martedì 26 febbraio 2019

Riflessioni / politica - Partito Pd: il problema di esprimersi e farsi capire

26 febbraio '19 - martedì                         26th February / Tuesday-                 visione post - 5

(da la Repubblica - 22 febbraio '19 - L'Amaca / Michele Serra)
Difficoltà di favella
Il Pd si avvia alle primarie del 3 marzo - teoricamente quelle
del risveglio dopo il lungo coma seguito al 'crash' elettorale - in un surreale balbettio media- tico.  Quiel poco di visibilità politica conquistata dai ccontendenti è erosa, negli ultimi giorni, dalla visibilità giudiziaria  dei genitori di Renzi. Vicenda che con il futuro quadro politico del Paese c'entra quanto le faccende dei papà din Di Maio e Di Battista: cioè niente. (Tranne che non sia il processo di Norimberga, i p'rocessi che coinvolgono politici e congiunti andrebbero serenamente ridimensionati).
Siamo vecchi del mestiere, dunque in grado di leggere con una certa equanimità le difficoltà
di favella del Pd.  In parte sono attribuibili all'ostilità o all'indifferenza di gran parte dei me-
dia nei confronti di quell'area politica: il centrosinistra non è di moda. Non per caso è mino-
ranza. In parte, sono imputabili all'incapacità di quell'area politica di rendere leggibile quel-
lo che dice. E' questo secondo aspetto  che preoccupa  i potenziali elettori  delle primarie (io
tra questi): faticano a orientarsi.  Specie se non sono militanti o politologhi, ma banali eletto-
ri, vorrebbero capire meglio alcune cose. Per esempio: e Renzi? Se vince Zingaretti, se ne va?
Se vince Martina, rimane? Il Pd è il suo partito o un domicilio di passaggio? Non è forse im-
portante saperlo, dopo tutto quello che è accaduto? E se Renzi rifiuta categoricamente di dir-
celo, che cosa pensa davvero del Pd, perchè i candidati segretari , almeno loro, non ci dicono
che cosa pensano davvero di Renzi?

Lucianone

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