SPAGNA
Attentato terroristico a Barcellona
La Catalogna smentisce Madrid: "La cellula non è stata smantellata".
Caccia al terrorista in fuga. Cresce ruolo dell'imam di Ripoll.
Nell’inchiesta sulla strage della Rambla cresce il peso di Abdelbaki El Satty, il quarantenne imam marocchino di Ripoll sospettato di essere il leader della cellula jihadista che ha seminato morte e terrore a Barcellona e Cambrils. La polizia ha perquisito per tre ore il suo appartamento nel centro della cittadina dei Pirenei, insospettata culla della sanguinosa banda dei baby-terroristi. È da qui che arrivano 10 dei 12 membri della cellula. Tutti marocchini, come El Satty: sarebbe lui il responsabile del rapido indottrinamento dei ragazzi marocchini di Ripoll, alcuni di solo 17 o 18 anni. Dopo essere stato rilasciato dal carcere di Castellon nel 2012, dove era recluso per una vicenda legata all’immigrazione, El Satty era arrivato a Ripoll due anni fa. Da mesi la cellula stava preparandosi a colpire. E ora la polizia non esclude che siano di El Satty i resti biologici ritrovati nel covo di Alcanar dopo l’esplosione che lo ha distrutto mercoledì notte, probabilmente dovuta a una cattiva manipolazione degli ordigni che i terroristi stavano preparando. L’incidente ha fatto due morti e un ferito, ora in arresto. E ha costretto i terroristi a cambiare piani.
Media spagnoli: il piano A era distruggere la Sagrada Familia
Il piano iniziale della cellula jihadista che ha colpito sulla Rambla prevedeva un attacco con tre furgoni carichi di esplosivo Tatp e bombole di gas per distruggere la Sagrada Familia, il celeberrimo tempio di Antoni Gaudì simbolo di Barcellona, scrive El Confidencial citando fonti delle indagini. I jihadisti hanno dovuto rinunciare al loro “piano A” e ripiegare in tutta fretta sugli attacchi alla Rambla e a Cambrils dopo che mercoledì notte una esplosione probabilmente provocata da un errore nella manipolazione degli ordigni ha distrutto il covo di Alcanar.
ITALIA
Roma - Il Viminale espelle due marocchini e un siriano per motivi di sicurezza
Site: l' Isis sui social, "Prossimo obiettivo è l'Italia"
Dopo Spagna e Russi, “il prossimo obiettivo dell’Isis è l’Italia”. È quanto si legge sul canale di comunicazione usato dal Califfato su Telegram secondo quanto riferisce l’organizzazione Usa Site che monitora l’attività jihadista sul web.
Il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, è al lavoro a Palazzo Chigi. Secondo quanto si apprende, il premier è in costante contatto con il ministro degli Esteri Alfano e con il ministro dell’Interno Minniti per seguire gli sviluppi degli attentati che hanno coinvolto i nostri connazionali e per le misure di prevenzione e sicurezza adottate in Italia. Gentiloni interverrà domenica all’apertura del Meeting di Rimini.
Il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, è al lavoro a Palazzo Chigi. Secondo quanto si apprende, il premier è in costante contatto con il ministro degli Esteri Alfano e con il ministro dell’Interno Minniti per seguire gli sviluppi degli attentati che hanno coinvolto i nostri connazionali e per le misure di prevenzione e sicurezza adottate in Italia. Gentiloni interverrà domenica all’apertura del Meeting di Rimini.
Intanto due cittadini marocchini e un cittadino siriano sono stati espulsi dal territorio nazionale per motivi di sicurezza. Lo rende noto il Viminale. Con questi rimpatri, 70 nel solo 2017, salgono a 202 i soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso espulsi con accompagnamento nel proprio Paese dal gennaio 2015 ad oggi.
Calcio - Serie A
Anticipi: Juventus - Cagliari 3 - 0 / H. Verona - Napoli 1 - 3
Lucianone
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