Dalla matematica a Platone: si studierà solo su ebook
Stop alla carta. E gli istituti daranno in prestito i tablet.
(da 'la Repubblica' - 3/11/2012 - Salvo Intravaia)
Platone e la geometria, le equazioni e la storia: tra un anno, in classe
si studierà solo sugli ebook. La scuola italiana si prepara all'ennesima
rivoluzione: il libro di testo digitale. La novità arriva dal decreto legge
sulla crescita in vigore da due settimane, che spiega nel dettaglio come
cambierà la didattica nel prossimo anno scolastico.
Per la verità, il libro di testo in formato misto - cartaceo e digitale - era
già stato introdotto da precedenti riforme, ma finora ha stentato a de-
collare. Stavolta, il ministero dell'Istruzione prova a lanciare la sfida
definitiva. L'obiettivo: far risparmiare le famiglie sull'acquisto dei li-
bri di testo. Ma anche creare una didattica su misura per i nativi digi-
tali, quei giovani che arrivano alle scuole medie già bravissimi con pc
e tablet. Il cartaceo non verrà abbandonato del tutto, precisano al mi-
nistero, ma sarà alleggerito di quei contenuti extra che rendono da
sempre i testi ancora più voluminosi e costosissimi. Già. perchè in
Italia, come denunciano da sempre i genitori e le associazioni dei
consumatori, i libri di testo equivalgono a un salasso. Il giro d'affa-
ri dei manuali è da solo di 649 milioni di euro all'anno, quasi il 20
per cento di tutto il mercato editoriale. Per questo, in passato, non
sono mancate le promesse dei ministri di tagliare una spesa impor-
tante. Lo stesso libro di testo digitale sarebbe dovuto entrare in uso
già quest'anno (2012 ndr), sebbene in forma mista e-book cartacea,
ma le associazioni dei genitori hanno fatto notare come questa no-
vità abbia nella maggior parte dei casi costretto tutti a spendere due
volte: per il libro di carta e per i costosi cd-rom allegati.
Adesso, però, la legge tenta di invertire la rotta: dal prossimo anno
(2013 ndr) le scuole superiori dovranno adottare libri di testo com-
pletamente digitali. E quelli adottati in forma mista potranno esser-
lo solo a patto che le appendici si possano acquistare in rete separa-
tamente dai volumi base, senza doversi caricare una seconda volta
la spesa. Anche gli stessi insegnanti - e questa è un'altra novità -
potranno cimentarsi nella creazione dei contenuti delle proprie
discipline, per poi eventualmente venderle agli alunni. Una rivo-
luzione copernicana? Così parrebbe, visto che di ogni titolo si
comprerà una versione base, priva di tutti quei supplementi (eser-
cizi, simulazioni, approfondimenti) che spesso si acquistano, ma
arrivano a giugno senza che i ragazzi li abbiano mai davvero sfo-
gliati.
Al centro della riforma c'è ovviamente il tablet, e anche qui il
ministero è atteso al varco. La digitalizzazione delle scuole, in-
fatti, tra lavagne multimediali e pc, lascia molto a desiderare.
L'acquisto della tavoletta sarà a carico delle famiglie. Ma la
spesa complessiva per il supporto e i testi non potrà supera-
re il tetto previsto dalla legge per i soli libri. In più, per veni-
re incontro alle famiglie meno abbienti, la legge prevede che
chi non potrà permettersi l'acquisto del tablet, lo chiederà in
prestito alla scuola, che sarà abbligata a fornirlo.
Con l'arrivo dei tablet , il ministero ha anche sancito altre
novità che potrebbero sembrare in contraddizione con l'o-
biettivo di far risparmiare le famiglie. Saltano, infatti, i due
vincoli che il ministro pdl Gelmini aveva introdotto per pro-
vare a impedire il salasso. In particolare, viene cancellato il
divieto per le scuole di adottare nuovi testi prima di 6 anni,
mentre le case editrici potranno tornare a variare anche pri-
ma di cinque anni il contenuto dei libri, per rimetterli sul
mercato sotto forma di nuove (e più care) edizioni. Ma per
evitare che la spesa delle famiglie cresca oltre i limiti, la
legge prevede che le delibere di adozione dei testi da parte
dei collegi dei docenti siano sottoposte al controllo preven-
tivo dei revisori dei conti. Basterà?
I PARERI
Un preside
"Il libro digitale è uno scenario inevitabile. Sconosciuto ma che saremo
costretti a percorrere". E' perplesso ma coglie la sfida dell'innovazione
il professor Innocente Pessina, èpreside del Liceo Classico Berchet di
Milano.
Quali sono le opportunità offerte dai testi digitali?
"Limmediatezza e il fatto di aprire una finestra sul mondo. prim a si parlava
di un quadro al Louvre e si andava a guardare il libro, ora ci si collega col
sito del museo. E poi la comodità di avere un'intera biblioteca in un tablet".
Nutre qualche dubbio?
"L'ideale è un sistema misto.
Continua... to be con tinued...
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