Roberta spezza il sogno del Grande Slam di Serena Williams. Giorno storico per il tennis italiano: 2-6 6-4 6-4 e finale con la Pennetta!
Fantastico, memorabile: mai un'italiana era
arrivata alla finale di Flushing Meadows. In un colpo solo ne abbiamo
due! Saranno Flavia Pennetta e Roberta Vinci a giocarsi domani alle ore
21 italiane il titolo a Flushing Meadows. Dopo la vittoria di Flavia
Pennetta su Simona Halep, la tarantina Roberta Vinci ha compiuto
l'impresa della vita impedendo a Serena Williams di completare il Grande
Slam
Due ore folli — La Vinci ha battuto per la prima volta in carriera la numero 1 del mondo per 2-6 6-4 6-4 in 2 ore esatte qualificandosi per la sua prima finale della carriera in uno Slam. Il tutto a 32 anni. Una magia. Roberta ha iniziato il match carica a mille e nell'interminabile terzo game, durato 14 punti, ha strappato la battuta alla Williams andando a servire avanti 2-1. Ma l'americana ha piazzato 6 game di fila per il 6-2, 1-0. Nel quinto game del secondo set Roberta ha fatto il break decisivo che ha tenuto con le unghie fino alla conclusione del set. Ma nessuno poteva ancora credere all'impresa con Serena che non perdeva un match negli Slam dal terzo turno di Wimbledon 2014 contro Alize Cornet.
Che terzo set! — Il terzo set è stato una follia pura! Una super Roberta soffriva i primi due giochi, con la numero 1 del mondo che saliva avanti un break: ma dallo 0-2 è arrivata la svolta decisiva. Roberta iniziava il suo show che mandava in tilt la testa di Serena, sempre più nervosa, sempre più agitata: non più efficace sul servizio, a un certo punto Serena ha iniziato a caricarsi con urlacci pazzeschi a ogni singolo punto conquistato. La tensione saliva alle stelle, ma Roberta sorrideva scanzonata a ogni urlo della rivale e l'apice dello show della Vinci veniva raggiunto per la clamorosa standing ovation sul 3-3 40-40 a seguito di uno spettacolare punto ottenuto a rete dalla tarantina. Roberta ha urlato sbracciandosi verso il pubblico: "Applaudite anche me!". E poi piazzava la stoccata vincente nel settimo game, saliva 4-3 e servizio e poi arrivava a servire per la gloria sul 5-3. Arrivava sul 30-0 con uno spettacolare demi volée di rovescio e poi chiudeva il match con una meravigliosa demi volée di dritto.
Serena Williams e Roberta Vinci si stringono la mano al termine del match
Nervosismo — Un match in salita, poi la svolta quando Serena ha perso il secondo set dando in escandescenze. "Mi hanno aiutato tante cose: la prima è stata vedere Serena che ha spaccato la racchetta alla fine del secondo set. Poi quando ha fatto quei 2 doppi falli sul 3 pari del terzo set. Me lo sono ripetuta ancora una volte che lei era molto nervosa. Io sentivo la partita, ma la sentiva terribilmente anche lei. E' stato decisivo. Se si fosse tenuta tutto dentro, forse non avrei reagito come ho fatto". Roberta lotta per 2 ore contro la rivale più forte di sempre e contro il pubblico, tutto dalla parte dell'americana. "Era naturale che il pubblico fosse tutto per lei. Per come gioca a tennis e per come ha dominato questi anni, meritava ampiamente di realizzare il Grande Slam. Questa credo sia la sorpresa più grande nella storia del tennis. Sto toccando il cielo con un dito". Ora è già tempo di pensare alla finale di sabato. "Domani io e Flavia saremo tese come due corde di violino. Peccato che la felicità duri poco. Non ho neanche tanto tempo per godermi questa vittoria che è già tempo di pensare alla finale di domani. Io e Flavia ci conosciamo da quando avevamo 9-10 anni. Tra la mia città e la sua ci sono 65 chilometri. Molte volte nei tornei Under 12 arrivavamo io e lei in finale. Vincevo sempre io perché ero più calma e lei più nervosa. Domani? Chissà, non ho niente da perdere".
Due ore folli — La Vinci ha battuto per la prima volta in carriera la numero 1 del mondo per 2-6 6-4 6-4 in 2 ore esatte qualificandosi per la sua prima finale della carriera in uno Slam. Il tutto a 32 anni. Una magia. Roberta ha iniziato il match carica a mille e nell'interminabile terzo game, durato 14 punti, ha strappato la battuta alla Williams andando a servire avanti 2-1. Ma l'americana ha piazzato 6 game di fila per il 6-2, 1-0. Nel quinto game del secondo set Roberta ha fatto il break decisivo che ha tenuto con le unghie fino alla conclusione del set. Ma nessuno poteva ancora credere all'impresa con Serena che non perdeva un match negli Slam dal terzo turno di Wimbledon 2014 contro Alize Cornet.
Che terzo set! — Il terzo set è stato una follia pura! Una super Roberta soffriva i primi due giochi, con la numero 1 del mondo che saliva avanti un break: ma dallo 0-2 è arrivata la svolta decisiva. Roberta iniziava il suo show che mandava in tilt la testa di Serena, sempre più nervosa, sempre più agitata: non più efficace sul servizio, a un certo punto Serena ha iniziato a caricarsi con urlacci pazzeschi a ogni singolo punto conquistato. La tensione saliva alle stelle, ma Roberta sorrideva scanzonata a ogni urlo della rivale e l'apice dello show della Vinci veniva raggiunto per la clamorosa standing ovation sul 3-3 40-40 a seguito di uno spettacolare punto ottenuto a rete dalla tarantina. Roberta ha urlato sbracciandosi verso il pubblico: "Applaudite anche me!". E poi piazzava la stoccata vincente nel settimo game, saliva 4-3 e servizio e poi arrivava a servire per la gloria sul 5-3. Arrivava sul 30-0 con uno spettacolare demi volée di rovescio e poi chiudeva il match con una meravigliosa demi volée di dritto.
Serena Williams e Roberta Vinci si stringono la mano al termine del match
Nervosismo — Un match in salita, poi la svolta quando Serena ha perso il secondo set dando in escandescenze. "Mi hanno aiutato tante cose: la prima è stata vedere Serena che ha spaccato la racchetta alla fine del secondo set. Poi quando ha fatto quei 2 doppi falli sul 3 pari del terzo set. Me lo sono ripetuta ancora una volte che lei era molto nervosa. Io sentivo la partita, ma la sentiva terribilmente anche lei. E' stato decisivo. Se si fosse tenuta tutto dentro, forse non avrei reagito come ho fatto". Roberta lotta per 2 ore contro la rivale più forte di sempre e contro il pubblico, tutto dalla parte dell'americana. "Era naturale che il pubblico fosse tutto per lei. Per come gioca a tennis e per come ha dominato questi anni, meritava ampiamente di realizzare il Grande Slam. Questa credo sia la sorpresa più grande nella storia del tennis. Sto toccando il cielo con un dito". Ora è già tempo di pensare alla finale di sabato. "Domani io e Flavia saremo tese come due corde di violino. Peccato che la felicità duri poco. Non ho neanche tanto tempo per godermi questa vittoria che è già tempo di pensare alla finale di domani. Io e Flavia ci conosciamo da quando avevamo 9-10 anni. Tra la mia città e la sua ci sono 65 chilometri. Molte volte nei tornei Under 12 arrivavamo io e lei in finale. Vincevo sempre io perché ero più calma e lei più nervosa. Domani? Chissà, non ho niente da perdere".
Lucianone
Nessun commento:
Posta un commento