mercoledì 31 agosto 2016

Ultime notizie - dall'Italia / Latest news

31 agosto '16 - mercoledì                 31st August / Wednesday             visioni post - 21

TERREMOTO
Nuovi forti scosse: paura nelle Marche -
Sequestrati edifici / la Finanza in Regione -
Amatrice: morto 23enne ferito / per ora 294 le vittime -
Lavori antisismici:; ditta senza certificato -

LAVORO
Disoccupazione in calo: all'11,4% -
Aumenta di nuovo il dato di quelli che non cercano lavoro -
L'Italia resta in deflazione -

MUSICA per il terremoto
"Il jazz per Amatrice": se il ritmo è solidale -
I concerti in tutta Italia / Anche ad Ascoli musica solidale -
Dopo la felice esperienza dello scorso anno (600 musicisti,100 concerti, 12 ore di musica e un sostanziale contributo alla causa), il jazz italiano torna in campo per aiutare le popolazioni colpite dal sisma. Il previsto concerto per L'Aquila si trasforma così in evento benefico a favore delle vittime del terremoto che ha colpito l'Italia centrale: “Il Jazz Italiano per l’Aquila”, iniziativa sostenuta e promossa per il secondo anno consecutivo dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e realizzato da Associazione I-Jazz, unitamente a MIDJ Musicisti italiani di Jazz e Casa del Jazz, diventa per questa edizione “Il Jazz Italiano per Amatrice  e per gli altri territori colpiti dal sisma”. 

Domenica 4 settembre, due grandi eventi con numerosi concerti caratterizzeranno la giornata: a Roma, dalla mattina al tardo pomeriggio alla Casa del Jazz, e in serata a L’Aquila nel piazzale adiacente la Basilica di Santa Maria di Collemaggio. Inoltre, buona parte dei 20 palchi originariamente previsti a L’Aquila troveranno ospitalità in altre città italiane. Oltre a L’Aquila e Roma, sono previsti infatti concerti a Milano, Torino, Napoli, Novara, Parma, Catania, Courmayeur, Pisa, Cantalupo in Sabina (RI), Barga, Empoli, Fano, Lecce, Nuoro e S. Anna Arresi, Lampedusa e molte altre città che si stanno aggiungendo in queste ore.

La grande maratona del jazz, con oltre 700 artisti impegnati in circa 110 concerti, distribuiti nel centro storico del capoluogo abruzzese, che si è tenuta per la prima volta lo scorso anno con la presenza di circa 60.000 persone, si sposta, quindi, a Roma e in altre città italiane, per concludersi con un grande concerto serale a L’Aquila, di fronte la Basilica di Collemaggio per problemi di sicurezza e logistica (si attendevano per questa edizione circa 100.000 persone), e per rispetto delle popolazioni colpite dal tragico terremoto della scorsa settimana. L'elenco dei protagonisti nelle varie sedi comprende Tullio De Piscopo, Fabrizio Bosso Quartet, Maurizio Gammarco Trio, Raphael Gualazzi, l'Orchestra Sinfonica Abruzzese, Fabio Zeppetella Quartet, Gabriele Mirabassi e Roberto Taufic, Giorgio Li Calzi, Barbara Casini Quartetto, Motus Trio, Patrizia Scascitelli e moltissimi altri. 

Lucianone

sabato 27 agosto 2016

SPORT - calcio / Serie B - 1^ giornata 2016/17

27 agosto '16 - sabato                27th August / Saturday                      visione post - 5

Verona Hellas forza 4, Frosinone e Carpi ok!
- La riscossa delle retrocesse
- Colpo esterno del Cittadella a Bari
- Esordio da sogno per il Benevento
- Avellino - Brescia e Pro Vercelli - Ascoli terminano in parità

I RISULTATI DELLE PARTITE
Avellino   1     Bari            1     Benevento   2     Frosinone   2     Pro Vercelli   1    
Brescia      1     Cittadella   2     Spal             0     Entella        0     Ascoli            1

Verona H.   4     Vicenza   0     Salernitana   1
Latina         1     Carpi      2     Spezia            1

Lucianone

giovedì 25 agosto 2016

Sport - calcio / serie A - 1^ giornata - 2016 / 17

25 agosto '16 - giovedì               25th August / Thursday                        visione post - 14

I RISULTATI DELLE PARTITE
Juventus     2     Roma      4      Atalanta   3     Bologna   1     Chievo   2      Empoli        0
Fiorentina    1     Udinese   0      Lazio       4     Crotone    0     Inter       0     Sampdoria   1

Genoa    3     Milan    3     Palermo    0     Pescara   2
Cagliari   1     Torino   2     Sassuolo   1      Napoli    2

CLASSIFICA
Bologna, Chievo, Genoa, Juventus, Lazio, Milan, Roma, Sampdoria, Sassuolo 3  /
Napoli, Pescara 1  /   Atalanta, Cagliari, Crotone, Empoli, Fiorentina, Inter, Palermo, Torino,
Udinese  0

Lucianone

mercoledì 24 agosto 2016

Ultime notizie - dall'Italia / Latest news today

24 agosto '16 - mercoledì                24th August / Wednesday                  visione post - 15

CENTRO ITALIA
Terremoto devastante in provincia di Rieti e Pescara: almeno 159 morti, molti bambini
Migliaia gli sfollati / La terra continua a tremare / Amatrice: un paese raso al suolo.
Epicentro ad Accumoli, vicino Rieti. La prima scossa alle 3.36 di mattina, la seconda alle 
4.33. Il sisma avvertito anche a Roma e Bologna. In serata nuove, violente scosse nell'area 
di Anatrice, Pescara del Tronto e Accumoli dove oscillano le tende nei campi di soccorso.

Renzi: «Non lasceremo nessuno da solo»L’urlo dell’infermiera: «Scappate, fuori tutti»Siete nei luoghi del terremoto?Inviate foto e video Giornalista travolto dai massi: «Scene apocalittiche, i morti saranno più di cento» Peronaci
L’Avis: «Serve sangue». I numeri della Protezione Civile«Un aiuto subito» per i paesi colpiti con il «Corriere» e «La7»
Accumoli, la polemica: «I soccorsi arrivati tardi»Le banche: «Sospendere i mutui delle case danneggiate»
Un sopravvissuto: «Io fortunato»Il sismologo: «Evento tipico»



Avvolti in coperte, in strada, nelle tendopoli: la prima notte fuori casa degli sfollati Le foto

sabato 20 agosto 2016

IDEE - Sulla perdita della memoria

10 settembre '16 - sabato             10th September / Saturday  

Sport / Olimpiadi di Rio 2016 - edizione XXXI

20 agosto '16 - sabato               20th August / Saturday                         visione post - 7











Lucianone

Ambiente / scienze - Il caso dello squalo della Groenlandia

20 agosto '16 - sabato                20th August / Saturday                        visione post - 21

-
(da 'la Repubblica' - 13 agosto '16 - Luca Fraioli)
Una decina di anni prima era morto Caravaggio, di lì a poco sarebbe nato il futuro Re Sole
Luigi XIV. E lei, la femmina di squalo della Groenlandia, ignara di ciò e delle vicende uma-
ne che si sarebbero succedute nei quattro secoli a venire, già nuiotava nelle gelide acque 
dell'Oceano Artico. Lo ha fatto per circa 400 anni, appunto, prima di finire nella rete di un
pescatore. Una morte ingloriosa per quello che si è scoperto essere il vertebrato più lon-
gevo della Terra.   E' stato proprio il sacrificio di quell'esemplare che ha permesso a un 
team di ricercatori danesi e norvegesi di analizzarne il corpo e stabilirne l'età record in un articolo pubblicato su Science.  -  Julius Nielsen, dell'Università di Copenaghen,  e i suoi
colleghi dell'Università Norvegese dell'Artico hanno esaminato 28 squali della Groenlandia
pescati per errore (la loro carne non è commestibile). Hanno anche dovuto ideare un siste-
ma ad hoc per determinare quanti anni avessero vissuto: normalmente gli squali si datano 
contando le stratificazioni successive di alcune ossa, un pò come succede per gli anelli di ac-
cresciomento delle piante. Ma il Somniosus microcephalus ha uno scheletro morbido, sen-
za strati che si depositano anno dopo anno. "Tuttavia" spiega il professor Nielsen "il cri-
stallino del suo occhio contiene una proteina che viene sintetizzata alla nascita e non cam-
bia durante tutto il corso della vita".  -  Quasi fossero fossili viventi, gli scienziati hanno
applicato il metodo di datazione del radiocarbonio alla proteina contenuta nell'occhio dei
28 squali della Groenlandia. Un'esame affidabile, ma che lascia un grande margine  di in-
certezza: per l'esemplare più anziano tra quelli esaminati , il test del carbonio ha offerto
una forchetta compresa tra 272 e 512 anni di vita, per una media di 392.
Ma se anche l'età reale dello squalo fosse di "appena" 272 anni, s-arebbe suffiente a con-
segnare al Somniosus microcephalus lo scettro di animale vertebrato più longevo e a sdestare dal primo posto la balena artica (211 anni). Il record assoluto, invece, continua ad
appartenere a un invertebrato, la vongola oceanica che supera i 500 anni di vita.
"Si tratta certamente di un organismo anomalo" commenta Marco Faimali, responsabile
dell'Istituto di scienze marine del Cnr a Genova.   "D'altra parte vive in condizioni estre-
me, in acque con temperature intorno a zero gradi centigradi, dove è fondamentale vive-
re con lentezza". In effetti lo squalo della Groenlandia  sembra muoversi al rallentatore, 
se confrontato con i suoi cugini dei Tropici. Ed è lento anche nella crescita: un centimetro
all'anno, fino a raggiungere quasi cinque metri di lunghezza. E decisamente lunga è anche
la sua pubertà: il Somniosus microcephalus raggiunge la maturità sessuale alla veneranda 
età di 150anni.  "Questa scoperta ci conferma che l'invecchiamento non è inevitabile" dice
Alessandro Cellerino,  professore di Fisiologia alla Scuola Normale di Pisa. Tra i suoi corsi
uno specifico sulla biologia dell'invecchiamento che prende spunto dalla frenetica vita dei
killifish turchesi, pesciolini africani costretti a crescere  e  riprodursi  in meno di tre mesi, 
prima che gli stagni della savana si prosciughino per la siccità.

Continua... to be continued...

martedì 16 agosto 2016

Musica / jazz - Il sax Benny Golson, l'ultimo mito

16 agosto '16 - martedì                16th August / Tuesday                   visione post - 23

In tour mondiale dopo la pubblicazione del nuovo
album e dell'autobiografia, Benny Golson è in Italia,
a Sanremo, dove tiene un concerto proprio il 16 agosto
per l'UnoJazzFestival. 

(da la Repubblica - 13 agosto '16 - intervista di Giacomo Pellicciotti / Roma)

IL JAZZ DI GOLSON E LE MILLE VITE 
DELL'ULTIMO MITO
C'è una foto in bianco nero che racconta meglio di tante altre l'età dell'oro del jazz.
E' stata scattata  da Art Kane quasi 60 anni fa, il 12 agosto del 1958, alle 10 di matti-
na in una strada di Harlem, New York.  Raffigura un bel pò di bambini e 57 giganti.
Giganti del jazz, da Charles Mingus a Thelonious Monk. E di quei miti della musica
mondiale ne restano in vita soltanto due: Sonny Rollins e Benny Golson.   E proprio
Benny  "Jazz Legend"  Golson, ottantasette anni, è alle prese  con  la  sua  ennesima 
nuova giovinezza: un disco appena uscito, Horizon Ahead, un'autobiografia, Whisper 
Not, in cui ripercorre le sue tante vite da musicista. E un tour mondiale che arriva an-
che in Italia, il 16 agosto al Festival Unojazz di Sanremo. -  Ottantasette anni, quindi.
Senza perdere un briciolo di energia, continuando a soffiare nel suo sax tenore  con
quel vibrato ruvido che sa  intenerirsi nelle ballads  più romantiche. Durante  la sua
lunga carriera, Golson ha incrociato tutti i più grandi, dal suo amico d'infanzia John
Coltrane - frequentavano la stessa classe - ai tanti altri con i quali ha condiviso la mu-
sica e il palco: Dizzy Gillespie, Clifford Brown, i Jazz Messengers di Art Blakey diven-
tandone il direttore musicale, Art Farmer con cui fondò un delizioso Jazztet. Tutti fuo-
riclasse da libri di storia che purtroppo oggi si possono ascoltare solo sui dischi.



Ma Benny Golson è ancora qui, un artista che ha composto jazz standards famosi
come Blues March, Stablemates, I remember Clifford, Whisper Not, Along came
Betty e Killer Joe, classici sui quali ancora oggi  musicisti più giovani continuano
ad improvvisare. Lo abbiamo intercettato a New York, prima che riprendesse l'ae-
reo per il vecchio continente.
G. Pellicciotti - "Lei ha vissuto tutta la storia del jazz moderno del Novecento, dal be bop
di Charlie Parker al free di Coltrane e Ornette Coleman. Quali sono i musicisti che l'han-
no colpito di più, tra quelli che ha incontrato?"
"Art Blakey, non solo perchè era il più grande batterista con cui ho suonato, ma perchè
era una persona fantastica. Non certo un intellettuale, ma con il suo feeling sapeva rac-
contarti tutto a cuore aperto".
G. Pellicciotti - "Non dimentica John Coltrane?"
Eravamo come fratelli, ci vedevamo ogni giorno da giovani a Filadelfia, ogni giorno per 
ragioni professionali e di studio, oltre che di amicizia. Poi anche a New York non ci sia-
mo persi di vista.  Mi ricordo di una sera  al Newport Festival  quando lui sbalordì tutti
col suo sax soprano e un ipnotico My favourite things. Era fantastico. Quella stessa se-
ra suonai anch'io con Art Farmer e il nostro Jazztet. Fu una notte magica"
G. Pellicciotti - "E' vero che la musica fa restare giovani? Forse per questo lei continua a 
fare tour in giro per il mondo"
Credo di sì, ma io continuo a suonare dal vivo perchè la musica è la cosa che amo di più
e adoro farla ascoltare anche agli altri. Questa è la ragione vera. Ho cominciato a nove
anni con un piano verticale che avevamo in casa. Mia madre dava lezioni di piano ed io
già pensavo di poter diventare un grande interprete di Chopin o Rachmaninov. Ma nel
mio quartiere si sentiva solo blues e, a quattordici anni, cambiai idea e passai al sasso-
fono. Niente pianoforte classico, ma scelsi il jazz e mia madre la prese come un orribi-
le tradimento. Fu così che Coltrane ed io cominciammo a vederci quotidianamente e a
studiare insieme, assorbendo gli stili di Lester Young, Don Byas e degli altri grandi sas-
sofonisti. Finchè nel 1945 arrivò in concerto a Filadelfia Charlie Parker, il pioniere del
be bop che cambiò le nostre vite per sempre.
G, Pellicciotti - "Lei ha partecipato anche al film "The Terminal", in cui interpreta il 
jazzista del cui autografo va a caccia il protagonista Tom Hanks. Come lo hanno coinvolto
nel film e cosa ricorda di quell'esperienza?"
Un giorno mi ha chiamato Spielberg, dicendomi che mi seguiva fin dai giorni dell'uni-
versità e che il suo pezzo favorito  era il mio I remember Clifford.  E' stato un privile-
gio raro partecipare a quel grande film con un finale così romantico.



 

Lucianone

mercoledì 10 agosto 2016

Sport - Olimpiadi di Rio 2016 - edizione XXXI

10 agosto 2016 - mercoledì              10th August / Wednesday               visioni POST - 28


 di 

Come non definire Fabio Basile come il nostro semplice Grande Guascone delle Olimpiadi di Rio?
La sua è la 200esima medaglia d'oro, ragazzi!




Il fiorettista siciliano Daniele Garozzo: il nostro moschettiere emulo di D'Artagnan


Le nostre due gemelle-sincro ci hanno dato proprio una bella soddisfazione!
Le potevano battere solo le cinesi. Complimenti anche al papà Giorgio Cagnotto, ex campione.


La prima medaglia italiana alle Olimpiadi di Rio è quella d'argento di Rossella Fiamingo



Lucianone

Scienze / personaggio - Schiaparelli: l'astronomo che ha fatto scoprire Marte

10 agosto '16 - mercoledì                10th August / Wednesday             visione post - 13


(da 'L'Arena' - 22/03/2016 - SCIENZA / Piero Capone)
E' stato il più giovane direttore dell'Osservatorio di Milano Brera; da astronomo ha
disegnato per primo la mappa di Marte, tracciando i famosi canali marziani: così, in
suo onore, l'Agenzia spaziale europea e quella russa hanno battezzato con il nome di
"Giovanni Schiaparelli" il modulo di atterraggio della sonda ExoMars, lanciata il 14
marzo (2016) da Bajkonur, in Kazakistan, e destinata alla ricerca di forme di vita sul
Pianeta Rosso.  -  Dall'Osservatorio di Brera, infatti, nel 1874, Schiaparelli, impiegan-
do un piccolo telescopio equatoriale cominciò le sue ricerche sulla topografia di Mar-
te: a lui, infatti, si deve il primo vero rilievo cartografico del pianeta. Prima di allora 
esistevano solo vaghi disegni che illustravano con macchie color rosso-ocra i cosiddet-
ti "continenti"; altre zone più scure, "gli oceani", e due macchie bianche in corrispon-
denza delle regioni polari.  -  Già l'anno successivo  Giovanni Schiaparelli  presentava all'Accademia dei Lincei la sua prima mappa di Marte: in questo caso, però, la carta,
oltrechè mostrare "continenti", "oceani" e regioni polari, evidenziava una serie di li-
nee scure, stranamente diritte e nette che l'astronomo denominò "canali".

Continua... 
to be continued...

giovedì 4 agosto 2016

POLITICA / Elezioni americane - Intervista a Drew Westen: Hillary o Trump?

4 agosto '16 - giovedì                  4th August / Thursday                 visione post - 20


(da la Repubblica - 1 agosto '16 - L'Intervista / Anna Lombardi)
"Ce lo insegna la storia ma anche la psicologia: quando la gente ha paura per la
propria vita guarda all'uomo forte come a una risorsa. Per questo la palese ammi-
razione di Donald Trump verso il presidente russo Vladimir Putin non sconvolge
più di tanto gli americani: anzi è sempre più condivisa. Molti vedono in Putin un 
vero leader: uno che ha  il controllo  delle cose, proprio quel tipo di controllo che 
in America - pensano - adesso manca".  Psicologo  e  scrittore, il professor Drew
Westen, che insegna Teoria della Personalità alla Emory University di Atlanta, sa 
bene quanto l'emotività conti in campagna elettorale. Il suo saggio "La mente po-
litica. Il ruolo delle emozioni nel destino di una nazione" (pubblicato  in Italia da
Il saggiatore) è diventato la Bibbia degli strateghi. 
Anna Lombardi - "Ma i russi non erano il nemico storico degli americani?"
Drew Westen: "L'immaginario è profondamente cambiato. Anche i più anziani hanno 
dimenticato la guerra fredda da un pezzo. Già finita con gli anni Ottanta. Ora il nemi-
co è lo Stato Islamico. Altro che missili". ù
A. Lombardi - "Neppure gli hacker del Cremlino fanno più paura?"
D. Westen: "Ma oggi il pericolo è ben altro: si nasconde davanti a noi. In quale centro
commerciale i terroristi colpiranno? In quale locale notturno? In quale chiesa o sina-
goga?".
A. Lombardi - "E' per questo che la retorica anti islamista di Trump funziona?".
D. Westen: "Anche. La questione fondamentale è che oggi l'elettorato medio americano
si trova a vivere in una situazione dominata dall'insicurezza. Roba che, non diciamo ven-
ti, ma neppure dieci anni fa avrebbero mai immaginato".
A. Lombardi - "E così il tycoon conduce una campagna elettorale che è decisamente l'opposto
del messaggio di speranza lanciato da Obama e di ottimismo perseguito oggi da Hillary. Qua-
le sentimento prevarrà?"
D. Westen: "Credo che i commentatori, gli americani innanzitutto ma anche voi europei,
sbaglino a ritenere che il messaggio di Trump sia solo incentrato sulla paura. Per i suoi
elettori non è così, anzi loro considerano quello di Trump un messaggio di speranza mol-
to più efficace di quello democratico".
A. Lombardi - "Un nuovo sogno americano?"
D. Westen: "Quando Trump dice 'rifacciamo grande l'America" li riporta col pensiero
all'America dei loro genitori, dove tutto era, almeno apparentemente, da persone  che
non avrebbero mai immaginato di vedere i loro posti di lavoro a rischio, di poter perde-
re la casa, l'automobile e tutte le componenti del sogno americano. Hanno scoperto la 
loro vulnerabilità con la crisi del 2008. E da allora hanno paura: sì, paradossalmente
per loro la paura coincide con l'arrivo di Barack Obama".
A. Lombardi - "Ma nel frattempo l'economia si è ripresa, l'America sembra uscita dalla
Grande Recessione"
CONTINUA... 
to be continued...

Spettacoli / società - Il documentario inaspettato sulla 'web people' a Esino Lario

4 agosto '16 - giovedì                    4th August / Thursday                      Visione post - 16


(da la Repubblica - 8 luglio '16 - di Simona Spaventa)
Un piccolo paese di 761 anime arroccato sui monti che d'un tratto si trova ad ospitare
un migliaio di nerd da tutto il mondo. La storia del raduno di Wikipedia di qualche set-
timana fa a Esino Lario è qualcosa di così surreale da avere già in nuce gli elementi per
diventare un film. La cosa non è sfuggita a due giovani filmmaker diplomati alla Civica,
Chiara Campara e Lorenzo Faggi, che da mesi si sono installati nella piccola comunità
sopra il lago di Como decisi a realizzare un documentario.  Titolo (rovvisorio) Le allet-
tanti prome"sse, produzione low budget della bergamasca Lab80, il film - probabilmente
pronto entro la fine dell'anno, destinato al circuito dei festival  e  delle sale d'essai - vuo-
le entrare dietro le quinte di "Wikimania" seguendola  dal punto di vista degli abitanti
del borgo, "per parlare di tradizione e modernità, di tecnologia e natura, e anche di ac-
coglienza e chiusura", dice Faggi, 36 anni, che da queste parti è nato.  E proprio chiac-
chierando coi vecchio amici di Mandello Lario ha avuto l'idea del documentario. "Un
anno e mezzo fa, ritorno al paese e gli amici40 rifugiati nigeriani mi dicono: 'Ma lo sai
che a Esino ci sono 40 rifugiati nigeriani e pakistani in attesa di soggiorno? Stanno in
un vecchio albergo, la Montanina'. La settimana dopo la notizia boom: "Esino ha bat-
tuto Manila e sarà la sede del raduno dei Vikipediani. A quel punto faccio due più due,
e mi si accende una lampadina: Esino sarebbe diventato un caso di respiro universale,
una sorta di laboratorio sociale dove sarebbe stato possibile osservare un piccolo mon-
do isolato nel suo  tentativo di rapportarsi  al cambiamento, alla modernità.    Perchè 
quando la contemporaneità ti bussa alla porta, tu in qualche modo devi gestirla. e noi
volevamo capire come".  -  Così, nel marzo 2015  Chiara e Lorenzo con le loro teleca-
mere arrivano in paese e iniziano a frequentare gli abitanti. Senza tesi preconfezionate
in tasca, "il nostro sarà un documentario di osservazione, non ci saranno interviste po-
sate, saranno le immagini e le azioni dirette dei personaggi a tessere il filo della narra-
zione". Un lavoro lungo, perchè non bastano poche ore a conquistarsi la fiducia delle
persone. Loro, hanno deciso di seguirne una manciata, per avvicinarsi ai punti di vista 
più diversi.  C'è la signora anziana che ha ristrutturato parte della casa per poter ospi-
tare i "wikipediani" e per poter comunicare con loro ha deciso di seguire, per la prima
volta in vita sua, un corso d'inglese, e c'è il giovane migrante  che mentre cerca lavoro
si dà da fare al raduno come volontario. C'è l'organizzatrice, Iolanda Pensa, ricercatri-
ce all'università di Lugano  e  volontaria di Wikipedia  che è stata la promotrice della
candidatura di Esino, e c'è l'unica famiglia di allevatori rimasta in paese  che in tutto
questo trambusto fa la transumanza delle bestie e continua il suo lavoro antico senza
fare un plissè.
Continua...
to be continued...