lunedì 10 marzo 2025

SOCIETA' / politica/attualità - Riarmiamoci e partite! / - Il mondo cambiato e stravolto -

 10 marzo '25 - lunedì                                10th March / Monday                            visione post - 5

(da Corriere della Sera - lunedì, 10 marzo /  Ultimo Banco - Alessandro D'Avenia)

Il mondo cambiato e stravolto  (di L. Finesso)

Non è la prima volta che il mondo nostro è cambiato ed è stato stravolto, Mi ricordo, sono abbastanza anziano per ricordarlo bene, degli anni della Guerra Fredda (Anni Sessanta) quando eravamo sull'orlo della guerra mondiale totale e peggio ancora nucleare: il mondo impazzito perchè Stati Uniti (allora si parlava di America del Nord, ma sempre America era) e l'Unione Sovietica (in seguito frantumatasi) si sfidarono  a suon di missili e testate nucleari, ma per fortuna di tutti gli Umani si fermarono sul ciglio del baratro: Cuba e Fidel Castro furono al centro di quelle drammatiche giornate di tensione indicibile e non era chiaro il destino che ci aspettava. Si doveva solo pregare... Poi tutto, per fortuna, si fermò, ma non fu più come prima.  Allora gli attori e i Paesi coinvolti erano solo due e in seguito si disse che la presunata fine del mondo era stata bloccata proprio da questo fatto: solo due contendenti, che alla fine si misero d'accordo di non distruggersi.  E ADESSO... ?

Armiamoci e partite!  -  (di A. D'Avenia)

Nel 1953 il mondo era appena uscito dalla guerra e diviso in due sfere di influenza e deterrenza, americana e sovietica, e Philip Dick (per il provocatorio Carrère, che gli ha dedicato una bellissima biografia, il più grande scrittore del '900)  pubblicava "I difensori", un racconto in cui l' umanità, impegnata in una guerra tutt'altro che fredda tra Russi e Americani, vive e lavora sottoterra per alimentare lo scontro affidato ai robot in superficie, dove c'è solo un ammasso di macerie tossiche sotto un cielo incolore. I difensori del titolo sono i "plumbei" robot intelligenti (le nostre intelligenze artificiali) coperti di piombo anti-radiazioni::combattono e aggiornano gli umani sullo stato della guerra in cui i Russi stanno prevalendo grazie alle mine intelligenti (i nostri droni).  Un gruppo di tecnici e soldati americani deve  risalire in superficie per risolvere un'anomalia: non è mai accaduto dall'inizio dello scontro a causa della radioattività sostenibile dagli umani solo per pochi minuti.  Una volta arrivati su, il gruppo ha però una sorpresa: il mondo là fuori è splendido e nuovo, non c'è la guerra, notizie e immagini che giungevano sottoterra erano create ad arte dai robot con dei modellini. Perchè i difensori hanno agito così? Ci serve saperlo nello scenario odierno.   I robot rispondono come farebbe un'intelligenza artificiale progettata  esclusivamente per il bene dell'uomo. Ecco cosa rispondono: ""Non appena abbandonaste la superficie, la guerra cessò. Avete ragione, siete stati ingannati. Avete lavorato duro nel sottosuolo, mandando su cannoni e armi, e noi li distruggevamo non appena arrivavano. Ci avete creati per continuare al vostro posto la guerra mentre voi umani vi rifugivate nel sottosuolo per sopravvivere. Ma prima che noi potessimo continuare la guerra, era necessario analizzarla per determinare quali ne fossero gli scopi. Scoprimmo che le culture passano attraverso delle fasi. Quando una cultura invecchia e comincia a perdere i suoi obiettivi, sorge un conflitto tra color che vorrebbero eliminarla per stabilire dei nuovi modelli culturali e coloro che vorrebbero invece mantenere il vecchio modello con il minor numero possibile di cambiamenti". La (nostra) realtà.- E' ciò che accade anche oggi in Occidente, nello scontro tra globalizzazione e multipolarismo, tra èlite e popolo, tra progressisti e conservatori. Ma seguiamo l'analisi antropologica del robot:  "Il conflitto interno minaccia di coinvolgere la societò in una guerra contro se stessa, gruppo contro gruppo. Le tradizioni vitali possono andare perdute, non solo riformate e alterate, ma distrutte completamente in questo periodo di caos e di anarchia. E' necessario perciò che l'odio all'interno di una civiltà venga incanalato verso l'esterno, un gruppo esterno, in maniera che la cultura stessa possa sopravvivere alla sua crisi. La guerra ne è il logico risultato". 

 Salvare le strutture - Insomma per non distruggersi, ricompattarsi e salvare le strutture che l'hanno costituita come tale (oltre all'economia che ne è conseguenza operativa nella storia umana sono la combinazione di educazione, religione e forme di appartenenza a un gruppo), una cultura divisa preferisce cercare un nemico al di fuori invece di soluzioni nuove alla crisi interna. Vale per popoli, città, famiglie, coppie, singoli: per paura e pigrizia non affrontiamo le ombre ma le proiettiamo fuori, odiando negli altri ciò che non va in noi, convinti che, distrutto il nemico, risolveremo la crisi che invece sarà ancora lì, peggiore di prima, dopo che il fumo della battaglia si sarà diradato. La logica di ferro, anzi di piombo, del robot prospetta la soluzione: "La guerra, per una mente razionale, è assurda. Ma, in termini di bisogni umani, svolge una funzione d'importanza vitale ed insostituibile. E continuerà a svolgerla finchè l'Uomo non sia cresciuto al punto da eliminare totalmente l'odio dentro di lui". I robot confidano in un'evoluzione umana lineare. "In questi otto anni abbiamo osservato importanti mutamenti nella mente degli uomini; la fatica ed il disint-teresse stanno gradatamente prendendo il posto dell'odio e della paura. Ma l'inganno deve continuare almeno pr un altro pò. non siete ancora pronti per la verità".  Robot, creati per proteggere gli uomini, hanno quindi fatto (con un pò di Imagine) la scelta più logica: in-terrompere la guerra e preparare la Terra per una umanità nuova.  Per tutta risposta gli Americani vogliono approfittare della scoperta per imparonirsi della Terra prima degli ignari Russi, e così si affrettano a tornare sottoterra, ma i robot hanno distrutto il tunnel di collegamento. Sono quindi costretti a rimanere in superficie dove incontrano proprio un gruppo russo venuto su qualche mese prima. Si preparano allo scontro, ma i robot li fanno ragionare: i Russi sono disarmati e le armi non servono più, per sopravvivere devono non solo smettere di combattersi, ma unirsi e aiutarsi, per procurarsi da vivere: "La necessità di risolvere i problemi quotidiani dell'esistenza vi insegnerà come tirare avanti nello stesso mondo. Non sarà facile, ma ce la farete" -  Caino è in noi - Solo obiettivi.di bene comune possono distogliere culture internamente in crisi dalla soluzione bellica, ma i robot ignorano che l'uomo non smetterà mai di proiettare le proprie ombre su un nemico esterno, perchè Caino è sempre in noi e cerca sempre un Abele a cui attribuire il proprio male. Lo storico Emmanuel Todd in La sconfitta dell'Occidente, proseguendo il suo Breve storia dell'umanità e svincolandosi dalla lettura, dominante e riduttiva, della storia in chiave prettamente economica, dimostra che la crisi riguarda le strutture che hanno unito alcuni popoli in quello che chiamiamo Occidente. Oggi infatti, esaurito il collante della sofferenza postbellica , la globalizzazione economica mette in concorrenza le culture che finiscono col ripiegarsi su se stesse. Emerono così gli egoismi nazionali, incarnati da oligarchie di potere che generano la loro controparte: i populismi; la diplomazia è resa inutile dalla logica dei rapporti di forza economici, militari e tecnologici.  L'alternativa è creare l'unità su basi più profonde, di impegno comune sulle emergenze: povertà, fame, istruzione, sanità, inquinamento. Come ha detto papa Francesco: "La fame nel mondo finirebbe, se non si fabbricassero armi per un anno", ma questa scandalosa evidenza è considerata alla stregua della fantascienza di Dick: fantasie.  Infatti dopo le attuali mosse americane, gli attuali leader dell'Ue - invece di riscoprire lo specifico europeo che non è la potenza militare ma una diplomazia che provi a ricostruire un'unità culturale dagli Urali all'Atlantico, come auspicavano e provarono a fare alcuni leader europei alla fine della guerra mondiale e dopo la caduta del comunismo - hanno proposto il riarmo e l'ombrello nucleare di marca france- se, togliendo i vincoli di bilancio al debito che peserà ulteriormente sulle future generazio-ni. Ma all'Europa non basterà un esercito comune per unirsi, così come non è bastata una moneta comune.  L'appartenenza  -    Che cosa hanno veramente in "comune" un irlandese, un italiano, un francese, un ungherese, un rumeno..  che li spimgerebbe a difendere anche con il proprio corpo l'Europa come gruppo vitale di appartenenza?  La mancanza di una risposta e' la nostra crisi interna. Di certo se la Nato finirà bisognerà rendersi finalmente indipendenti anche sul piano difensivo, ma questo scenario, per quel che capisco, è tutt'altro che certo..  L'antropologo Jared Diamond ha dimostrato, prima in "Collasso. Come le società scelgono di morire o vivere". e poi in "Crisi. Come rinascono le nazioni", che le civiltà, invece di affrontare le crisi interne, che spesso neanche vedono, prese dalla smania di salvarsi fanno scelte irrazionali con cui invece si danno il colpo di grazia: "Tutti si trovano ada affrontare crisi e spinte al cambiamento: dai singoli individui ai gruppi, alle aziende,, alle nazioni, al mondo intero. Per affrontarle positivamente è necessario un processo di cambiamento selettivo: non essendo possibile nè auspicabile che individui e nazioni cambino completamente, abbandonando ogni aspetto della loro identità passata, la sfida diventa, tanto per le nazioni quanto per le persone in crisi, capire quali parti della loro individualità stiano funzionando bene e non vadano modificate, e quali necessitino di cambiamento. L'obiettivo è individuare nuove soluzioni in armonia con le capacità e caratteristiche di ciascuno".   E' l'occasione di una nuova unità, ma non vedo nelle leadership attuali la capacità di un cambiamento selettivo, ma la coazione a ripetere soluzioni già bollate dalla storia come fatali, soluzioni che, per essere sostenute, costringeranno i nostri figli a lavorare sottoterra se non a combattere sul campo. Lo avevano capito i robot del '53. Noi?

Lucianone


"Rob McKenna era un fottuto bastardo e lo sapeva. perchè un sacco di persone gliel'aveva fatto osservare nel corso degli anni, e lui non dissentiva da loro che per un motivo molto ovvio, e cioè che gli piaceva dissentire dalla gente, in particolare dagli individui che non gli piacevano, ossia praticamente tutti".

(da  "Addio, e grazie per tutto il pesce" -  di  Doulas Adams / titolo originale dell'opera:  So Long, andThanks for All the Fish,  ! edizione Piccola Biblioteca Oscar  gennaio 2005)

domenica 16 febbraio 2025

Riflessioni - COME tenere le zecche sotto controllo

 16 gennaio '25 - domenica                              16th January / Sunday                     visione post -  7

(da la Repubblica - 8 febbraio '25 - da L'Amaca / di Michele Serra)

Tenere le zecche sotto controllo

Graphite, il sistema di spionaggio digitale venduto da un'azienda israeliana solo ad alcuni governi "amici", e solo per uso militare e di sicureazza nazionale, è poi stato ficcato da qualcuno nei cellulari di giornalisti e operatori umanitari. Un uso tanto anomalo, tanto scorretto, da avere portato l'azienda-madre a rescindere il contratto con le autorità italiane. Considerato che un'azienda di tecnologia bellica israeliana non è un covo di mammolette, questo significa che il cliente ripudiato deve averla combinata grossa. Ovviamente nessuno, in Italia, si azzarda a uscire allo scoperto, rivendicando l'estensione di una misura di guerra a privati cittadini, per giunta cittadini di pace.  Ma se la succinta ricostruzione dei fatti è corretta, la sola spiegazione possibile è che soggetti legalmente in possesso di Graphite hanno voluto usarlo per scopi illegali.  E i bersagli fin qui noti (un giornalista odiato dalla destra al governo, due volontari pro-migranti, un oppositore libico) lasciano pensare a un uso politico mirato, e molto preciso, dell'operazione. Mettere sotto controllo le "zecche" più fastidiose. Non  sono un dietrologo, me ne manca lo spitito, ma non riesco a leggere in altra maniera questa vicendam che mi sembra perfino più inquietante del caso Almasrii.periamo di scoprire, nei prossimi giorni, che ci eravamo clamoroamente sbagliati, e Graphite era solo  una bonaria untrusione in qualche smartphone a caso, come le telefonate dei call center.

Lucianone

venerdì 31 gennaio 2025

Ultime notizie - ITALIA / Latest news del 31 gennaio '24 - Giudizio personale

 31 gennaio '24 - venerdì                                 31 first January / Friday                       visione post - 21

(da Il Corriere della Sera - 31 / 01 / '24)

Roma - La premier e il caso Almasri

Giorgia Meloni: "Indagarmi atto voluto, un danno al Paese" / L'affondo di Meloni sulle toghe / Ancora la Meloni: "Vogliono governare? Si candidino" /  Le opposizioni: "Venga in Aula".

"Indagarmi è un danno alla nazione, mi manda ai matti. Se i giudici vogliono governare si candidino". Così la premier Giorgia Meloni, ieri a Milano all'evento "La Ripartenza" organizzato dal giornalista Nicola Porro. Nel mirino la sua iscrizione nel registro degli indagati per favoreggiamento e peculato per la liberazione del generale libico Osama Almasri.  Tensione con il procuratore di Roma Lo Voi per i voli di Stato.  E l'opposizione attacca: ": "Meloni venga in Aula a spiegare"

Il primo ministro Giorgia Meloni non va in Aula, ma dice: "I giudici si candidino se vogliono governare" E prosegue ancora: "l'unica cosa che non si può fare è che loro guidino il Paese e io vada alle urne, l'indagine danno alla nazione"

Giudizio personale  /    Due cose gravi dette dalla premier: 1) la minaccia di andare alle urne;  2) che l'indagine e dunque la querela nei suoi confronti e dei suoi ministri sia un danno alla nazione e quindi un fatto grave,  - La conclusione che si può trarre da  queste due affermazioni è che la democrazia sia una parola e un'idea vuote in un'Italia di cui lei premier si sente padrona in quanto ha vinto le elezioni (sia pure in modo parziale) e può pure decidere di non presentarsi in Parlamento e non dare spiegazioni sulla libertà data ad Almasri e pure rimpatriando un criminale libico.  -  In ogni caso la premier è / sarebbe tenuta a presentarsi democraticamente, cioè in una Repubblica democratica di cui lei si vanta spesso e volentieri di essere stata eletta da tutti gli Italiani (vero fino a un certo punto), è tenuta, in questa tipo di Repubblica, a presentarsi alle due Camere parlamentari per dare conto dell'operato del governo riguardo al rimpatrio di Almasri. Ma non lo fa!

(da la Repubblica - 31 / 01 / '24)

Roma -  Inchiesta Almas

Meloni alza il tiro.-

continua... to be continued...

giovedì 23 gennaio 2025

L'Opinione del Giovedì : "Make America great again!": Il superbullo Donald Trump sale al potere come nuovo dittatore osannato dagli americani

 23 gennaio '24 - Giovedì                               23rd January / Thursday                   visione post - 14

di  Luciano Finesso

Il popolo è con me", è questo il mantra di Donald Trump prima e ancora di più dopo il voto che lo ha consacrato vincitore assoluto negli Stati Uniti dove la Statua della Libertà sembra ormai avere il ghigno prepotente  e gradasso, con faccia livida e vendicativa del suo nuovo Boss assoluto, che vuole gli Usa  e feroci e assatanati di odio come lui verso tutto ciò che lo contrasta e chdi Donald Trumpe con lui non è d'accordo. Fatto sta che la maggioranza degli Americani segue quella Statua arrabbiata e soprattutto Lui, il creatore della nuova America!   Ma c'è un'altra possibile versione della Statua dell Libertà e forse, dato che il mondo non è ancora tutto completamente in mano alla destra per fortuna, molto più aderente alla realtà attuale della situazione planetaria. la versione dell Statua della LIbertà con ai suoi lati due grandi valigie con dentro tutte le cose necessarie al mantenimento dell/e Libertà, pronta a traslocare in qualche Paese (o mondo) dove possa ancora esprimersi appunto Liberamente.

Con Trump il mondo è più pericoloso e conflittuale -    "Questa volta gli statunitensi hanno votato con piena cognizione di causa", si legge nell'editoriale del quotidiano francese Le Monde sulla vittoria di Donald Trump alle presidenziali statunitensi.  ", ma sanno che sarà ancora Non solo gli eleyyori repubblicani conoscono bene il lorocandidato, ma sanno anche che sarà ancora più radicale di otto anni fa e allontanerà il paese dal cammino tracciato dopo a fine della seconda guerra mondiale. Il mondo, secondo Trump, va guardato solo attraverso la lente degli interessi statunitensi, ed è fatto di rapporti di forza e guerre commerciali, nel disprezzo del multilateralismo. Un mondo in cui una diplomazia mercantile si sostituirà alle alleanze fondae sui valori.  Gli europei hanno un brutto ricordo del suo primo mandato, ma gnail secondo si annuncia peggiore. Se, come ha minacciato in campagna elettorale, Trump interromperà gli aiuti militari all'Ucraina e negozierà con Vladimir Putin una pace favorevole alla Russia, metterà a repentaglio la sicurezza di tutta l'Europa."  (da "Internazionale", 8 novembre 2024)

Lucianone

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

L'aveva costruita il padre, quarant'anni prima, non su suo progetto, ma ne aveva diretto i lavori con una partecipazione speciale, perchè quella sarebbe stata la casa del figlio e voleva essere certo che fosse solida, che non si facessero risparmi sulle struttue di sostegno, sulla quantità di ferro da mettere nel cemento, nell'armarlo

(da "Il futuro del mondo" - di Vittorino Andreoli /  La casa del padre, racconto)

Cultura - Scuola e programmi / Un racconto interessante - L'umano è di destra o di sinistra?

  •  23 gennaio '25 - Giovedì                    23rd January / Thursday                visione post - 56

(da Corriere della Sera - lunedì  /  Ultimo  Banco - Alessandro D'Avenia) - 20 gennaio, lunedì

L ' umano è di destra o di sinistra?

La riforma dei programmi  nella scuola elementare e media è stata subito cannibalizzata dalla semplificaziome binaria: che cosa è di destra o di sinistra?. La Bibbia, la storia dell'Occidente, la musica, l'epica, il latino? Quando saremo meno ostaggi di questo moralismo ideologico che impedisce di capire che cosa serve in un luogo, la scuola, il cui scopo è mettere i nuovi arrivati in condizione di coltivare autonomamente la vita e cercare la verità, invece di renderli preda del pensiero non pensato e dominante, che il filosofo Bacone chiamava già secoli fa idoli della conoscenza, illusioni ideologiche?   Lo scopo della cultura non è fare campagna elettorale, ma diminuire lo spazio della paura e dell'ignoranza per conquistarlo alla libertà e al coraggio della verità.  La domanda non è se il latino sia proprio di una formazione conservatrice o progressista, ma se serva a liberarsi da falsi automatismi del pensiero, dalla incapacità di leggere se stessi e la realtà, dalla difficoltà di attingere alla sorgente inesauribile  di vita e di bene comune che è la propria unicità, perchè "ciò che è vivo non ha copie. Due persone, due arbusti di rosa canina, non possono essere uguali... E dove la violenza cerca di cancellare varietà e differenze, la vita si spegne" (V. Grossman, Vita e Destino). L'umano nell'uomo non è a destra nè a sinistra. E' Oltre. Dove?  

La scacchieraTra i regali che mia nipote settenne ha richiesto a Natale è apparsa una scacchiera. Mi sono stupito, io alla sua età non l'avrei mai chiesta, ma poi ho scoperto che nella sua scuola dedicano tempo curricolare agli scacchi, come allenamento alla riflessione e al pensiero logico e strategico. Un gioco antico come gli scacchi non è di sicuro di destra o di sinistra, è gioia di stare al mondo e una bambina lo sente. quella scacchiera è "scuola: un'intercapedine tra Io e pressione mondana (tutti fan così), un luogo in cui l'anima respira tanto da avvertire subito se in quello che tutti fanno manca l'aria che serve alla propria unicità". La scacchiera mi ha ricordato che all'inizio di 1984 di Oewell, la ribellione del protagonista, Winston, al controllo psico-politico del Grande Fratello comincia da un quaderno comprato di nascosto: "Un quaderno di rara bellezza, con la carta liscia e vellutata, di un tipo che non si produceva da almeno quarant'anni. Era entrato di soppiatto nella bottega e lo aveva comprato. Non sapeva neanche per quale motivo particolare lo desiderasse tanto. Se l'era portato a casa con un certo senso di colpa: anche se non vi era scritto niente, era un oggetto compromettente. ciò che ora stava per fare era iniziare un diario, un atto che, se lo avessero scoperfto, avrebbero punito con la morte o, nella migliore delle ipotesi, con venticinque anni di lavori forzati". Winston non sa più scrivere a a mano e ricominciare lo risveglia: "Intinse la penna nell'inchiostro, poi ebbe un attimo di esitazione. Tremava fin nelle viscere. Segnare quella carta era un atto definitivo, cruciale".  Quel diario scritto a a mano è l'inizio della sua liberazione, e comincia a ricordare, capire, vedere, agire, anche a costo di perdere la vita. Il diario scritto a mano Per affrancarsi dal controllo odierno, in cui la psico-politica è l'algoritmo di profilazione (il capitalismo della sorveglianza operato da aziende che, in cambio di servizi apparentemente gratuiti, ci schedano per vendere dati che servono a orientare i nostri consumi), bisogna tornare al diario scritto a mano.  Per questo, ispirato non da romanticherie ma dall'osservatorio di 25 anni d'insegnamento, propongo di aggiungere alla riforma la cura della scrittura manuale per tutto il percorso scolastico, istituendo un'ora di "calligrafia", in cui il bello (calli-) riguarda forma e contenuto come un tutt'uno.. Il motivo (che la cultura orientale mostra da secoli) è scientificamente accertato:  scrivere a mano, per un essere corporeo, è un gesto più efficace della digitazione o del solo input visivo (quanti schermi sono entrati  nelle classi in questi anni a scapito delle penne).

Il maestro di calligrafia -   Un recente studio (di cui ha dato conto Il Corriere)  ha confrontato i risultati di due gruppi di undicenni: alcuni dovevano imparare delle parole scrivendole a mano, altri tramite lettura visiva, ppoi riconoscerle e spiegarle. Il primo gruppo ha avuto risultati nettamente migliori: accuratezza, risposte corrette e rapide. La scrittura manuale infatti, coinvolgendo il corpo in modo più completo e lento (che poi lento non è), consete di prestare attenzione ai dettagli, cioè la memoria a lungo termine che definisce chi siamo. Che un'attenzione multisensoriale lenta renda più attenti è l'acqua calda, ma noi crediamo che l'acqua calda siano rapidità e schermi. Eppure la difficoltà dei ragazzi delle superiori nello scrivere a mano (grafie illeggibili, corsivo zoppicante, spazi non rispettati) va di pari passo con la debolezza di attenzione, ragionamento e presa sulla realtà, tanto che con quelli del primo anno è necessario un lavoro dedicato proprio alla (calli-) grafia.  Mi piacerebbe un Maestro di Calligrafia che, per l'intero percorso scolastico, alleni l'intelligenza attraverso il gesto accurato applicandolo alla scrittura diaristica che si evolverà di anno in anno in modi diversi: 13 anni di diario ben (forma e contenuto sono tutt'uno) scritto sono un allenamento formidabile alla ricerca della verità e una difesa dalle menzogne dell'informazione, basti pensare ai Diari passati alla storia e che ancora leggiamo per la verità che hanno conservato in un mondo che pensava e faceva tutt'altro.

Imparare a memoria -  Quello di Winston mi porta a un altro gesto liberatorio dal con trollo delle masse, in un altro romanzo profetico pubblicato nel 1953, quattro anni dopo  quello di Orwell. In Fahrenheit 451 di Ray Bradbury infatti i libri vengono bruciati percgè la gente si abbandoni totalmente all'intrattenimento di massa (nelle case non ci sono scaffali ma schermi giganti e media interattivi). La decadenza della libertà non è cominciata col bruciare i libri, ma con il disinteresse per la lettura.  Altro che distopia: in tema di lettura in Italia è più distopico l'ultimo rapporto Censis.  Montag, il protagonista del romanzo, troverà un gruppo di cittadini che hanno inventato un modo di resistere, imparare i libri a memoria tanto da identificarsi con essi:  "Voglio presentarti Jonathan Swift, autore di quel malvagio libro politico, I Viaggi di Gulliver!  E quest'altro è Charles Darwin, e questo è Schopenhauer , e questo è Einstein.  Qui ci siamo tutti, Montag: Aristofane, Gandhi, Buddha, Confucio. Siamo anche Matteo, Marco, Luca e Giovanni... Trasmetteremo i libri ai nostri figli, oralmente, e lasxeremo loro il compito di fare altrettanto coi loro discendenti. Naturalmente molte cose andranno perdute con questo sistema.  Ma non puoi obbligare la gente ad ascoltare, se non vuole. Dovrà tuttavia venire a noi a suo tempo, chiedendosi che cosa esattamente sia accaduto e perchè il mondo sia scoppiato in aria sotto il suo governo".

La lettura ad alta voce -  Che cosa fa scoppiare il mondo e che cosa invece lo salva? E' una idea, anche questa frutto di questi anni di esperienza, per la lettura a scuola: non fare i libri "a brani" ma incarnarli. E allora ben vengano i libri-mondo, impegnativi e necessari, come la Bibbia, l'Odissea, l'Eneide... e non per ragioni identitarie ma perchè offrono le parole per dire tutto, per definire noi stessi e quindi raccontarci agli altri. SEnza parole precise siamo in balia di Babele: il potere e la guerra. Per questo propongo ore di lettura per tutto il percorso scolastico, con persone capaci di interpretare i libri ad alta voce., Maestri di Lettura con qualifica drammaturgica. Due ore a settimana, ad alta voce. per 13 anni di scuola (750 ore di lettura per 30 pagine l'ora) regalerebbero ai nostri studenti quasi 25.000 pagine (50 libri da 500 pagine, tre libri essenziali all'anno), senza interrogazioni  solo ascolto, qualche brano ds imparare a memoria e domande dei ragazzi, perchè i testi non siano pre-testi,, ma messa a fuoco  delle parole meglio dette sul mondo.  Grazie a questa "scuola di lettura e di scrittura" forse avremmo più studenti che, come una bambina con la scacchiera, preferirebbero la libertà alle dipendenze, la verità alla sottomissione. E questo non è di destra, nè di sinistra.  E' oltre: è umano

 Lucianone

Ultime notizie - dall' Italia e dal mondo

22 e 23 gennaio '25                        22nd / 23rd January                          visione post - 24

 Italia /  Salvini e Trasporti

Il ministro Salvini in aula / Treni nel caos e il ministro dei trasporti attacca:  guasti e incendi sono dolosi / Così il ministro dei Trasporti Matteo Salvini nell'informativa alla Cameroa, dove ha anche attaccato M5S e Pd, perchè soto la loro gestione "i risultati erano peggiori": "Meno treni, meno cantieri, più rita. Secca la segretaria dem Schlein:  "Cominci a lavorare e Meloni si scusi".

Continua... to be continued...


martedì 21 gennaio 2025

SPORT / calcio - Serie A - anno 2024/25 - giornate: 18 / 19 / 20 con video e commenti

 21 gennaio '24 - martedì                             21st January / Tuesday                      visione post - 20

Tutte le partite (dal 18 al 20)

Giornata 18

Empoli - Genoa  1 - 2   Parma - Monza  2 - 1

Cagliari - Inter  0 - 3   Lazio - Atalanta  1 - 1

Udinede - Torino  2 - 2  Napoli - Venezia  1 - 0

Juventus - Fioentina  2 - 2  Milan - Roma  1 - 1

Como - Lecce  2 - 0   

Bologna - H. Verona   2 - 3

Giornata 19

Venezia - Empoli  1 -  1   

Fiorentina - Napoli  0 - 3   H. Verona - Udinese  0 -0

Monza - Cagliari  1 - 2    Lecce - Genoa  0 - 0

Torino - Parma  0 - 0      Roma - Lazio   2 - 0

Como - Milan  1 - 2     Atalanta - Juventus  1 - 1

Inter - Bologna   2 - 2

Giornata 20

Lazio - Como  1 - 1   Empoli - Lecce  1 - 3

Udinese - Atalanta   0 - 0  Torino - Juventus   1 - 1

Milan - Cagliari  1 - 1   Genoa - Parma  1 - 0

Venezia - Inter  0 - 1    Bologna - Roma   2 - 2

Napoli - H. Verona   2 - 0   

Monza - Fiorentina   2 - 1

Commento  (di  L. Finesso)

Napoli e Inter -  Le formazioni che si contenderanno lo scudetto, visto che la distanza di entrambe dalla squadra orobica - Atalanta - si fa sempre più accentuata e che mister Gasperini confessa che la sua Atalanta non deve guardare a troppi traguardi e allora meglio concentrarsi su un obiettivo specifico, magari la nuova Champions. E quindi con tutta facilità via alla sfida tra Inter e Napoli, con l'Inter che ha ancora da recuperare la partita con la Fiorentina.

Roma - E' evidente il grande balzo di qualità e quindi anche di classifica fatto dalla Roma di Ranieri, un trainer che conosceva già da prima ambiente e società, quindi benvoluto da tutti ha potuto lavorare tranquillo e ha portato i giallorossi a guadagnare 10 punti in poche settimane uscendo dalla zona vischiosa delle pericolanti che lottano per evitare la B.

Lazio - sembrava dover sostituire Milan e Juventus nella lotta per i primi posti, cioè essere la più probabile sfidante (insieme al team del Gaspa) delle due corazzate Inter-Napoli. Ma no, i risultati altalenanti di Gennaio non la premiano per tale candidatura, almeno fin qui.

Hellas Verona -  I gialloblu erano partiti a inizio campionato con i motori al massimo, ma poi si sono spenti sempre più come l'anno scorso, non tanto per le vittorie, ma per la mancanza di pareggi e le scofitte a suon di troppi gol subiti. Da circa metà dicembre ad oggi Zanetti allenatore è riuscito spesso a cambiare rotta, ma ancora la quadratura della squadra manca. Adesso si spera in più vittorie soprattutto con squadre alla sua portata e   oltrtutto in ben più... pareggi che sempre aiutano a racimolare punticini preziosi!



Lucianone

giovedì 16 gennaio 2025

Politica estera - Stati Uniti / La nuova America di Trump: Presidente e pregiudicato: mai successo

 16 gennaio '24 - giovedì                           16th January / Thursday                    visione post - 23


(da la Repubblica - 11 gennaio, '24 -  di Massimo Basile)

CONDANNATO  TRUMP;  Presidente e pregiudicato, condanna storica a Trump 

Condannato Trump: giudicato colpevole alla vigilia dell'insediamento per 34 reati nell'inchiesta  sui pagamenti alla ex pornostar / non andrà in carcere e non pagherà nessuna multa / L'ira del tycoon: "una farsa spregevole, farò ricorso!".

Sentenza storica negli USA: sarà il primo presidente pregiudicato

Il tribunale ha provato che Donald Trump risarcì in nero la donna per non rivelare la loro  relazione durante la campagna elettorale  del 2016.

di  Massimo Basile

New York -  Alle 10.07 di mattina il volto di Donald Trump  è sparito dai monitor piazzati nell'aula  e sul tavolo della difesa, e il suo nome è entrato nella storia  d' America:  il 20 gennaio sarà  il primo pregiudicato a giurare da presidente degli Stati Uniti.  Il giudice della Corte Suprema  di New York, Juan Merchan, aveva appena lasciato l'aula nel silenzio generale. Il collegamento video con il presidente eletto, affiancato dal suo avvocato, Todd Blanche, è stato chiuso quando il tycoon scrutava ancora  l'obiettivo con espressione torva.  Il pubblico non ha fatto neanche in tempo ad alzarsi, come vuole il protocollo quando la  corte è uscita.  E' finita così una giornata storica. L'udienza che ha chiuso il caso Stormy è durata meno di quaranta  minuti, il tempo di permettere ad accusa e difesa di condurre la schermaglia finale, a Trump di ribadire la storia della "caccia alle streghe"  e della "vergogna per il sistema" e al giudice di emettere la sentenza. Merchan ha scelto la formula della "sospensione incondizionta della pena".The Donald non andrà in carcere, non sarà sottoposto a libertà vigilata e non riceverà multe.   Il trattamento di favore, ha spiegato Merchan, non sarebbe stato adottato con il "cittadino Donald Trump"  ma nel frattempo "sono stati i cittadini di questa nazione a decidere che lei debba godere di protezioni come la clausola di supremazia e l'immunità presidenziale"..  L'essere eletto  - ha aggiunto chiamando l'imputato "signor Trump" - non mitiga il reato e non giustifica il commetterlo"..   A maggio il tycoon era stato dichiarato colpevole di 34 capi d'accusa legati al pagamento in nero di una pornostar, Stormy Daniels, che nel 2016, in piena campagna elettorale , aveva minacciato di rivelare di aver fatto sesso con lui. Rispetto al processo c'era meno tensione. I controlli di sicurezza sono stati fatti solo all'ingresso e non al quindicesimo piano, dove si è svolta l'udienza finale, come invece era avvenuto durante il processo quando Trump era presente in aula, accompagnato dal figlio Eric, la nuora Lara e tutto il gotha repubblicano..  Il procuratore distrettuale Alcin Bragg, arrivato tre minuti prima del via, si è seduto nella seconda fila una volta destinata al pubblico. I fotografi fatti entrare per un breve set di scatti, e che ottomesi fa si erano piazzati a due metri dall'imputato, stavolta si sono dovuti accontentare  del suo volto sbiadito appardo sul monitor, con alle spalle due bandiere americane. Si sono persi le espressioni imbronciate tenute da Trump per tutta l'udienza.    Il procuratore Joshua Steinglass ha ricordato l'atteggiamento intimidatorio dell'imputato verso giudice, accusa, giurati e le loro famiglie. Ha descritto un clima generale di AMERICA IMPAURITA e a molti, in aula, è tornata in mente l'ultima conferenza stampa del presidente eletto, quando ha detto ai giornalisti di aver vinto tutti i processi, e nessumo ha avuto il coraggio di contraddirlo. L avvocato di Trump, Blanche, ha annunciato ricorso, anche se per lo Stato di New York le sentenze passate in giudicato non sono appellabili . Ma Blanche nel futuro governo sarà viceministro della Giustizia..  Trump ha parlato per circa 5 minuti: "Questo processo - ha detto - è stato terribile, non doveva neanche essere portato in aula, molti esperti la pensano come me". Ha poi citato a suo favore ex giudici scomparsi e commentatori tv, suscitando sommesse risate nel pubblico. "Hanno creato questo caso - ha continuato - perchè volevano rovinare la mia reputazione, ma ovviamente non ci sono riusciti. I cittadini mi hanno votato . Ho vinto in tutti e sette gli Stati chiave". In platea David Zere, della tv streaming dell'ultradestra Real Americas Voice, annuisce e commenta sottovoce: "Ho capito in questa aula, a maggio, che Trump avrebbe vinto. La gente è con lui". Dopo aver fatto gli auguri al presidente eletto, il giudice si è alzato e ha lasciato l'aula, seguito da Bragg e dal suo team di procuratori.  Gli agenti hanno aperto la porta centrale  e invitato il pubblico ad andare via. 

 Lucianone

venerdì 10 gennaio 2025

Riflessioni del Venerdì - Politica e governo / Bravissima Meloni a far liberare Cecilia Sala, ma anche poi Meloni a due facce: Esteri e Italia

venerd' 10 gennaio, venerdì                               19th january / Friday                     visione post  - 15

Giorgia Meloni: ormai fa tutto lei

- di Luciano Finesso -

Cecilia Sala, giornalista, rinchiusa in una delle peggiori carceri/prigioni in Iran:  sembrava ad un certo punto che l'avessimo persa, che l'Italia e la sua famiglia e i suoi cari, compreso il fidanzato, pure lui giornalista, l'avessero persa, tenendo presente che altre donne e uomini sono rinchiusi - reclusi in questa ed altre prigioni -carceri-quasi gulag nell'Iran degli ayatollah, e parecchi stanno lì da anni con accuse pressochè infondate.  Loro sono contro la feroce dittatura degli ayatollah: e questo basta!  E se non fosse stato per l'intervento della premier italiana, la nostra Cecilia se ne starebbe ancora dentro quell'inferno. Questo va dato atto alla nostra premier!  -  Ma poi nella conferenza stampa-fiume post liberazione della nostra Cecilia,  un bel pò di cose non tornano:

Continua... to be continued...