sabato 15 maggio 2021

AMBIENTE / La carota di ghiaccio e la storia del clima

 15 maggio '21 - sabato                              15th May / Saturday                          visione post - 3   

(da la Repubblica - 6 maggio '21 - di Tiziana De Giorgio)

La carota di ghiaccio che svelerà
i segreti della storia del clima
Sa custodire i segreti lasciati nell'aria dai fumi della prima rivoluzione industriale, dagli esplosivi
della Grande guerra, dalla nube tossica di Chernobyl. Ha salutato il silenzio del Pian di neve in eli-
cottero. Si è mossa in una cella frigorifera fino a Milano, protetta come una reliquia. Dovrà riposa-
re per un mese prima di essere toccata. Ed entrerà qui, in questo regno a meno cinquanta gradi 
nascosto sotto i piedi della Bicocca. Dove cristalli di ghiaccio vengono letti come le pagine di un
libro e gli scaffali conservano pezzetti di Antartide  capaci di raccontare  i segreti del clima  di mi-
glaiaia di anni fa. -  Il viaggio della gigantesca carota di ghiaccio dell'Adamello è iniziato. Ci so-
no voluti dieci giorni di lavoro ininterrotto per portare a termine il più imponente e profondo cam-
pionamento delle Alpi italiane che ha portato a galla un siluro bianco di 225 metri , ora inscatola-
to in blocchi da 70 centimetri. Un'enciclopedia della storia ambientale e dell'uomo che questo la-
boratorio si prepara a studiare con un gruppo di ricerca internazionale.  Sotto la lente polveri sot-
tili antiche, bolle d'aria, microrganismi imprigionati da secoli. E tutto ciò che può svelare i cam-
biamenti climatici del passato e non solo. "Perchè qualunque cosa faccia l'uomo il ghiacciaio lo
archivia e può dircelo. Permettendoci così di ipotizzare come sarà il clima del futuro".
 Valter Maggi è il glaciologo della Bicocca, coordinatore del team scientifico del progetto "Ada
270". E' rietrato da poco dal campo base a più di tremila metri  dove ha vissuto insieme ad altre
otto persone, tra cui ricercatori di questa università  e dell' istituto svizzero Paul Scherrer  e due
guide alpine. E' lui ad aprirci la porta di EuroCold, perchè è nel sottosuolo dell'ex quartiere ope-
raio - trasformato dalla Bicocca in un avamposto della ricerca sul clima e sulla sostenibilità - che
a Milano si studiano i ghiacciai. Dove si entra solo bardati come in una missione polare. E ci so-
no aree talmente fredde che dopo novanta minuti diventano off limits: immersi in questo gelo do-
po un pò si fatica anche solo a mantenere l'attenzione. 
"Lavoriamo in Antartide, Groenlandia, sulle alte montagne come le Ande. Abbiamo bisogno di 
tenere il ghiaccio nelle condizioni più vicine al suo habitat", spiega.  Da una distesa  di scatole 
bianche tira fuori carote di ghiaccio che arivano dai luoghi più freddi della terra. Hanno 50mi-
la anni. Ma si può andare indietro fino a quando l' Homo sapiens ancora non c'era. Il principio
di questa macchina del tempo, che ha la forma di un enorme surgelato, non è difficile: la neve
congela un'informazione climatica nell'atmosfera e i suoi fiocchi, cadendo, la portano a terra.
Nei luoghi dove non si scioglie, ecco nascere un libro fatto ghiaccio: nevicata dopo nevicata, 
strato dopo strato. Più si scava, più si racconta una storia lontana. Sull'Adamello la trivella è
arrivata a 270 metri di profondità. "Cosa potrà dirci? Chi può dirlo, forse la storia degli ulti-
mi 500 anni. Forse di 1.500 ".  La Prima guerra mondiale  è passata  da queste  montagne. 
"Troveremo le sue tracce. Come quelle della prima industrializzazione, dei test nucleari".
perchè il ghiacciaio conserva tutto. ricorda tutto.
Le carote vengono lavorate in una stanza  dove il termometro  arriva fino alla temperatura me-
dia dell'Antartide. E in mezzo agli strumenti che tagliano e misurano blocchi gelati, ce n'è uno
che incanta i profani (come noi). E' una specie di lente con due filtri polarizzatori che mostra i
cristalli di ghiaccio su un vetrino,  Quello che abbiano davanti  risale agli anni Ottanta, dentro 
ci sono tante piccole bolle  che imprigionano l'aria  che si respirava allora. L'immagine che ri-
flette  sembra un quadro di Seurat. Con una distesa di puntini colorati che quasi accecano, qui
dove è il bianco che comanda. -   Per le analisi vere e proprie c'è una zona incontaminata, do-
ve si indossano tute  come quelle dei reparti Covid.  Solo qui, protetto da tutto, avviene la fu-
sione del ghiccio. Ed è questa la strada che percorrerà la carota dell'Adamello, ora chiusa nei 
freezer di un capannone in attesa che si abitui alla nuova pressione atmosferica. ci sono volu-
ti circa 300 mila euro per tirarla fuori. Finanziamenti arrivati da sponsor ed enti pubblici, tra
cui la Regione, Fondazione Lombardia per l'ambiente e la Comunità montana valle Camoni-
ca. "Ma abbiamo bisogno di nuovi fondi per questa parte della ricerca". Serviranno due anni
di analisi e il lavoro di ricercatori di fisica, di biologia, di chimica, per capire cosa c'è scritto
in questo libro di 225 metri. Se conosceremo la sua storia, sarà grazie a loro.


                                                         I ghiacciai dell'Ortles-Cividale

Lucianone

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