martedì 29 dicembre 2015

Società / Italia - Gli elenchi contro gli ebrei su Internet

29 dicembre '15 - martedì               19th December / Tuesday             visione post - 9

(da la Repubblica - 18/ 12/ '15 - Carlo Bonini)
I nazi-jihadisti e la vergogna degli elenchi contro gli ebrei
In un micidiale cocktail di immondizia neonazista e antisemitismo "religioso" che si
professa musulmano, in Rete torna ad affacciarsi l'infame lista di proscrizione degli
"ebrei influenti in Italia", già pubblicata nel 2009 dal sito  "Stormfront"  (da tempo
oscurato). Questa volta, sotto la testata 'Radio Islam', incubatore di istigazione raz-
ziale in 33 lingue fondato nel lontano 1996 da ahmed Rami, ex ufficiale golpista del-
l'esercito marocchino riparato in Svezia.-
Oggi come sei anni fa, in un medesimo format grafico, giornalisti, professori univer-
sitari, imprenditori, intellettuali, scrittori, vengono consegnati a una colonna infame 
in cui la stella gialla è aggiornata in un marchio digitale  dalle lettere maiuscole  e il
color ruggine: "EBREO". A dispetto di ogni decenza, verità e persino attendibilità.
Non fosse altro perchè, come stigmatizzato  in un tweet  da  Gad Lerner  (uno dei
"marchiati"), che "a Radio Islam siano pure imbecilli, oltre che biechi" è dimostra-
to da una "lista zeppa di errori".
Affidata alle indagini delle nostre polizie, l'antiterrorismo e la postale, e della nostra
intelligence interna, l'Aisi, della faccenda  si verrà ragionevolmente a capo  in tempi 
brevi. Magari per scoprire, come già accaduto in passato (sono state due le indagini
che, nel novembre del 2012 e del 2013, hanno disarticolato con arresti e condanne, la
rete di "Stormfront" in Italia), che dietro l'anonimato  della Rete  si nasconde l'odio
vigliacco di pochi, fedeli innanzitutto alla svastica e al ciarpame revisionista, oltre ch
a Maometto e alla Sharia.
E tuttavia, nel rigurgito di queste ore c'è un tratto che non deve essere lasciato cade-
re, nè merita di essere sottovalutato. La sortita di "Radio Islam" arriva infatti due
settimane dopo il post in rete di un video di 14 minuti in cui le stragi di Parigi (130
morti), in un montaggio grottesco nella sua grossolana manipolazione della realtà,
venivano declassate a "ridicola farsa"  orchestrata da  "coloro che hanno creato a
tavolino prima Al Qaeda e poi l'Is". Il copyright, in quel caso,  era stato del sito "La
scienza del Corano" e del suo fondatore. Un altro marocchino. Tale Anass Abu Jaf-
far, ventisettenne a lungo residente nel bellunese, legato a foreign fighters partiti per
la jihad in Siria, ed espulso  nel maggio scorso  dal nostro Paese  per poi riparare a 
Casablanca.  Un altro campione di antisemitismo (come si evince  dai post del  suo
profilo Facebook) e dal significativo seguito di guardoni (100mila follower).
E' insomma l'effetto emulativo e seriale  di una propaganda "nazi-islamista" (per
dirla con le parole di Bernard-Henry Lévy) la questione che pone il velenoso ciar-
pame messo in circolo in queste settimane e già manifestatosi all'indomani di Char-
lie Hebdo.

Continua... to be continued...

Nessun commento:

Posta un commento