sabato 27 febbraio 2021

SPORT - calcio / Serie A - 23^ giornata 2020/21

 28 febbraio '21 - sabato                              28th February / Saturday                          visione post - 17

Risultati delle partite
Fiorentina - Spezia  1 - 0  /  Cagliari - Torino  0 - 1   
Lazio - Sampdoria  1 - 0  /  Genoa - H. Verona  2 - 2
Sassuolo - Bologna  1 - 1  /  Parma - Udinese  2 - 2
Milan - Inter  0 - 3  /  Atalanta - Napoli  4 - 2
Benevento - Roma  0 - 0  /  Juventus - Crotone  3 - 0  

CLASSIFICA

INTER   53  /   Milan   49  /   Juventus   45  /   Roma   44  /   Atalanta, Lazio   43  /   Napoli   40
Sassuolo   35  /   H. Verona   34  /   Sampdoria   30  /   Genoa   26  /   Bologna, Udinese, Fiorentina,
Benevento   25  /   Spezia   24  /   Torino   20  /   Cagliari   15  /  Parma   14  /   Crotone   12 



Commento
Inter, Atalanta, Lazio vincono e crescono in classifica. Milan, Napoli e Roma non riescono
a volare come vorrebbero e così l'Inter di Conte è sempre più lontana, per adesso irraggiun-
gibile, soprattutto per la squadra romana e ancor di più per i partenopei di Gattuso.
Continua...
to be continued...

Ultime notizie - dall' ITALIA / Latest news

 28 febbraio '21 - domenica                              28th February / Sunday                         visione post - 5

Italia - Roma

Richiesta di chiarimenti a Matteo Renzi riguardo i suoi rapporti con l'Arabia Saudita.
Sotto accusa i legami privati del senatore e membro della commissione difesa con la fondazione
del principe ereditario Mohammed Bin Salman, accusato dagli Usa di essere coinvolto nell'omi-
cidio del giornalista Khashoggi. -    Pd: "Chiarisca i suoi rapporti". Fratoianni (Si): "Aveva pro-
messo risposte dopo la crisi, è arrivato il momento".
Matteo Renzi deve chiarire i suoi rapporti con il principe ereditario dell'Arabia Saudita Mohammed Bin Salman e troncare la collaborazione con la fondazione Future Investment Iniziative. A riaccendere le polemiche la pubblicazione da parte dell'amministrazione americana del rapporto della Cia con le prove del coinvolgimento del principe saudita nell'omicidio del giornalista del Washington Post Jamal  Khashoggi. "Matteo Renzi aveva detto che dopo la crisi avrebbe chiarito i suoi rapporti con l'Arabia Saudita e il 'grande principe ereditario'. Lui non ha ancora detto nulla, ma ci ha pensato Joe Biden. Chiarire ora non è solo questione di opportunità, ma di interesse nazionale", scrive allora l'ex ministro del Sud e dirigente del Pd, Peppe Provenzano.

Roma - vaccino
Il governo punta a raddoppiare le iniezioni: "Duecentomila al giorno" 
Semaforo verde dei governatori al Dpcm, che sarà varato lunedì con le
nuove misure.  Obiettivo: arrivare a immunità di gregge entro fine estate.

Milano -
Rave party in Darsena / Sala: "Conseguenze ricadranno su tutti"
Per sabato numero chiuso, prevista folla sui Navigli

Latina -
La polizia arresta il boss, i ragazzi del clan gli dedicano un rap
Il video è virale: "Tranquilli, zio esce in fretta"

IL PUNTO SUL  COVID
Verso i 3 milioni di casi in Italia.  L'allarme del Cnr: "I contagi raddoppiano
 ogni 5 giorni". Secondo un dossier i casi aumentano in modo esponenziale.
Sebastiani: "Si prevede durante la prossima settimana un ritorno alla crescita
della curva media".
Il virus corre. Corre sempre di più. E non accenna a calare la tendenza all'incremento
dei contagi che, in particolare nelle ultime settimane, ha preso ancora più velocità.
Tutto questo mentre, come abbiamo visto dalle immagini arrivate da diverse città
italiane, impazza la movida, si vedono scene di assembramenti un pò ovunque.
In più manca il rispetto delle più elementari e basilari regole per far fronte all'epidemia. 

Lucianone


giovedì 25 febbraio 2021

Appuntamenti - La Mostra "Digital Mourning" di Beloufa, all'Hangar Bicocca di Milano: il lunapark dell'algoritmo

 25 febbraio '21 - giovedì                            25th February / Thursday                         visione post - 14

Dove e quando -
Hangar Bicocca, via Chiese 2, fino al 18 luglio '21
mer-gi-ven dalle 10,30 alle 20,30

(da la Repubblica - 19 febbraio '21 - MilanoCultura / di Cristiana Campanini)

Luci, suoni, videogame:
la vita immersa in un flusso digitale
Il fruscio tecnologico è costante. Sovrasta. Ne siamo immersi. Una cornice naturale, straniante, resta
in secondo piano. E' appena accennata ma c'è. E' una fitta drammaturgia atmosferica di luci, suoni, 
fumi, quella scandita nella mostra "Digital Mourning" (lutto digitale) di Neil Beloufa appena inaugu-
rata negli spazi dello Shed  all'Hangar Bicocca di Milano.  
Il videoartista e scultore franco-algerino, classe 1985, millennial cresciuto  a Parigi, delinea un tem-
po buio e sospeso. Lo scenario naturale è solo evocato da qualche rumore, dal tramonto all'alba, da 
un tuono a un cinguettio. Questa eterna notte tecnologica è abitata da voci robotiche, luci laser, con-
solle da videogame, proiezioni in percorsi labirintici e set da luna park (vedi il frammento di ricostru-
zione della mitica Agrabah di Aladino, così come si trova a Disneyland, a Parigi). 
Le sue videoinstallazioni, seppur con un rimando a una dimensione ludica, sollevano temi di attualità intrisi di una profonda coscienza critica e politica. "I miei video descrivono la vita di oggi, che è una
vita digitale".  Mentre parla fatichiamo a coglierne quasi la voce e il volto, nella penombra rumorosa
e intermittente che imprigiona la sua complessa macchina scenica. "Il nostro quotidiano è sovrastato 
da algoritmi; stratificato in chat e meeting room, invaso da social network, condotto da indicatori di
Google Maps e misurato in criptovalute".  Cresciuto a stretto contatto con l'industria cinematografi-
ca, accanto al padre film maker e alla madre editor, è stato già protagonista di personali al Palais De
Tokyo a Parigi e al Moma di New York. In Italia ha esposto alla galleria milanese Zero e alla Bien-
nale di Venezia nel 2019.  "Viviamo imprigionati in una gabbia digitale. Per questo considero il mio
lavoro realista  - chiarisce l'artista - Racconto la vita, così come è oggi, immersa in un flusso digita-
le. Non voglio spaventare o delineare tetri paesaggi futuribili". Una capacità predittiva nel sollevare
temi scottanti però c'è, eccome.  Ne è prova  la soap opera  girata nel 2014  con attori amatoriali. E'
ambientata  in tempi di pandemia da virus respiratorio, con tanto di guerra tra case farmaceutiche, 
per accalappiarsi il vaccino. Ciò che mostra, non è però solo il dramma della pandemia, ma quello
di una società malata d'iper-connessione. Il vero presagio che affiora dal video è lo strapotere  di
una vita digitale su una vita reale.  Questa mini serie  è diventata  nel 2020, Screen talk, la prima 
opera che incontriamo nella mostra all'Hanfar.  Tradotta in forma di videogame, si apre  con una
frase limpida che dà il la alla nostra interazione: "Where we're going?".  A questo punto possia-
mo fare le nostre scelte all'interno del gioco, ma scopriamo presto che lo scenario è già predeter-
minato.  Lo stesso accade nella mostra, ideata e temporizzata per postazioni progressive attorno
a una piazza ideale. Il percorso ha l'obiettivo di toccare tutta la sua produzione senza gerarchie
o cronologie. L'esperienza visiva  e  sensoriale è sovraccarica, a tratti sfuggente. Sovrasta ogni
linea narrativa costruita nei suoi film. Il tam tam d'immagini in movimento, passa così da pro-
iezioni a sculture cinetiche  con ritmo pressante.  La loro fruizione caotica, è però una chiara 
scelta espressiva. L' artista predispone , infatti, al centro di questa piazza , anche una serie di
QR Code. Ciascuno corrisponde a un film.  Questo  ci permette di approfondire i video, am-
plificandone la durata  oltre i confini di Hangar sul nostro smartphone. Con lo stesso spirito, 
prima di visitare la mostra, si consiglia di giocare  al videogame pandemico  Screen Talk, da 
casa propria. Lo si può fare dal sito pirellihangarbicocca.org, con tanto di flusso di Fake News
(ben dichiarate) che ci perseguita nel percorso.

                                              L'artista franco-algerino Neil Beloufa
                                                 
Lucianone

martedì 23 febbraio 2021

Società - La battaglia contro il virus / Intervista a Angel Gurrìa: perchè l'Asia ha contenuto il Covid

23 febbraio '21 - martedì                                23rd February / Tuesday                        visione post - 28

(da la Repubblica - 14 dicembre '20 - di Klaus Geiger)


"In Occidente un dibattito infinito.
Ecco perchè l'Asia ha contenuto il Covid"

Pochi hanno una visione della lotta globale contro il coronavirus  come il sessantanovenne Angel 
Gurrìa, l'ex ministro degli Esteri e delle Finanze del Messico da 14 anni alla guida dell'Ocse, l'Or-
ganizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico.  Il club dei Paesi industrializzati de-
mocratici del mondo festeggia oggi il suo sessantesimo anniversario.
Klaus Geiger - Signor Gurrìa, in autunno la sua organizzazione ha dichiarato che era necessario 
evitare ad ogni costo un secondo lockdown e che occorreva  identificare  e  applicare  in tutto il
mondo le migliori strategie. Adesso l'Europa è nel secondo lockdown. Evidentemente, nel tem-
po intercorso tra le due ondate i governi hanno dormito.
Angel Gurrìa - "E' un giudizio molto duro. In realtà, è stato fatto molto. I Paesi europei hanno au-
mentato il numero di letti ospedalieri. I medici e gli infermieri sono molto più esperti e la ventila-
zione artificiale non viene più utilizzata così spesso. Ultimo ma non meno importante, c'è un vac-
cino!".
K.G. - Ma queste sono tutte misure per controllare le conseguenze della seconda ondata. Perchè
non è stato fatto di più per prevenirla?
A.G. - "Sì, avremmo dovuto imparare più rapidamente dall'esperienza della prima ondata. Ma ciò
non cambia affatto il dramma e la tragedia di questa pandemia che minaccia la vita e la salute del-
le persone e ha gravi conseguenze economiche e sociali. Dopo l aprima ondata, avevamo sperato
che le economie si sarebbero riprese nel 2021. Ora, però, questa dinamica positiva si è arrestata,
tanto negli Stati Uniti, quanto in Europa e nell'America Latina".
K.G. - Ma non in Asia. Lì il nuovo anno ripartirà con uno slancio rinnovato, perchè sono riusciti
a prevenire la seconda ondata. Cosa hanno fatto meglio questi Paesi?
A.G. - "Diverse cose. Prima di tutto, Il primo lockdown è stato lungo e rigoroso. Inoltre, lì si punta
molto sulla tecnologia e si perseguono strategie coerenti a base di test, monitoraggi e isolamento".
K.G. - Perchè questo non è stato possibile  in Europa e negli Stati Uniti?
A.G. - "Tutto questo ha a che vedere con l'uso della tecnologia, ma anche con ragioni politiche.
Nelle società degli Stati Uniti e dell'Europa è più difficile trovare un equilibrio. Si sta costruendo 
un inesistente dilemma tra salute e benessere economico. Non si tratta di scegliere tra virus e be-
nessere. E' necessario attaccare il virus, colpire il virus, distruggere il virus! Prima lo si riesce a fa-
re, minori saranno le conseguenze economiche e sociali. In Asia si è discusso meno che negli Stati
Uniti e nei Paesi europei, . Del resto, anche qui in Europa i governanti sono stati molto chiari.   La
cancelliera tedesca è stata molto esplicita sulle implicazioni della pandemia. E' una scienziata! Vie-
ne dal mondo delle evidenze oggettive".
KG - Un' idea fondamentale della democrazia è che le soluzioni migliori si trovino attraverso la
discussione. Se non capisco male, Lei sta dicendo che è meglio ascoltare la scienza che discutere. 
A.G. - No, al contrario. Credo che la discussione democratica sia l'unico modo per risolvere i pro-
blemi. La domanda decisiva è: Fino a quando si discute? E quante voci si intendono ascoltare? E
se in una democrazia sia possibile non fare ciò che chiede la maggioranza. I leader degli Stati de-
vono proteggere i loro cittadini, sono eletti per questo. Devono essere chiari sulle loro decisioni e
priorità dopo aver ascoltato la scienza e l'economia.  La discussione è essenziale, ma non si può
discutere all'infinito in una pandemia. Occorre agire. Se impieghiamo troppo tempo, gli eventi ci
travolgeranno. Magari più tardi si cambierà rotta, ma è necessario prendere una decisione, andan-
do sul sicuro. In caso di dubbio, bisogna dirsi: "Preferisco sbagliarmi su cosa sia più sicuro, piut-
tosto che lasciare la situazione a se stessa".
K.G. - Beh, in Asia non solo le dittature riescono a superare meglio la crisi, ma anche le demo-
crazie come il Giappone e la Corea del Sud. Lì c'è anche una discussione.
A.G. - "Anzitutto, Paesi come il Giappone e la Corea del Sud avevano ottime infrastrutture  ed era-
no quindi ben preparate. Hanno una popolazione molto anziana, perciò avevano molta esperienza
nel trattamento delle persone in là con gli anni".
K.G. - Questo vale anche per molti Stati europei.
A.G. - "Esatto. Ma in Asia c'era già stata la Sars. Questi Paesi sapevano cosa significava una pande-
mia, cosa significava combattere un virus. Inoltre ci sono Paesi in cui la gente si fida dei leader po-
litici. Se le si chiede di adottare le misure necessarie, lo fa e i risultati sono migliori.  Dovrebbe es-
sere una lezione per tutti quelli che credono che la nostra libertà sia in pericolo a causa dei provve-
dimenti per fronteggiare il coronavirus. Non si tratta della libertà! Queste persone metono in peri-
colo la salute altrui perchè sono irresponsabili. Mi riferisco ai dibattiti sull'opportunità o meno di 
vaccinarsi. Come possiamo anche solo permettere una cosa del genere? E' una sfida che dovremo
affrontare nei prossimi mesi".
.K.G. - Quindi le nazioni asiatiche sono più obbedienti, perciò superano meglio la crisi?
A.G. - "L'uso della parola 'obbediente'  in questo contesto  è molto dispregiativo. Non si tratta di
obbedienza, ma di fiducia! Dobbiamo aver fiducia di essere protetti da leader politici eletti. Non
sappiamo abbastanza sulla pandemia quindi ci fidiamo del governo, non ci mettiamo meccanica-
mente sulla difensiva. Ci sono discussioni animate anche nei Paesi asiatici, mi creda. ma alla fine
si prende una decisione accettata da tutti. E se non funziona, si prova qualcos'altro. Invece, negli
Stati Uniti e in Europa c'è chi fa esattamente l'opposto di ciò che gli viene chiesto di fare".
K.G. - Dunque, secondo Lei non si tratta di mancare di libertà, ma di egoismo?
A.G. - "Uno sguardo al quadro generale aiuta. Con l'imminente vaccinazione abbiamo un'oppor-
tunità di pensare in una prospettiva globale e di essere più generosi. Il Canada si è assicurato 300 
milioni di dosi di vaccino per un totale di 40 milioni di persone. Gli Stati Uniti hanno acquistato 
800 milioni di dosi di vaccino per una popolazione di poco più di 300 milioni di persone. Perchè 
non pensiamo ai cinque miliardi di persone dei Paesi più poveri? Sarebbe saggio per tutti. Questo
virus non sarà sconfitto fino a quando non sarà sconfitto in qualsiasi parte del mondo.  Perchè ci
comportiamo così?".

Lucianone

domenica 21 febbraio 2021

SPORT - calcio / Serie A - 22^ giornata 2020/21

 21 febbraio '21 - domenica                            21st february / Sunday                          visione post - 6

Risultati delle partite
B
ologna       1     Torino   0     Napoli       1     Spezia   2     Roma       3     Cagliari   0     Sampdoria   2
Benevento   1      Genoa   0     Juventus   0      Milan   0      Udinese   0     Atalanta   1     Fiorentina    1

Crotone     1     Inter     3     H. Verona   2
Sassuolo   2      Lazio   1     Parma         1

CLASSIFICA
Inter   50  /   Milan   49  /   Roma   43  /   Juventus   42  /   Napoli, Atalanta, Lazio   40  /
Sassuolo   34  /   H. Verona   33  /   Sampdoria   30  /   Genoa   25  /   Bologna, Spezia, Udinese,
Benevento   24  /   Fiorentina   22  /   Torino   17  /   Cagliari   15  /   Parma   13  /   Crotone   12

Commento
I due nemici -
Insulti e segreti rancori: Agnelli-Conte, che figuraccia!
 (da la Gazzetta dello sport - 11 febbraio '21 / di Andrea Di Caro)
"Le brutte intenzioni, la maleducazione, la tua brutta figura di ieri sera, la tua ingratitudine, la
tua arroganza. Fai ciò che vuoi mettendo i piedi in testa, ma tu sai solo coltivare invidia". Ricor-
date il testo di Bugo modificato Da Morgan nel Sanremo 2020? Era l'8 febbraio. Un anno dopo è
ancora di moda e i social sono tornati a infiammarsi. La brutta figura è stata simile, ma sono cam-
biati i protagonisti: Andrea Agnelli e Antonio Conte.   Oggi NEMICI, ma un tempo artefici della 
rinascita della Juve e dei primi tre dei nove scudetti consecutivi. Sembrava un matrimonio perfet-
to, poi si ruppe qualcosa in quel rapporto non solo professionale ma di amicizia tra il giovane pre-
sidente e il tecnico che era stato per anni il capitano e aveva incarnato perfettamente il Dna juven- 
tino.  Da ieri si susseguono ricostruzioni dei motivi che portarono al divorzio e alla freddezza de-
gli anni successivi. Ma c'è tanto non detto nel loro rapporto privato - che solo i protagonisti cono-
scono - che ha portato Agnelli a insultare in modo volgare, ripetuto e ingiustificabile l'ex tecnico
e che fa vivre a Conte le sfide con la Juve in modo esagerato, tanto da replicare agli insulti con il
dito medio rivolto all'ex presidente. In tanto caos c'è però una certezza: è stato imbarazzante.
Partiamo da Conte: la sua consueta adrenalina pare stia raggiungendo livelli di guardia. La sensa-
zione è che senta su di sè il peso di tutta l'Inter, che in questa difficile fase societaria non avverta
 copertura e protezione dal club. Che martedì fosse agitato npn c'è dubbio. La trance agonistica lo
ha portato a protestare con veemenza  prima  contro Cuadrado  e  poi per un rigore inesistente  su 
Lautaro. Da quel momento i dirigenti bianconeri, con in testa Agnelli, lo hanno cominciato ad in-
sultare ripetutamente, come lo stesso Conte ha fatto notare al quarto uomo Chiffi. Ma per quanto 
quegli insulti possano averlo provocato, e ferito al pensiero di che cosa ha fatto lui per la Juve, 
non è giustificabile la reazione e il dito medio. Chi ricopre certi ruoli ha il dovere di gestire stress
ed emozioni. E che dire di Agnelli, presidente di juve ed Eca? Se è giusto chiedere comportamenti
corretti a calciatori e allenatori, figurarsi ai dirigenti in tribuna. Mai lo si era visto in atteggiamenti 
simili.  Quando era ancora un bambino  e  a guidare la società c'era suo zio, Gianni Agnelli, già si
tramandava  "lo stile Juve"  che distingueva questo club da tutti gli altri. Con il passare degli anni 
chi gridava alla sudditanza psicologica degli arbitri e contestava scudetti e dirigenti feroci nella lo-
ro ricerca dei successi, ha cambiato la definizione: da "Lo stile Juve" a "L'ostile Juve" aggiungen-
do un apostrofo maligno. Eppure anche nei momenti più polemici, a restituire alla Juve l'antica re-
galità bastava il ricordo dell'Avvocato e la sua classe nell'affrontare  e gestire qualsiasi querelle.
Altri tempi... Cambia tutto, anche il linguaggio. Ce ne siamo accorti martedì. Che anche i presi-
denti si lascino spesso trascinare nel turpiloquio è noto: basta farsi raccontare cosa accade in cer-
te assemblee di Lega. Ma se perdere la testa si può, spiegarsi e scusarsi invece si dovrebbe. Pec-
cato non lo abbia fatto Andrea Agnelli. Se non con Conte - con il quale i rapporti sono ai minimi
termini - con quanti l'hanno visto e sentito urlare parole  così lontane da quelle  che ci si aspetta 
dal più importante dirigente italiano, con un prestigioso incarico internazionale. Oggi si attende
il parere del gudice sportivo. Probabile un rinvio per altre indagini... Bugo e Morgan a Sanremo
furono eliminati: ma nel calcio, al contrario el Festival, chi è chiamato ad ascoltare spesso non
ha sentito nulla.

Lucianone

Riflessioni - Quella solitudine che salva

 21 febbraio '21 - domenica                             21st February / Sunday                           visione post - 5

(da la Repubblica - 9 ottobre 2020 - L'Amaca / Michele Serra)
La solitudine che salva
Sono responsabile solo di quello che dico, non di quello che gli altri non capiscono. Sono parole di
Emma Marrone (intervistata ieri da Silvia Fumarola), e se il concetto fosse condiviso almeno dalla
metà dei naviganti, il mare dei social sarebbe un posto migliore. Anzi, il mondo intero  sarebbe un
posto migliore, molto migliore. Per una moltitudine di persone funziona esattamente al contrario:
NON si sentono responsabili di quello che dicono, e danno un peso esorbitante al giudizio degli al-
tri.  Il meccanismo del successo (anche del successo politico) piega le proprie parole  alla questua
quotidiana di "mi piace", e produce depressione, a volte disperazione, se prevalgono i "non mi pia-
ce".  Per gli adulti non soccombere è più facile, ma mi chiedo quanti ragazzini e ragazzine abbiano
pagato un prezzo grave, anche tremendo, a questa micidiale conta, che concede alla malignità o 
anche solo alla distrazione degli altri un ruolo di governo del tutto immeritato. Certo ci vuole co-
raggio, per sentirsi gli unici veri autori delle proprie parole, della propria vita, di se stessi. C'è un 
passaggio di solitudine, anche di silenzio da attraversare.  Immagino  (posso solo immaginarlo) 
che Emma Marrone questo passaggio lo abbia compiuto. Ci si sente più forti, dopo, e più respon-
sabili non solo delle proprie parole: anche della propria felicità. I tribunali del popolo sono infini-
ti, vanno dalla folla distratta alla piccola cricca biliosa, dalle gang di haters prezzolati a ondate di
ostilità casuali come un temporale. Passano, passa quasi tutto, non passa quello che si è, o si 
cerca di essere, in tenace solitudine.

Lucianone

sabato 13 febbraio 2021

SPORT - calcio / Serie A - 21^ giornata 2020/21

 13 febbraio '21 - sabato                             13th February / Saturday                           visione post - 2

Risultati delle partite
Fiorentina   0     Atalanta   3     Sassuolo   1     Juventus   2     Genoa    2     Benevento   1
Inter             2     Torino     3      Spezia      2      Roma       0      Napoli    1     Sampdoria   1

Milan       4     Udinese      2     Parma       0     Lazio       1   
Crotone   0     H. Verona   0      Bologna   3     Cagliari   0

CLASSIFICA

MILAN   49  /   Inter   47  /   Juventus   42  /   Roma, Lazio   40  /   Napoli, Atalanta   37  /
Sassuolo   31  /   H. Verona   30  /   Sampdoria   27  /   Genoa, Udinese   24  /   Benevento,
Bologna   23  /   Fiorentina   22  /   Spezia   21  /   Torino   16  /   Cagliari   15  /   Parma   13  /
Crotone   12


 COMMENTO
Campionato avvincente, nonostante la mancanza di pubblico causa Covid; campionato che nel 
silenzio degli spalti e nelle urla incitanti dei tecnici e della panchina si dimostra parecchio più
combattuto degli anni senza pandemia: sarà che le formazioni metropolitane più forti si sono
rinforzate, sarà che in tante hanno trovato il modo di contrastare in modo più efficace la domi-
natrice bianconera Juve del passato recente. E il binomio Inter-Milan sembra essere quello con
più possibilità di distanziare la Juve nella caccia allo scudetto, almeno allo stato attuale di que-
sto campionato. Le milanesi sono le squadre più costanti nei risultati, con qualche vantaggio in
favore di quella di Conte. Infatti Lukaku e Lautaro sembrano fare la differenza per i nerazzurri:
due acquisti azzeccatissimi, cioè fondamentali per far fiondare l'attacco di Conte incamerando
gol e punti a raffica.  Il Milan, anche se rinvigorito da atleti giovani e motivati, ha solo Ibrahi-
movic là davanti, che deve resistere ogni volta all'età e agli acciacchi: finora gli è andata abba-
stanza bene, ma fino a quando e soprattutto fino all'ultimo incontro del campionato? Tutto da
vedere!  Capitolo romano: Roma e Lazio non sono le squadre brillanti dello scorso campiona-
to, troppi alti e bassi con attacchi meno penetranti e con difese spesso ballerine. Le squadre di
provincia che per ora si riconfermano ai livelli passati sono due: Sassuolo e Verona, con que-
st'ultima ulteriormente migliorata soprattutto in fase difensiva. Torino, Fiorentina, Parma e Ca-
gliari arrancano verso fondo classifica e dovranno di sicuro impegnarsi parecchio per evitare
pericolosi sbandamenti da possibile risucchio da serie B!
- Luciano Finesso -

Lucianone

venerdì 12 febbraio 2021

Ultime notizie - dall'Italia e dal Mondo / Latest news

 12 - 13 febbraio '21 - venerdì/sabato          12/13th February / Friday-Saturday        visione post - 1

12 febbraio -

Roma 
Governo Draghi: 23 ministri, 15 politici e 8 tecnici. Confermati Di Maio, Speranza, Lamorgese,
Franceschini e Guerini.  33% donne, 3 ministri su 4 vengono dal Nord.
Cartabia alla Giustizia, Franco all'Economia, Orlando al Lavoro, Brunetta alla PA e Bianchi al-
l'Istruzione, Cingolani alla Transizione ecologica, Colao all'Innovazione.
Il giuramento sarà domani alle ore 12.

13 febbraio -
Roma
Con i suoi 23 ministri Mario Draghi ha giurato al Colle / Draghi al Cdm: "Uniti per mettere in
sicurezza il Paese, governo ambientalista"

Italia - Coronavirus
Il bollettino: 13.532 nuovi casi e 311 deceduti, indice di positività al 4,6%
Variante inglese in un quinto dei casi italiani / Iss: "E' destinata a diventare prevalente"

Torino - grave incidente
Ghiaccio e velocità: maxitamponamento sulla A32 con 25 auto / Due morti e feriti
Passeggeri sotto shock

Stati Uniti -  Impeachment
Il Senato assolve Donald Trump / Non batsa il voto favorevole di 7 repubblicani
L'ex presidente festeggia: "La mia avventura politica è appena cominciata"

Lucianone

giovedì 4 febbraio 2021

SPORT -calcio / Serie A - 20^ giornata 2020/21

 4 febbraio '21 - giovedì                                4th February / Thursday                          visione pot - 5

Risultati delle partite
Torino        1     Bologna   1     Sampdoria   0     Inter             4     Spezia      0     Atalanta   1
Fiorentina   1      Milan      2      Juventus      2     Benevento   0      Udinese   1     Lazio       3

Cagliari     1     Crotone   0     Napoli   2     Roma          3
Sassuolo   1      Genoa     3     Parma   0      H. Verona   1

CLASSIFICA

MILAN   46  /   Inter   44  /   Roma   40  /   Juventus   39  /   Napoli, Lazio   37  /   Atalanta   36  
Sassuolo   31  /   H. Verona   30  /   Sampdoria   26  /   Benevento, Fiorentina   22  /   Genoa,
Udinese   21  /   Bologna   20  /   Spezia   18  /   Cagliari, Torino   15  /   Parma   13  /   Crotone   12
   
Marcatori
15 reti    Ronaldo (Juventus, 4 rigori)
14 reti       Lukaku (Inter, 3)
13  "          Immobile (Lazio, 3)
12  "          Ibrahimovic (Milan, 3)
11  "          Muriel (Atalanta, 1); Joao Pedro (Cagliari, 2)
10  "          Martinez (Inter); Belotti (Torino, 2)


Lucianone

Commenti - Russia: il caso Putin-Navalnyj

 4 febbraio '21 - giovedì                              4th February / Thursday                          visione post - 6

(da la Repubblica - 19 gennaio '21 - di Enrico Franceschini)


Il dovere dell'Occidente

Un killer che arresta la propria vittima, non essendo riuscito ad assassinarla al primo tentativo, 
e' l'equivalente del proverbiale uomo che morde un cane: qualcosa di anomalo, straordinario, in-
concepibile. E dunque fa notizia. L'arresto di Aleksej Navalnyj appena sbarcato all'aeroporto di 
Mosca, cinque mesi dopo l'avvelenamento con il gas nervino  a cui era scampato  per miracolo
somministratogli per coincidenza in un altro aeroporto russo, è infatti in prima pagina su tutti i
giornali del mondo. Le accuse all'origine del fermo, frode e appropriazione indebita, si riferisco-
no a precedenti imputazioni, l'ennesima macchina del fango creata dal Cremlino per screditarlo
e impedirgli l'attività politica. Ma se le montature delle autorità nei suoi confronti non rappresen-
tano nulla di nuovo, arrestarlo dopo avere tentato di ucciderlo segna un nuovo livello di spudo-
ratezza da parte dei servizi di sicurezza di Vladimir Putin, indicati dalle rivelazioni  del sito di 
giornalismo investigativo Bellingcat come i responsabili dell'attentato.
Il suo coraggio nel tornare nella tana dell'orso russo, e il cinismo di quest'ultimo  nel limitarne
immediatamente la libertà, non hanno colpito soltanto i mezzi di informazione, ma anche i lea-
der di Europa e America, la cui reazione non si è fatta attendere. "L'arresto di Navalnyj mira a
zittire i critici del Cremlino", dice il segretario di Stato americano Mike Pompeo in quella che
potrebbe rimanere la sua ultima dichiarazione pubblica prima di lasciare il posto all'aministra-
zione di Joe Biden.  "Gli attacchi di Mosca contro Navalnyj sono non solo una violazione dei 
diritti umani, ma un affronto al popolo russo che vuole fare sentire la propria voce", commen-
ta Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale del presidente eletto. Altrettanto forte
la risposta della Ue, con Ursula von der Leyen, la presidente della Commissione Europea, che
condanna l'arresto senza mezzi termini insieme ai governi di Francia, Italia e Germania. Paro-
le analoghe dal ministro degli Esteri britannico Dominic Raab: "Invece che perseguitare Na-
valnyj, la Russia spieghi in che modo  un'arma di distruzione di massa  è stata usata  sul suo 
territorio".  Per tacere del modo in cui i sicari di Mosca l'hanno usata due anni or sono in In-
ghilterra quando provarono a eliminare l'ex-spia russa Sergej Skripal.
Condannando Putin, pur senza nominarlo, l'Occidente fa il suo dovere:  in difesa dei diritti
umani e dei valori democratici, dovunque siano in pericolo. E nella Russia del 2021. all'ini-
zio dell'anno che segna il trentennale del crollo dell'Unione Sovietica, lo sono certamente.
E' interessante notare anche cosa conrobatte il Cremlino: i leader occidentali, minimizza il
ministro degli Esteri Sergej Lavrov, usano il caso Navalnyj per "distogliere l'attenzione dai
problemi interni". evidente allusione al recente assalto dei sostenitori di Trump al Congres-
so di Washington.  "La democrazia americana è zoppa", sosteneva in proposito  nei giorni
scorsi Konstantin Kosachyov, un alto esponente del Cremlino, "pertanto gli Stati Uniti non
hanno più diritto di celebrarla, tantomeno di imporla agli altri": forse anche per questo Mo-
sca ha avuto l'audacia di arrestare Navalnyj dopo avere provato ad assassinarlo. Ma la de-
mocrazia in America, per citare Tocqueville, ha dimostrato ancora una volta la sua resilien-
za. E Biden, determinato a rafforzare l'alleanza atlantica, diversamente da quanto faceva il
suo predecessore, ha messo onsieme un Dream Team di politica estera per fare i conti con
la Russia.

Lucianone 

L' Opinione del Giovedì - Conflitto generazionale: sarà attenuato od esplosivo con la fine della pandemia?

 4 febbraio '21 - giovedì                                4th February / Thursday                        visione post - 6

Dal tutto andrà bene a una solidarietà non del tutto e sempre
praticata -
"Andrà tutto bene", questo era il motto che durante la prima
ondata della pandemia era diventato virale, dettato dalla spe-
ranza  che il Male fosse solo passeggero, ma anche dalla paura,  scioccante, che tutti stavamo provando (non era dunque solo in
Cina!); paura e subito dopo terrore da allontanare, appunto iniet-
tando buone dosi di speranza attraverso  quelle parole quasi
salvifiche: State tranquilli, tutto passa e allora tutto andrà bene...

Rifacciamo un pò di storia della pandemia, tornando indietro.
Dopo Codogno e Vò che sembravano aver contenuto  attra-
verso le quarantene pesanti ma serie il numero dei decessi, ci
furono improvvise le fiammate di Nembro e Alzano Lombardo
(in Lombardia) che giorno dopo giorno cominciarono a conta-
re centinaia e quindi migliaia di morti da Covid. E ci si accor-
se che questo invisibile e perfido virus colpiva in gran parte
gli anziani e i molto anziani.
CONTINUA...
to be continued...



martedì 2 febbraio 2021

Ultime notizie - dall'Italia e dal Mondo / Latest news

 2 febbraio '21 - martedì                                2nd February / Tuesday                      visione post - 4

Roma / crisi di governo
Le consultazioni
Entro le 20 Fico al Quirinale / Renzi ai suoi: "Nessun passo avanti" / Niente firma al verbale del
tavolo / Orlando: "Non sciupare occasione".
Il leader di Iv: «Due gli scenari, accordo o governo istituzionale». Possibile secondo giro di consultazioni 
Il tavolo è fermo. Almeno così le voci vicino a Italia Viva rilanciano. Il nodo di stamattina riguarda la prescrizione. Il partito guidato da Matteo Renzi, «non condivide il lodo Orlando». Anzi, spiegano le stesse fonti: «Non c’è nessun accordo sulla prescrizione e sul processo penale». 

Coronavirus /  bollettino del 2 febbraio
9.660 nuovi contagi e 499 morti nelle ultime 24 ore.  Tasso di positività: 3,9%

ROMA. Sono 9.660 i casi Covid in Italia nelle ultime 24 ore, contro i 7.925 di ieri, ma con molti più tamponi, 244.429, oltre centomila in più. Tanto che il tasso di positività cala nettamente da 5,56% a 3,9%. In crescita invece i decessi, 499 (ieri 329), per un totale che ormai sfiora le 90mila vittime, 89.344. Tornano a diminuire le terapie intensive occupate, 38 in meno (ieri +37), 2.214 in tutto con 158 ingressi del giorno, mentre aumentano, per il secondo giorno di fila, i ricoveri ordinari: +57 (ieri +164), per un totale di 20.317. In Italia tutte le Regioni restano sotto la soglia dei mille nuovi contagi nelle ultime 24 ore. Nello specifico, la Sicilia ha comunicato il maggior numero di test positivi: 984, seguita da Campania (919) e Lombardia (912). Otto regioni continuano a non comunicare il dettaglio dei test antigenici rapidi positivi: si tratta di Sicilia, Liguria, Marche, Abruzzo, Umbria, Basilicata, Molise e Valle d'Aosta.

Birmania / golpe in Myanmar

Aung San Suu Kyi incriminata per  importazione illegale di walkie-talkie

L'accusa alla Premio Nobel di aver violato le leggi sull'import. Così il generale Min Aung
Hlaing ha rotto il patto con la leader birmana che sembrava vantaggioso.

PECHINO - I generali del Myanmar aggiungono un tocco surreale al colpo di stato. La polizia birmana ha annunciato che Aung San Suu Kyi, deposta e arrestata nel golpe di lunedì, è accusata formalmente di aver violato la legge sulle importazioni. Perquisendo la residenza della Premio Nobel per la pace i poliziotti hanno trovato quattro apparecchi radio walkie-talkie che sarebbero stati importati illegalmente. Suu Kyi resterà in arresto almeno fino al 15 febbraio «perché si possano sviluppare le indagini sul reato», dice la polizia del Myanmar. Parlando del golpe Min Aung Hlaing, comandante dell'esercito birmano ha dichiarato: «Questa soluzione era inevitabile, dovremo guidare il Paese fino alle nuove elezioni». La dichiarazione è stata pubblicata sulla pagina Facebook di «Tatmadaw», nome ufficiale delle Forze armate del Myanmar (Birmania). In passato, il generale si sarebbe rivolto direttamente ai suoi sostenitori dal suo account personale di Facebook; coltivava i social network perché inseguiva la popolarità e aveva ambizioni presidenziali. Ma nel 2019 la sua pagina è stata oscurata perché «incitava all'odio etnico» (contro la minoranza Rohingya che secondo lui non faceva parte della nazione birmana e doveva essere cacciata con la forza).


Lucianone