martedì 26 febbraio 2019

SPORT - calcio / Serie B - 25^ giornata 2018/19

26 febbraio '19 - martedì                    26th February / Tuesday                  visione post - 7

BRESCIA, prove di fuga / VERONA Hellas in rimonta, non si ferma più / PESCARA tiene
il  passo / LECCE in affanno, e il CITTADELLA ne approfitta / BENEVENTO in stand by /
E il Palermo si rilassa, prendendo fiato.

Risultati e classifica
H. Verona    1     Brescia    2     Carpi    3      Ciuttadella    4     Cremonese   0     Perugia    0
Salernitana   0     Crotone   0     Spezia   2     Lecce             1     Ascoli             1     Cosenza   1
  
Pescara   2     Foggia         1     Livorno   1
Padova   0     Benevento   1     Venezia    0   riposa: Palermo

BRESCIA   46  /  Palermo, Pescara   42  /  Benevento   41  /  H. Verona   39  /  Lecce   38  /
Spezia   34  /  Cittadella   33  /  Perugia   32  /  Salernitana   31  /  Cosenza   30  /  Ascoli   28  /
Cremonese   27  /  Venezia   26  /  Livorno   23  /  Foggia   22  /  Carpi   21  /  Crotone   19  /
Padova   18 


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SPORT - calcio / Serie B - 24^ giornata 2018/19

26 febbraio '19 - martedì                      26th February / Tuesday                 visione post - 5           

Risultati
Palermo   1     Benevento   1     Carpi       0     Padova   1    Ascoli             2      Cosenza        2
Brescia      1     Cittadella    0     Perugia   1     Foggia    1     Salernitana   4      Cremonese   0

Lecce       3     Spezia    1     Crotone   0
Livorno   2     Verona   2     Pescara   




Lucianone




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Riflessioni / politica - Partito Pd: il problema di esprimersi e farsi capire

26 febbraio '19 - martedì                         26th February / Tuesday-                 visione post - 5

(da la Repubblica - 22 febbraio '19 - L'Amaca / Michele Serra)
Difficoltà di favella
Il Pd si avvia alle primarie del 3 marzo - teoricamente quelle
del risveglio dopo il lungo coma seguito al 'crash' elettorale - in un surreale balbettio media- tico.  Quiel poco di visibilità politica conquistata dai ccontendenti è erosa, negli ultimi giorni, dalla visibilità giudiziaria  dei genitori di Renzi. Vicenda che con il futuro quadro politico del Paese c'entra quanto le faccende dei papà din Di Maio e Di Battista: cioè niente. (Tranne che non sia il processo di Norimberga, i p'rocessi che coinvolgono politici e congiunti andrebbero serenamente ridimensionati).
Siamo vecchi del mestiere, dunque in grado di leggere con una certa equanimità le difficoltà
di favella del Pd.  In parte sono attribuibili all'ostilità o all'indifferenza di gran parte dei me-
dia nei confronti di quell'area politica: il centrosinistra non è di moda. Non per caso è mino-
ranza. In parte, sono imputabili all'incapacità di quell'area politica di rendere leggibile quel-
lo che dice. E' questo secondo aspetto  che preoccupa  i potenziali elettori  delle primarie (io
tra questi): faticano a orientarsi.  Specie se non sono militanti o politologhi, ma banali eletto-
ri, vorrebbero capire meglio alcune cose. Per esempio: e Renzi? Se vince Zingaretti, se ne va?
Se vince Martina, rimane? Il Pd è il suo partito o un domicilio di passaggio? Non è forse im-
portante saperlo, dopo tutto quello che è accaduto? E se Renzi rifiuta categoricamente di dir-
celo, che cosa pensa davvero del Pd, perchè i candidati segretari , almeno loro, non ci dicono
che cosa pensano davvero di Renzi?

Lucianone

domenica 17 febbraio 2019

Sport - calcio / Serie A - 23^ giornata 2018/19

17 febbraio '19 - domenica                     17th February / Sunday               visione post - 8

Risultati e classifica
Lazio     1     Chievo   0     Fiorentina   0     Parma   0     Bologna   1     Atalanta   2
Empoli   0     Roma     3     Napoli          0     Inter      1     Genoa     1     Spal           1

Sampdoria   0     Torino      1     Sassuolo    0     Milan       3
Frosinone     1     Udinese   0      Juventus   3     Cagliari   0

JUVENTUS   63  /  Napoli   52  /  Inter   43  /  Milan   39  /  Roma, Atalanta, Lzio   38  /

Torino   34  /  Fiorentina   32  /  Sampdoria   33  /  Sassuolo   30  /  Genoa   25  /  Spal   22  /  
Cagliari   21  /  Udinese   19  /  Empoli, Bologna   18  /  Frosinone   16  /  Chievo   9

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AMBIENTE-scienza / biomimetica: l' ingegneria dalla natura

17 febbraio '19 - domenica                 17th February / Sunday                     visione post - 7

(da la Repubblica - 12 gennaio '19 - Giuliano Aluffi)
E' un maestro di volo come il gabbiano a suggerirci come costruire droni e aeromobili più
stabili e sicuri: basta ispirarsi al brillante design delle sue ali, come mostra uno studio pub-
bicato sul "Journal of the Royal Society Interface" da zoologi dell'University of British Co-
lumbia e ingegneri aerospaziali dell'Università di Toronto, che hanno usato per i loro espe-
rimenti una galleria del vento. Trovando che quando i gabbiani, volando a bassa quota, han-
no bisogno di aumentare la manovrabilità per veloci incursioni a caccia di pesci, modificano
la sagoma dell'ala piegando piegando leggermente il gomito, accorgimento che rende più re-
sistenti anche a folate improvvise.  L'ala viene poi estesa al massimo, ammorbidendone  gli angoli, quando il gabbiano vola in alta quota e la stabilità del volo planare, che consente di
risparmiare energie, diventa l'esigenza più importante. "La forma dell'ala del gabbiano ci suggerisce ali  dotate di una giuntura simile, che facilitino l'adattamento dinamico dei veli-
voli a condizioni di turbolenza atmosferica, senza bisogno di grandi alettoni", commenta
DouglasAltshuler, coautore dello studio.  Miracoli della biomimetica, ovvero la scienza che studia le soluzioni naturali ai problemi della sopravvivenza di animali e piante per miglio-
rare le prestazioni degli oggetti prodotti dall'uomo.   "Bisogna riconoscere  che  la natura  
psrte avvantaggiata: ad esempio il gabbiano è molto leggero e la potenza che esercita per
volare è di pochi Watt, quindi basta un sistema elastico di muscoli e tendini per cambiare
l'angolo dell'ala e  la portanza in aria", spiega Roberto Cingolani, direttore scientifico del-
l'Istituto Italiano di Tecnologia.  "Un'ala altrettanto mobile su un aereo porrebbe invece
molte complicazioni, per via dei pesanti motori idraulici  che dovremmo aggiungere per
modificare la geometria dell'ala. Però è un'idea che può funzionare benissimo sui droni,
visto che hanno una taglia grossomodo paragonabile a quella di un gabbiano: basta do-
tarli di piccoli tiranti elastici in grado di piin verticale, egare l'ala. Potremmo dire che la soluzione, in natura, esisteva almeno da 3 miliardi di anni.  E che soltanto oggi possiamo 
capirla e utilizzarla visto che siamo riusciti ad arrivare, da mezzi volanti che richiedeva-
no grandi superfici alari, alle dimensioni molto più ridotte dei droni". 
Un altro animale che può insegnarci qualcosa è il geco. "Riesce a camminare senza sfor-
zo in verticale, e sul soffitto, perchè le squame dei suoi polpastrelli aumentano la superfi-
cie di contatto con i muri e quindi si possono esercitare forze di adesione che prevalgono 
sulla gravità", sottolinea Cingolani. "Purtroppo non possiamo trarne guanti che ci diano
i poteri dell'Uomo Ragno (perchè se la taglia aumenta, la massa cresce più rapidamente
della superficie appoggiata, e quindi la forza di gravità vince su quella di adesione, ndr.).
Però si può riprodurre la microstruttura dei polpastrelli del geco su piccoli robot arram-
pica-muri utili a fare esplorazioni in ambienti inesplorabili dall'uomo". Progettare robot
senza ispirarsi agli animali, oggi, sarebbe una follia.  "All'Istituto Italiano di Tecnologia 
lavoriamo moltissimo sulla locomozione di bipedi e quadrupedi: : in particolare la capra 
e il cane", spiega Cingolani.  "Al di là di tutte le strategie che si possono trovare con l'elet-
tronica, i giroscopi, i motori e l'draulica, alla fine abbiamo capito  che bisogna copiare il
bilanciamento dinamico delle capre e dell'uomo: come viene poggiata la caviglia, come si
muove l'anca e così via.
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sabato 16 febbraio 2019

Appuntamenti - ARTE: una mostra del Guggenheim di New York, che celebra Hilma af Klint

16 febbraio '19 - sabato                     16th February / Saturday                    visione post - 16


(da 'IO donna - Repubblica' - 10 gennaio '19 - di Alessandra Masu)

Una mostra, a New York, celebra Hilma af Klint: la donna che "anticipò"
Mondrian e Kandinsky.
Astratta e visionaria
TRA i vari, finora meno numerosi di quello che si pensava o sperava, frutti del clima
culturale del primo anno post àMeToo, c'è questa bellissima mostra del Guggenheim
di New York:  Hilma af Klint: Paintings for the future (FINO AL 23 Aprile).  Perchè
quella che doveva essere una revisione storiografica del tema  della nascita della pittu-
ra astratta è diventata invece l'occasione per una celebrazione tutt'altro che paludata,
anzi gioiosa, del raro (e a molti sconosciuto) talento di Hilma af Klint.
In effeti, più che di una scoperta, si tratta di una riscoperta dell'ultimo decennio. ll di-
vieto dell'artista svedese (1862 - 1944) fu di non rendere noti i suoi lavori non natura-
listici prima che trascorressero almeno vent'anni dalla sua morte, ma rimase inascol-
tata fino agli inizi del XXI secolo, quando hanno debuttato le mostre sulla fase stratta
della sua produzione.  Nessuna però era mai stata così completa come questa del Gug-
genheim: 170 opere con focus proprio sugli anni 1906 - 1920, quando Hilma cominciò 
la sperimentazione del nuovo linguaggio, precedendo i vari, notissimi, Kandinsky, Ma-
levic e Mondrian.  Le sue opere non sono semplicemente astrazioni di forme e colori, 
piuttosto la rappresentazione di ciò che è invisibile ma quotidiano: dimensione spiri-
tuale della nostra vita.

Lucianone

mercoledì 13 febbraio 2019

SPORT - calcio / Serie B - 23^ giornata 2018/19

13 febbraio '19 - mercoledì                    13th Febraury / Wednesday               visione post - 4

Risultati e classifica
Brescia   3     Cittadella   0     Cremonese   0     Perugia     1     Salernitana   0      Foggia     1
Carpi       1     Spezia        1     Padova          0     Palermo    2     Benevento     1     Pescara   1

Livorno    2     H. Verona   1     Venezia   1
Cosenza   0    Crotone      1     Lecce      1

BRESCIA   42  /  Palermo   41  /  Benevento   36  /  Pescara   35  /  Lecce, Spezia   34  /

H. Verona   33  /  Cittadella   30  /  Perugia   29  /   Salernitana   28  /  Cremonese   /
Ascoli, Venezia   25  /  Cosenza   24  /  Livorno, Foggia   20  /  Crotone   19  /  Carpi   18  /
Padova   17

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Sport / Mondiali di Sci 2019 - Intervista a Sofia Goggia: la medaglia della maturità in superG

13 febbraio '19 - mercoledì                  13th February / Wednesday          visione post - 8

(da La Gazzetta dello Sport - 6 febbraio '19 )

Mondiali di Are (Svezia)
Un anno dopo come a PyeongChang, Sofia Goggia  è ancora circondata dai giornalisti.
Rispetto all'oro olimpico in discesa, la felicità dirompente la lasciato il posto a una sod-
disfazione consapevole. "E' stata la gioia che mi ha accompagnato in questi tre mesi a
condurmi al cancelletto libera e felice di esserci.  La mia fortuna  è stata  di  non  aver 
sciato al cento per cento, ma di essermi tenuta un pò di margine.  Ai Mondiali tutti si
calibrano un pò".
- Come era la pista?
"Mossa, piena di dossi, con una neve particolare, di difficile interpretazione. Era facile sbagliare".
- Con la Shiffrin è stata una gara parallela, sul filo dei centesimi.
"Sapevo che sarebbe stata una delle clienti più pericolose. Quest'anno in superG l'avevo
vista a St. Moritz, aveva dipinto le curve".
- Due centesimi di ritardo sono 51 centimetri.
"In certe curve ho lasciato molto di più di mezzo metro. Per questo non ero tanto contenta
al traguardo, perchè in alcune curve avrei potuto rimanere molto più stretta".
- Dopo quella con la Vonn, è nata una nuova rivalità?
"In slalom no di sicuro (ride, ndr.). In superG vedremo".
- Come è arrivata a questo superG? 
"Ho fstto una prova di discesa giusto per sentire la neve, il terreno, ma senza spingere. La
testa era già su questa gara. Poi gli allenatori hanno fatto il video con la ricognizione e da
quel momento l'ho ripassata tantissime volte".
- Come si è sentita in pista?
"Sono partita in sordina, poi da dove è caduta la Vonn fino alla fine ho sciato forte. Forse
avrei potuto tendere di più un paio di curve in fondo, ma su certe porte mi sono sentita vo-
lare. Mi sono detta 'Che gioia i Mondiali'. Poi l'attesa è stata una sofferenza, tante in alto
erano davanti a me. Non credevo che la mia gara sarebbe bastata per la medaglia. Un me-
se fa, quando avevo messo gli sci per la primaà che  volta ai Piani di Bobbio, ogni vibrazio-
ne era un dolorino. Se allora mi avessero chiesto 'Ce la farai?' avrei risposto sì, mentendo 
un pò".
- Che valore ha questa medaglia?
"Sono contentissima perchè ai Mondiali di St. Moritz avevo fatto bronzo in gigante, l'an-
no scorso ai Giochi mi sono presa l'oro in discesa e adesso è arrivato l'argento in superG.
Sono ttre discipline diverse, per me è una grossa soddisfazione. La sensazione è diversa.
Arrivo da un infortunio e da un oro olimpico. Prendo l'argento con gratitudine, con una
maturità che non mi fa saòlire su un picco emotivo che mi stende".
- Nella mente aveva il "Forellen Quintett", come dal cd che le ha regalato suo padre?
"No. Quando vado forte nelle gare penso sempre al latino-americano".
- Quattro azzurre nelle 10.
"Grande Italia. Abbiamo dimostrato carattere e una bella sciata. Alla vigilia credevo che
Francesca Marsaglia potesse andare a medaglia, perchè da tante gare è sempre lì vicina
al podio. Ha sciato benissimo. Mi dispiace per Nadia che è rimasta giù dal podio, peccat-
to anche per Federica: quando è scesa lei, dopo l'uscita della Vonn, le condizioni sono cambiate".
- Dove vuole arrivare? -
Due anni fa  ero andata fortissimo : 13 podi, il bronzo mondiale, la conseguente ansia.
L'anno scorso l'Olimpiade con tutto il peso che si porta dietro. Alla fine c'è da dire so-
lo: Ok, la mia strada è quella, ci sono momenti di maggiore e minore fatica, ma l'obiet-
tivo deve essere sempre quello di perseguire l'eccellenza".





Lucianone

Riflessioni - Italia e Francia: due Paesi, ma lo stesso paese-paesaggio

13 febbraio '19 - mercoledì                   13th February / Wednesday               visione post - 7 
          
Chi è salito almeno una volta sulla ferrovia Cuneo-Nizza non può non capire la scelta del
sindaco di Cuneo di esporre, in simbiosi, i due tricolori, quello italiano  e  quello francese,
come segno di fratellanza tra i due Paesi e - inevitabilmente di dissenso con la demente po-
litica antifrancese del nostro governicchio nazionalista.  La Cuneo-Nizza è un formidabile 
merletto di gallerie e ponti di ferro e cemento che traversa le Alpi Marittime, da Cuneo fi-
no al mare, a partire dalla fine dell'Ottocento.  La guerra  la distrusse  e  ci vollero  quasi 
quarant'anni per ricostruirla. Entra e esce dalle montagne, entra e esce da due Paesi  che
sono lo stesso paese. un susseguirsi di ardesia viola e vallate verdi che precipita nel Medi-
terraneo.  Quando abolirono la dogana Francia-Italia lungo la val Roya ci sentimmo feli-
ci in tanti, e grati all'Europa, perchè finalmente scompariva una delle frontiere più inna-
turali mai viste al mondo. Dentro il grande triangolo montuoso Cuneo-Ventimiglia-Nizza
si è italiani e francesi nello stesso tempo e spesso nelle stesse famiglie, è un meticciato che
neppure la guerra mondiale riuscì a mettere davvero in crisi.  Mia bisnonna, italiana di
Nizza, sposò un francese di Breglio (oggi Breil sur Roya).  Fu una famiglia bilingue, co-
smopolita, feconda e allegra. Morì per un attacco di cuore, su una panchina del porto di
Nizza, pochi giorni dopo la dichiarazione di guerra di Mussolini alla Francia, già invsa
dai nazisti.
(da  Repubblica - 9 febbraio '19 - L'Amaca / Michele Serra)

sabato 2 febbraio 2019

SPORT - calcio / Serie B - 21^ giornata 2018/19

2 febbraio '19 - sabato                     2nd February / Saturday                  visione post - 8

Risultati e classifica
Foggia    0     Ascoli       0     Cittadella   3     Cremonese   2     Salernitana   1
Crotone   2     Perugia   3      Carpi         1      Palermo       0     Lecce             2

Livorno   0     Venezia   2     Brescia   4     H. Verona   2 
Pescara   0      Padova   1     Spezia    4      Cosenza     2

PALERMO   37  /  Brescia   36  /   Lecce, Pescara   34  /   H. Verona   31  /   Benevento,

Cittadella   30  /   Perugia   29  /  Spezia   28  /   Salernitana   27  /   Cremonese   26  /
Venezia, Ascoli   25  /   Cosenza   21  /  Foggia   18  /   Crotone, Carpi   17  /   Livorno   16  /
Padova   15

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venerdì 1 febbraio 2019

Nuove riflessioni Del Venerdì - Le società attuali chiuse in un mondo di paure ed esclusioni. Perchè?

1 febbraio '19 - venerdì                        1st February / Friday                     visone post - 9

Muri, confini, barriere, ghetti, sgomberi, periferie degradate, zone off limits, luoghi di 
estrema povertà-indigenza-disperazione non lontani da luoghi di benessere-ricchezza. 
Paura, diffidenza, rabbia, rancore, odio, fanatismo, incomprensione, disintegrazione, intolleranza, insofferenza.
Questo è un elenco sintetico del nostro mondo attuale e rappresenta la sostanza di come si 
sono ridotte in grande maggioranza le società del ventunesimo secolo. Il progresso tecnolo-
gico ci ha anche portato a un regresso sociale e in parte economico, e soprattutto  ha rinchiu-
so  quei confini che la globalizzazione tendeva ad aprire, facendo sognare un mondo nuovo, aperto ed espansivo per tutti terzo e quarto mondo compresi (cioè dei poveri/superpoveri). 
Ma tutto è fallito e la parte ricca delle società  si è rinchiusa nella difesa dei suoi confini  e 
delle sue ricchezze, escludendo le zone povere del mondo e anzi approfondendo le criticità 
di quei paesi dopo averne depredato le risorse a proprio vantaggio.

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Storie - La romena Madalina, che lotta per la casa

1 febbraio '19 - venerdì                       1st February / Friday                   visione post - 8


(da il manifesto - 24 gennaio '19 - Giansandro Merli / Roma) "Sono stata convocata dai carabinieri, mi sono presentata in caserma e ho ricevuto un
provvedimento di allontanamento  dal territorio italiano  per cinque anni. Dicono che 
non sono integrata" afferma Madalina, cittadina europea nata in Romania e residente
a Roma. La donna è un'attivista del movimento per il diritto all'abitare, da anni si bat-
te per le persone che non riescono a pagare un affitto. Per questo adesso rischia di do-
versene andare dal paese in cui si è costruita una vita.
"Sono arrivata qui dieci anni fa - racconta - Mio padre era rom  e  mia madre romena. 
Siamo finiti a vivere in un campo. Quando ho deciso di rimanere in Italia mi sono iscrit-
lta a scuola per studiare la lingua e la storia di questo paese.  Poi  ho  conosciuto  i movi-
menti e sono riuscita a lasciare il campo, ambiente in cui non mi sentivo a mio agio".
Madalina prende la licenza media e inizia a frequentare una scuola superiore per adul-
dti, vuole diventare operatrice socio-sanitaria. " Non mi sono diplomata perchè il giorno
dell'esame c'è stato uno sgombero e ho scelto di stare  vicino alle famiglie  che stavano
perdendo la casa. Per riprovarci avrei dovuto pagare, ma non avevo soldi   perchè ero
disoccupata".  -  Qualche tempo dopo viene assunta in una cooperativa che fa le puli-
zie nei supermercati.  A febbraio dello scorso anno l'impresa chiude e tutti i lavoratori 
rimangono senza impiego. Il decreto che le intima di andarsene risale allo stesso mese,
anche se rimane in standby fino al 15 gennaio di quest'anno.  Emesso sotto il governo 
precedente, notificato con il nuovo: un'inquietante continuità.   "Il provvedimento di
allontanamento - spiega l'avvocato Francesco Romeo, che difende la donna - è basato
su denunce mai tradotte in sentenze, nè tantomeno in processi. Queste dimostrerebbe-
ro una mancanza di integrazione nella società italiana. Un ragionamento tautologico
che nasconde un sostrato di violenza. La violenza non riguarda solo il processo pena-
le, le condanne, gli arresti, ma anche queste misure amministrative che impongono
la rottura di legami e relazioni costruite con fatica".
Madalina tiene a sottolineare che tutte le denunce ricevute riguardano la sua attività
politica di difesa dei diritti delle persone senza casa. Nessun interesse individuale die-
tro quelle azioni. "Non è Madalina a essere messa sotto accusa, ma l'attivista. Voglio-
no spaventare tutti gli stranieri che lottano - afferma - Per questo  è importante  che 
la risposta sia di solidarietà e non di paura. Venerdì primo febbraio faremo un'assem-
blea nell'occupazione di via Casal Boccone 112".   Accanto a lei siede Debora, uns don-
na romana che la guarda e annuisce. "Sei anni fa venivo fuori da una separazione - di-
ce senza riuscire a trattenere le lacrime - Ero finita per strada. Incontrai Madalina e 
le spiegai la situazione. Non ci conoscevamo, ma mi invitò a stare da lei. Da allora vi-
viamo insieme, anche adesso che ho un nuovo fidanzato. Siamo grandi amiche".  
Integrazione è un concetto ambiguo. Dignità no.

Lucianone