Varese-Sassuolo 3-4, riprende la corsa degli emiliani verso la serie A
30ª giornata, successo esterno della squadra di Di Francesco. Non risponde bene il Livorno che pareggia 3-3 con la Reggina. Tre punti d'oro per Verona ed Empoli sui campi di Grosseto e Ascoli. Derby veneto a sorpresa: esulta il Vicenza. Pari show tra Modena e Cittadella
La capolista Sassuolo dimentica in fretta il clamoroso 0-2 interno col Grosseto e riprende la corsa verso la serie A. Lo fa vincendo (in 10) sul difficile campo del Varese 4-3. Il Livorno non replica pareggiando 3-3 con la Reggina. Al Picchi, dopo due sconfitte consecutive, arriva solo un punticino, troppo poco per la A. Ed il Verona corsaro a Grosseto 2-0 è a soli 2 punti di distanza. Vince ad Ascoli l'Empoli grazie alla doppietta di Maccarone. Derby veneto al Vicenza che passa sul Padova con Castiglia fa un grande scatto in zona calda. Pari show tra Modena e Cittadella (3-3), successo-salvezza per il Lanciano a Vercelli. Pari tra Spezia e Ternana, il Brescia non va oltre l'1-1 col Novara. Bari, doppio Tallo per avere la meglio sulla Juve Stabia.
I risultati dele partite
Ascoli - Empoli 1 - 2
Bari - juve Stabia 2 - 0
Brescia - Novara 1 - 1
Grosseto - Verona 0 - 2
Modena - Cittadella 3 - 3
Padova - Vicenza 0 - 1
Pro Vercelli - Lanciano 1 - 2
Ternana - Spezia 0 - 0
Varese - Sassuolo 3 - 4
Livorno - Reggina 3 - 3
Crotone - Cesena 1 - 0
Classifica
Sassuolo 67 / Livorno 58 / Verona 56 / Empoli 49 / Varese 46 / Padova 42 /
Brescia 41 / Juve Stabia 39 / Modena 38 / Cittadella, Lanciano 37 / Ascoli,
Crotone, Novara 36 / Ternana 35 / Spezia, Cesena 34 / Bari, Reggina 32 /
Vicenza 31 / Pro Vercelli 22 / Grosseto 19
Varese - Sassuolo 3-4 — Il profumo della serie A si fa sempre più intenso per il Sassuolo dei record che riprende la sua marcia trionfale verso la promozione. L’inaspettato 0-2 casalingo di una settimana fa con il Grosseto è acqua passata per Di Francesco e per i suoi ragazzi terribili, pronti a suonarle a un Varese coraggioso ma incapace di completare la rimonta pur in superiorità numerica. Castori, alla vigilia, aveva chiesto ai tifosi di rendere il Franco Ossola simile a una "bolgia" ma lo stadio si è ammutolito dopo appena sei minuti. Tanto è bastato agli ospiti per portarsi in vantaggio, con sfacciata disinvoltura. L’emozione iniziale, nata da un bolide di sinistro scoccato da Ebagua al 4’, ha illuso il pubblico di casa ma è evaporata in un istante perché, alla prima occasione, Berardi ha fulminato Bressan e Masnago. Il giovane attaccante ha sfruttato al meglio l’assist lungo di Missiroli e una distrazione di Franco per infilzare il Varese con un preciso sinistro. I biancorossi avrebbero l’opportunità di pareggiare al 30’, quando un errore di Marzorati dà il via libera a Ebagua che scivola a un passo da Pomini. Se i padroni di casa sono imprecisi, gli ospiti sanno essere spietati e al secondo tiro in porta raddoppiano. È il 44’ e un cross di Bianchi dalla destra viene rinviato da Rea ma finisce sulla testa di Masucci che batte Bressan con un pallonetto. Castori cerca di correre ai ripari nella ripresa togliendo Ferreira Pinto e Franco, entrambi piuttosto spenti, e gettando nella mischia Damonte e Oduamadi. Proprio l’esterno nigeriano sforna
l’assist per il gol di Troest, la cui inzuccata ridà speranze al 9’. Il Varese non ha però neppure il tempo di rialzare la testa perché Masucci, dopo aver ricevuto da Berardi, riporta i neroverdi in vantaggio di due reti. La partita però non è finita perché Neto Pereira, a soli quattro minuti dall’ingresso in campo, si procura un calcio di rigore e l’espulsione di Terranova, che lo fa cadere davanti a Pomini (18’). Dal dischetto segna Ebagua: il centravanti festeggia il gol numero 37 in campionato con il Varese, diventando il secondo miglior marcatore nella storia del club. Il Franco Ossola si accende diventando quella "bolgia" auspicata da Castori e Pomini è costretto al miracolo per negare il pari a Troest (34’). L’aggancio sembra possibile e al 36’ è Ebagua, impreciso di testa, a sfiorarlo ma la capolista, pur in inferiorità numerica, si mette al sicuro con la ciliegina di Pavoletti, rapido nello sfruttare l’ennesima leggerezza di Troest (41’). La traversa di Zecchin al 45’ è il preludio al gol dell’esterno, a segno su punizione per la terza partita di fila quando però è il 48’ e non c’è più tempo per sperare nel pareggio. (Filippo Brusa - da La Gazzetta dello Sport.it)
I risultati dele partite
Ascoli - Empoli 1 - 2
Bari - juve Stabia 2 - 0
Brescia - Novara 1 - 1
Grosseto - Verona 0 - 2
Modena - Cittadella 3 - 3
Padova - Vicenza 0 - 1
Pro Vercelli - Lanciano 1 - 2
Ternana - Spezia 0 - 0
Varese - Sassuolo 3 - 4
Livorno - Reggina 3 - 3
Crotone - Cesena 1 - 0
Classifica
Sassuolo 67 / Livorno 58 / Verona 56 / Empoli 49 / Varese 46 / Padova 42 /
Brescia 41 / Juve Stabia 39 / Modena 38 / Cittadella, Lanciano 37 / Ascoli,
Crotone, Novara 36 / Ternana 35 / Spezia, Cesena 34 / Bari, Reggina 32 /
Vicenza 31 / Pro Vercelli 22 / Grosseto 19
Varese - Sassuolo 3-4 — Il profumo della serie A si fa sempre più intenso per il Sassuolo dei record che riprende la sua marcia trionfale verso la promozione. L’inaspettato 0-2 casalingo di una settimana fa con il Grosseto è acqua passata per Di Francesco e per i suoi ragazzi terribili, pronti a suonarle a un Varese coraggioso ma incapace di completare la rimonta pur in superiorità numerica. Castori, alla vigilia, aveva chiesto ai tifosi di rendere il Franco Ossola simile a una "bolgia" ma lo stadio si è ammutolito dopo appena sei minuti. Tanto è bastato agli ospiti per portarsi in vantaggio, con sfacciata disinvoltura. L’emozione iniziale, nata da un bolide di sinistro scoccato da Ebagua al 4’, ha illuso il pubblico di casa ma è evaporata in un istante perché, alla prima occasione, Berardi ha fulminato Bressan e Masnago. Il giovane attaccante ha sfruttato al meglio l’assist lungo di Missiroli e una distrazione di Franco per infilzare il Varese con un preciso sinistro. I biancorossi avrebbero l’opportunità di pareggiare al 30’, quando un errore di Marzorati dà il via libera a Ebagua che scivola a un passo da Pomini. Se i padroni di casa sono imprecisi, gli ospiti sanno essere spietati e al secondo tiro in porta raddoppiano. È il 44’ e un cross di Bianchi dalla destra viene rinviato da Rea ma finisce sulla testa di Masucci che batte Bressan con un pallonetto. Castori cerca di correre ai ripari nella ripresa togliendo Ferreira Pinto e Franco, entrambi piuttosto spenti, e gettando nella mischia Damonte e Oduamadi. Proprio l’esterno nigeriano sforna
l’assist per il gol di Troest, la cui inzuccata ridà speranze al 9’. Il Varese non ha però neppure il tempo di rialzare la testa perché Masucci, dopo aver ricevuto da Berardi, riporta i neroverdi in vantaggio di due reti. La partita però non è finita perché Neto Pereira, a soli quattro minuti dall’ingresso in campo, si procura un calcio di rigore e l’espulsione di Terranova, che lo fa cadere davanti a Pomini (18’). Dal dischetto segna Ebagua: il centravanti festeggia il gol numero 37 in campionato con il Varese, diventando il secondo miglior marcatore nella storia del club. Il Franco Ossola si accende diventando quella "bolgia" auspicata da Castori e Pomini è costretto al miracolo per negare il pari a Troest (34’). L’aggancio sembra possibile e al 36’ è Ebagua, impreciso di testa, a sfiorarlo ma la capolista, pur in inferiorità numerica, si mette al sicuro con la ciliegina di Pavoletti, rapido nello sfruttare l’ennesima leggerezza di Troest (41’). La traversa di Zecchin al 45’ è il preludio al gol dell’esterno, a segno su punizione per la terza partita di fila quando però è il 48’ e non c’è più tempo per sperare nel pareggio. (Filippo Brusa - da La Gazzetta dello Sport.it)
Livorno-Reggina 3-3 — Il Livorno getta alle ortiche una vittoria già sicura, paga a caro prezzo la giornataccia del proprio giovane portiere Fiorillo ed in casa contro la Reggina deve accontentarsi di un punticino. E' finita 3-3. I labronici rimangono sul secondo gradino della classifica, ma vedono avvicinarsi l'Hellas Verona, ora in ritardo di sole due lunghezze. Venerdì prossimo, alle 21, la squadra di Nicola renderà visita proprio agli scaligeri di Mandorlini: la gara potrebbe rivelarsi decisiva in ottica promozione. Ottimo il risultato strappato al Picchi dagli amaranto calabresi, al loro terzo pari consecutivo. Locali (privi fra gli altri di Siligardi e Belingheri) in campo con il 3-4-1-2, ospiti (senza Colucci e Fischnaller) con il 3-4-2-1 (Gerardi punta centrale, panchina per Comi). Il Livorno inizia con buona lena e sfiora la rete due volte con Paulinho. Alla prima vera occasione la Reggina sblocca il punteggio. E' il 33': Sarno apre a sinistra per Rizzato, lasciato colpevolmente libero dalla difesa avversaria. Il centrocampista reggino conclude al volo di sinistro. Tiro insidioso, ma non certo irresistibile. Fiorillo, però, si impappina: la palla gli sfugge di mano ed entra in porta. I toscani reagiscono ed al 40' trovano il pareggio. Per un vistoso ed ingenuo fallo di Hetemaj su Schiattarella, appena dentro l'area, l'arbitro accorda il penalty. Sul dischetto si presenta Dionisi che spiazza Baiocco per l'1-1. Il Livorno è su di giri e realizza il gol del sorpasso al 43'. Traversone dalla destra di Salviato e splendida girata in piena area di rigore di Paulinho, che anticipa Adejo ed insacca: 2-1. Durante l'intervallo, espulso l'allenatore ospite Dionigi. Al 17' della ripresai labronici segnano il 3-1: Salviato serve al limite dell'area di rigore Dionisi che conclude con il sinistro e batte Baiocco sul primo palo per la doppietta personale. Sembra un match chiuso a doppia mandata. E invece la Reggina getta il cuore oltre l'ostacolo e confeziona la clamorosa rimonta. Alla mezzora bolide da trenta metri di Gerardi che si insacca nell'angolo alto alla destra di Fiorillo: 3-2. Al 35' l'incredibile. Il neo entrato Barillà va alla conclusione dalla grandissima distanza. Il portiere livornese appare poco reattivo e clamorosamente non riesce a trattenere la sfera che, beffarda, supera la linea bianca per il 3-3 conclusivo. (Fabio Giorgi)
Barillà esulta dopo il gol del clamoroso 3 - 3
Grosseto - Verona 0-2 — Il Verona torna immediatamente alla vittoria dopo lo scivolone con il Padova, passando sul campo del Grosseto (2-0), in un gara che i veneti hanno risolto in cinque minuti, tra il 25' e il 30' del primo tempo. Tra i due gol della squadra di Andrea Mandorlini c'è però il rigore fallito da Piovaccari, che ha cambiato il volto alla contesa. I toscani, che prima di subire l'uno-due, hanno messo in difficoltà i gialloblù con i tentativi di Delvecchio (gran partita la sua), Soddimo e Som, non sono più riusciti a trovare lo smalto iniziale e per il Verona è stato abbastanza facile controllare il pressing operato dai toscani nell'ultima mezzora di gara. Il Verona passa al 25' grazie ad un rigore trasformato da Ferrari e concesso da Borriello per un fallo ingenuo di Calderoni che ha ostacolato Carrozza con la palla lanciata da Jorginho destinata a spegnersi sul fondo. Alla prima azione il Grosseto ha la possibilità di pareggiare i conti, sempre dagli undici metri per un fallo di Crespo su Som. Piovaccari, che toglie la palla a Delvecchio, spara su Rafael che respinge con i pugni. E nemmeno tre minuti dopo il Verona chiude l'incontro con un diagonale di Cacciatore, spostato a sinistra dopo l'infortunio di Albertazzi nel riscaldamento, dopo aver percorso tutta la fascia. Un colpo da k.o. per i padroni di casa. Nella ripresa Nielsen e Ferrari si vedono negare da due prodezze di Lanni il 3-0, mentre i calci di punizione di Soddimo sbattono prima sul portiere e poi sulla traversa. Il Grosseto, che si avvia mestamente verso la Lega Pro, ha chiuso con 12 tiri totali contro i 7 del Verona, ma non è bastato per muovere la classifica. (Maurizio Caldarelli)
Nicola Ferrari realizza il momentaneo 1 - 0 dal dischetto
Il commento (di Lucianone)
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