mercoledì 29 dicembre 2021

Ultime notizie - dall'Italia e dal Mondo / Latest news

 29 dicembre '21 - mercoledì                         29th December / Wednesday                   visione post - 6

ITALIA -

Covid-19 / Bollettino
98.020 casi - 32.696 solo in Lombardia - 136 i morti (ieri erano 202)
Tasso di positività al 9,5%
Ultima regola decisa dal Governo-Cts: nessuna quarantena per i vaccinati con booster (3^ dose) o
con due dosi da meno di 4 mesi; 5 giorni di quarantena per gli altri.
Ipotesi Super pass per trasporti, fiere e impianti.
Cenone Capodanno: tamponi e non più di 10 ospiti.
Controlli a tappeto anti feste illegali
- Il cantante Al Bano, positivo al Covid, salta il Capodanno in tv:
"Ho il Covid, ai No vax dico di stare attenti".
FISCO
cartelle esattoriali e rateizzazioni: scade il 31/12 il termine per rinnovare
la dilazione senza regoralizzare le somme scadute.

Italia / Ultim'ora Covid
- L'impennata di nuovi contagi: +80% in 7 giorni / Aifa, via libera in Italia all'uso
di due antivirali / No vax: più over 50 senza alcuna dose di vaccino.

Afghanistan -
Ritorno al passato: il rischio è la catastrofe umanitaria
Myanmar -
Birmania: nella strage dei 35 civili di Natale anche due operatori di Save the Children
Inghilterra -
Londra, un anno di Brexit: carenze di personale, Londra riapre le porte agli stranieri
Polonia -
Varsavia: veto del presidente Duda alla legge sui media
Stati Uniti -
Biden insultato in diretta da fan di Trump. Poi loda il coraggio degli americani

Lucianone

lunedì 27 dicembre 2021

SPORT - calcio / Serie A - 19^ giornata 2021/22 - Ultima girone di andata

 27 dicembre '21 - lunedì                             27th December / Monday                        visione post - 9

Risultati delle partite
Genoa - Atalanta   0 - 0  /  Juventus - Cagliari  2 - 0
Sassuolo - Bologna   0 - 3  /  Venezia - Lazio   1 - 3
Inter - Torino   1 - 0  /  Roma - Sampdoria   1 - 1
H. Verona - Fiorentina  1 - 1  /  Empoli - Milan  2 - 4
Napoli - Spezia   0 - 1  /  
Udinese - Salernitana   Non disputata

CLASSIFICA

INTER   46  /  Milan   42  /  Napoli   39  /  Atalanta   38  /  Juventus   34  /  Fiorentina, Roma   32
Lazio   31  /  Bologna, Empoli   27  /  Torino   35  /  Sassuolo, H. Verona   24  /  Sampdoria,
Udinese   20  /  Venezia   17  /  Spezia   16  /  Genoa   11  /  Cagliari   10  /  Salernitana   8

Inter - Torino  1 - 0


Napoli - Spezia  0 - 1

Lucianone

Sport / personaggio - ROBERTO BAGGIO, uomo di pace; nella biografia di Claudio Moretti

27 dicembre '21 - lunedì                              27th December / Monday                         visione post - 5 

Il film "Il Divin Codino" con protagonista il grande Roberto Baggio è ancora oggi disponibile
su Netflix. Naturalmente vi consiglio di andarlo a vedere (personalmente, già visto!)

da Alias/manifesto - 19 giugno '21 - di Nicola Sellitti)
IL LIBRO
Claudio Moretti scrive la biografia del "Divin Codino" dentro e fuori dal campo
Un genio del calcio. Uomo schivo, ombroso, dal talento reazionario. Poco meno di 20 anni di gol,
assist. Roberto Baggio, basta il nome. A pochi giorni dall'uscita del film, su Netflix, sulla vita del
fantasista-attaccante vicentino, ecco Claudio Moretti e la biografia: Roberto Baggio, il Divin Codino,
La storia di un Campione dentro e fuori dal campo (NewtonCompton Editori). Una serie di capitoli-
pillole sui passaggi più significativi della vicenda umana e professionale di uno dei primi cinque cal-
ciatori della storia del calcio italiano. Amato, temuto, capito solo dal pubblico, dai tifosi, dagli appas-
sionati di ogni fede calcistica.  L'artista della rinascita, della caduta, della sconfitta, tre eliminazioni 
ai mondiali ai rigori in altrettanti partecipazioni, di quel rigore alle stelle contro il Brasile nel torneo
di Pasadena.
Il 1993
Baggio, il fenomeno che ha quasi sempre perso ma solo per le statistiche, che non sempre fanno pari
con la memoria collettiva dello sport. Anche i sorrisi della sua carriera, da Pallone d'Oro nel 1993 al-
la Coppa Uefa, conquistata nello stesso anno, a uno scudetto con la Juventus, vengono dopo.  Prima
viene Roberto Baggio. -   La biografia custodisce un flusso di emozioni, date, ricordi del tempo che
ne hanno reso immortale il percorso. Dai primi visi fatti girare di scatto sui campetti di Vicenza, alla
sequenza infinita di infortuni, operazioni, rotture, lacerazioni, che hanno scritto un parte decisiva nel-
la sua straordinaria carriera. E poi, gli amici di Beggio (pochi), gli ammiratori (tanti) e chi ha deciso
di piazzarsi, come nelle vicissitudini dei più grandi dello sport, dall'altro lato della Luna, indossando 
i panni dei nemici per rendere più gustosa poi la vittoria all'eroe. Sì, Baggio è un eroe. Lo è per gli
esteti del calcio, lo è per chi è caduto più volte e in apparenza è rimasto senza forze per rialzarsi.
I NEMICI
E dunque, tra gli oppositori ecco Giovanni Trapattoni, alla Juventus che poi Baggio ha trascinato 
al successo finale nella Coppa Uefa del 1993, antipasto del Pallone d'Oro e poi in Nazionale, per 
i Mondiali del 2002 prima promessi poi svaniti Baggio per recuperare dalla rottura dei legamenti
a un ginocchio impiegò appena 77 giorni. Un miracolo 20 anni fa, senza la tecnologia e le tecni-
che ci recupero che oggi rendono gli atleti un pò marziani. Il Trap, che gli aveva promesso la con- 
vocazione, si smentì.  E poi, nel conto dei nemici, Marcello Lippi, la nemesi di Baggio all'Inter.
Un'antipatia naturale che poi divenne altro. Anche se Baggio, come con Trapattoni, provvide a
salvargli la panchina, con una doppietta in uno spareggio con il Parma per un posto in Champions League.  Perchè il Codino, soprannome-feticcio per il retrociuffo che asai poco piaceva all'Avvo-
cato Agnelli (come Moretti delinea chiaramente nella biografia), era solito risolvere la tenzone con 
il tecnico di turno con gol, assist, magie.  Era il suo repertorio, il calcio. la sua comfort zone, così
come le battute di caccia  con il papà Florindo (poco citato nel testo)  nei dintorni di Caldogno (il
suo paese natale) e in Argentina, dove si rifugiava in estate, dopo una stagione di calci subiti e gem-
me regalate. E sempre il calcio è stato lo strumento per trovare un filo, dopo mesi di incomprensio-
ni e un mezzo sciopero da parte di Baggio che rifiutò una panchina , con Renzo Ulivieri al Bologna
nel 1998, anno dei Mondiali francesi poi negati. Ventidue gol, il massimo in serie A, Bologna in pa-
radiso e il codino ai Mondiali, come vice Del Piero con delega di far sognare. 
 E poi c'è Arrigo Sacchi, forse l'emblema dei nemici di campo di Baggio, non pe incompatibilità 
umana ma perchè voce fuori dal coro nello spartito.  Un jazzista, Chet Baker, nel suo calcio col-
lettivo e mnemonico. Uno fuori posto, anche se il tecnico di Fusignano ha creduto nel suo talento
anche nella fase in disgrazia alla Juventus di Trapattoni, incassando i dividendi ai Mondiali ame-
ricani.

I MAGHI
Ma nella saga-Baggio saltano fuori anche personaggi seterminanti e meno conosciuti come Carlo
Vittori, il mago dei muscoli di Pietro Mennea, che prese a lavorare su quadricipiti e articolazioni
del giovane Roberto, dopo l'infortunio di Vicenza , prima di germogliare alla Fiorentina. 

CONTINUA...
to be continued...

mercoledì 22 dicembre 2021

SPORT - calcio / Serie A - 18^ giornata 2021/22

 22 dicembre '21 - mercoledì                          22th December / Wednesday                  visione post - 3

Risultati delle partite
Lazio - Genoa  3 - 1  /  Salernitana - Inter  0 - 5
Atalanta - Roma  1 - 4  / Bologna - Juventus  0 - 2
Cagliari - Udinese  0 - 4 /  Spezia - Empoli  1 - 1
Fiorentina - Sassuolo  2 - 2 /  Milan - Napoli  0 - 1
Samdoria - Venezia  1 - 1  / Torino - H. Verona  1 - 0



Continua...
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Cultura / società - "Andrà tutto bene... "; la parola: BENE

 22 dicembre '21 - mercoledì                         22th December / Wednesday                  visione post - 3

(da L'Espresso - 10 ottobre '21 - La parola / Elvira Seminara)

bene
Bene, si comincia?  Oppure bene finisce - una storia, un film.
Non facciamo altro, tutto il giorno, che dire: "Bene, tutto bene", rispondere: "Bene" e spargerlo a
pioggia su ogni domanda - come stai, come è andata?, rassicurandoci fra noi, beffardamente, "Ti
trovo bene!", oppure offrendoli senza misura: "Auguri di ogni bene!". 
Abbiamo anche esagerato, in slancio e profezia, e lo abbiamo urlato dai balconi, scritto sui teli,
imprigionati dal virus: "Andrà tutto bene!".  Abbiamo bisogno di crederlo, di dirlo. Porta bene, 
come un mantra. E' l'avverbio più economico in ogni conversazione, due sillabe e sei a posto,
minimo sforzo e massimo risultato, dalla lingua finta o sociale a quella intima e sentimentale.
Ti voglio bene. Persino un mondo di bene. Ogni bene. C'è stato un tempo dove dire: "Ti voglio
bene" dava i brividi a chi lo sentiva, era una frase che affiorava dal buio, nasceva nelle viscere
e si ingrottava in gola, e infatti rompeva la voce, la arrochiva, tremava, come una rivelazione. 
eravamo così timidi, pudichi, spaventati. Poi è arrivata la sigla, il comodissimo Tvb, impilabi-
le, universale, ergonomico.  E Ti Voglio Bene è diventato un saluto, come dire ciao, arriveder-
ci, pronto e veloce per tutti, amici di un giorno e conoscenti, senza azzardo e senza contenuto.
Ma questa è una storia strana, perchè bene è una parola anfibia.  Ha  due  vite.  Al singolare è 
l'anima, al plurale è il suo contrario: è materia. Il bene è grazia, i beni sono patrimonio. Terre-
ni, soldi, proprietà. Forse nessuna parola come questa  la dice lunga sulla nostra ambivalenza -
di umani in cerca di appigli e di auguri, di conforto e e di monete d'oro.
"Bene. Se mi dici che ci trovi anche dei fiori - in questa storia - sono tuoi", cantava De Gregori 
(e comunque i fiori erano nella vasca). Prendiamoli, così andrà tutto bene.
E tutto è bene quel che finisce bene - la consolazione più gaia e folle mai inventata. Ma così
benefica.

Lucianone

sabato 18 dicembre 2021

SPORT - calcio / Serie A - 17^ giornata 2021/22

 18 dicembre '21 - sabato                          18th December / Saturday                          visione post - 3

Risultati delle partite
Genoa - Sampdoria  1 - 3  /  Venezia - Juventus  1 - 1
Fiorentina - Salernitana  4 - 0  / Udinese - Milan  1 - 1
Torino - Bologna  2 - 1  /  H. Verona - Atalanta  1 - 2
Napoli - Empoli  0 - 1  /  Sassuolo - Lazio  2 - 1
Inter - Cagliari  4 - 0  /  Roma - Spezia  2 - 0

CLASSIFICA

INTER   40  /  Milan   39  /  Atalanta   37  /  Napoli   36  /  Fiorentina   30  /  Roma, Juventus   28
Empoli   26  /  Lazio   25  /  Bologna   24  /  H. Verona, Sassuolo   23  /  Torino   22  /  Sampdoria   18
Udinese   17  /  Venezia   16  /  Spezia   12  /  Genoa, Cagliari   10  /  Salernitana   8

Genoa - Sampdoria  1 - 3
 

Commento -

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Ultime notizie - dall'Italia / Latest news

 18 dicembre '21 - sabato                           18th December / Saturday                        visione post - 3

Terremoto in Lombardia -
Paura anche a Milano / Magnitudo 4,4: l'epicentro nel bergamasco
Terremoto nei dintorni di Bergamo, avvertito in tutta la Lombardia. La scossa è stata sentita intorno alle 11:34 anche a Milano e nei territori di Monza e Brianza. Secondo le prime informazioni dell'Ingv, la magnitudo sarebbe 4.4 e l'epicentro esatto a 2 km a Est di Bonate di Sotto, nel Bergamasco. Una seconda scossa meno forte della prima, si è registrata stamattina nella Bergamasca: stavolta l'epicentro è stato localizzato a Osio Sotto, alle 11,57, a 24,9 chilometri di profondità. La scossa di assestamento è stata di magnitudo 2.2.

ROMA / Covid: la strategia
Tamponi per gli eventi nei locali al chiuso -
Green pass a 6 mesi -
Mascherine all'aperto -
Il premier Draghi convoca la cabina di regia il 23 dicembre

SCUOLA
Idea dei sindaci: Green pass a scuola anche per gli alunni
"Così tuteliamo diritto allo studio"

Lucianone

giovedì 16 dicembre 2021

L'Opinione del Giovedì - Libertà e pandemia, sopravvivenza, vaccini e no-vax

 16 dicembre '21 - giovedì                        16th December / Thursday                          visione post - 5

di Luciano Finesso -

LIBERTA'
E' la parola che ormai sta al confine, al limite di questa nostra attuale realtà storica. La parola sulla
quale si misura adesso sempre di più  la resistenza del moderno homo sapiens: adesso che comun-
que sono già due anni e più che l'altra parola, pandemia, diventata un 'mantra' negativo giornaliero,
ci ha assediato, circondato, assalito e infine devastato, fisicamente e mentalmente. Perchè abbiamo
misurato quella parola 'terribile' con la paura che sempre più in fretta  già nella prima ondata  ci ha
fatto avvolto entrando nel nostro corpo, alla pari del virus, e non ci ha più lasciato. Perchè sempre
più ci siamo immedesimati tutti nelle vite spezzate di quelle prime centinaia migliaia di vittime del
virus, che all'inizio avendoci preso alla sprovvista non lasciava scampo. E la parola libertà e anche
quella vera fino allora palpabile, vivibile si sono quasi dissolte con le prime mascherine, con i pri-
mi distanziamenti, con una realtà mai vissuta prima e con una vita da cambiare, da assimilare a un
essere invisibile che ci rendeva suoi schiavi. Ed ecco allora l'altra parola che ci ha colpito con tut-
ta la sua forza mai sentita e provata in questo modo da noi del XXI secolo: perturbante. 
PERTURBANTE pandemia 
... Ma ora il perturbante ha trovato una nuova cittadinanza. E' arrivato sfacciatamente dall'esterno,
accompagnandosi a un parassita microscopico e micidiale, e ha imposto la sua presenza nella vita
reale, diffondendo al tempo stesso una sensazione di continua irrealtà - (da L'Espresso - 24/05/'20).
A questo punto abbiamo dovuto affrontare invece la realtà di questa irrealtà e porci il quesito che
alla fine ci siamo trascinati avanti insieme a questa pandemia (per ora) senza fine: dobbiamo rinun-
ciare del tutto alla nostra Libertà in nome della salvezza di tutti quelli ancora vivi, o dobbiamo an-
dare avanti limitandoci solo alle mezze libertà, attraverso regole-mascherine-distanziamenti-dei
piccoli o grandi lockdown, finchè non arriverà un vaccino/i vaccini salvatore/i che forse potranno
proteggerci dal virus/covid mortale? Questa era la domanda nella prima ondata (anno 2020) che
tutti ci ponevamo rivolgendoci agli scienziati. Perchè? Perchè ne andava di mezzo ormai la stessa
sopravvivenza.
SOPRAVVIVENZA - Nel 2020 nel Nord Italia la pandemia da coronavirus ha seminato una strage
di morti: siamo stati il primo paese europeo a dover affrontare il virus micidiale subito dopo la Ci-
na di Uhan. E particolarmente la prima strage è avvenuta in Lombardia e sembrava senza fine.  (Se
lo ricordano i No vax? Sembra di no. Oblio e complottismo si sono mescolati).
Continua...
to be
continued...

lunedì 13 dicembre 2021

SPORT - calcio / Serie A - 16^ giornata 2021/22

 13 dicembre '21 - lunedì                          13th December / Monday                          visione post - 5

Risultati delle partite
Milan - Salernitana   2 - 0  /  Roma - Inter   0 - 3
Napoli - Atalanta  2 - 3  /  Bologna - Fiorentina  2 - 3
Spezia - Sassuolo  2 - 2  /  Venezia - H. Verona  3 - 4
Sampdoria - Lazio  1 - 3  /  Juventua - Genoa  2 - 0
Empoli - Udinese  3 - 1  /  Cagliari - Torino   1 - 1



Commento
Milan batte Salernitana, pressochè scontato; Juventus batte Genoa, quasi scontato;
Roma battuta in casa dall'Inter, non del tutto prevedibile, soprattutto con tre gol a
zero. Poi Lazio che vince con Samp ci può stare, ma a Genova è sempre un pò sor-
presa. Pareggi di Spezia (in casa) con Sassuolo e Cagliari (in casa) con Torino pote-
vano pure andare alla vigilia. Mentre per squadre come Atalanta, Verona, Fiorentina
ed Empoli non si poteva pensare preventivamente a loro vittoria sicura, ma che avreb-
bero dato l'anima per non uscire sconfitte e neppure contentarsi del pari, questo sì!!
Queste quattro squadre hanno un gioco piuttosto nordico: incisivo, cinico, veloce e
soprattutto di squadre compatte, su e giù per il campo in continuazione, difese alte
e attacchi in contropiede molto veloci e penetranti. Ecco le squadre di quest'anno
che a me, personalmente, piacciono di più, escludendo chiaramente Inter innanzi
tutto e un pò la coppia Milan-Napoli penalizzate nelle ultime gare da infortuni vari.
- Luciano Finesso -
  

Commenti - Società italiana / Pandemia e nuovi poveri con diseguaglianze

 13 dicembre '21 - lunedì                           13th December / Monday                        visione post - 24

(da la Repubblica - 17 giugno '21 - di Chiara Saraceno)

Diseguaglianze
I nuovi poveri della pandemia
Come avevano già anticipato a marzo le stime provvisorie dell'Istat, l'impatto della pandemia è
stato fortissimo in termini di aumento della povertà assoluta, nonostante i diversi provvedimenti 
messi in campo dal governo per sostenere il venir meno del reddito siano stati consistenti. Senza 
di essi l'impatto sarebbe stato più severo sia in termini di incidenza sia in termini di intensità del-
la povertà. Del resto, era difficile aspettarsi che le cose andassero diversamente.
Tra lavoratori/lavoratrici in cassa integrazione, lavoratori/lavoratrici che hanno perso il lavoro no-
nostante il blocco dei licenziamenti, attività che hanno dovuto chiudere, molte famiglie hanno per-
so, o si sono viste ridurre, l'unico reddito disponibile, o hanno perso uno dei percettori di reddito.
La piccola diminuzione nella incidenza della povertà assoluta registrata nel 2019 dopo anni di co-
stante aumento si è rovesciata in un aumento di oltre un punto per le famiglie e quasi due punti 
per gli individui.  Si tratta rispettivamente di 330 mila circa di famiglie e un milione di persone 
più dell'anno prima. Sio può discutere se, in un periodo eccezionale  quale quello  che abbiamo 
attraversato, in cui tutti abbiamo forzatamente diminuiti i consumi, l'indicatore della povertà as-
soluta costituito dal valore complessivo del paniere dei beni essenziali (alimentazione, spese con-
nesse all'abitazione, abbigliamento e poco altro) non debba essere "spacchettato", stante che 
alcune spese, come ad esempio l'abbigliamento, possono non essere state fatte non per mancanza 
di risorse, ma per mancanza di necessità, vista la mobilità e socialità ridotta cui tutti sono stati co-
stretti. Ma con lo stesso ragionamento si potrebbe sostenere che alcuni beni, non compresi nel pa-
niere, si sono rivelati viceversa essenziali e la loro mancanza ha costituito un elemento di povertà 
aggiuntiva. Si pensi agli strumenti informatici come un computer o un tablet e a giga sufficienti
per seguire la didattica a distanza, la cui mancanza ha allargato ulteriormente le disuguaglianze
tra bambine/i e adolescenti in termini di opportunità di apprendimento.   Analogamente il venir
,eno di alcuni servizi, quali la mensa scolastica, durante il lungo lockdown, ha ridotto la possibi-
lità di bambine/i poveri di avere un psto giornaliero nutrizionalmente adeguato.
Anche senza considerare questi aspetti, bambine/i e adolescenti si confermano i soggetti più vul-
nerabili alla povertà, balzando al 13,5%  oltre 5 punti  percentuali sopra la media.  Con le loro fa-
miglie sperimentano anche una maggiore intensità della povertà rispetto alla media. Sono inoltre
i bambini/e  che hanno  fratelli e sorelle, specie più di uno, e le loro famiglie, a sperimentare più
più frequentemente la condizione di povertà assoluta rispetto a chi non ha fratelli o sorelle, o so-
lo uno. Prima di preoccuparci dei tassi di natalità dovremmo preoccuparci delle condizioni di de-
privazione e mancanza di opportunità in cui lasciamo  cresca oltre un milione di bambini/e e ado-
lescenti in un Paese che fa parte dei 7 più sviluppati al mondo.
Proprio perchè l'aumento della povertà assoluta è un effetto diretto delle misure prese per contra-
stare la pandemia, non deve stupire che l'aumento maggiore sia avvenuto nelle regioni settentrio-
nali, sia perchè lo scorso anno  sono state colpite  prima  e più a lungo dal lockdown, sia perchè 
hanno una maggiore concentrazione di imprese e attività che hanno dovuto chiudere o rallentare,
anche se il Mezzogiorno continua a essere l'area con la più alta incidenza di povertà. Il gap Nord-
Sud, quindi, si è ridotto non per un miglioramento della situazione nel secondo, ma per un allar-
gamento dell'area della vulnerabilità anche a regioni e gruppi sociali che ne sembravano più pro-
tetti. -   Infine, nonostante la stragrande maggioranza delle famiglie in povertà assoluta sia com-
posta solo da italiani, l'incidenza è molto più alta nelle famiglie in cui vi è almeno uno straniero
(residente regolarmente in Italia), ove riguarda una famiglia su quattro, a differenza del 6% del-
le famiglie di soli italiane. Tra gli stranieri, infatti, si concentrano i lavoratori poveri, spesso sen-
za o con scarse coperture previdenziali e assistenziali.  Questi dati dovrebbero rimnere sul tavo-
lo di chi gestirà il Pnrr, perchè la ripresa che speriamo arrivi non lasci indietro chi già ha subito
pesantemente gli effetti della pandemia, per evitare che le diseguaglianze e vulnerabilità di vario 
tipo di cui sono espressione non si cristallizzino ulteriormente.

Lucianone

domenica 12 dicembre 2021

Cultura / romanzi - Pandemia e desiderio di raccontarla

12 dicembre '21 - domenica                         12th December / Sunday                          visione post - 8

(da il manifesto - 2 dicembre '21 - Maria Teresa Carbone)

Il desiderio letterario di raccontare la pandemia
Dopo iornate passate a scrutare i bollettini Covid, a destreggiarci fra mascherine e permessi, a
chiederci quanto durerà uno stato di emergenza sempre più simile a una nuova normalità, abbia-
mo voglia di ritrovare sulla pagina di un libro personaggi costretti ad affronatre le nostre stesse
pene? E scrittrici e scrittori sono capaci di trattare in modo credibile  una situazione che ha tra-
sformato la nostra vita quotidiana, ma che è ancora fuida e riserva ogni giorno nuove preoccu-
pazioni e nuove regole? E' da queste domande che prende avvio Lara Feigel sul "Guardian" per
dare conto dei primi romanzi composti durante l'era pandemica e arrivati ora in libreria, giusto
in tempo per essere regalati in festività prevedibilmente non allegrissime.
C'è per esempio Burntcoat della britannica Sarah Hall, autrice di testi narrativi (alcuni tradotti in
Italia, fra cui Ritratto di un uomo morto per Gran via).  Avviato il primo giorno del lockdown di
primavera, nel 2020, e pubblicato da Faber, il romanzo  ha  al centro  un uomo  e  una donna, la 
scrittrice Esther e lo chef immigrato Halit, che sono diventati amanti da poco e si ritrovno a spe- 
rimentare forme di intimità nuove e paurose in un mondo sconvolto dalla malattia. Per Hall, che
proprio in questi giorni ha contratto il Covid (con una sorta di terribile appropriatezza, commen-
ta Feigel), "il virus ha agito come una forza chiarificatrice", esponendo e storture della società, e
insieme alimentando un'imprevedibile euforia. 
Diverso, come si può intuire (dal titolo), il taglio che l'irlandese Roddy Doyle ha dato alla raccolta 
di racconti Life without children (Cape 2021) scritta tra una clausura e l'altra. Non solo l'autore di
Commitments guarda al mondo pandemico "con curiosa allegria" mettendone in risalto le stranez-
ze linguistiche (pare che nei negozi di Dublino la gente chieda  "una misura e mezza di distanzia-
mento sociale in compensato) , ma si permette perfino qualche lieto fine: "La coppia che si inna-
mora di nuovo durante l'isolamento. Il padre che sistema le cose con suo figlio. L'amata che non
muore - non adesso", riporta ancora sul "Guardian" Katy Guest , aggiungendo che nel libro di Do-
yle "il dialogo c'è, pure in una pandemia". -  Ma questi titoli (e altri appena usciti, come The Fell
di Sarah Moss e il thriller 56 Days di Catherine Ryan Howard) sono solo l'avanguardia di un filo-
ne narrativo che si annuncia fiorente. Molto atteso è in particolare il romanzo collettivo Fourteen
Day (uscita prevista nel settembre 2022): fra i nomi elencati nella scheda editoriale - più di 25, e
pare ce ne siano altri - Margaret Atwood (che si è assunta l'onere di coordinare il variopinto squa-
drone), R.L. Stine, David Byrne, Louise Erdrich, Neil Gaiman, Rachel Kushner, Scott Turow.
Fortemente debitrice a Boccaccio la trama: "Una settimana dopo l'inizio del primo lockdown, gli
inquilini di un caseggiato del Lower East Side a Manhattan iniziano a riunirsi sulla terrazza con-
dominiale e a raccontarsi storie.   Ogni sera, il numero dei partecipanti, muniti di sedie, cassette 
del latte e secchi rovesciati, aumenta e a poco a poco  gli inquilini - alcuni dei quali prima si sa-
lutavano a stento - fanno amicizia...". -     Regala invece sfondi esotici l'intreccio di un altro ro-
manzo pandemico fresco di stampa  (e i cui diritti sono già stati venduti a Netflix), Wish You
Were Here di Jodi Picoult, la cui eroina si ritrova per caso ammarata nel lockdow,n delle Galà-
pagos, dove (citiamo dal sito della radio americana Npr) "dovrà sopravvivere in un luogo sen-
za una stabile connessione internet e un servizio telefonico affidabile".
E altri ne verranno, di romanzi pandemici, alcuni forse bellissimi. Ma diciamoci la verità, non
ne avremmo fatto volentieri a meno?

Lucianone

mercoledì 8 dicembre 2021

SPORT - calcio / Serie A - 15^ giornata 2021/22

 8 dicembre '21 - mercoledì                            8th December / Wednesday                 visione post - 5

Risultati delle partite
Atalanta - Venezia   4 - 0  / H. Verona - Cagliari  0 - 0  
Fiorentina - Sampdoria  3 - 1 / Bologna - Roma  1 - 0
Salernitana - Juventus  0 - 2  /  Inter - Spezia  2 - 0
Genoa - Milan  0 - 3  /  Sassuolo - Napoli  2 - 2
Torino - Empoli  2 - 2  /  Lazio - Udinese  4 - 4

CLASSIFICA

NAPOLI   36  /  Milan   35  /  Inter   34  /  Atalanta   31  /  Roma   25  /  Fiorentina, Bologna,
Juventus   24  /  Lazio   22  /  H. Verona, Empoli   20  /  Sassuolo   19  /  Torino   18  /  Udinese   16
Sampdoria, Venezia   15  /  Spezia   11  /  Genoa   10  /  Cagliari   9  /  Salernitana   8



Commento -
Mercoledì da leoni: Milan e Inter scattano. Il Napoli prima scappa, poi si impantana e frena.
C'è ancora di mezzo il Sassuolo, mina vagante che non fa distinzioni: sabato scorso ha travolto
il diavolo, ieri ha riacciuffato nel finale la squadra di Spalletti. La capolista (Napoli) si era illu-
sa di avere messo in ghiaccio la partita con il 2 - 0, poi ha incassato il doppio colpo  degli emi-
liani capaci di tutto. Il Napoli mantiene il primato, ma paga un alto prezzo agli infortuni: prima
Osimhen k.o., quindi le uscite di Insigne, Koulibaly e Ruiz. La faccenda si fa seria, a partire dal
test contro l'ispirata Atalanta.  Le quattro giornate del Napoli da qui alla fine del girone d'andata
rischiano di diventare ancora più accidentate, con la 19^ contro il Milan. I rossoneri non si com-
muovono di fronte a Shevchenko e Tassotti, riprendono le loro buone abitudini dopo due battu-
te d'arresto condite da sette gol incassati. Maltrattano il Genoa con uno che si considera un dio
(Zlatan) e con Messias: niente di mistico, semmai concretezza e gol non banali. (...)
Gagliardina l'Inter, che fa il suo dovere e avanza spedita con un turnover profondo . Inzaghi ri-
tocca qua e là, ragiona su un arco di 180 minuti, dato che sabato lo aspetta la tappa di Roma...
L'Inter di Inzaghi cerca e trova soluzioni offensive  che valgono 36 reti, fa virtù dell'economia
circolare, del riciclo interno: in tempi di mercato con i piedi di piombo, sono indispensabili i
ricambi della casa.  Gagliardini si inserisce non solo in area e lascia il segno, fanno capolino 
anche Dumfries, D'Ambrosio e Correa dall'inizio , quindi Vidal, Sensi e Sanchez a gara in corso.
Magari c'è chi non brilla di luce propria, ma comunque c'è.  I nerazzurri, già qualificati agli otta-
vi di Champions, possono chiamare a raccolta tutti gli effettivi per restare in alto in campionato.
Come era prevedibile, il gruppone delle sette sorelle man mano si sgrana. Meno scontato è che 
si sia già creato un piccolo fossato tra le prime quattro e le altre pretendenti a un posto in Cham-
pions League.  L'Atalanta ci prende gusto, ha l'abbonamento al treno di testa, viaggia a 31 punti. 
L'intermittente Roma ne ha ei di meno, dopo la cilecca al Dall'Ara contro il Bologna del vecchio
ex Mihajlovic. 
(da La Gazzetta delo Sport - 2 dicembre '21 - Andrea Masala)

Lucianone

lunedì 6 dicembre 2021

Riflessioni - Il romanesco di Zerocalcare: espressione di libertà artistica

 6 dicembre '21 - lunedì                            6th december / Monday                             visione post - 3

(da la Repubblica - 24 novembre '21 - L'Amaca / di Michele Serra)

Meriti e colpe del romanesco
Il vivace dibattito  sul romanesco di Zerocalcare  ci ha insegnato qualcosa (e non tutti i dibattiti 
hanno questo pregio). Ci ha insegnato che l'artista può consedersi qualche legittima libertà, co-
me ha spiegato bene Paolo Di Paolo su questo giornale.  Per Zerocalcare, che è un artista vero,
il romanesco è uno strumento espressivo solido e naturale (come per Van De Sfroos il lombardo 
lacustre, per fare un esempio uguale e contrario). Il localismo un urta e non esclude, e anzi assu-
me, se l'artista è bravo, dimensione universale. 
La questione è esplosa perchè altri, prima di Zerocalcare, e a differenza di lui senza averne alcun
titolo, del romanesco  hanno abusato  fino a renderlo  onnipresente e indigeribile, come tutto ciò 
che è stucchevole.  La Rai, un tempo vera e propria fortezza della dizione italiana (servizio pub-
blico, no?), è fonte ininterrotta, da anni, di una parlata romanesca sfrontata, molto irritante per il
resto d'Italia. Intendiamoci, la regressione dialettale è in corso ovunque: ci sono deputati del Nord,
del centro e del Sud che parlano come macchiette regionali, come se un generalizzato "rompete le
righe" avesse finalmente liberato ognuno dalla fatica di parlare in italiano perchè è a tutti gli italia-
ni che si sta parlando: dunque per irspetto degli altri. -  L'diosincrasia verso la parlata romanesca
dipende unicamente  dalla sua egemonia sfrontata, in larghissima parte  imputabile alla Rai.  Un 
corso di dizione per speaker e giornalisti della Rai aiuterebbe a ristabilire  una regola uguale per
tutti (la lingua italiana), liberando le parti locali, compreso il romanesco, dal sospetto di ignoran-
za e di arroganza.

Lucianone

mercoledì 1 dicembre 2021

SPORT - calcio / Serie B - 13^ giornata 2021/22

 1 dicembre '21 - mercoledì                           1st December / Wednesday                       visione post - 6

Risultati delle partite
Frosinone - Lecce  0 - 0  /  Pordenone - Ascoli  0 - 1
Spal - Alessandria  2 - 3  /  Ternana - Cittadella  1 - 1
Perugia - Crotone  2 - 0  /  Vicenza - Brescia  2 - 3
Parma - Cosenza  1 - 1 / Reggina - Cremonese  1 - 2  
ACMonza - Como  3 - 2  /  Pisa - Benevento  1 - 0

CLASSIFICA

BRESCIA   27  /  Pisa   25  /  Lecce   24  /  Frosinone, Cremonese, Reggina   22  /  Ascoli, Monza   21
Perugia, Cittadella   20  /  Benevento, Como   19  /  Ternana, Parma   17  /  Cosenza   15  /  Spal   14
Alessandria 11  /  Crotone   8  /  Vicenza   4  /  Pordenone   3


Commento

Continua...
to be continued...     
 

SPORT - calcio / Serie A - 14^ giornata 2021/22

 1 dicembre '21 - mercoledì                         1st December / Wednesday                    visione post - 15

Risultati delle partite
Cagliari - Salernitana  1 - 1 /  Empoli - Fiorentina  2 - 1
Sampdoria - H. Verona  3 - 1  /  Venezia - Inter  0 - 2
Juventus - Atalanta  0 - 1  /  Udinese - Genoa  0 - 0
Milan - Sassuolo  1 - 3  /  Spezia - Bologna  0 - 1
Roma - Torino  1 - 0  /  Napoli - Lazio  4 - 0

CLASSIFICA

NAPOLI   35  /  Milan   32  /  Inter   31  /  Atalanta   28  /  Roma   25  /  Fiorentina, Juventus, Lazio,
Bologna   21 / H. Verona, Empoli   19 / Sassuolo   18 / Torino   17 / Udinese, Sampdoria, Venezia  15
Spezia   11  /  Genoa   10  /  Cagliari, Salernitana   8

Commento
In evidenza Napoli e Sassuolo: reti, bel gioco e carattere, con queste tre qualità hanno superato
due squadre di rango, Lazio e Milan, che fan parte delle sette possibili sorelle pretendenti al tito-
lo. Non male Roma e Atalanta: minimo risultato, minimo sforzo. Sempre pià deludente: Juventus.
Empoli ancora sorprendente. Hellas Verona in calo o forse solo pausa.  Tutte le altre si equivalgo-
no, con qualche sprazzo di forza cinica per un gol in più da parte di Roma e Bologna. 
Dimenticavo: un'Inter da tenere sempre d'occhio, vincere a Venezia non è proprio facile!
- L. Finesso -

STORIE / società - Pachistani d'Italia / Oltre il caso di Saman Abbas

1 dicembre '21 - mercoledì                         1st december / Wednesday                         visione post - 9

(da la Repubblica - 17 giugno '21 - La Storia / di Karima Moual)

Gli altri pachistani d'Italia
"Mai violenza sui figli ma
la famiglia resta sacra"
La famiglia Afzal è una casa che si costruisce un giorno dopo l'altro, con cura, delicatezza, rispetto
e amore. "Ma solo grazie a una dialettica, che abbiamo sempre messo al centro. Con molta pazien-
za, io e mia sorella, siamo riusciti a conquistarci i nostri spazi, un pò alla volta". A parlare è Noman
Afzal, universitario di 21 anni, in Italia  da quando ne aveva sei.  Noman è il primogenito. Dopo di 
lui tre sorelle: Hira, 17 anni, saba, 16, Aneeqa, di 9. Una famiglia numerosa quella degli Afzal, co-
me le tante famiglie pachistane che vivono in Italia e che si trovano di fronte a sfide e scelte impor-
tanti che la contaminazione e l'integrazione, in un Paese nuovo e diverso, le porta a mettersi in gio-
co.  Ad osservarli da vicino, c'è tutta la forza di un processo sociologico e storico in atto dove alcu-
ni valori si scontrano con altri, si modellano. ma, a volte, purtroppo, si rischia di perderli di vista.
Succede quando accadono fatti di cronaca come quello di saman Abbas i cui familiari sono accu-
sati di averla uccisa. -  E allora eccoci: a viaggiare al nostro fianco  c'è anche un mondo in evolu-
zione e trasformazione come quello dentro un piccolo appartamento di una via poco distante dal
centro di Brescia, dove le parole in urdu e italiano , con marcato accento bresciano, si mischiano, 
si accavallano, per spiegare, tradurre e farsi capire. -   "Quanto è successo a Saman è un crimine, 
orrore puro", spiega il papà di Noman, Muhammad, in Italia da 21 anni, oggi  con la moglie Za-
kia grazie al ricongiungimento familiare.  "Purtroppo alcune persone provenienti da zone rurali
del Pakistan, per cultura e ignoranza si comportano in questo modo, ma rischiano di travolgere
tutti noi che abbiamo fatto tanti sacrifici per vivere qui, lavorare e far crescere i nostri figli. Ab-
biamo viaggiato , siamo qui per migliorarci e non per farci retrocedere nell'ignoranza". In futu-
ro gli Afzal torneranno in Pakistan? Muhammad e Zakia sono categorici: "Assolutamente no. 
La nostra vita è accanto ai nostri figli e loro stanno crescendo e formandosi in Italia".  Spiega
Norman: "Il rispetto per i genitori, per la cultura pachistana è un pilastro fondante, e tutto ruo-
ta intorno alla famiglia e al suo equilibrio".  "L'obiettivo - aggiunge la sorella Hira - è lavorare
al meglio perchè la famiglia, con tutte le sue dinamiche, possa comunque muoversi unita nelle
scelte e nelle aspettative del futuro, ma nulla può trasformarsi nella violenza verso i figli. Que-
sta unità della famiglia che abbiamo noi pachistani viene capita poco qui, ma è importante om-
prenderla. Noi veniamo educati fin da piccoli  all'importanza della famiglia  e ne siamo molto
consapevoli". E' davvero incredibile come questi due fratelli, i figli più grandi degli Afzal, rie-
scano comunque a trovare un compromesso viaggiando su due fronti.  Noman spiega: "E' vero
che come comunità siamo chiusi, ma perchè di fondo  c'è un sentimento di paura  verso quello
che è un sistema di valori occidentali più individualista, rispetto al nostro, più comunitario. 
Con i miei genitori, per esempio, qualche anno fa ho dovuto discutere, e non poco, per poter
uscire con amici italiani e fare qualche volta, tardi.  La loro diventa una paura fisica che sen-
tiamo addosso anche noi. E allora cerchiamo di attenuarla , rassicurandoli". E Hira confessa:
"Mia madre è molto protettiva perchè sono donna. Ha paura delle cattive compagnie, ma an-
che del contesto di criminalità e droga. E' ossessionata dalle droghe".  Norman parla proprio
di questo, dell'aspetto comunitario: "E' quello che misura la tua reputazione e che, di conse-
guenza, svolge un ruolo di controllo non indifferente". Insomma, una piccola comunità, quel-
la pachistana, dentro una più grande, che definisce traiettorie piccole e grandi. Quella dei ma-
trimoni combinati è una di queste. "Ci si sposa dentro la comunità etnica e religiosa, il cosid-
detto matrimonio combinato fa parte della nostra cultura - spiega serenamente Noman -. E non
ha nulla a che vedere con quello forzato. Un'iniziativa come quella delle nozze non è mai indi-
viduale, bensì condivisa con la propria famiglia". Il padre annuisce soddisfatto. "La scelata del
futuro marito può essere anche indicata da noi - rivela Hira - Poi lo si presenta  ai genitori  che
dovranno dare il consenso".  Noman puntualizza: "Quando arriverà  quel momento  penso che
ci consulteremo perchè la mia futura moglie non vivrà solo con me, ma anche con i miei geni-
tori. nella nostra cultura, infatti, i genitori stanno sempre con il figlio maschio. Per questo è im-
portante che in questa scelta ci sia accordo e unione". Ma se qualcuno dovesse innamorarsi  di
un partner non pachistano, cosa succederebbe? Sembra che nessuno nella famiglia Afzal ci ab-
bia mai pensato . Hira lancia prima uno sguardo ai genitori, poi dice con onestà:  "E' una que-
stione che ancora non abbiamo toccato. So però che è molto difficile e avremo bisogno di gran-
de accortezza nell'affrontarlo".  Mohammad e Zakia, i genitori, ascoltano e sospirano in silenzio.

Lucianone