sabato 20 marzo 2021

CULTURA - Tutte le parole positive, tutte le parole negative

20 marzo '21 - sabato                                20th March / Saturday                              visione post - 12 

TUTTE LE PAROLE POSITIVE, 
TUTTE LE PAROLE NEGATIVE
(Inizio di un saggio)
di Luciano Finesso

LA LINGUA, sia scritta che parlata, E' UN INTRECCIO DI PAROLE, ma possiamo anche 
dire E' UN'INSIEME DI PAROLE.  Personalmente preferisco dire che E' UN INTRECCIO:
perchè con l'andare del tempo l'uomo adulto - non più bambino nè adolescente nè ragazzo
di minore età o minorenne (come si dice) sotto i 18 - impara a intrecciare, mescolare in modo
più astuto e sofisticato tutte le parole e i vocaboli del suo linguaggio complesso. Dunque allo-
ra la Lingua base è quella da cui parte l'infante, poi l'adolescente che la sviluppa in modo un
pò più organico e quindi arriva a manipolarla con un inizio di criticità (e un bagliore di critica)
il ragazzo leggermente più maturo, diciamo un tempo, ora più velocizzato, che va da 14 anni
ai 18 circa.  Il linguaggio vero e proprio, con tutte le sfumature che portano appunto ad intrec-
ciare parole e vocaboli comprese perifrasi e simbolismi vari, è proprio dell'uomo e della don-
na adulti, quando di solito dopo i vent'anni il cervello umano aquisisce sempre meglio  le for-
me linguistiche e le intreccia attraverso i sempre più complessi neuroni cerebrali del suo cer-
vello e cervelletto. Da qui in poi attraverso distinzioni più nitide di assunzione della dualità
Bene - Male, l'uomo e la donna adulti arrivano a manipolare parole distintive che nelle fra-
si parlanti e nella scrittura verbalizzata assumono il valore di POSITIVE E NEGATIVE.
Poi ci sono parole completamente positive che talvolta possono andare o venire deluse: una
di queste è SPERANZA. Tutti l'abbiamo sempre più o meno provata la speranza, ma se poi
si tramuta in una speranza vuota, disattesa e "senza speranza" di avverare le nostre aspetta-
tive, allora può causare una specie di disperata depressione, di inganno senza fine. E' il ca-
so, ad esempio, della Next Generation Ue, e della Next Generation Italia, cioè quegli  Ita-
liani 'stranieri' Senza Cittadinanza.  "Tradire una speranza ha un costo; e non riguarda so-
lo quei ragazzi, ma le nuove generazioni in generale. Ci sono costi e investimenti che non
possiamo delegare al miglior economista" ( Helena Janeczek, su l'Espresso, 28 febbraio '21).
La SPERANZA implica che ci sia prima di lei la Resistenza detta oggi anche in modo di-
verso, secondo questi tempi aggiornati, la Resilienza e ancora prima la Sostenibilità a reg-
gere all'ansia, alla paura, e in non pochi casi al terrore. Poi, si sa, bisogna saper convivere
o almeno cercare di farlo con i mali di questo mondo, pandemia compresa.
Ecco allora che poco prima dell'arrivo del Covid-19 con conseguente scoppio di pandemia,
c'era il PERICOLO, parola sommamente negativa, che incombeva, pericolo che arrivasse
dalla Cina all' Europa e al resto del mondo come in effetti avvenuto.

CONTINUA...
to be continued...

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