16 gennaio '25 - domenica 16th January / Sunday visione post - 5
(da la Repubblica - 8 febbraio '25 - da L'Amaca / di Michele Serra)
Tenere le zecche sotto controllo
Graphite, il sistema di spionaggio digitale venduto da un'azienda israeliana solo ad alcuni governi "amici", e solo per uso militare e di sicureazza nazionale, è poi stato ficcato da qualcuno nei cellulari di giornalisti e operatori umanitari. Un uso tanto anomalo, tanto scorretto, da avere portato l'azienda-madre a rescindere il contratto con le autorità italiane. Considerato che un'azienda di tecnologia bellica israeliana non è un covo di mammolette, questo significa che il cliente ripudiato deve averla combinata grossa. Ovviamente nessuno, in Italia, si azzarda a uscire allo scoperto, rivendicando l'estensione di una misura di guerra a privati cittadini, per giunta cittadini di pace. Ma se la succinta ricostruzione dei fatti è corretta, la sola spiegazione possibile è che soggetti legalmente in possesso di Graphite hanno voluto usarlo per scopi illegali. E i bersagli fin qui noti (un giornalista odiato dalla destra al governo, due volontari pro-migranti, un oppositore libico) lasciano pensare a un uso politico mirato, e molto preciso, dell'operazione. Mettere sotto controllo le "zecche" più fastidiose. Non sono un dietrologo, me ne manca lo spitito, ma non riesco a leggere in altra maniera questa vicendam che mi sembra perfino più inquietante del caso Almasrii.periamo di scoprire, nei prossimi giorni, che ci eravamo clamoroamente sbagliati, e Graphite era solo una bonaria untrusione in qualche smartphone a caso, come le telefonate dei call center.
Lucianone
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