30 gennaio '21 - sabato 30th January / Saturday visione post - 6
(da l'Extra terrestre / de il Manifesto - 7 gennaio '21 - di Livio De Santoli)
Rinnovabili e autoconsumo,
un modello rivoluzionario
energia eolica, geotermica, idroelettrica e solare
Proprio in questi giorni di 5 anni fa, dicembre 2015, è stato firmato l'Accordo di Parigi.
In quello stesso anno sono usciti anche l'Enciclica Laudato Sì di Papa Francesco e l'Agenda 2030
delle Nazioni Unite, a completare l'individuazione di obiettivi urgenti sul tema ambientale.
Oggi siamo qui a chiederci a che punto siamo cinque anni dopo. Pochi risultati concreti forse, ma
per certi versi è cambiata la nostra vita e abbiamo assistito al consolidamento di alcuni aspetti pre-
sentati allora come proposte e speranze. Tra questi, la conferma di aver introdotto in modo operati-
vo, oltre che emblematico, le comunità dell'energia. Sono rari i momenti in cui una generazione ha
la possibilità di cambiare il mondo, ora c'è la certezza che stiamo vivendo quel momento.
Le comunità dell'energia sono, insieme alle fonti rinnovabili, il cardine di un nuovo modello ener-
getico e sociale. La transizione verso questo nuovo modello energetico, che permetterà la decarbo-
nizzazione completa (l'Europa dice che si realizzerà entro il 2050), sarà molto più rivoluzionario
di quanto non si creda. Perchè se applicata correttamente permetterà una modificazione anche so-
ciale oltre che energetica ed ambientale, con una valorizzazione dell'energia considerata come be-
ne comune. Il degrado ambientale è degrado sociale, e sapendo che il pilastro dell'equità sociale
è la più chiara componente etica, rispetto all'equità economica o alla giustizia sociale, il tema si
presenta in relazione al tentativo di eliminare disuguaglianze sociali e discriminazioni di ogni ge-
nere. Etica nello sviluppo, indispensabile ora che tali disparità hanno raggiunto livelli non più ac-
cettabili. - In particolare le comunità dell'energia presentano il recupero di una responsabilità in-
dividuale, la stessa responsabilità che progressivamente è andata perduta negli anni della globa-
lizzazione; infatti mettono finalmente al centro dell'azione il cittadino attraverso il suo nuovo ruo-
lo di prosumer, consumatore-produttore della sua stessa energia. Il che significa auto-assegnarsi
un ruolo attivo e responsabile e non meramente passivo, questo essendo l'unico atteggiamento
permesso in una società dei consumi da mezzo ecolo ad oggi.
Il concetto delle comunità energetiche è basato sull'auto-consumo, cioè la possibilità (e il diritto)
di un gruppo di consumatori di consumare, ma anche di immagazzinare e di produrre energia (me-
glio se da fonti rinnovabili), senza alcuna discriminazione. - L'aggregazione di cittadini permette
loro di rispondere a bisogni energetici, ambientali, sociali in linea con gli obiettivi di decarboniz-
zazione nazionali ed internazionali. Una aggregazione che ha come obiettivo quello di considera-
re l'energia come bene indispensabile per una vita dignitosa, capace di descrivere una identità
nuova dell'essere umano.
Ma per fare questo occorre necessariamente adottare principi e metodi rivoluzionari. Da un modello
ad alta intensità di beni di consumo occorre passare ad un modello ad alta intensità di beni comuni e
beni pubblici, perchè così, grazie all'abbondanza delle risorse (basti pensare alla disponibilità di so-
le, acqua e vento), sarà possibile eliminare il concetto di proprietà. Risorse abbondanti significano fi-
ne della proprietà perchè non occorre essere proprietari per difenderle e tutelarle. L'auto produzione
dell'energia renderà liberi. La gestione consapevole della energia darà il senso e la misura della liber-
tà dell'uomo. - Ci si deve concentrare su un modello di sviluppo trritoriale, che significa uso coeren-
te delle risorse, partecipazione e condivisione, valorizzazione di quel territorio con relative ricadute
anche economiche. Il carattere fortemente teritoriale della scelta energetica privilegia e valorizza
l'identità locale e la sua tutela, aumenta la consapevolezza del fine comune; per definizione una co-
munità dell'energia è fondata su condivisione, collaborazione, empatia. La generazione dell'energia
diventa diffusa, capillare, in contrasto con quella a cui siamo abituati, cioè centralizzata, monopoli-
stica, di mercato. Qui sta il significato di rivoluzione.
Continua...
to be continued...
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