una fine di J. Barnes che narra la storia di Tony
Webster, la cui solitaria esistenza viene sconvolta dal ritorno in superficie di al-
cuni segreti del suo passato ritenuti sepolti per sempre.
Teatro del Borgo
12 dicembre, ore 16.00
13 dicembre, ore 21.00
Appuntamento al parco
di J. Hopkins
con D. Keaton, B. Gleeson / Gran Bretagna 2017, 102'
Un'insolita storia d'amore tra una vedova americana e un uomo selvaggio e solitario,
che vive in una casa improvvisata nel parco pubblico di Hampstead, Londra.
Teatro del Borgo
19 dicembre, ore 16.00
20 dicembre, ore 21.00
Ritorno in Borgogna
di C. Klapisch
con P. Marmal, A. Girardot / Francia 2017, 113'
Informato della malattia terminale del padre, Jean torna a casa dopo dieci anni di
assenza per aiutare la sorella Juliette e il fratello Jérémie nella gestione della tenu-
ta di famiglia.

Teatro del Borgo
9 gennaio 2018, ore 16.00
10 gennaio, ore 21.00
Il palazzo del viceré
di Chadha

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venerdì 10 novembre 2017

SPORT - Calcio / Serie A - 12^ giornata 2017/18

10 novembre '17 - venerdì                    10th November / Friday                  visione post - 22

RISULTATI delle partite/

Bologna   2     Genoa           0     Inter      1     Cagliari      2     Chievo   0     Fiorentina   2
Crotone   3     Sampdoria   2     Torino   1     H. Verona   1     Napoli    0     Roma          4

Juventus      2     Atalanta   1     Sassuolo   0     Lazio
Benevento   1     Spal           1    Milan        2     Udinese   (mercoledì 24 gennaio '18)

CLASSIFICA

NAPOLI   32  /   Juventus   31  /   Lazio   28  /  Inter, Roma   27   /   Sampdoria   23  /
Milan   19  /   Torino   17  /   Fiorentina, Atalanta, Chievo   16  /   Bologna   14  /
Udinese, Cagliari, Crotone   12  /   Spal   9  /   Sassuolo   8  /   Genoa, H. Verona   6  /
Benevento   0  
Lazio e Udinese una partita in meno 


IL COMMENTO
Il Napoli è la vera novità di questa stagione calcistica '17/18 di serie A.  Il Napoli si sta
dimostrando finora squadra da battere, come la Juve delle ultime stagioni. Peccato che
alla 12^ giornata abbia impennato, impattando a Verona col Chievo (0 - 0): ma si sa an-
che che la squadra di mister Maran è stata sempre più o meno la bestia nera dei parte-
nopei. Il campo del Verona made in Chievo, è sempre stato ostico agli azzurri. Tanto da
lasciare a bocca asciutta o, meglio, a piede scarico Insigne e compagnia.
Deve allora piangersi addosso l'Inter che, pareggiando in casa col Torino, ha sprecato
l'occasione di superare la Lazio per posizionarsi terza. Ne ha approfittato la Juve che
alla fine ha battuto in casa il Benevento. Ma quanta paura devono aver avuto giocato-
ri bianconeri e tifosi sugli spalti per quel sorprendente 0 - 1 del primo tempo!   Ma la
Juve sicura e poco battibile delle ultime stagioni dov'è finita? Domanda che credo Al-
legri dovrà farsi sempre più spesso in futuro...
La delusione di quest'anno, per ora, resta il Milan. E' riuscito a battere il Sassuolo e 
se non l'avesse fatto sarebbe stata crisi più marcata, ma lo stesso così non va: sono
13 i punti di distanza dal Napoli, 12 dalla Juve e anche la Lazio sta facendo  molto 
meglio.
Che dire riguardo le squadre della bassa e, in parte, media classifica? Il giudizio, a 
parte il Benevento e l'Hellas Verona, rimane per ora in sospeso. Manca ancora un
pezzo finale di andata per arrivare a metà campionato nel bel mezzo dell'inverno.
A quel punto conterà la condizione fisica degli atleti-giocatori più prestanti, e par-
ticolarmente conterà la tenuta delle difese delle squadre oggi considerate più debo-
li. Già si è assistito finora al crollo di alcune di queste difese che hanno poi determi-
nato quel mezzo abisso di punti tra le squadre più quotate, almeno cinque-sei, e le
altre, cioè una pletora di almeno dieci team. Quindi i 3 punti quest'anno stanno di-
ventando ancora più importanti e anzi fondamentali degli scorsi anni!
 - Luciano Finesso -

Lucianone

STORIE - MotoGp/Il ricordo - I Simoncelli sull'ultima pista di Marco

10 novembre '17 - venerdì                   10th November / Friday               visione post - 11

(da la Repubblica - 25/10/2017 - MotoGp / Massimo Calandri)
Domani attraversa il paddock e poi va in pista. Sono passati sei anni. "Ma non lo so, se
arrivo fino alla curva 11. Che strano: per la prima volta torno qui, dove è morto Marco,
e mi sembra una cosa normale. Forse perchè ce l'ho sempre in testa, il mio ragazzo. Che
poi non è mica vero, il tempo non lenisce i dolori: ogni giorno che passa è peggio".
Paolo Simoncelli di nuovo a Sepang, oinsieme alla moglie Rossella.  E' venuto perchè da quest'anno ha una sua squadra in Moto3, il Team Sic58. "Una cosa normale", ripete. Pe-
rò guarda per terra, si tortura i baffoni.  "Gli altri andranno a rendergli omaggio, come
fanno sempre; grazie. Però io chissà. Forse dopo, quando non si sarà pià nessuno: maga-
ri col fotografo Tino Martino, che proprio lì - fuori pista, dove era finito Marco - ha pian-
tato una palma ed è stato il gesto più bello di tutti. L'ha meaa allora che in terra c'erano 
solo pietre, ma la palma mi dicono stia crescendo bella forte. Allegra, vitale".  Domenica
scorsa Paolo era a Phillip Island, e quella prima a Montegi. "Avete visto quanti tifosi ha 
ancora il Sic?". Incredibile. Migliaia di persone con la maglietta, il cappellino o una ban-
diera: numero 58. "Quanti selfie si sono fatti con me, come mi stringevano forte: soprat-
tutto i giapponesi, che sono piccolini ma non riuscivo a respirare". In Australia un signo-
re lo ha abbracciato e si è messo a piangere. "Non capisco cosa avesse Marco di tanto spe-
ciale. Perchè di piloti purtroppo ne sono scomparsi tanti, ma solo con lui succede così. Di-
cono: il sorriso, la simpatia. Aveva dentro qualcosa di straordinario.  La gente lo sa, non
dimentica". paolo dice che un pò di foto le ha scattate anche lui.  "Un pò? saranno centi-
naia, voglio farci un libro. Sono i tatuaggi che la gente si è fatta per ricordarlo: dall'Ar-
gentina alla Germania, dal Texas all'Olanda". La sequenza che salta fuori dal telefonino
è impressionante: il volto del Sic e il 58 su di una spalla, un polpaccio, il petto, le gambe.
Di uomini maturi, giovani donne, ragazzini. C'è un Marco che impenna e sotto le foto  la scritta in inglese: "Quattro ruote muovono il corpo, due ruote muovono l'anima". "E que-
ste qui sono solo le foto che ho preso in Australia, pensa te". - 
Lunedì era l'anniversario. "Avrei dovuto prendere un volo per Kuala Lumpur, ma ho pre-
ferito cambiare biglietto e partire il giorno dopo". Martina, la figlia 19enne che in queste
settimane lo ha accompagnato insieme a Rossella, è rimasta in Australia per imparare l'in-
glese. Per un anno lavorerà in una fattoria. "Non cela siamo sentita di dire addio alla bam-
bina proprio il 23 ottobre: quel giorno abbiamo già lasciato un figlio". Martina assomiglia in modo impressionante al fratello. Quel sorriso, poi: uguale.  "Era allegro, Marco. Questa con-
sapevolezza è la cosa che dà forza a me e Rossella: non avere rimpianti, sapere che ha vis-
suto 25 anni bellissimi. Il nostro ragazzo ha fatto ciò che desiderava di più. Quel giorno di
6 anni fa era felice".
L'altra settimana sulla pista australiana il figlio di Troy Bayliss - Oliver, 13 anni - è caduto 
in gara e un avversario gli ha sfiorato il casco con le ruote.  Papà è corso  ad abbracciare il ragazzino, che è scoppiato a piangere. "Pochi centimetri: è la differenza tra vivetre e mori-
re. A Marco hanno preso il casco e il collo si è girato. Aveva una sola frattura, alla seconda vertebra in alto: il cuore s'è fermato, non abbiamo neppure potuto donare gli organi". To-
ny Arbolino e Tatsuki Suzuka: sono i due ragazzi del Team Sic58. "Tatsuki in pratica l'ab-
biamo adottato, vive con me a Riccione.  E' intelligentissimo, parla bene l'italiano.  Ha un
grande talento: ma è troppo educato, rispettoso, come tutti i giapponesi. Deve imparare ad
essere più "romagnolo", sfacciato: e allora vedrete, che campione".
A Phillip Island domenica è stata una battaglia, in MotoGp. "Ci hanno dato dentro con i
sorpassi, nessuno ha avuto niente da dire. Spettacolari. Ma quando lo faceva Marco c'era
sempre chi si lamentava, in particolare gli spagnoli". Sono passati sei anni, sembra ieri.
Domani di nuovo a Sepang.  "Una giornata normale", Oaolo mente ancora una volta a sè
stesso. "Mi ha fatto bene, tornare nel paddock ad occuparmi di moto. Rossella è contenta,
mi vede impegnato. Proviamo ad andare avanti. Però c'è quell'ombra, e non se ne va: per-
chè niente tornerà mai come prima".

Lucianone

sabato 4 novembre 2017

SPORT - calcio / Serie A - 11^ giornata 2017/18

4 novembre '17 - sabato                    4th November / Saturday                   visione post - 24

RISULTATI delle partite

Benevento   1    Crotone       2     Milan         0     Napoli        3     Roma       1     Sampdoria   4   
Lazio           5     Fiorentina   1     Juventus   2     Sassuolo   1     Bologna   0     Chievo          1

Spal       1     Torino     2     Udinese   2     H. Verona   1
Genoa   0     Cagliari   1     Atalanta   1     Inter           2

CLASSIFICA

NAPOLI   31  /   Lazio, Juventus   28  /   Inter   26  /   Roma   24  /   Sampdoria   20  /

Fiorentina, Milan, Torino   16  /   Atalanta, Chievo   15  /   Bologna   14  /   Udinese  12  /
Cagliari, Crotone   9  /   Sassuolo, Spal   8  /   Verona, Genoa   6  /   Benevento   0






IL COMMENTO

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martedì 31 ottobre 2017

CIBO - cucina / In TV i grandi chef - Lezioni stellate

4 novembre '17 - sabato                   4th November / Saturday                   visione post - 13

(da il Corriere della Sera - 27 ottobre '17 - Tempi Liberi / Lydia Capasso)
Docenti chef in Tv - esperti e cuochi, gli insegnanti
del workshop
A 'Cibo a Regola d'Arte' si impara anche a cucinare. E lo si farà grazie all'aiuto di alcuni tra
i migliori chef stellati e maestri pizzaioli in circolazione che insdegneranno a mettere le ma-
ni in impasti, lieviti e farine. Ad aprire le danze domani, 28 ottobre, alle 12, con i segreti per
fare la pizza in casa sarà Franco Pepe, il maestro di Caiazzo (Caserta) conosciuto ormai  in 
tutto il mondo per la leggerezza dei suoi impasti. I partecipanti potranno portare via gli im-
pasti preparati insieme a Pepe e cuocerli comodamente a casa.  Alle 14 sarà invece  il turno
di Gianluca D'Agostino, lo chef del ristorante  "Veritas"  di Napoli, un stella Michelin, che
terrà un corso sulla "maccaronara", antica pasta  irpina  a base di semola, farina di grano tenero e acqua, tipica del suo paese d'origine: Castelvetere (Avellino). Sarà, invece, Gimmo
Cuomo, il critico gastronomico del Corriere del Mezzogiorno, a introdurre alle 16 Lino Sca-
rallo, lo chef del  "Palazzo Petrucci" di Napoli, una stella Michelin, che proporrà  un corso
su panini e pagnotte e distribuirà ai partecipanti il suo lievito madre vecchio di 50 anni.
La giornata di domenica si aprirà, invece, con un altro grande maestro della pizza, il vero-
nese Renato Bosco di "Saporè", definito da molti  "pizzaricercatore"  per le sue continue
sperimentazioni con le quali ottiene impasti molto particolari, come il cosiddetto "doppio
crunch".  A lui toccherà spiegare come fare a mano un impasto  a lievitazione naturale
per ottenere una pizza perfetta nel forno di casa.   Ancora per gli amanti  dei lievitati e
della pasta madre, alle 15 sarà il turno di Salvatore Bianco, chef del "Comandante" di
Napoli, una stella Michelin, che insegnerà  a realizzare  due impasti differenti, una fo-
caccia con lievito di birra e una pagnotta semifermentata. In entrambi i casi i parteci-
panti potranno portare via gli impasti realizzati durante il corso e cuocerli a casa.
Avrà invece il compito di chiudere i corsi di cucina della prima edizione napoletana 
di 'Cibo a Regola d'Arte' Antonella Ricci, "Al Fornello da Ricci"  di Ceglie Messa-
pica (Brindisi), una stella Michelin, insieme a Gimmo Cuomo. Se v0olete imparare 
a fare la pasta a mano da una pugliese doc  o acquisire  una maggior dimestichezza
sulla spianatoia, questo è il vostro momento.  Alle 18 Antonella insegnerà a impasta-
resemola, grano arso e acqua e a fare le "manate" (una pasta lunga simile ai bucati-
ni) e le "'ncannulate" (specialità salentina dalla forma arrotolata).
Per chi, invece, fosse interessato a conoscere tutti i segreti del cioccolato, ecco le de-
gustazioni  guidate  con Alessandro Rabassi, brand manager di Amedei, l'azienda 
toscana specializzata nella produzione di cioccolato artigianale di qualità, recente-
mente acquistata dRabassi insegnerà a cogliere e riconoscere tutti gli aromi e i pro-
fumi del cacao. A seguire, una degustazione guidata, dal cioccolato al latte a quello
fondente al 75%.  Gli appuntamenti sono due: sabato 28 alle 17.30 e domenica 29 
alle 11. Tutti i corsi - powered by Ferrarelle - sono pensati sia per chi è alle prime. 
armi sia per chi vuole approfondire tematiche specifiche.  Degustazioni guidate e 
lezioni di cucina hanno la durata di un'ora, sono a numero chiuso trenta i posti di-
sponibili per ciascun corso), con ingresso a pagamento (al costo di 19,90 euro).
Per partecipare bisogna prenotarsi online sul sito internet Ciboaregoladarte.cor-
riere.it.

Lucianone

domenica 29 ottobre 2017

SPORT - calcio / Serie A - 10^ giornata 2017/18

29 ottobre '17 - domenica                  29th October / Sunday                    visione post - 17

RISULTATI delle partite

Inter              3     Atalanta   3     Bologna   1     Cagliari       2     Chievo   1     Fiorentina   3
Sampdoria   2     Verona      0     Lazio       2     Benevento   1     Milan     4     Torino         0

Genoa   2      Juventus   4     Roma      1     Sassuolo   0

Napoli   3      Spal          1     Crotone   0     Udinese    1

CLASSIFICAL
NAPOLI   28  /   Inter   26  /   Juventus, Lazio   25  /   Roma   21  /   Sampdoria   17  /
Fiorentina, Milan   16  /   Atalanta, Chievo   15  /   Bologna   14  /   Torino   13  /
Cagliari, Udinese   9  /   Sassuolo   8  /   Genoa, H. Verona, Crotone   6  /   Spal   5  /
Benevento   0  




IL COMMENTO

continua... to be continued...

lunedì 23 ottobre 2017

Riflessioni - USA / Con l'ascesa di Trump, chi pagherà il prezzo? Sempre i poveri d'America.

23 ottobre '17 - lunedì                    23rd October / Monday                  visione post - 20

La famosa citazione di Sandro Pertini, però a rovescio: svuotate i granai, riempite gli arsenali. Dati alla mano, è questa la politica di bilancio di Trump.  Se gratti il populismo trovi la destra, in questo caso quella più antica e greve: nazionalismo, militarismo, maschilismo e natural-
mente un rapporto ferreo con Wall Street, perchè l'argenteria  va comunque messa in salvo.
Se i poveri stanno male e non possono curarsi, si arrangino.  Quanto all'ambiente, non cer-
chi di impietosirci: la grandezza della Patria viene prima di qualunque fola ecologista.
Quelli (tanti, anche in Italia) che hanno salutato la vittoria di Trump come una inevitabile
punizione dell'establishment mondialista e radical-chic si facciano una domanda e si diano 
almeno mezza risposta: chi pagherà il prezzo, adesso?  Non Wall Street, non i Clinton, non 
gli Obama, non il ceto colto e benestante che comunque si poneva, magari goffamente, qual-
che questione sociale, e continuerà a porsela privatamente con le sue fondazioni e le sue con-
ferenze (strapagate).  -   Il prezzo lo pagheranno i poveri d'America con meno sanità, meno
welfare, meno istruzione, imbottiti di junk food e impasticcati fino dall'infanzia. Una plebe
intossicata, disinformata e succube che però può sventolare , sopra le sue casette di compen-
sato, la bandiera americana. Che truffa, ragazzi.
(da 
la Repubblica - 18 marzo '17 - L'Amaca / Michele Serra)

SPORT - calcio / Serie A - 9^ giornata 2017/18

23 ottobre '17 - lunedì                          23rd October / Monday                visione post -  19

RISULTATI delle partite

Sampdoria   5     Napoli   0     Chievo        3      Atalanta   1     Benevento   0     Milan    0
Crotone        0     Inter      0     H. Verona   2     Bologna    0     Fiorentina   3     Genoa   0

Spal           0     Torino   0     Udinese     2     Lazio       3
Sassuolo   1     Roma    1     Juventus   6     Cagliari   0

CLASSIFICA
Inter   26  /   Napoli   25  /   Juventus, Lazio   22  /   Roma   18  /   Sampdoria   17  /
Chievo   15  /   Bologna   14  /   Fiorentina, Torino, Milan   13  /   Atalanta   12  /
Sassuolo   8  /   Udinese, Cagliari, H. Verona, Crotone, Genoa   6  /   Spal   5   /   Benevento  0 


Lucianone   

VIAGGI - turismo / Sicilia

23 ottobre '17 - lunedì                23rd October / Monday                   visione post -

domenica 22 ottobre 2017

Istruzione - Riflessioni / Sulla scuola italiana che non va

22 ottobre '17 - domenica                22nd October / Sunday                   visione post -

RIFLESSIONI: sulla scuola in Italia
Scuola e sport, scuola e sicurezza, scuola e reponsabilità, 
scuola e le sue contraddizioni, scuola e insegnanti trascurati
L'atletica italiana  è peggiorata  in questi ultimi sei, sette anni, come mai era suc-
cesso in passato, e non ha prodotto più campioni validi da contrapporre, alle Olim-
piadi e ai Mondiali, agli altri Paesi europei, e men che meno agli atleti americani e
africani.    Il ruolo della scuola italiana in questo fallimento, in ambito atletico, ha
sempre avuto un peso preponderante, diciamo circa l'80 per cento, ma ormai oggi 
va pure oltre.  Fino al punto che nelle scuole italiane un alunno su tre non sa fare
ancora la capriola, perchè nessuno gliel'ha insegnata quando era piccino, magari
all'asilo. Se a quei bambini fosse stato insegnato come fare la capriola, non avreb-
bero avuto "paura" di cimentarsi (una pratica fondamentalefin dall'infanmzia) e
si sarebbero pure divertiti.

CONTINUA... to be continued...

mercoledì 27 settembre 2017

SPORT - calcio / serie A - 8^ giornata 2017/18

22 ottobre '17                        22nd October / Sunday                     visione post -  19

Risultati delle partite

Juventus   1    Roma     0      Fiorentina   2     Bologna   2     Cagliari    2     Crotone   2
Lazio         2     Napoli   1      Udinese       1     Spal          1     Genoa      3      Torino     2

Sampdoria   3    Sassuolo   0     Inter     3     Verona H.     1
Atalanta       1     Chievo      0     Milan   2      Benevento   0

CLASSIFICA
Napoli  24  /  Inter  22  /   Juventus, Lazio  19  /   Roma  15  /   Sampdoria, Bologna  14 
Torino  13  /   Milan, Chievo  12  /   Fiorentina  10  /   Atalanta  9  /   Udinese, Cagliari, 
Crotone, Verona H.  6  /   Genoa, Spal, Sassuolo  5  /   Benevento  0




Lucianone

mercoledì 30 agosto 2017

SPORT - Calcio / Serie A - 2^ giornata 2017

30 agosto '17 - mercoledì                  30 th August / Wednesday                visione post - 12

ost -

RISULTATI delle partite
Benevento    0    Genoa        2    Roma   1     Torino       3    Chievo    1    Crotone        0
Bologna         1    Juventus    4    Inter    3     Sassuolo   0    Lazio      2     H. Verona    0

Fiorentina     1    Milan        2    Napoli       3    Spal          3
Sampdoria    2    Cagliari    1    Atalanta    1    Udinese    2

Classifica
Juventus, Inter, Napoli, Milan, Sampdoria   6   /   Torino, Spal, Bologna, Lazio   4   / 
Chievo, Roma   3   /    Genoa, H. Verona, Crotone, Sassuolo   1   /  
Udinese, Benevento, Atalanta, Cagliari, Fiorentina   0        

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martedì 29 agosto 2017

CULTURA - Paradisi artificiali / La storia del "peyote", la pianta che altera la percezione visiva

29 agosto '17 - martedì                   29th August / Tuesday                 visione post - 20


(da la Repubblica - 11/08/'17  -  R2Cultura - Storie d'Estate / Marco Belpoliti)
Un viaggio messicano chiamato "peyote"
Il 10 gennaio 1936 Anmtonin Artaud parte per il Messico. Segue le tracce di una tribù de-
ditall'uso e al culto del peyote. Nell'agosto dell'anno seguente esce anonimo sulle pagi-
ne della  "Nouvelle Revue Francaise"  il racconto Al paese dei Tarahumara: "Il soggioga-
mento fisico era sempre presente, Quel cataclisma che era il mio corpo...  Dopo 28 giorni
d'attesa, non ero ancora rientrato in me: - bisognerebbe dire uscito in me". L'esperienza 
che Artaud compie non concerne il divino, bensì se stesso. Lo spiegherà nel 1945 all'ami-
co Henri Parisot: "Significa che non è Gesù Cristo che sono andato a cercare dai Tarahu-
maras, ma me stesso, il signor Antonin Artaud, nato il 4 settembre 1896 a Marsiglia". 
Il peyotl è un cactus, Lophophora willimasii, che si trova nelle zone aride del Messico set-
tentrionale. La sua comparsa ufficiale data 1886, quando Ludwig Lewin pubblica la pri-
ma relazione che  lo classifica dal punto di vista botanico descrivendone le qualità alluci-
nogene. Alla fine dell'Ottocento  sono diversi  gli studiosi, tra cui Havelock Ellis attratti
dalle modificazioni psicologiche che provoca nelle persone che lo ingeriscono.  Un frate
francescano, Bernardino de Sahagùn, arrivato quarant'anni dopo la conquista del Mes-
sico da parte di Hernan Cortés, aveva steso  la prima testimonianza scritta  sulla storia 
del cactus peyote.  In Historia General de las Cosas de Nueva Espana informa sulle ceri-
monie a base di piante sacre; dopo di lui  un naturalista e botanico, Francisco Hernàn-
dez, mandato nel 1570 da Filippo II a conoscere  la botanica  del Nuovo Mondo, redige
De historia plantarum Novae Hispaniae in 16 volumi. Vi esamina droghe e medicamenti
usati dagli indiani, tra cui anche questa pianta. L'Europa apprende così l'esistenza del-
la "radice diabolica".  La parola peyotel, o peyote, è di origine Nahuatl e probabilmen-
te significa "splendore" o "illuminazione" attraverso il riferimento al bianco del bozzo-
lo da seta, tocapeyotl.  Ugo Leonzio la fa derivare invece da piule, nome generico nessi- 
cano per significare "allucinogeno".
Il peyote lo si consuma sotto forma di "bottoni" masticati o ingurgitati dissecati, oppu-
re bevuti in un infuso; di sapore disgustoso, provoca vomito e nausea. Uno degli alcaloi-
di estratti dalla pianta è la mescalina. Gli effetti di questa droga riguardano la percezio-
ne visiva: "Dpo qualche tempo compaiono arabeschi o figure colorate, che s'avvolgono 
e svolgono in un gioco delicato, incessante, talora attenuate da ombre scure, talaltra di
una chiarezza inondante". Così scrive Lewin che ha portato il cactus al museo botanico
di Berlino, l'ha classificato e chiamato Anhalonium Lewinii.

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lunedì 28 agosto 2017

MOTORI / personaggio - Grande collezionista bergamasco di moto d'epoca: Bruno Finardi

28 agosto '17 - lunedì                     28th August / Monday                    visione post - 22

Una collezione d'altri tempi

(da Corriere della Sera - 26 agosto '17 - CRONACHE - Donatella Tiraboschi)
Avvertenza, prima che a qualcuno venga la fregola  di mettere mano al portafoglio: le moto 
non sono in vendita. Nemmeno una. Appassionati delle due ruote d'epoca, mettetevi il cuore 
in pace. Bruno Finardi non se ne staccherebbe mai. A lui piace così, alzare la saracinesca dei suoi garage disseminati in città e coccolarsi i suoi "gioielli" ad uno ad uno.  Come Liz Taylor faceva con i diamanti regalati da Burton e come Carrie Bradshow con le sue Manolo Blahnik
(le donne capiranno).  "Penso che, al massimo, in un futuro, potrò regalarle a qualche museo.
Tutte in blocco". Per inciso, il blocco è attualmente composto da 250 moto d'epoca che fanno
di questo giovane ingegnere meccanico bergamasco, 40 anni appena compiuti, uno dei più grandi collezionisti d'Italia.  Senz'altro di Bergamo e Lombardia.
La vastità, l'immensità di tutto lo scibile motociclistico è condensato nei "neuroni a due ruo -
te di Bruno, chew impressiona per la mostruosità di dettagli e particolari tecnici di cui è a
conoscenza sul mondo motociclistico terracqueo e su ciascuna delle sue bellezze. Trovate, reperite, acquistate e, verrebbe da dire, raggranellate  in  oltre 25 anni   di ricerca   per ma-
ri, monti, cantine e siti internet. Con tanta, tantissima pazienza e ca va sans dire, anche con 
un bel pò di finanza (tasto che non abbiamo toccato, per non sembrare ineleganti e perchè 
le passioni non hanno prezzo).  Oddio, un'intera - dicasi intera - collezione di Rumi, il prez-
zo ce l'avrebbe, eccome, ma il piacere del possesso supera quello del denaro.
Finardi della famosa industria meccanica bergamasca, un pezzo della nostra storia indu-
striale finita negli anni '60, sa e ha tutto. Guarda lo stemma  appeso  alle pareti della sua
officina e spiega, il perchè di quel simbolo: "Un'elica, un'ancora e un periscopio, gli ele-
menti fondanti della loro produzione industriale".  Di quella motociclistica, cominciata 
nel Dpoguerra, Bruno ha tutto, perfino il prototipo Diana (1953) o ancora l'antesignana
Turismo in una versione bianca rarissima del 1955. Per non parlare del "Gobbetto", no-
mignolo ironico suggerito dalla forma del serbatoio che oltrepassa in lunghezza  la testa
della forcella del motociclo Competition SS52L.  Presentato al Salone del Ciclo e del Mo-
tociclo di Milano nel 1951, leggermente modificato nel 1953, cessò di essere prodotto nel
1955. "Al mondo restano solo 4 Gobbetti; uno è a Milano, l'altro in Svezia e un altro in Giappone. Il quarto è questo", dice Bruno con malcelato orgoglio  anche  parlando del-
l'altro diamante a due ruote, la Taurus, "Questa è l'unica  Taurus da corsa  rimasta al
mondo".
Continua... to be continued..

domenica 27 agosto 2017

SPORT / calcio - Campionato di serie A 2917/18

27 agosto '17 - domenica                 27 th August / Sunday                   visione post - 11

2^ giornata
Benevento - Bologna  /  Genoa - Juventus  /  Roma - Inter  /  Torino - Sassuolo  
Chievo - Lazio  /  Crotone - H. Verona  /  Fiorentina - Sampdoria  /  Milan - Cagliari/
Napoli - Atalanta  /  Spal - Udinese   

Presentazione squadre
Napoli
Dietro la Juve c'è il Napoli. Rispetto allo scorso anno ha uno schema in più: Milik. E 
si ritrova Mertens centravanti ormai capito. Si è un pò fermata la crescita di Zielin-
ski, ma credo si riprenderà presto.  Il Napoli ha due problemi: 1) l'ambiente che lo 
contagia, l'entusiasmo senza misura, una sfiducia abbastanza totale  nelle istituzio-
ni del calcio, per cui alla fine non ha mai una colpa, una responsabilità; 2) la veloci-
tà di gioco: è talmente alta che a volte  prende in contropiede  la squadra stessa, In
pratica, quando perde palla a metà campo la squadra è spesso scoperta.   E' quella
mancanza di fase difensiva che riguarda tutti e sette gli addetti al recupero del pal-
lone a far subire al Napoli troppi gol e non lo ha ancora reso buono per uno scudet-
to. Ma non c'è dubbio che giochi meglio di chiunque in Italia.
Lazio
Risulta solida la Lazio che sembrerebbe aver sostituito bene Biglia.   L'errore, se va
via Keita, è nel non avere un secondo attaccante. Anderson è un fantasista senza gol
(3 lo scorso anno). Crescerà ancora Milinkovic, giocatore ormai da grande squadra
europea. Sa fare tutto.

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mercoledì 23 agosto 2017

SPORT - calcio / Serie A - 1^ giornata 2017

23 agosto '17 - mercoledì                 23rd August / Wednesday               visione post - 10

RISULTATI delle partite
Juventus    3    H. Verona    1    Atalanta   0    Bologna    1    Crotone    0
Cagliari      0    Napoli          3    Roma        1    Torino      1     Milan       3

Inter             3    Lazio    0    Sampdoria    2    Sassuolo    0     Udinese    1 
Fiorentina    0    Spal     0     Benevento     1    Genoa        0     Chievo     2

Classifica/
Inter, Juvemtus, Milan Napoli, Chievo, Sampdoria, Roma   3   /
Bologna, Torino, Genoa, Lazio, Sassuolo, Spal   1   /
Benevento, Udinese, Atalanta, H. Verona, Cagliari, Crotone, Fiorentina   0   /




Lucianone

Riflessioni - La fragilità dei giovani maschi (che uccidono le proprie donne)

23 agosto '17 - mercoledì                23rd August / Wednesday                visione post - 14

A proposito dei maschi che uccidono la donna amata (?) perchè non sanno accettare
"la frustrazione della perdita", viene da domandarsi, per esteso, quali perdite, quali
sconfitte, quali limitazioni della felicità, quali decurtazioni delle aspettative  è dispo-
sto ad accettare, non solamente sul piano sessuale o affettivo, ognuno di questi bam-
bocci assassini; e non solamente loro.  In una società tendenzialmente no-limits  tro-
varsi di fronte al limite, per giunta il proprio limite, rende pazzi.
In questo senso la fragilità dei giovani maschi - la loro enorme difficoltà a padroneg-
giare la sconfitta  e  il rifiuto, e da lì ripartire più calibrati  e  più saggi - sembra il pa-
radigma della fragilità di una società intera.  Negli Usa l'ossessione (ridicola) del win-
ner e del looser, il vincente e il perdente, come sole parti in commedia, non sembra a-
vere generato benessere mentale: il consumo di psicofarmaci, laggiù, è semplicemen-
te abnorme.   Per correre ai ripari bisognerebbe organizzare, oltre a quelli benemeriti
di danza, lkebana, cucina e affini, dei corsi di sconfitta. Forse già esistono. Le femmi-
ne, comunque, come docenti  paiono  meglio attrezzate.  I millenni le hanno rese più 
resilienti, più avvezze alla sconfitta,  e dunque, vedi il paradosso , alla lunga più vin-
centi dei maschi.
(Da 
la Repubblica - 3 agosto '17 - L'amaca / Michele Serra)

Lucianone

sabato 19 agosto 2017

SPORT - calcio / Campionato di serie A 2017/2018 -

19 agosto '17 - sabato                 19th August / Saturday                        visione post - 24

1^ giornata  (andata)

Atalanta - Roma  /  Bologna - Torino  /  Crotone - Milan  /  H. Verona - Napoli 
Inter - Fiorentina  /  Juventus - Cagliari  /  Lazio - Spal  /  Sampdoria - Benevento 
Sassuolo - Genoa  /  Udinese - Chievo

Presentazione Squ
adre

Milan
La rivoluzioone cinese cambia i connotati del Diavolo dopo il trentennio berlusconiano
finito col fiatone dopo un ciclo irripetibile di vittorie.   La nuova società che fa capo al- l'imprenditore Yonghong Li, ma che è gestita completamente  dall'ad Marco Fassone 
e dal ds Massimiliano Mirabelli, ha messo  a disposizione di Montella  un organico di
zecca, spendendo 216 milioni sul mercato. Puntellata la difesa con Musacchio e con il
fiore all'occhiello Bonucci, rivoluzionate le fasce con conti e Rodriguez, rafforzato il centrocampo con Kessie e Biglia e aggiunte qualità in attacco con il fantasioso Calha-
noglu, il rapido Borini e Andrè Silva, arrivato con l'ingombrante etichetta di "cocco"
di Cristiano Ronaldo, in tanti hanno salutato una squadra intera che i tifosi tifosi non
rimpiangeranno: De Sciglio, Kucka, Poli, Vangioni, Lapadula ed Ely hanno lasciato
per sempre la squadra  con cessioni a titolo definitivo, Bertalucci è andato a cercare 
di rigenersrsi al Genoa, Deulofeu, Ocampos e Pasalic hanno finito  il loro periodo di
prestito mentre Honda, scaduto il contratto, è andato a giovare in Messico. E non va
dimenticato poi il rinnovo di Gianluigi Donnarumma: il primo vero grande punto e-
sclamativo della nuova dirigenza.
Inter
Tra i volti nuovi della formazione nerazzurra quello che avrà quasi certamente una
maglia da titolare in dote e Borja Valero, le cui caratteristiche sono uniche nella ro-
sa di Spalletti.  A meno di acquisti  degli ultimi giorni  di mercato, anche  Skriniar
avrà un posto in dote al fianco di Miranda, davanti al confermato Handanovic,
Si riparte dal 4-2-3-1, dai gol di Icardi e il possibile riscatto di Joao Mario, ma an-
che da quel Gagliardini acquistato in gennaio e il cui stato di forma  ad alti livelli
è durato troppo poco nella scorsa stagione.
Roma
Tante facce nuove, qualche addio pesante (Salah e Ruediger oltre a Paredes) ma anche
la sensazione che il lavoro di Monchi abbia completato una rosa competitiva completa.
Colmate alcune lacune storiche come quella dei terzini, con l'arrivo della "doppia K", 
Karsdorp e Kolarov. Sulla carta, la Roma ha il centrocampo più forte del campionato
con De Rossi, Strootman, Gonalons, Pellegrini e, soprattutto, Radja Nainggolan, trat-
tenuto con un contratto da top player. Là davanti, Defrel è qualcosa in più di un vice
Dzeko.
Fiorentina
Nell'ipotetico 4-2-3-1 di Pioli ci si attende molto da Saponara, ma Corvino ha messo a
disposizione del tecnico anche il talento di Eysseric.  Con Chiesa intoccabile a destra,
c'è da scoprire l'impatto sul calcio italiano di Zekhnini.  Notevole l'abbassamento del-
l'età media rispetto alla scorsa stagione: si tratta di una formazione under 25. 
Juventus
La Juventus è ancora la squadra più forte, sia negli undici sia aprendo tutta la rosa
titolari. Restano però alcuni dubbi: perchè lo scorso anno vinse di pochissimi punti
perdendo cinque partite, perchè per farlo fu coatretta a metà campionato a cambia-
re completamente modulo di gioco; quanto può pesare l'assenza di Bonucci e la man-
canza dacquisti in mezzo al campo? E' molto difficile che Khedira e Pjanic reggano
per 50 partite e che Douglas Costa faccia il tornante puro alla Cuadrado.  Può farlo
Bernardeschi, non Douglas Costa che è soprattutto un grande fantasista muscolare.
L'assenza di Bonucci toglierà alla Juve una decina di metri di campo nel ripartire,
questo costringerà Khedira a rimanere più vicino alla difesa  e allungherà la squa-
dra. In sostanza, la profondità che  questo modulo toglie  e  che  è stata cercata  in
 Douglas Costa e Bernardeschi, rimarrà in sospeso per i maggiori vuoti che si cree-
ranno tra la difesa, Khedira e Pjanic. E' un problema serio che però Allegri può ri-
solvere spesso con Marchisio, l'anno scorso convalescente, ora tornato ai suoi livelli.

Lucianone


Ultime notizie - dall'Italia e dal Mondo / Latest news

19 agosto '17 - sabato                        19th August / Saturday               visione post - 23

SPAGNA
Attentato terroristico a Barcellona
La Catalogna smentisce Madrid: "La cellula non è stata smantellata".
Caccia al terrorista in fuga. Cresce ruolo dell'imam di Ripoll.
Nell’inchiesta sulla strage della Rambla cresce il peso di Abdelbaki El Satty, il quarantenne imam marocchino di Ripoll sospettato di essere il leader della cellula jihadista che ha seminato morte e terrore a Barcellona e Cambrils. La polizia ha perquisito per tre ore il suo appartamento nel centro della cittadina dei Pirenei, insospettata culla della sanguinosa banda dei baby-terroristi. È da qui che arrivano 10 dei 12 membri della cellula. Tutti marocchini, come El Satty: sarebbe lui il responsabile del rapido indottrinamento dei ragazzi marocchini di Ripoll, alcuni di solo 17 o 18 anni. Dopo essere stato rilasciato dal carcere di Castellon nel 2012, dove era recluso per una vicenda legata all’immigrazione, El Satty era arrivato a Ripoll due anni fa. Da mesi la cellula stava preparandosi a colpire. E ora la polizia non esclude che siano di El Satty i resti biologici ritrovati nel covo di Alcanar dopo l’esplosione che lo ha distrutto mercoledì notte, probabilmente dovuta a una cattiva manipolazione degli ordigni che i terroristi stavano preparando. L’incidente ha fatto due morti e un ferito, ora in arresto. E ha costretto i terroristi a cambiare piani.  
Resta sempre in fuga - dopo la serie di conferme smentite - l’autore materiale dell’attentato, il marocchino 22enne Younes Abouyaaqoub. Secondo la polizia spagnola sarebbe in Francia. 
Media spagnoli: il piano A era distruggere la Sagrada Familia  
Il piano iniziale della cellula jihadista che ha colpito sulla Rambla prevedeva un attacco con tre furgoni carichi di esplosivo Tatp e bombole di gas per distruggere la Sagrada Familia, il celeberrimo tempio di Antoni Gaudì simbolo di Barcellona, scrive El Confidencial citando fonti delle indagini. I jihadisti hanno dovuto rinunciare al loro “piano A” e ripiegare in tutta fretta sugli attacchi alla Rambla e a Cambrils dopo che mercoledì notte una esplosione probabilmente provocata da un errore nella manipolazione degli ordigni ha distrutto il covo di Alcanar. 

ITALIA 
Roma -  Il Viminale espelle due marocchini e un siriano per motivi di sicurezza
Site: l' Isis sui social, "Prossimo obiettivo è l'Italia"
 Dopo Spagna e Russi, “il prossimo obiettivo dell’Isis è l’Italia”. È quanto si legge sul canale di comunicazione usato dal Califfato su Telegram secondo quanto riferisce l’organizzazione Usa Site che monitora l’attività jihadista sul web.  
Il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, è al lavoro a Palazzo Chigi. Secondo quanto si apprende, il premier è in costante contatto con il ministro degli Esteri Alfano e con il ministro dell’Interno Minniti per seguire gli sviluppi degli attentati che hanno coinvolto i nostri connazionali e per le misure di prevenzione e sicurezza adottate in Italia. Gentiloni interverrà domenica all’apertura del Meeting di Rimini. 
Intanto due cittadini marocchini e un cittadino siriano sono stati espulsi dal territorio nazionale per motivi di sicurezza. Lo rende noto il Viminale. Con questi rimpatri, 70 nel solo 2017, salgono a 202 i soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso espulsi con accompagnamento nel proprio Paese dal gennaio 2015 ad oggi. 

Italia - sport
Calcio - Serie A
Anticipi:   Juventus - Cagliari  3 - 0  /  H. Verona - Napoli  1 - 3

Lucianone

lunedì 14 agosto 2017

Appuntamenti / Brescia - La rassegna rock 'Onda d'Urto'

14 agosto '17 - lunedì                  14th August / Monday                    visione post - 10

(da la Repubblica - 9 agosto '17 - Milano / Spettacoli - Luigi Bolognini)
Due giudici di XFactor, un santone del rock indipendente americano, heavy metal, punk,
pop, una spruzzatina di teatro. Senza perdere la tenerezza, ovvero lo sguardo antagonista 
e critico sul mondo.  Ecco servita anche quest'anno, ed è il ventiseiesimo, la festa di Radio 
Onda d'Urto, un caposaldo dell'estate non solo a Brescia, ma anche in tutta la Lombardia.
Centomila spettatori ogni anno ovviamente  non si ottengono solo dalla sinistra, con 10 ri-
storanti che servono dalla salamella ai cibi etnici, e con stand che propongono offerte eque
e solidali  e  ospitano  collettivi  e  realtà sociali  del territorio (uno significativo è dellaVal 
Trompia, dove l'anno scorso ci furono rivolte anti migranti).
Certo, aiutano i prezzi calmierati: nessun concerto sopra i 15 euro, e c'è anche un abbona-
mento per 16 delle 18 serate a 40 euro. "E un'altra carta vincente è organizzare iniziative 
anche per bambini e ragazzi, dai gonfiabili su cui tuffarsi ai laboratori, così da diventare
un appuntamento per famiglie", spiega Umberto Gobbi, coordinatore della redazione del-
l'emittente. Ma il segreto per raggiungere anche quest'anno quota 100mila è un cartellone
davvero di qualità dove non manca niente, messo assieme  dal direttore artistico  Luciano
Taffurelli, che quest'anno  ha voluto esagerare: in tante serate  il concerto sarà doppio, se
non triplo. In totale da oggi al 26 agosto in 18 serate ci saranno 40 concerti.
"Abbiamo verificato - spiega Gobbi - che alcuni gruppi trovano forza nelle abbinate, e i
costi sono sopportabili". A proposito di costi, gran ruolo l'ha ovviamente il volontariato:
lo staff di 400 persone lavora per la causa.
Si è partiti quindi mercoledì 9 agosto all'insegna del rap con Coez, uno che per la verità
dall'hip hop sta allontanandosi sempre più, e Willie Peyote. Lo stesso genere che chiude-
rà il 26 agosto con Bassi Maestro, Enigma, e Mistman l'ultima sera.
Il nome più grande di tutto il festival è sicuramente Thurston Moore. Fondatore del So-
nic Youth, band leggendaria del noise rock anni Novanta, intellettuale, gran chitarrista:
il 24 agosto proporrà il nuovo disco, Rock'n'roll consciousness.  Il 25, per stare sull'indie
rock, ecco Afterhours  ("Manuel Agnelli ci tiene  a fare una data  da noi ogni anno")  e
Paolo Benvegnu'.  Poi il 19 agosto l'accoppiata bomba Lo stato sociale  e  Management 
del dolore post-poeratorio; Nada con la Toys Orchestra il 20 agosto e Brunori Sas e La
rappresentante di lista arrivano il 22.
Grande spazio al reggae, con quattro serate: la sudafricana Nkulee dube, affiancata da 
Junior sprea (10 agosto), i franco-tedeschi Irie révoltés, all'ultima data  prima di scio-
gliersi (17), il giamaicano Don Carl.os (18) e la kenyota treesha, insieme ai Patois bro-
thers (23).
Come sempre, infine, tanti suoni hard: per il metal Suffocation e Powertrip a Ferrago-
sto e Terror il 16, per il punk Derozer e Punkreas il 21 agosto.

Lucianone

sabato 12 agosto 2017

Ultime notizie - dall'Italia e dal mondo / Latest news

11 agosto '17 - sabato                     11th August / Saturday                    visione post - 10

Stati Uniti
Virginia - Scontri durante la matcia dei suprematisti bianchi: un morto.

Italia - Problema profughi
Medici Senza Frontiere sospende i salvataggi nel Mediterraneo:
"La Libia spara. E' troppo pericoloso"

Kenya
Scontri dopo il voto / La denuncia dell'opposizione: "Almeno 100 morti"

Venezuela
Trump rifiuta la telefonata con Maduro e non esclude l'opzione militare

Puglia / Foggia
"Mafia del Gargano": arrestato appartenente al clan Libergolis

Nepal

Il bilancio delle inondazioni causate dalle piogge battenti monsoniche: 49 morti e 36 dispersi.
Piogge che da venerdì flagellano il Nepal meridionale. 
Lo riferisce il quotidiano Republica di Kathmandu. Nella sua pagina online il giornale precisa che gli smottamenti del terreno e gli straripamenti di vari fiumi hanno causato anche 17 feriti.

Lucianone

venerdì 11 agosto 2017

INTERVISTA / attualità profughi - Una volontaria ostetrica si racconta a Roberto Saviano

11 agosto '17 - venerdì                       11th August / Friday                     visione post - 12

( da la Repubblica - 29 aprile '17 - Roberto Saviano)
... ONG che, come Medici Senza Frontiere, nei territori di guerra sono unici luoghi di
soccorso. Ho incontrato una persona che ha deciso concretamente di aiutare a casa loro.
Si chiama Ileana Boneschi, ha 28 anni, è un'ostetrica di Medici Senza Frontiere e fa na-
scere bambini in zone di guerra, dove esistono  emergenze sanitarie  che non riusciamo
nemmeno a immaginare, dove ogni parto è un miracolo. "Non si parla mai delle donne 
incinte quando si pensa a una guerra", dice. Ed è proprio così.  Ileana ha partecipato a
due missioni in Sud Sudan dove è in atto una guerra etnica.
R. Saviano -  Come hai deciso di diventare un'ostetrica? Hai detto che studiavi danza... 
poi cos'è successo?- 
- "Ho studiato danza da quando ero piccina, dai tempi dell'asilo. Ero uno scricciolo...
Mi piaceva da morire, era bellissimo. Poi sono cresciuta e ho fatto il liceo artistico.
Tra le cose più importanti che l'artistico mi ha dato c'è l'aver allenato la mia sensibi-
lità a meravigliarsi del mondo. Ricordo che in quegli anni, che erano già gli anni Due-
mila, la mia attenzione cadeva su storie che arrivavano da mondi lontani. Storie di in-
sofferenza e ingiustizia.  Ed è lì che ho cominciato  a percepire  questo stato di debito
che avevo nei confronti della vita: da una parte io,  più che fortunata, dall'altra gente 
che non aveva niente, nemmeno mezza delle fortune che avevo io, ogni giorno. E quel
debito lo soffrivo, come lo soffro ora  e quindi l'unico modo che ho trovato per riusci-
re a gestirlo è stato chiedermi: cosa faccio per combatterlo?".
R. Saviano - E cosa hai fatto?
"Sapevo che saldare quel debito era impossibile, però potevo fare qualcosa per bilan-
ciare un pò la fortuna che mi accompagna da sempre".
R. Saviano - E quindi...
" Pensai che diventare medico fosse il modo migliore per riuscire a fare questa cosa, e
non un medico a caso, ma un chirurgo di guerra, proprio perchè la chirurgia non è so-
lo di testa ma è anche di mani, di pratica, e io sentivo il bisogno di fare qualcosa. 
Quando ho compiuto i 18 anni i miei genitori mi regalarono Pappagalli verdi di Gino
Strada e  nella dedica mi scrissero: 'Temiamo che ci stiamo facendo un autogol rega-
landoti questo libro'. Sapevano che mi avrebbe portato lontano da loro...".
R. Saviano - Ma non sei diventata chirurgo però.
"No! Feci il test per Medicina, ma non lo passai  per un quarto di punto, un maledetto
 - o benedetto, chi lo sa? - quarto di punto. Però avevo provato anche l'ingresso al cor-
so di laurea in Ostetricia, ed entrai. Iniziai e presto mi appassionai perchè è un lavoro
meraviglioso. Durante il corso di studio avevo bisogno di dirmi; 'ho fatto questa scelta
per poi lsvorare là' ".
R. Saviano - Là dove?
"Là in Africa, dove c'è bisogno".
R. Saviano - Poi arrivò la laurea, le prime esperienze di volontariato all'estero. Quindi
facesti l'application per Medici senza frontiere.
"Sì! era il Ferragosto del 2013. Scelsi Mfs perchè la sentivo assolutamente vicina alla
mia idea di assistenza medica in certi contesti.  Essendo un'associazione gigante  non
davo affatto per scontato che mi prendessero. Ma a ottobre 2013, mentre ero in repar-
to, mi arrivò una chiamata da Roma: ricordo la frase 'Benvenuta in Msf!, mi sciolsi".
R. Saviano - Dove ti mandarono?
"Sarei dovuta partire per il Myanmar, principalmente per dare assistenza ai Rohin-
gya, ma poi per problemi di sicurezza la missione viene ridotta e non partii più".
R. Saviano - Prima missione subito fallita. Ci sei rimasta male?
"No, capisco subito che in Msf il primo requisito è la flessibilità perchè come è natura-
le per territori dove c'è instabilità, i piani possono cambiare all'iòtimo minuto. Poi pe-
rò sono partita davvero".
R. Saviano - Per dove?
"Per il Sud Sudan dove l'unico modo per spostarsi sono questi piccoli aerei caravan di 
Msf. Arrivo a Nasir, nell'Upper Nile State e inizio a capire come vanno le cose. Dopo 48
ore mi dicono che la linea del fronte si sta spostando verspo l'ospedale  - noi eravamo in
zona ribelle - e quindi era il caso  di ridurre il numero  di espatriati (gli espatriati, nelle 
missioni, sono le persone dello staff internazionale, ndr.) del progetto. Ero l'ultima arri-
vata e mi chiedono se posso tornare a Juba. rientro successivamente a Nasir e abbiamo
informazioni che i soldati stanno avanzando molto velocemente verso la zona dove si tro-
va l'ospedale, quindi tutto il nostro team deve mettere in pratica il piano di evacuazione
attraverso il fiume Sobat, direzione Etiopia. E' buio, prendiamo la barca e percorriamo
per un pezzo il fiume. Sbarchiamo e dormiamo nel nulla; nella direzione opposta vedia-
mo uomini e ragazzi ubriachissimi che sfrecciavano verso il fronte sparando a salve per
gasarsi".  
R. Saviano - Che ne fu dell'ospedale a Nasir?
"Completamente distrutto".
R. Saviano - Hai avuto paura?
"Può sembrare strano, ma mai. Msf ha una gestione della sicurezza che secondo me è 
fenomenale ed è lo strumento essenziale  per fare missioni  in posti remoti mettendoti
nelle condizioni di sentirti sicuro".
R. Saviano - E qual è il tuo lavoro lì? 
"Quando si fugge, quando la popolazione resta  per settimane  lontana dai villaggi la
prima emergenza è la malnutrizione. Poi bisogna  allestire  una sala operatoria, cosa 
fondamentale per salvare le donne, quando i tagli cesarei sono indispensabili. I trasfe-
rimenti all'ospedale di Bentiu a 130 chilometri di distanza erano difficilissimi, questo
vuol dire che le donne che non sono riuscite a trasferire le ho perse davanti ai miei oc-
chi. E poi le trasfusioni: se c'è bisogno di una trasfusione trovare un donatore compa-
tibile tra HIV e malattie sessualmente trasmissibili è come vincere alla lotteria".
R. Saviano - Come vedi la situazione in Sud Sudan?
"Drammatica. Se si pensa, ad esempio che la violenza sessuale è usata come arma di
guerra. Io avevo a che fare con vittime abusate da gruppi rivali ma il giorno dopo po-
teva accadere il contrario"..
R. Saviano - Qui non si fanno più figli, invece là se ne fanno moltissimi.
La differenza credo risieda nella possibilità di poter fare delle scelte. Se non vedi alter-
native riproduci i modelli che hai. L'hai visto fare a tua nonna, a tua madre, a tua so-
rella...".
R. Saviano - Ma la contraccezione?
"Anche chi conosce i metodi contraccettivi fa molti figli perchè considerano i bambini 
sempre un dono e perchè sanno che un'alta percentuale di loro non sopravviverà".
R. Saviano - Che ne pensi dlle polemiche di questi giorni sulle ong? Ti sei fatta un'idea 
del perchè siano partite e quale sia il loro scopo?
Se tutti quelli checommentano e aliomentano questa polemica avessero visto una mam-
ma o un bambino in difficoltà, nessuno avrebbe più parole, ma tutti si metterebbero a 
fare"._
_________________
Ileana è una delle moltissime anime di Msf che come altre Ong  organizza  la solidarietà
non rendendola una parola sospetta. Ho voluto che si raccontasse perchè il racconto è la migliore risposta, forse l'unica, alle insinuazioni di questi giorni.     Persone come Ileana
hanno trasformato l'aiutiamoli a casa loro nella più umana delle declinazioni: aiutiamoci.

Lucianone













Continua... to be continued...