domenica 26 giugno 2016

Ultime notizie >>> dal Mondo / latest news today

26 giugno '16 - domenica                 26th June / Sunday                      visione post - 5

 POST REFERENDUM Brexit
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S C O Z I A  all'attacco
"Veto all'uscita dall'Europa" / La Scozia: "Possiamo bloccare l'uscita dal Regno Unito
dall'Europa" / La Premier Sturgeon: "E' contrario ai nostri interessi, non ratificheremo 
il risultato"
La Scozia potrebbe mettere il veto all’uscita del Regno Unito dalla Ue. È quanto ha riferito la prima ministra scozzese, Nicola Sturgeon parlando alla Bbc. In Scozia i Remain hanno prevalso con il 62% dei consensi nel referendum di giovedì. La strada indicata dalla leader scozzese, che già ieri ha rotto gli indugi ipotizzando per la Scozia un trattamento ad hoc nei rapporti con la Ue, ha detto che «naturalmente chiederà ai deputati di negare il consenso legislativo» all’esito del referendum. Insomma niente ratifica dalle parti di Holyrood. 

Lucianone

martedì 21 giugno 2016

Musica - ASA: l'artista franco-nigeriana che difende i Diritti civili

21 giugno '16 - martedì            21st June / Tuesday                     visone post - 17


Asa (si legge Asha) in lingua yoruba significa "falco" e con le qualità e la grinta di questo
uccello predatore questa franco-nigeriana di 31 anni ha conquistato il successo in brevissi-
mo tempo. Secondo Forbes, Asa è tra le quaranta celebrità africane più potenti: ha conqui-
stato il terzo posto nelle chart di Billboard, settore World Music, due dischi di platino, 300
concerti sold out ed è apprezzata da Lenny Kravitz e Angelique Kidjo.   Il 26 agosto 2014,
Bukola Elemide (questo il suo vero nome), nata a Parigi da genitori nigeriani, ha pubblica-
to il suo terzo album, 'Bed of Stone'.  Per il nuovo disco, tra soul. etno e pop, aveva bisogno
di sentire nuove sensazioni. "Volevo essere come una signora  che cade  da uno skateboard
davanti a dei ragazzini o che va a tutto gas per la prima volta su una motocicletta" racconta.
Dead again, il primo singolo scritto di getto con Blair MacKichan, parla di un'amicizia tra-
dita, mentre Love Found Me è un invito romantico e Grateful ha una spirit200 ragazzeualità ancestrale
e al tempo stesso moderna.  Il disco è stato scritto  in viaggio  tra Lagos, Berlino, gli Stati
Uniti e Londra: "Dopo un tour durato due anni volevo incontrare gente nuova e fare tutto
quello che non ero riuscita a portare a termine"..
Fra gli impegni più importanti, la difesa dei Diritti umani. Asa, incurante dei rischi (spesso
torna nel povero villaggio  di Alagbole  dove vivono i suoi parenti), ha condannato aperta-
mente con un tweet le violenze dei Boko Haram, gli jihadisti che hanno rapito 200 ragazze
nigeriane con la minaccia di venderle dopo averle costrette a convertirsi all?islam: "Sta ac-
cadendo in NIgeria oggi! Spero che questo orrore finisca presto".


Lucianone

Appuntamenti - Arte / Musica / Fotografia

21 giugno '16 - martedì                 21st June / Tuesday                visione post - 11

ARTE

Alfons Mucha
Atmosfere Art Nouveau
Palazzo Ducale - Genova  
fino al 18 settembre 2016

MUSICA


Charles Aznavour tra di noi
ARENA di Verona - Verona
14 settembre 2016 - mercoledì

Festival Internazionale delle Orchestre Giovanili
National Youth Jazz Orchestra (britannica)
accompagnata da Fabrizio Bosso
Martedì 12 luglio '16  -  ore 21.00
Romanian Youth National Orchestra
con la violoncellista Julia Hagen
Venerdì 15 luglio '16  -  ore 21.00
UniCredit Pavilion, Piazza Gae Aulenti 10 - Milano

PORRETTA SOUL FESTIVAL  -  sweet soul music 
Rufus Thomas Park 
Porretta Terme / Bologna - Italy
21 / 24 luglio 2016 - 29th year

FOTOGRAFIA

WILLIAM KLEIN -Il mondo a modo suo
Milano - Palazzo della Ragione, Piazza dei Mercanti 1
dal 17 luglio all' 11 settembre 2016
Curata da Alessandra Mauro, promossa e prodotta dal Comune di Milano 
con Civita, Contrasto e GAmm Giunti, la mostra raccoglie oltre 150 opere
originali, alcune delle quali di grande formato, tutte provenienti dall'archi-
vio personale di Klein.

LA GUERRA BIANCA
1915 - 1918: Vivere e morire sul fronte dei ghiacciai
Fotografie di STEFANO TORRIONE
Trento - Palazzo delle Albere / Via R. da Sanseverino, 45
fino al 25 settembre 2016


Continua... to be continued...












domenica 19 giugno 2016

Ultime notizie >>> dall'Italia e dal Mondo / Latest news

19 giugno '16 - sabato                19th June / Saturday                      visione post - 14

ITALIA  -  Elezioni amministrative
Roma: Virginia Raggi (Cinque Stelle) stravince su Giachetti (Pd) ed è sindaco della capitale
Torino: Appendino (Cinque Stelle) vince su Fassino (Pd) ed è il nuovo sindaco 
Milano resta nelle mani del Pd con Sala
A Napoli si riconferma sindaco De Magistris (Sinistra)

Sport / calcio - Francia
EURO 2016
Colpo dell'Albania, battuta la Romania (Romania - Albania  0 - 1)
Svizzera e Francia si chiude in pareggio (0 - 0): qualificati anche gli elvetici

TURCHIA 
La denuncia di una Ong: "Fuoco dei soldati turchi, morti 8 migranti, 4 bimbi"

BELGIO -  Bruxelles
Valigie sospette: evacuata la staziobe centrale e un hotel vicino allo scalo
Arrestati 12 presunti terroristi

VATICANO
Il Papa: "I rifugiati sono persone come noi, vogliamo stare con loro"
All’Angelus nuovo appello del Papa ad accogliere chi fugge dalla guerra. «Cerchiamo risposte ai nostri interrogativi, Gesù conosce il cuore dell’uomo come nessun’altro»
«Noi stiamo dalla parte di chi è costretto a fuggire. I rifugiati sono persone come tutti noi e le loro storie ci chiamano all’accoglienza». Nuovo appello di Francesco per chi scappa dalla disperazione. «I rifugiati sono persone come tutti, ma alle quali la guerra ha tolto casa, lavoro, parenti, amici. Le loro storie e i loro volti ci chiamano a rinnovare l’impegno per costruire la pace nella giustizia- sottolinea il Papa all’Angelus - Per questo vogliamo stare con loro: incontrarli, accoglierli, ascoltarli, per diventare insieme artigiani di pace»: lo ha detto ricordando che domani ricorre la «Giornata mondiale del rifugiato» promossa dall’Onu.  

Lucianone

sabato 18 giugno 2016

Sport - calcio / Europei Francia 2016

18 giugno '16 / sabato                18th- 1 June / Saturday              visione post - 29

RISULTATI
Francia  -  Romania                   2 - 1               10 giugno
Albania  -  Svizzera                    0 - 1                11 giugno
Galles  -  Slovacchia                  2 - 1                 11 giugno
Inghilterra  -  Russia                  1- 1                 11 giugno
Turchia  -  Croazia                     0 - 1                12 giugno
Polonia  -- Irl. del Nord             1 - 0                12 giugno
Germania  -  Ucraina                 2 - 0                12 giugno
Spagna  -  Repubblica Ceca      1 - 0                13 giugno
Irlanda  -  Svezia                       1 - 1                 13 giugno
Belgio  -  Italia                          0 - 2                 13  giugno      
Austria  -  Ungheria                   0 - 2 
Portogallo  -  Islanda                1 - 1
Russia  -  Slovacchia                1 - 2
Romania  -  Svizzera                1 - 1
Francia  -  Albania                    2 - 0
Inghilterra  -  Galles                 2 - 1
Ucraina  -  Irl. del Nord            0 - 2
Germania  -  Polonia               0 - 0
Italia  -  Svezia                         1 - 0    
Repubblica Ceca  -  Croazia     2 - 2  
Spagna - Turchia                     3 - 0 
Belgio  - Irlanda                       3 - 0
Islanda  -  Ungheria                 1 - 1
Portogallo  -  Austria               0 - 0

Lucianone         

martedì 7 giugno 2016

Personaggio - Il clandestino Fahim: un genio degli scacchi, che dà scacco matto alla Francia xenofoba

7 giugno '16 - martedì                7th June / Tuesday                          visione post - 22


(da 'la Repubblica' - 16 febbraio '15 - La storia / Anais Ginori)

Créteil - Francia 
Alla fine, è un bambino che ha dato scacco matto alla destra populista, ai nostri quotidiani egoismi, all'irresistibile tentazione dei proclami xenofobi.  La Francia  che s'interroga  sulle 
frontiere e sull'immigrazione, che a parole vuole rimanere la patria dei diritti dell'uomo ma
nei sondaggi fa volare le idee del Front National, ha scoperto di essere salita sul podio grazie 
a un sans papier, l'ultimo tra gli ultimi, un bambino che non aveva casa, documenti, ma una
straordinaria capacità di giocare agli scacchi.    Fahim Mohammad è diventato il campione francese del torneo mondiale studentesco di scacchi. Un simbolo che ha vinto non solo una
gara internazionale ma anche la partita della vita.
"Se la mia storia può dare speranza ad altri ben venga" si schermisce Fahim, seduto nel giar-
dino di una villetta a Créteil. Anche se oggi non è più un "Re clandestino", titolo della sua au-
tobiografia pubblicata da Bompiani, il ragazzo mantiene  la timidezza di chi ha attraversato umiliazioni e sconfitte.  E' in questa banlieue sud di Parigi  che è approdato  alla fine  di una 
lunga odissea cominciata a Dacca, Bangladesh.  Fahim abitava in una casa "grande"  di due stanze, si sentiva "ricco" rispetto alla povertà di quel paese.     Tutto  è precipitato  nel 2008 
quando l'attivismo politico del padre  ha provocato minacce  alla famiglia Mohammad  e al
piccolo campione in erba. "Lo rapiremo" avevano scritto gli avversari politici di Nura.   Al
padre Nura e al bambino non resta che scappare. Un lungo viaggio che fa tappa a Calcutta,
Roma, Budapest e termina a Créteil, dove c'è la sede dell'associazione Terre d'Asile, ma an-
che una delle migliori scuole di scacchi di Francia. Fahim ha imparato a giocare trascinato
dalla passione del padre. Una folgorazione a soli cinque anni. "D'un tratto la scacchiera si
anima - racconta nel libro - i pezzi si alzano e si dispongono in bell'ordine, le torri si muovo-
no in avanti sul campo avverso, gli alfieri in diagonale, i cavalli scavalcano gli altri pezzi, i
pedoni obbediscono senza digrignare i denti. Il re si mostra docile come un bambino e mi
supplica di proteggerlo, e la regina, la mia regina, forte, rapida, intelligente, dilaga a tutto
campo.  Per Fahim ogni partita è una battaglia, una guerra. "A me piace giocare per vin-
cere", spiega con accanto Xavier Parmentier, da vent'ammi allenatore della squadra fran-
cese giovanile di scacchi. Il maestro che ha portato alla gloria il piccolo campione riassume
le sue capacità: "Ha facoltà di concentrazione formidabili, eccezionali capacità di calcolo,
percezione geometrica dello spazio e ottima memoria gli consentono di prevedere una gran
quantità di varianti, di coniugare in anticipo moltissime mosse e di proiettarsi verso quelle
successive". Parmentier ha fatto lavorare Fahim sulle partite dei grandi campioni: Garry
Kasparov, Anatolij Karpov, Bobby Fisher.    Al ragazzo però piace soprattutto Alexander
Alekhine perchè è un "vero attaccante".
L'incredibile talento di Fahim si scontra con una politica del governo  sempre  più  dura 
con i nuovi immigrati. Il bambino non ha una casa, è costretto a chiamare ogni sera il 115,
il numero che dà  rifugi provvisori  ai senza fissa dimora. E' finalmente inserito a scuola, 
imparando in pochi mesi il francese. A Créteil tutti ammirano il piccolo giocatore benga-
lese superdotato ma sempre clandestino. Fahim rischia l'espulsione  e soprattutto teme che
non potrà mai concretizzare il suo sogno segreto. "La prima volta che ero in cima alla Tour
Eiffel - racconta - ho fatto una promessa a me stesso: un giorno parteciperò ai campionati
europei. IUn ragazzo del Bangladesh ai campionati europei, che forza sarebbe!".
Mossa dopo mossa, Fahim costringe alla resa il governo di destra  che ha fatto  della lotta all'immigrazione clandestina una bandiera. Il 4 maggio 2012, due giorni prima del ballot-
taggio alle presidenziali, un'ascoltatrice parla alla radio di un bambino sans papier che ha
appena conquistato il titolo di campione di scacchi. Il premier di allora, Francois Fillon, 
promette di regolarizzare la situazione.  Oggi Fahim ha 15 anni, si sente pienamente fran-
cese anche se ha nostalgia della madre, la sorella e il fratellino che vivono ancora a Dacca.
La sua favola diventerà presto un film. Ma lui gioca meno a scacchi. "Stenta a ritrovare lo
slancio che lo animava all'arrivo in Francia"  racconta Sophie Le Callennec, antropologa 
che ha scritto con lui l'autobiografia. "Alla sua età, tre anni e mezzo d'inferno non si can-
cellano facilmente - conclude - , Non è più un re clandestino, ma è ancora un re convale- 
scente".



Lucianone
 - 

Istruzione / università e istruzione terziaria - La mappa dei talenti

7 giugno '16 - martedì               7th June / Tuesday                       visione post - 6

Laureati: nel 2030 i nuovi talenti mondiali 
verranno da Cina e India

(da 'Corriere della Sera' - 28 aprile '15 - Agostino Gramigna)
Secondo l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse)
non c'è da proccuparsi per il livello dei laureati nel mondo, in crescita costante.
E l'espansione "dell'economia della conoscenza" assorbirà tutti i talenti. Intan-
to però, sempre l'Ocse, c'informa che nel 2030  Cina  e  India avranno in due il
cinquanta per cento dei talenti mondiali.  E  che l'asse Usa-Europa-Giappone,
sta perdendo il monopolio dei laureati.  -  Le proiezioni della classifica (l'Italia
è molto indietro) si basano  su dati che certificano  una rivoluzione già in atto:
nel 2000, nei cosiddetti "Paesi sviluppati"  c'erano 51 milioni di laureati  nella 
fascia d'età dai 25 ai 34 anni. Nei Paesi del G20 non appartenenti all'Ocse, ov-
vero il blocco di nazioni in via di sviluppo costituitosi nel 2003 (da non confon-
dere con il G20 dei Paesi industrializzati  creato nel 1999)  il loro numero  era 
soltanto di 39 milioni. Nell'ultimo decennio questo divario è quasi scomparso: 
66 milioni dell'Ocse contro i 64 milioni del G20. Se questo trend dovesse conti-
nuare, il numero di 25-34enni con titolo universitario in Paesi come Argentina, 
Brasile, India, Indonesia, Russia, Arabia Saudita e Sudafrica supererà di quasi 
il 40% i coetanei dei Paesi europei e americani. Ecco  perchè  il pool mondiale 
dei talenti già nel 2020 non sarà più concentrato negli Usa, Giappone ed Euro-
pa. C'è da preoccuparsi?

Lucianone


Riflessioni - Cantante degli Eagles e Bataclan / La scorta a Roberto Saviano

7 giugno '16 - martedì               7th June / Tuesday                    visione post - 13                  

Il cantante degli Eagles of Death Metal, la band che si esibiva al Bataclan,
è diventato parecchio impopolare in Francia per aver dichiarato in un'in-
tervista, mesi fa, che se il pubblico parigino  fosse stato armato  la strage
jihadista sarebbe stata evitata. La dichiarazione era così puerile e sciocca
(specie alla luce delle statistiche sui morti ammazzati negli Usa, ovviamen-
te proporzionali  al mostruoso numero  di pistole  e  fucili in circolazione)
che avrebbe meritato di essere accolta con un caritatevole silenzio: quel si-
gnore era pur sempre reduce da un terribile shock. Ma così non è stato; e
le dichiarazioni pro-armi da fuoco del loro leader sono costate agli Eagles
la revoca di un paio di inviti nei festival francesi di quest'estate.
La Francia gode fama, tra i Paesi europei, di essere il più antiamericano.
Più semplicemente è il più europeo. E il meno disposto a dimenticarselo.
L'estrema familiarità che abbiamo con la cultura di massa americana (e
con i miliardi di pallottole che fischiano nel loro magnifico cinema), no-
nostante duri da un secolo, non è bastata a farci vivere come le comparse
di un western. A Parigi, se qualcuno gira per la strada impugnando qual-
cosa di cilindrico, è una baguette.
(da la Repubblica - 22/05/'16 - L'Amaca / Michele Serra)

Io Saviano l'ho visto, venire e andare con la scorta. Ho visto lui e ho visto
la sua scorta. Per settimane e per mesi, Ricordo le facce quasi una per una,
di quelli della scorta. Ricordo le parole dei pochi, tra loro, che avevano vo-
glia di chiacchierare.  Se ne immaginava la vita tesa, lo stipendio basso, la
percezione ondivaga (che va e che viene) di quanto fosse importante il loro
lavoro. Siccome li ho visti, ogni volta che sento qualcuno sproloquiare sul-
la scorta di Saviano penso a Saviano, ma penso anche alla scorta. Saviano
non può dirlo e dunque lo dico io, che ho qualche anno di più: avete rotto
il cazzo. La scorta non se l'è cercata, la scorta non ha cercato lui.  Era un
ragazzo di vent'anni e ha scritto un libro sul male. Il libro ha fatto scanda-
lo (avrebbe dovuto fare scandalo il male). Il male, nelle persone che lo in-
carnano e che ci si arricchiscono, si è molto risentito, e forse gliel'ha giu-
rata.
Gliel'ha giurata quanto, e per quanto tempo? Io non lo so, quanto gliel'ha 
giurata. Ma sicuramente non lo sa nemmeno il senatore D'Anna. Dunque
se ne stia zitto. E' tipico dell'indolenza di una certa Italia - molta Italia -
dire "e però",  "e insomma", "e non esageriamo". E' normale e forse ine-
vitabile che quell'Italia (quella indolente) sia rappresentata in una demo-
crazia elettorale. Ma è anche normale e forse inevitabile che qualcuno le
risponda: occupatevi di quello che capite. Non di quello che non capirete
mai.
(da 'la Repubblica' - 27/05/'16 - L'Amaca / Michele Serra)

sabato 4 giugno 2016

Ultime notizie >> dal Mondo / Latest news today

4 giugno '16 - sabato                    4th June / Saturday                            visione post - 25

ADDIO A 
Muhammad Ali / CASSIUS CLAY >>>  il re della boxe

 Da anni affetto dalla sindrome di Parkinson,
si è spento  all’età di 74 anni. 
L'ex pugile Muhammad Ali è morto nella notte all’età di 74 anni. Lo ha reso noto la famiglia con una dichiarazione. L’ex campione del mondo dei pesi massimi e oro olimpico a Roma ’60 era stato ricoverato giovedì 2 giugno per «precauzione». Le sue condizioni non erano state giudicate gravi, ma data l’età e il morbo di Parkinson, di cui “il Più Grande” era malato da trent’anni, i medici avevano scelto la strada della prudenza. Sul ring, l’ultimo match di Mohammed Ali era stato contro Trevor Barbick l’11 dicembre del 1981, ma il suo ultimo combattimento è terminato venerdì 3 giugno ed era durato 30 anni, da quando gli era stato diagnosticato il morbo di Parkinson. Nato con il nome di Cassius Marcellus Clay Jr. l’uomo che diverrà il più grande pugile di tutti i tempi aveva cambiato il nome in Mohammed Ali quando si era convertito all’Islam. 



 C O M M E N T O  e ricordo
di Luciano Finesso
Lui era già allora, per noi europei, un eroe-campione per tanti motivi, che poi si
potevano riassumere in un solo sostantivo essenziale: contestatore o anti sistema.
Tanto pià che era di colore e soprattutto un nero. Era anti-razzista, era schierato
dalla parte del popolo, soprattutto la parte povera, ed era arrivato  a rifiutare  la
leva militare - come obiettore di coscienza - dando per primo l'esempio"non par-
tecipando alla guerra in Vietnam del Nord", dicendo che a lui quei vietcong non
gli avevano fatto niente di male. Cosa che gli aveva procurato il carcere e la so-
spensione dell'attività sul ring come pugile per 3 anni. Altra cosa non da poco!
Perchè Lui era un grande campione nel pieno della sua forza fisica, ma era stato
coerente fino in fondo alle sue idee, al suo credo. Che poi esprimerà in modo an-
cora più deciso e definitivo con la conversione all'Islam e addirittura cambiando
il suo nome/cognome in Muhammad Ali. Avvicinandosi così alle figure carisma-
tiche di quei tempi in nome della libertà dei neri: Malcolm X e Martin Luter King.
Certamente lui ha intrecciato la sua storia Grande di pugile con la storia Mitica
di uomo tutto d'un pezzo che combatte per i suoi ideali, che ha sfidato i poteri 
forti e così ha cambiato il mondo e la visione che ne avevamo fin lì. E' stato un
supereroe sul ring (dove per la prima volta tutti avevamo visto una farfalla che
pungeva - come lui stesso diceva - l'avversario, ma anche lo sbeffeggiava pro-
vocandolo in tutti i modi) portando una tecnica  e un comportamento mai visti 
e perciò rivoluzionari. Ma è stato anche - e lo è ancora e continuerà ad esserlo -
un grandissimo della Storia umana, appunto al pari dei personaggi mitici, leg-
gendari di cui parlare ai nostri nipoti e i nostri nipoti ai loro figli.

Lucianone

giovedì 2 giugno 2016

CULTURA / lavoro e società - Flessibilità e classe media senza lavoro

2 giugno '16 -n giovedì  e             2nd June / Thursday                           visione post- 10

(da la Repubblica - 21 aprile '16 - R2Cultura / Richard Sennet)
Continuano a chiamarla flessibilità
Sono passati quasi vent'anni da quando scrissi "L'uomo flessibile", uno studio sui
cambiamenti nell'economia e nelle condizioni del lavoro, e la flessibilità a breve ter-
mine, che già a quel tempo iniziava a erodere il nostro lavoro, è aumentata e, anzi,
è andata peggiorando sempre di più.  I cambiamenti a cui stiamo assistendo nella
moderna economia del lavoro sono una paralisi per la classe media, soprattutto la 
classe medio bassa, un vero ristagno. L'esperienza della flessibilità del lavoro a bre-
ve termine nelle imprese camaleontiche ibfluisce sulla struttura delle classi sociali.
Le persone "nel mezzo" hanno meno opportunità di trarre profitto dalla diversifi-
cazione delle tipologie di lavoro. L'offerta di lavoro infatti si è ridotta per loro. Al-
lo stesso tempo le condizioni di lavoro sono diventate più intensamente legate a
un regime di flessibilità. 

Continua... to be continued...

mercoledì 1 giugno 2016

Appuntamenti - Musica e Danza / Fotografia / Arte

1 giugno '16 - mercoledì                    1st June / Wednesday                visione post - 11

Musica / Danza  -  
XXVII edizione del Ravenna Festival
"Mandela Trilogy" /  Mandela musical
Teatro Alighieri  -  dal 9 al 12 giugno '16
Il Ravenna Festival dedica l'edizione 2016 al Nobel per la pace, simbolo della
lotta contro l'apartheid. E dal Sudafrica ospita la "Trilogy", grande affresco
della sua vita in tre atti.
Cellolandia - dal 12 al 18 giugno
Invasione nella città di Ravenna di violoncelli, guidata 
da Giovanni Sollima, con concerti in luoghi e orari diversi
Danza giapponese
Compagnia Sankai Juku "Utsushi"
Palazzo de Andrè -  14 giugno / ore 21
La compagnia tutta maschile diretta 
da Ushio Amagatsu presenta Utsushi

Arte
_______________ 
I Vivarini - 
Lo splendore della pittura tra Gotico e Rinascimento
Palazzo Sarcinelli - Conegliano (Venezia)
20 febbraio - 17 luglio 2016
La prima mostra dedicata ai Vivarini, la famiglia di artisti
che alla fine del Quattrocento domina il magico ambiente
della pittura veneziana


Fotografia
_______________ 
Gianni Berengo Gardin
VERA FOTOGRAFIA - reportage immagini incontri
Palazzo delle Esposizioni - Roma, via Nazionale 194
19 maggio > 20 agosto 2016
Sulla Rotta delle spezie - terre, popoli, conquiste
Museo d'Arte Orientale - Torino, via San Domenico 11
30 maggio > 29 settembre '16
Colori, fascino e storia delle spezie visti
dai fotografi del National Geographic

Lucianone