martedì 23 marzo 2021

SPORT - calcio / serie A - 28^ giornata 2020/21

 23 marzo '21 - martedì                               23rd March / Tuesday                         visione post - 16


Risultati delle partite
Parma - Genoa   1 - 2  /   Crotone - Bologna   2 - 3  
Spezia - Cagliari  2 - 1  /   Verona - Atalanta   0 - 2
Juventus - Benevento   0 - 1  /  Udinese - Lazio  0 - 1
Udinese - Lazio   0 - 1  /   Fiorentina - Milan  2 - 3
Roma - Napoli   0 - 2  /  Sampdoria - Torino  1 - 0   
Inter - Sassuolo   mercoledì 7 aprile

CLASSIFICA 

INTER   65  /   Milan   59  /   Atalanta, Juventus   55  /   Napoli   53  /   Roma   50
Lazio   49  /   Sassuolo   39  /   H. Verona   38  /   Sampdoria   35  /   Bologna   34
Udinese   33  /   Genoa   31  /   Fiorentina, Spezia, Benevento   29  /
Torino   23  /   Cagliari   22  /   Parma   19  /   Crotone   15

Continua...
to be continued...  


Commento EXTRA del martedì / Diritti: Occidente vs Oriente, quel che vale per l'uno deve valere per l'altro

 23 marzo '21 - martedì                                23rd March / Tuesday                      visione post -


lunedì 22 marzo 2021

Ultime notizie - dal Mondo e dall'italia / Latest news

 22 marzo '21 - lunedì                                 22nd March / Monday                          visione post - 4

CoronaVirus nel mondo -

GERMANIA
Lockdown fino al 18 aprile
C'è l'accordo fra il governo tedesco e i Laender sul prolungamento del lockdown
in Germania fino al 18 aprile. Lo scrive la 'Bild'.
RUSSIA
Mosca contro Ue su Sputnik / Putin domani si vaccinerà
Le dichiarazioni dei funzionari dell'Ue secondo i quali non c'è bisogno dello Sputnik V, possono indicare la volontà di difendere gli interessi di alcune aziende piuttosto che delle persone". Lo ha detto Vladimir Putin nel corso di un incontro con i rappresentanti dell'industria farmaceutica russa. Il presidente ha poi confermato che ha intenzione di vaccinarsi domani contro il coronavirus. "Il processo di approvazione del vaccino russo Sputnik V in Europa è politicizzato, il vaccino sta affrontando una campagna di disinformazione e discriminazione", ha denunciato il vice ministro degli Esteri russo Alexander Grushko, dopo che Thierry Breton, commissario europeo incaricato per la campagna di vaccinazione, ha dichiarato che la Ue "non ha assolutamente bisogno di Sputnik V". Dal canto suo, il Fondo russo di investimenti diretti (Rdif, finanziatore e distributore dello Sputnik V) ha accusato Breton di "faziosità", in alcuni post sui suoi profili social. Esperti dell'Ema sarano in Russia il 10 aprile.

STATI UNITI
Miami Beach - coprifuoco violato: la polizia usa spry urticanti
USA, CILE, PERU'
Sperimentazione AstraZeneca, risultato finale: "è sicuro"
I risultati della sperimentazione Usa del vaccino Oxford-AstraZeneca sono stati pubblicati  e confermano che è sicuro e altamente efficace. Al trial hanno partecipato più di 32mila volontari, principalmente negli Stati Uniti, ma anche in Cile e Perù. Il vaccino è stato efficace al 79% per evitare la malattia sintomatica da Covid e al 100% efficace nel prevenirne la manifestazione in forma grave. Non ci sono stati problemi di trombosi. Circa un quinto dei volontari aveva più di 65 anni, e il vaccino, somministrato in due dosi, a quattro settimane di distanza l'una dall'altra, ha fornito la stessa protezione anche nelle fasce di età più giovani.

ITALIA - vaccini
Dalla Campania a Padova (Veneto) altre rinunce per AstraZeneca
E scoppia il caso prenotazioni nelle regioni
ITALIA / Europa - Scuola 
L'impatto della pandemia sugli studenti: in un anno perse
30 settimane di scuola / Italia fanalino di coda in Europa
I dati Unesco e da Save the children sono drammatici: nel
mondo saltati 112 miliardi di giorni scolastici in presenza.
Nel nostro Paese sale la protesta dei ragazzi: "Non ci basta
la Dad".

Lucianone

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sabato 20 marzo 2021

SPORT - calcio / Serie A - 26^ e 27^ giornata 2020/21

 20 marzo '21 - sabato                                 2th March / Saturday                            visione post - 16


Risultati delle partite
26^ giornata
Spezia - Benevento  1 - 1 /  Udinese - Sassuolo   2 - 0 /  Juventus - Lazio   3 - 1 
Roma - Genoa   1 - 0  /  Crotone - Torino   4 - 2  /  Fiorentina - Parma   3 - 3
H. Verona - Milan   0 - 2  /  Inter - Atalanta  1 - 0 
Sampdoria - Cagliari  2 - 2  /  Napoli - Bologna  3 - 2

27^ giornata
Lazio - Crotone  3 - 2  /  Atalanta - Spezia  3 - 1    
Sassuolo - Verona  3 - 2 / Genoa - Udinese  1 - 1
Parma - Roma  2 - 0 / Torino - Inter  1 - 2  
Benevento - Fiorentina  1 - 4 
Bologna - Sampdoria  3 - 1
Cagliari - Juventus  1 - 3 / Milan - Napoli  0 - 1

CLASSIFICA

INTER   65  /   Milan   56  /   Juventus   55  /   Atalanta   52  /   Napoli, Roma   50  
Lazio   56  /   Sassuolo   39  /   H. Verona   38  /   Udinese   33  /   Sampdoria   32  
Bologna   31  /   Fiorentina   29  /   Genoa   28  /   Spezia, Benevento   26  /   Torino   23 
Cagliari   22  /   Parma   19  /   Crotone   15

Continua...
to be continued...  


Spettacoli / cinema - Gli Oscar (2021) dell'inclusione e il pluricandidato "Mask"

 20 marzo '21 - sabato                                  20th March / Saturday                            visione post - 20

(da la Repubblica - 16 marzo '21 - di Natalia Aspesi)

Quel film d'altri tempi
agli Oscar dell'inclusione
Ma allora il cinema non è morto, esiste ancora e lotta insieme a noi! Non sono tra i superbi fortunati 
che hanno già visto tutti i film nominati per i prossimi Oscar, però sono orgogliosa di poter dire: eb-
bene sì, il film che  tradizionalmente  fa man bassa di premi, in questo caso Mask, non solo c'è  ma 
l'ho pure visto. Come l'avranno visto a milioni in tutto il mondo perchè è uno dei due nominati pro-
dotti da Netflix: sdcondo me molto premiabile, ma niente è sicuro ovvio, e infatti al Golden Globe
è stato abbastanza ignorato: spero che gli Academy Award siano più generosi, anche se tra i rivali 
c'è proprio il vincitore dei Globe, il film e la sua regista, Nomadland e Chloé Zhao, una donna!
Ci vorrebbeo votanti capaci di affrontare le milizie femminili, avere il coraggio di premiare il film
di un maschio con molti responsabili maschi, ma nessuno ha voglia di nuovi putiferi. Si sa che so-
prattutto negli Stati Uniti sono guai se non rispetti la parità di genere, ma anche se non tieni conto
delle tante diverità, ogni giorno una nuova. Così su cinque, due registe sono donne, una di origine
cinese, e tre uomini, di cui uno nero e uno di origine coreana, anche se, almeno per quel che si sa, mancherebbe un/una trans.  Comunque la scelta di candidati al miglior film è davvero esemplare,
almeno per la correttezza inclusiva delle minoranze: un film di neri diretto da un nero sull'assassi-
nio di un giovane nero leader dei Black Panthers nel 1969 (Judas and the Black Messiah), un film
di emarginati, un bianco batterista tossico e vagabondo che pare pentito (Sound of Metal), poi un
film politico con bianchi e neri ingiustamente processati per una manifestazione antiVietnam (Il
processo ai Chicago 7), un film sociale sul nomadismo dei poveri (Nomadland), un film demo-
cratico sull'integrazione nell'America rurale (Minari); più un film  sulla vecchiaia  con relativo
Alzheimer, tema sempre ben accolto (The father).  Io vorrei che premiassero, per quanto ce ne
importa, Mask, film regista, attori attrici e tutto il resto, ma credo che ci sia un rivale forse insu-
perabile: Una donna promettente, regista donna e storia, così a raccntarla  un pò balzana  ma
molto impegnata, di una ragazza che per vendicare  un'amica suicida  stuprata da ubriaca, fa
finta di essere ubriaca per farne di ogni colore a chi, stupidello, penserebbe di violentarla.
Purtroppo Mask non è per niente inclusivo, è un film che si poteva fare  negli anni  in cui  si
svolge, gli anni Trenta, quando gli attori neri al massimo facevano gli schiavi nelle piantagio-
ni o le domestiche nelle case patrizie (Oscar alla non protagonista, nera, di Via col vento, Hat-
tie McDaniel, 1939); o gli asiatici venivano interpretati da americani, come Luise Rainer truc-
cata con gli occhi all'insù  per interpretare  la povera contadina cinese  di La buona terra nel
1937.  Certo la sua storia  è la glorificazione della favolosa Hollywood  del primo sonoro  ai 
tempi della grande depressione, la nascita di quel capolavoro che è Quarto potere dell'allora
enfant prodige Orson Welles: in un favoloso bianco e nero che illumina i volti e strega gli am-
bienti.  Il cinema italiano c'è, ma ancora una volta ai margini: nomunation per i costumi e il
trucco del Pinocchio di Garrone e per la canzone Io sì della Pausini (che ha appena vinto il
Golden Globe), che almeno ci ricorda La vita davanti a sè di Edoardo Ponti e la sua meravi-
gliosa protagonista Sophia Loren. Quanto al documentario, Notturno di Rosi indicato dall'Ita-
lia per la categoria internazionale, poi passato a quella dei documentari, non ce l'ha fatta. For-
se i selezionatori dovrebbero puntare sul tipo di film che gli Oscar si aspettano dall'Italia.

Lucianone

CULTURA - Tutte le parole positive, tutte le parole negative

20 marzo '21 - sabato                                20th March / Saturday                              visione post - 12 

TUTTE LE PAROLE POSITIVE, 
TUTTE LE PAROLE NEGATIVE
(Inizio di un saggio)
di Luciano Finesso

LA LINGUA, sia scritta che parlata, E' UN INTRECCIO DI PAROLE, ma possiamo anche 
dire E' UN'INSIEME DI PAROLE.  Personalmente preferisco dire che E' UN INTRECCIO:
perchè con l'andare del tempo l'uomo adulto - non più bambino nè adolescente nè ragazzo
di minore età o minorenne (come si dice) sotto i 18 - impara a intrecciare, mescolare in modo
più astuto e sofisticato tutte le parole e i vocaboli del suo linguaggio complesso. Dunque allo-
ra la Lingua base è quella da cui parte l'infante, poi l'adolescente che la sviluppa in modo un
pò più organico e quindi arriva a manipolarla con un inizio di criticità (e un bagliore di critica)
il ragazzo leggermente più maturo, diciamo un tempo, ora più velocizzato, che va da 14 anni
ai 18 circa.  Il linguaggio vero e proprio, con tutte le sfumature che portano appunto ad intrec-
ciare parole e vocaboli comprese perifrasi e simbolismi vari, è proprio dell'uomo e della don-
na adulti, quando di solito dopo i vent'anni il cervello umano aquisisce sempre meglio  le for-
me linguistiche e le intreccia attraverso i sempre più complessi neuroni cerebrali del suo cer-
vello e cervelletto. Da qui in poi attraverso distinzioni più nitide di assunzione della dualità
Bene - Male, l'uomo e la donna adulti arrivano a manipolare parole distintive che nelle fra-
si parlanti e nella scrittura verbalizzata assumono il valore di POSITIVE E NEGATIVE.
Poi ci sono parole completamente positive che talvolta possono andare o venire deluse: una
di queste è SPERANZA. Tutti l'abbiamo sempre più o meno provata la speranza, ma se poi
si tramuta in una speranza vuota, disattesa e "senza speranza" di avverare le nostre aspetta-
tive, allora può causare una specie di disperata depressione, di inganno senza fine. E' il ca-
so, ad esempio, della Next Generation Ue, e della Next Generation Italia, cioè quegli  Ita-
liani 'stranieri' Senza Cittadinanza.  "Tradire una speranza ha un costo; e non riguarda so-
lo quei ragazzi, ma le nuove generazioni in generale. Ci sono costi e investimenti che non
possiamo delegare al miglior economista" ( Helena Janeczek, su l'Espresso, 28 febbraio '21).
La SPERANZA implica che ci sia prima di lei la Resistenza detta oggi anche in modo di-
verso, secondo questi tempi aggiornati, la Resilienza e ancora prima la Sostenibilità a reg-
gere all'ansia, alla paura, e in non pochi casi al terrore. Poi, si sa, bisogna saper convivere
o almeno cercare di farlo con i mali di questo mondo, pandemia compresa.
Ecco allora che poco prima dell'arrivo del Covid-19 con conseguente scoppio di pandemia,
c'era il PERICOLO, parola sommamente negativa, che incombeva, pericolo che arrivasse
dalla Cina all' Europa e al resto del mondo come in effetti avvenuto.

CONTINUA...
to be continued...

giovedì 18 marzo 2021

Commenti / Italia - Il primo ministro Draghi, e la dimensione repubblicana della politica

 18 marzo '21 - giovedì                               18th March / Thursday                          visione post - 7

(da la Repubblica - 19 febbraio '21 - di Carlo Galli)

Molto più che un banchiere
D
raghi col suo discorso al Senato ha segnato una discontinuità politica. La politica che il suo
governo deve attuare è resa quasi obbligata dalle emergenze in atto:  sconfiggere la pandemia 
conpiani vaccinali adeguati, elaborare e gestire il Recovery Fund, implementare le transizione
ecologica del sistema produttivo. -  La discontinuità che Draghi ha introdotto è l'idea d'Italia e
di politica dentro la quale ha calato le linee dell'azione del suo governo. Un'idea forte, Un'idea
storica. Ha collocato il dovere dell'oggi, di fronteggiare uniti la crisi, all'interno di una catena
di doveri che si apre col Risorgimento, e che passa attraverso la Ricostruzione post bellica: i
governi del Cln, certo, ma anche quelli che sono venuti dopo, quando la dialettica asprissima 
fra maggioranza e opposizione non perdeva di vista le esigenze essenziali del Paese.
Senza voli retorici, Draghi è stato molto più che un banchiere: ha capito, e fatto capire, che i
numeri da soli, per quanto drammatici, non motivano abbastanza. Che davanti a un problema 
politico espresso in numeri il primo istinto di ciascuno - individuo, gruppi sociali, élite, regio-
ni - è di cavarsela da solo, di non pagare dazio. E ha capito, e fatto capire, che la politica è sa-
pere collocare le necessità della contingenza all'interno di un destino comune, frutto delle no-
stre scelte, di un'identità collettiva fatta di passato, presente e futuro. Questa è la dimensione
"repubblicana" della politica. Una continuità generazionale di cittadini liberi che hanno fidu-
cia in se stessi , e che sanno affrontare i problemi con senso del dovere perchè sanno che l'Ita-
lia non è un'espressione geografica afflitta da problemi contabili,, da risolvere con sacrifici e
austerità: è un organismo politico  dotato  di un'identità storica - un'identità fatta di passaggi
anche dolorosi ma vincenti, sorretti da una dignitosa idea di Paese.
Era molto tempo che non si sentiva  un discorso così concreto  e di così alto respiro.  Certo, 
sono state parole, a cui devono seguire le azioni. Ma in quelle parole, in ogni caso, c'è uno 
stile, un'indicazione di metodo, di priorità.  Draghi ha capito, e fatto capire, che il nemico è
certamente il virus, ma anche il disorientamento. la depressione, la sfiducia, il sentore di de-
clino che percorre oggi il Paese.  E non ha risposto nè con la rabbia contro un capo espiato-
rio, nè con la colpevolizzazione, nè con l'insulso ottimismo  che in passato  qualcuno ci ha
offerto, ma con la dignità di un invito che colloca l'Italia di fronte a sestessa: i molti proble-
mi a cui dovrà pèorre rimedio configurano un dovere che l'Italia deve a sè, non ad altri.
In quel discorso c'è una chiamata all'azione; allo sforzo di rinascere, per non finire nella
periferia del mondo; per non soccombere all'ingiustizia e all'impotenza; per essere - con 
sobrietà e coerenza - all'altezza di noi stessi. Per dare un senso, una direzione, una consa-
pevolezza, alla nostra esistenza storica comune. E non è un caso che alla dimensione sto-
rica Draghi abbia aggiunto quella geopolitica: atlantismo, europeismo, la stessa menzione 
della Libia, stanno a significare il perimetro in cui il nostro Paese si è mosso storicamente.
e intende muoversi in fuuro con ritrovata energia e fiducia. -  Draghi ha dimostrato che il 
suo non è un governo tecnico, che la sua forza, prima ancora che la competenza economi-
ca, è la sua idea di politica; e così di fatto  sfida  i partiti, le loro tattiche, i loro calcoli ad
horas, la loro incapacità di esibire un'idea d'Italia non banale. Npon è un caso che i partiti 
non abbiano saputo  dare vita al governo: maa loro l'attitudine a pensare in grande.
Qiuesto governo  è un'occasione  anche per loro, oltre che per tutta l'Italia : l'occasione di
collocarsi all'altezza di ciò che serve per fare politica oggi. Destra, centro, sinistra non de-
vono uniformarsi in una grigia medietà; devono, piuttosto, ricordare la propria funzione
nazionale. In altre fasi della nostra storia l'hanno avuta. Devono recuperarla, e aggiornarla. 

Lucianone

giovedì 11 marzo 2021

SPORT - calcio / Serie A - 25^ giornata 2020/21

 11 marzo '21 - giovedì                                  11th March / Thursday                          visione post - 13

Risultati delle partite
Spezia         1     Udinese    2     Juventus   2     Roma    1     Crotone   4       
Benevento   1     Sassuolo   0     Lazio        1     Genoa   0     Torino     2   

Fiorentina   3     H. Verona   0      Sampdoria   2     Napoli     3     Inter         1
Parma         3     Milan          2      Cagliari       2     Bologna   1     Atalanta   0

CLASSIFICA

INTER   62  /   Milan   56  /   Juventus   52  /   Roma   50  /   Atalanta   49  /   
Napoli   47  /   Lazio   46  /   H. Verona   38  /   Sassuolo   36  /   Sampdoria,
Udinese   32  /   Bologna   28  /   Genoa   27  /   Fiorentina, Benevento, 
Spezia   26  /   Cagliari     /  Torino   20  /   Parma   16  /   Crotone   15



 Marcatori - 20 reti / Ronaldo - 18 reti / Lukaku - 15 reti / Muriel - 14 reti / Joao Pedro - 11 reti / Insigne, Caputo, Belotti - 10 reti / Veretout

Commento
Le provinciali Atalanta e Hellas Verona, messe alla prova del nove dalle
milanesi metropolitane Inter e Milan, si sono alquanto sgonfiate e hanno
ancora una volta dimostrato di subire la pressione delle sfide importanti,
per accedere a posizioni più nette di media-alta (Verona) e di alta (il team
bergamasco) classifica. Devono riequilibrare meglio centrocampo e difesa
se pensano di poter impensierire molto di più in futuro le squadre di rango.
E soprattutto aumentare le motivazioni di base: voglia della vittoria fino
in fondo e naturalmente il livello di costanza nella scalata dei valori per
potersi mettere un pò alla pari nella mentalità propria delle grandi squadre.
- Luciano Finesso -

Lucianone

Storie / cronaca - Le gemelle di TikTok, intervistate: per capire i nuovi social

11 marzo '21 - giovedì                               11th March / Thursday                            visione post - 7

(da la Repubblica - 9 febbraio '21 - di Giuliano Aleffi)

Le gemelle di TikTok: "Ecco perchè voi adulti non capite i nuovi social"

Avete un gemello? Allora è il momento giusto per lanciarvi su TikTok dove ogni fattore che
incuriosisce è cruciale per guadagnare quei secondi di attenzione che possono far diven-
tare virale un video e creare una carriera. Sono infatti ben tre le coppie di gemelli nella Top
10 di TikTok Italia: e le più popolari sono LeTwins, le ventiseienni Ylenia e Nicole Burato
da Mantova, che vantano 10,4 milioni di follower.
Intervista -
Giuliano Aluffi - Ylenia e Nicole, cosa avete capito di TikTok più di altri?
Nicole: "Innanzitutto l'importanza delle idee. Per essere premiate dall'algoritmo e acquisire
tanti follower bisogna postare almeno un video al giorno e non più di tre. Così, da quando
abbiamo trsformato TikTok nel nostro lavoro a tempo pieno (prima lavoravamo come geo-
metra e ragioniera nell'azienda di famiglia), passiamo la maggior parte della giornata cer-
cando ispirazione.  Per girare i video invece  non ci mettiamo molto: da una a tre ore a se-
conda della complessità  degli effetti". 
G.A. - In che modo la creatività avvantaggia su TikTok?
Ylenia: "Ti aiuta a non legarti a una sola forma di video, come i tiktoken che fanno solo balletti.
Noi vogliamo che i nostri follower si chiedano Chissà che faranno queste gemelle pazze la pros-
sima volta?, Stimolare di continuo la curiosità dei follower ci dà molte visualizzazioni indipen-
dentemente dai cambiamenti nell'algoritmo".
G.A. - Cosa funziona di più su TikTok?
N. : "I nostri follower, soprattutto ragazze di 14-15 anni in Italia e negli Usa, apprezzano la no-
stra immagine semplice e naturale, e gli effetti speciali - ad esempio le "sparizioni" - che usia-
mo nei video. Poi, certo, essere gemelle aiuta: apparire in video con una persona identica  a te
è già una forma elementare di coreografia  che incuriosisce  e attira l'attenzione. Su TikTok ci
sono dei trend, nel tipo di video o nelle coreografie, adatti ai gemelli. Tanto che esistono delle
app di editing che fanno in modo, se non hai un gemello, che tu possa creartene uno virtuale
per rendere il video più spettacolare". 
Y. : "Hanno successo anche i video tutorial che mostrano come abbiamo realizzato gli effetti.
Quindi chi ci segue può imparare come si fa quello che facciamo".
G.A. - Cos'è che i boomer, i nati tra il 1945 e il '65 e la generazione X, nata dal 1965 al 1980,
faticano a capire di TikTok?
N. : "A volte i nostri genitori ci dicono: 'Sai, ho visto questo video su Facebook...perchè non fa-
te questo?'.  Vagli a spiegare che magari è un video vecchio  e  che sono stravisti anche i video
che lo citano e ne fanno un meme".
Y. : "Con l'età si diventa meno aperti ai nuovi social. Ad esempio in questi giorni siamo spesso
su Clubhouse, il social vocale con le stanze di discussione. E i nostri genitori ci chiedono: 'Ma
perchè ascoltate sempre questi che parlano? Chi sono?".
G.A. - Come si guadagna su TikTok?
Y : "Con i brand che ti contattano per sponsorizzare i loro prodotti. E con quanto TikTok ti paga
per le visualizzazioni".
G.A. - Quando avete capito di essere famose?
Y. : "Questa estate a Peschiera del Garda sulla terrazza di un ristorante. Due bambine ci hanno
riconosciute dal balcone della casa di fronte e poco dopo sono apparse vicino al nostro tavolo
per un selfie".
G.A. - Cosa spinge certi ticktockers a lanciare "sfide" pericolose?
Y. : "Penso sia solo incoscienza e la volontà di fare il video virale del secolo facendo qualche
cavolata. Non c'è più la soglia del 'cosa è possibile' e 'cosa non è possibile'.  Bisogna far capi-
re questa soglia ai ragazzi. Va bene avere tante visualizzazioni, ma non è che per questo puoi
rischiare la vita". 
G.A. - Come ridurre i rischi per i più giovani?
N. : "Consiglio ai genitori di tenersi aggiornati. Se non sai come funziona una app, non puoi
controllare tuo figlio. Anche per questo TikTok sta lanciando una campagna di sensibilizza-
zione sul web e sulla carta stampata indirizzata ai genitori".
G.A. - Da oggi TikTok chiederà agli iscritti di ridichiarare l'età, per bloccare gli under 13. Si
può davvero controllare l'età nel mondo online?
Y. : "Per monetizzare le vosualizzazioni dei video, TikTok chiede a noi creator di caricare la 
scansione della carta d'identità: magari si potrebbe estendere questo controllo anche agli is-
critti. Ma una bambina che volesse barare potrebbe comunque farlo, solo caricando la carta
d'identità della madre. Anche per questo insisto sul ruolo dei genitori: nella campagna di sen-
sibilizzazione, infatti, si chiede ai genitori di essere presenti quando i ragazzi dichiarano l'età
sull'app".

Lucianone

L' Opinione del Giovedì - Pandemia Covid-19 / Annunci, promesse, annunci... Basta annunci!! E poi arriva l'abitudine su tutto.

 11 marzo '21 - giovedì                                    11th March / Thursday                         visione post - 32

Annunci e promesse, annunci continui seguiti da promesse spesso fatte passare per certezze.
Che ci sia un governo o l'altro, quello di Conte due o di Draghi il salvatore, fatto sta che ci
bombardano di annunci, annunci più annunci-promesse prima sui 'ristori' alle categorie più
colpite dalla pandemia sottoforma economica, ristoratori, albergatori, commercianti vari,
fino ai più piccoli comprendenti bar, pizzerie eccetera.  E adesso annunci e promesse sui
vaccini, su quanti ne arriveranno, quando giungeranno più o meno definitivamente e potre-
mo dirci fuori e ce ne sarà per tutti e nessuno verrà escluso.
Certo, certo: intanto c'è chi si vaccina prima del suo turno - e sono un bel pò - e c'è che la
Casa produttrice di turno, in questo caso la AstraZeneca, ferma la produzione e blocca una
bella parte di lotti che dovevano arrivare dopo (anche qui) promesse infinite e intanto quei
contratti miliardari che i governi europei, nel nostro caso l'Italia, avevano stipulato non ven-
gono rispettati, e il coronavirus con le sue varianti esulta e brinda sulla pelle di migliaia di
cittadini, che - ricordiamolo sempre! - sono persone in carne ossa  che soffrono  con dietro
i loro familiari, amici, parentele. Ma probabilmente in tanti lo hanno dimenticato, dopo quei
'tutto andrà bene' o 'andrà tutto bene' che l'anno scorso nella prima ondata erano diventati 
come dei mantra che ci avvolgevano come corazze.
Ma adesso dopo la seconda ondata tremenda e ora anche la terza ondata delle varianti di
questo tsunami virale infinito al ritmo di 300 costanti decessi al giorno, ci siamo abituati
ai morti, agli annunci e promesse e insomma a tutto quello che la pandemia ci ha fatto
sottostare, e l'abitudine è una brutta bestia: è quella che fa uscire tanti per le strade e le
piazze fregandosene della salute degli altri e anche dei propri congiunti, sono stanchi e
l'abitudine alla pandemia è più forte di tutto ma è anche quella che ci può ammazzare
tutti, nonostante vaccini, distanze, mascherine.
Facciamo attenzione: meno annunci e meno promesse e teniamo lontana l'abitudine!
- Luciano Finesso -

Lucianone

martedì 9 marzo 2021

Ultime notizie - dall'italia e dal Mondo / Latest news

 9 marzo '21 - martedì                                 9th M arch / Tuesday                             visione post - 5

Italia - coronavirus
Dpcm, via libera alla nuova stretta: lockdown nei weekend come a Natale -
Incontro tra Cts e governo per varare le nuove misure di contenimento del virus. Allo studio
diverse ipotesi. Il decreto sarà modificato.
I dati sui contagi continuano ad essere alti, a cominciare dall'occupazione dei posti letto nelle
terapie intensive, fino al tasso di positività che, nel giro di pochi giorni, è salito oltre il 7%.
Significa che il virus corre e che saranno necessarie misure restrittive urgenti per far fronte
all'epidemia e all'emergenza sanitaria. Parallelamente occorrerà spingere sulla campagna di
vaccinazione.
- Prevista nuova stretta: il dubbio tra chiusure parziali e lockdown. Il vertice con Draghi rinvia
le decisioni in attesa dei nuovi dati. A Bari negozi chiusi alle 19 e niente asporto dalle 18.
Per il lockdown è scontro nel governo: nuova stretta come a Natale o chiusure parziali?
VACCINI: da domani il via per gli over 70, aperte prime prenotazioni.
Da Ue mezzo milione di dosi Pfizer in più per l'Italia.

Stati Uniti  
New York - Rimossi e devastati i cavallini dell'artista Nivola alle Wise Towers.
La Sardegna denuncia: "Scempio culturale". La più importante opera pubblica del maestro
sardo, realizzata nel 1964 per il parco giochi delle Wise Towers, è stata rimossa per un in-
tervento di "rinnovamento urbano". Ora il Consiglio regionale della Sardegna ne chiede la
restituzione.

"I cavallini di Nivola, ispirati ai cavalli a dondolo dell'infanzia e alla statuaria orientale, sono stati rimossi, le gambe spezzate da colpi di mazza”. Con questa immagine la dirigenza del museo Nivola di Orani, paese natale del grande artista sardo, ha voluto denunciare con un post su Facebook cosa è accaduto alla più importante opera pubblica del maestro a New York: il playground delle Wise Towers, realizzato da Costantino Nivola e Richard Stein nel 1964, è stato distrutto.

“Non si tratta di vandali, ma di un progetto di "rinnovamento" dell'area” si legge ancora nel post, e di seguito: “Dopo la mostra Nivola. Figure in Field alla The Cooper Union nel 2020 e in attesa della mostra Nivola. Sandscapes al Magazzino Italian Art questo atto di vandalismo istituzionale appare inspiegabile e scellerato. La riqualificazione delle torri, attesa e benvenuta, può e deve essere realizzata nel rispetto della storia e dell'arte”. Avvertendo che il Museo Nivola, insieme alla famiglia dell'artista sta cercando di contattare i responsabili dell'intervento edilizio per recuperare le opere rimosse e limitare il danno, i responsabili hanno chiesto di condividere il messaggio, perché “La conoscenza è la migliore difesa contro l'oblio”.

Myanmar -
Proiettili italiani usati dalla polizia in una sparatoria contro un'ambulanza.
I militari ignorano l'appello della suora in ginocchio: uccisi altri due manifestanti.
Massacro in Myanmar: i generali usano Tik Tok per reprimere la rivolta.
Lucianone

domenica 7 marzo 2021

Società /emergenza Covid - SCUOLA: il modello della Francia

 7 marzo '21 - domenica                                7th March / Sunday                             visione post - 8


(da la Repubblica - 4 marzo '21 - Primo piano / dalla corrispondente Anais Ginori, Parigi)
Stop a bar, teatri e musei
per non chiudere le aule
- Solo 41 giorni persi dagli studenti francesi contro i 93 in Italia
Quando si è trattato di sacrificare attività sociali per arginare l'epidemia, la francia ha rinunciato a
molto. A bar e ristoranti che restano chiusi da fine ottobre nel Paese che ha inventato la gastrono-
mia. Quattro lunhissimi mesi che stanno mettendo in ginocchio gli esercenti, costretti ad acconten-
tarsi della vendita da asporto, senza neppure una data fissata per una possibile riapertura. Tutta la
vita culturale, solitamente molto tutelata Oltralpe, è stata abolita. Niente cinema e teatri ma nean-
che i musei. - L'eccezione francese, termine che una volta si usava proprio per la cultura, sono oggi
le scuole. Gli istituti hanno riaperto dopo il primo lockdown di primavera e da allora hanno seguito 
il normale calendario scolastico senza particolari scossoni, forse aiutati dal fatto  che ogni sei setti-
mane in classe ne sono previste due di vacanza.  "siamo orgogliosi di aver permesso alla Francia di
essere uno dei Paesi che ha mantenuto il maggior numero di giorni di scuola per i suoi bambini",
dice il ministro dell' Istruzione, Jean-Michel Blanquer.  I dati gli danno ragione. Secondo l'Unesco,
la Francia è tra i Paesi europei che hanno penalizzato meno l'insegnamento in presenza dall'inizio
della pandemia. Solo 41 giorni di chiusura totale - dati aggiornati a gennaio - rispetto alla Spagna
(70 giorni), il Regno Unito (72 giorni) o l?italia (93).  La Francia non è un'eccezione assoluta. In
Europa nel plotone di testa ci sono Svezia e Islanda. Ma data la taglia della popolazione francese
(67 milioni) e il numero di alunni (12,5 milioni) esiste un enigma francese, tanto più visto dall'Ita-
lia. -  Emmanuel Macron ha sbagliato tante cose nella gestione della crisi.  Il governo ha cercato
un anno fa dinascondere la penuria di mascherine e test, ed è partito con clamoroso ritardo nella 
campagna di vaccinazione. Ma la difesa dell'istruzione è una priorità dichiarata che il Presidente,   
sposato a un'insegnante e nipote di una nonna preside, ha saputo mantenere sin da quando ha scel-
to la riapertura a maggio contro il parere del Cts e poi ancora nel secondo lockdown di novembre,
durante il quale la serrata non è stata applicata agli istituti. L'unico aggiustamento fatto da quattro
mesi è la Dad al 50 per cento nei licei.
Secondo i dati pubblicati ogni fine settimana dal ministero, le chiusure di classi e istituti non han-
no mai superato l'1% del livello nazionale. E non si può dire  che la Francia  abbia  avuto  finora 
un'epidemia più fuori controllo e letale che in altri Paesi dove le scuole sono state più chiuse.
In Francia i decessi per Covid sono 87mila, rispetto ai 98mila in Italia  e  ai 123mila del Regno
Unito. Ora l'apparizione delle varianti può cambiare tutto. L'epidemia ha ricominciato a correre.
L'ultimo bollettino registra 23mila nuovi contagi, con 25.111 ricoverati in ospedale, 3.636 in te-
rapia intensiva, 326 decessi (3 marzo '21). Il tasso di incidenza medio è a 220, quello di positivi-
tà al 7% con una media di 300mila tamponi al giorno.
Dall'autunno in Francia il coprifuoco non è mai stato tolto, anticipato alle 18 a metà gennaio.
Nelle prossime settimane il governo vuole seguire un approccio localizzato, sull'esempio ita-
liano. Venti dipartimenti  sono stati dichiarati  sotto "sorveglianza rafforzata", tra cui Parigi,
Lione e marsiglia, mentre a Nizza e Dunkerque è già stato varato un lockdown durante i week-
end. Il protocollo sanitario nelle scuole è stato modificato da metà febbraio. Per chiudere una
classe bastano tre casi di Covid, variante inglese compresa, e solo un caso per le varianti bra-
siliana o sudafricana. L'autoisolamento è passato da 7 a 10 giorni. A breve dovranno arrivare 
i test salivari nelle scuole per velocizzare i controlli.  Il tasso di incidenza tra i più giovani sta
già aumentando per effetto delle varianti. Nell'incertezza della pandemia, ll'eccezione france-
se resta fragile. Il premier Jean Castex ha però ribadito l'ordine di priorità: "Non escludiamo
nuove restrizioni ma le scuole saranno l'ultima cosa che chiuderemo".

Lucianone

sabato 6 marzo 2021

SPORT - calcio / Serie A - 24^ giornata 2020/21

6 marzo '21 - sabato                                      6th March / Saturday                             visione post - 19 

Risultati delle partite

Spezia - Parma  2 - 2  /  Bologna - Lazio  2 - 0  /  H.Verona - Juventus  1 - 1
Sampdoria - Atalanta  0 - 2  /  Inter - Genoa  3 - 0
Crotone - Cagliari  0 - 2  /  Udinese - Fiorentina  1 - 0
Napoli - Benevento  2 - 0  /  Roma - Milan  1 - 2
Torino - Sassuolo   17 marzo prossimo
             
             Lucianone

lunedì 1 marzo 2021

Riflessioni - I bravi ragazzi e gli stupefacenti. E un mercato clandestino senza fine.

 1 marzo '21 - lunedì                                  1st march / Monday                              visione post - 3

(da la Repubblica - 26 ottobre '19 - L'Amaca / Michele Serra)

Bravi ragazzi 
soli nella notte
Nessuna contraddizione tra il fatto  che Luca Sacchi  fosse un ragazzo d'oro. come dice il padre
schiantato dal dolore, e l'ipotesi, accreditata dagli inquirenti, che il delitto abbia avuto come pro-
logo un acquisto di droga (hashish, si dice). Sono centinaia di migliaia i bravi ragazzi che danno
corpo al gigantesco mercato clandestino degli stupefacenti: non c'è mercato senza clientela, e se
gli spacciatori sono migliaia è perchè i consumatori sono milioni.  Non c'è  più niente di maudit
nello sballo, niente di marginale o di trasgressivo, con una pallina di roba in tasca o una pasticca
in pancia non si è avanguardia nè retroguardia, si è come (quasi) tutti gli altri. La droga, come la
pornografia, come l'azzardo, è un consumo di massa.
A ciascuno il suo giudizio sul fenomeno; ma il vero problema è che questo consumo, a differenza 
degli altri, è clandestino, dunque è nelle mani della criminalità, quella grande che dirige il traffico,
quella piccola che lo amministra quartiere per quartiere.  Non solo i consumatori, anche molti pic-
coli spacciatori sono bravi ragazzi; o convinti di esserlo. Detesto le droghe, con l'eccezione dei de-
rivati dell'uva, e ancor di più  detesto  il conformismo dei consumi; ma sono antiproibizionista da
tutta la vita. Legalizzare le droghe leverebbe alle mafie una fetta enorme di potere e di reddito; ma
leverebbe anche dalle strade molte situazioni borderline, di conflitto e di ricatto.  Se la ricostruzio-
ne dell'omicidio romano è quella della polizia, è inevitabile chiedersi quanti bravi ragazzi e ragaz-
ze sarebbero ancora vivi in un Paese dove l'hashish si compra in farmacia.

Lucianone