giovedì 3 marzo 2022

Ultime notizie - dall'Italia e dal Mondo (immagini dal territorio ucraino invaso e non ancora tutto occupato)

 3 marzo '22 - Giovedì                                3rd March / Thursday                              visione post 5

PIù che parole, a questo punto, contano le immagini di questa guerra che ci riporta indietro nel 

tempo di oltre 70 anni almeno in Europa: Seconda guerra mondiale. Abbiamo sempre pensato finora

a un mondo di pace conquistata dopo quegli anni bui e tragici. Ci eravamo sbagliati, tutti!

Luciano Finesso -


BAMBINI IN FUGA SU UN TRENO NON RISCALDATO, IN VIAGGIO
DA  KHARKIV A LEOPOLI
 - foto di Andriy Dubchak / Ap


GUERRA  AI  CIVILI
Kiev resiste, ma si svuota / In migliaia in fuga verso ovest

Il cessate il fuoco è appeso all’esito dei negoziati tra Kiev e Mosca annunciati per oggi. Ma sulla trattativa incombe la vistosa avanzata russa. Il sindaco di Kherson: «La città è caduta». La manovra a tenaglia da est a sud non risparmia i civili e punta sulla capitale, svuotata dalla fuga degli abitanti. Il voto all’Onu condanna l’aggressione (Cina e India astenute). I profughi ormai sono un milione: l’Unione europea pronta ad accoglierli
- da il manifesto -



Condanniamo questa avventura del Cremlino che è una aperta violazione del diritto internazionale, con la stessa forza e chiarezza con cui questo giornale ha condannato le guerre occidentali (e non solo, a cominciare dall’invasione sovietica dell’Afghanistan nel 1979) all’Iraq, alla Somalia, all’ex Jugoslavia, all’Afghanistan, alla Libia, a Gaza e alla Palestina, alla Siria..
(Contro la guerra folle, la verità della pace /
- il manifesto -) 

Kiev resiste ma si svuota. In migliaia in fuga verso ovest
Kiev non è stata rasa al suolo. Sembrano suggerire questa semplice chiosa i numerosi messaggi che abbiamo ricevuto dai nostri contatti nella capitale stamane. Però, non c’è nulla che autorizzi a riprendere fiato, se non il fatto che un’altra notte, la sesta dall’inizio della guerra, è passata. AL CONFINE MERIDIONALE della città, dove si imbocca l’autostrada diretta a Odessa, una fila chilometrica di automobili si incanala nella strettoia creata dal genio militare per mezzo dei dissuasori di cemento. 

Due giornate di mobilitazioni, il 25 marzo nelle piazze italiane e il 26 marzo con un corteo a Firenze, seguendo un filo rosso che lega la transizione ecologica a quella lavorativa, e naturalmente il “No” alla guerra. Ad annunciarlo insieme Friday for Future Italia e il Collettivo di Fabbrica.



Lucianone





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