8 maggio '19 - mercoledì 8th May / Wednesday visione post - 6
(da Corriere della Sera - 29 / 01 / '19 - buonenotizie/Orizzonti - di Jacopo Storni)
Dante, Conrad e gli altri rifugiati
Joseph è scappato in Francia, per paura di essere arruolato nell'esercito, Marc ha ottenuto
l'asilo politico in America, Hannah ha attraversato le frontiere clandestinamente, Farrokh
ha lasciato l'Africa assiepato dentro una nave, Dante è stato perseguitato e costretto a fug-
gire dalla sua città, Enea è arrivato in Italia con un barcone e qui ha trovato la sua nuova pa-
tria. Forse anche i vostri idoli sono stati migranti. Il mondo è fatto di movimento, la storia
è costellata di migrazioni. E loro, questi profughi e questi nomi, non sono i disperati che ve-
diamo nei telegiornali.
Joseph è Joseph Conrad, che per evitare l'arruolamento nell'esercito zarista scappò dalla
Russia e arrivò a Marsiglia con una lettera di raccomandazione per imbarcarsi su un ve-
liero diretto in Martinica; Marc è Marc Chagall, prima arrestato a Pietroburgo, perchè
entrato in città senza il permesso necessario per gli ebrei della periferia, poi rifugiato a
New York durante il nazismo; Hannah è Hannah Arendt, che attraversava le frontiere di nascosto per difendersi dalle persecuzioni; Farrokh è <freddy Mercury, che lasciò Zanzi-
bar quando era ancora bambino; Dante è Dante Alighieri , esiliato da FIrenze e migrante
poeta; Enea è il protagonista dell'Eneide, fuggito da Troia e approdato nel Lazio come ter-
ra di salvezza.
CORSI E RICORSI
Il mondo gira e la storia si ripete. Ieri come oggi, oggi come domani. Anche i più grandi sono
stati migranti. E' importante conoscere il passato, per non commettere gli stessi errori. Parte
proprio da questa riflessione l'originale libro Anche Superman era un rifugiato, volume rea-
lizzato dall'Alto Commissariato per i Rifugiati e dalla scrittrice Igiaba Scego che, attraverso
la penna di dodici scrittori (da Helena Janeczek a Paolo di Paolo, da Francesco D'Adamo a
Patrizia Rinaldi) mette in relazione le storie dei migranti di oggi con quelle dei migranti del
passato. Dodici incredibili racconti di vite vere, distanti nei secoli ma caratterizzate dalle
stesse sofferenze. Vite parallele accomunate da sogni e urgenze, fughe e passioni, talento e
coraggio. - Ognuno dei dodici scrittori ha incontrato o intervistato direttamente i rifugiati
di cui racconta la storia. Coinvolgendoli in prima persona, tutti insieme hanno raccolto in
una mini-antologia alcune storie di rifugiati contemporanei legandole alle vite e ai sogni dei
più noti del passato. E così, dentro ogni capitolo, i migranti (famosi) di ieri, dialogano ideal-
mente coi migranti più sconosciuti) di oggi. Le loro vite s'intrecciano, un pò per caso e un pò per gioco. E così Abdalla dialoga idealmente con Chagall. Anche Abdalla ama disegnare,
ma quando dice che diventerà un disegnatore gli adulti lo sbeffeggiano. Sussedeva pure a
Chagall , tutti ridevano quando diceva che voleva diventare pittore. Anche nei disegni di Ab-
dalla ci sono immagini rovesciate, e poi ci sono treni colorati coi profughi a bordo, ci sono
lunghe file di esseri umani costrette a fuggire. E poi c'è Mohamed, in fuga dalla Costa d'A-
vorio, dove i suoi genitori sono morti di fame. Quando è arrivato in Algeria ha conosciuto
Marlene Dietrich, l'Angelo azzurro. Non l'ha conosciuta di persona, questo no, ma i raccon-
ti dell'attrice gli venivano narrati da un amico che l'aveva ammirata tanto. Anche lei è stata
migrante, si rifugiò in America durante il nazismo.
"L'idea di questoalpor libro - ha detto Carlotta Sami, portavoce di Unhcr per il Sud Europa -
à nata nell'ottobre 2017 quando fece scalèpore un sussidiario scolastico in cui i migranti
venivano rappresentati come clandestini e illegali, come qualcosa di negativo. Questo ri-
schiava di crare una visione distorta del fenomeno migratorio, così abbiamo pensato di
realizzare un volume da diffondere nelle scuole per permettere ai giovani di formularenpo
un'opinione propria su cosa significhi essere rifugiati, basandosi su storie vere.
Il linguaggio diretto e coinvolgente delle storie raccontate consente loro di capire meglio
le esperienze vissute anche da coetanei, in maniera creativa e libera da pregiudizi e ste-
reotipi".
Antidoto alla paura
Un'idea, quella del libro, per avvicinare la cittadinanza al concetto di rifugiato, per risco-
prire l'arte dell'immedesimazione in un mondo sempre più rinchiuso dentro i propri nar-
cisismi. "I rifugiati non sono extraterrestri - scrive Sami nell'introduzione - ma sono pro-
prio in tutto e per tutto identici a noi, sono donne, uomini, bambini e bambine. la loro vi-
ta cambia all'improvviso, e tutto quello che fino a pochi giorni prima era normale all'im-
provviso non lo è più". E poi un invito: "Proviamo a sgretolare le comuni paure pren-
dendo in mano le nostre vite, compiendo azioni coraggiose eppure semplici come quelle
di scambiare qualche parola con un rifugiato, salutare un mendicante fuori dal bar, cu-
cinare qualcosa insieme, disegnare, scrivere o giocare insieme ai giardinetti". Ad arric-
chire i racconti del libro, ci sono i disegni di noti illustratori (da Fabio Santomauro a
Marino Neri, da Laura Scarpa a Rita Petruccioli) che raffigurano per immagini le sto-
rie dei migranti, quelli di ieri e quelli di oggi.
Lucianone
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