MotoGP a Silverstone (GB): VALENTINO ROSSI show
Il pesarese vince sul bagnato precedendo le Ducati di Petrucci e Dovizioso:
solo tricolore sul podio, come avvenuto in Qatar.
Lorenzo annaspa e perde terreno in classifica, mentre Marquez cade e dà
l'addio alle speranze mondiali.
Black Rain. Pioggia sporca. Come il film. Il 'ciak' va in onda a Silverstone, dove Rossi vince in modo magistrale una gara bagnata, allungando in classifica su Lorenzo, solo 4° e ora a -12, e togliendosi di torno Marquez, caduto ancora una volta. L'arrivo è un tripudio di tricolore, con Petrucci meraviglioso 2°, al primo podio in carriera, e Dovizioso 3° con una Ducati che fa festa. Ai box c’è Brad Pitt, non l’interprete della pellicola Michael Douglas, mentre in pista i piloti sono gli attori protagonisti di una sceneggiatura complessa. L'Oscar va a lui, Valentino, che ringrazia la pioggia e approfitta al meglio delle condizioni difficili: quarto successo stagionale e allungo importante nel mondiale su Lorenzo, frenato da quell’acqua cui continua, da Assen 2013, a essere piuttosto allergico. Se Lorenzo affonda, Marquez affoga: la sua scivolata al 13° giro, quando era negli scarichi di Rossi lo mette ormai di fatto fuori gioco, a 77 punti di distanza, dalla partita iridata.
PRODIGIO — Le basi per il prodigio, vittoria 112 in carriera, Rossi le mette nel warm up in cui aveva dimostrato di non soffrire di reumatismi e di poter aspirare a un grande piazzamento. Migliore, non solo del 4° posto in griglia, ma anche di quanto aveva fatto vedere in tutto un week end in cui aveva sempre inseguito la coppia Marquez-Lorenzo.
Rossi e Marquez sembrano quelli che si giocheranno
la vittoria
Questa era la pista di Lorenzo, e lo sarebbe stata senza la pioggia, e batterlo qui, spingendolo a –12 in classifica e alla vigilia di Misano, casa-Rossi, dà un abbrivio eccezionale al pesarese. Si è presentata un'occasione, Valentino l'ha sfruttata. Come solo i fuoriclasse sanno fare.
MERAVIGLIA ITALIANA — Meravigliosa la gara degli altri alfieri italiani: Petrucci è risalito dal 18° posto in griglia fino al 2°, impensierendo quasi Valentino nel finale dopo una gara di grandissimo spessore; Dovizioso, ottimo terzo da 12° al via ha recuperato alla grande, cancellando, forse, qualche screzio con la casa di Borgo Panigale espresso in modo fin troppo esplicito. Gioia per la Ducati, che aveva avuto dei contrattempi tecnici al sabato, ma che sull'umido conferma le sua grandi doti anfibie. Podio tutto tricolore, come era già successo quest'anno a Losail, in Qatar, con la vittoria di Rossi davanti a Dovizioso e Iannone. L'abruzzese qui chiude opaco 8°, alle spalle pure di Pedrosa, Redding e Smith. Buon punto per De Angelis, 15°.
LA CORSA — Giove Pluvio è un folletto dispettoso nel cielo sopra Silverstone al momento del via della MotoGP: in griglia i piloti hanno tutti le slick, ma nel giro di formazione inizia a piovere e tutti tornano ai box a prendere le moto con gomme da bagnato. Avvio in corsia modello mucchio selvaggio Sachsenring 2014? No. tutto azzerato, si riparte da zero con una nuova procedura con start slittato di 25'. Al via scatta bene Lorenzo, seguito da Marquez, Pol Espargaro e Rossi, che in due giri scavalca tutti e va al comando. Lorenzo perde terreno e posizioni, mentre Miller fa harakiri (-1 sulla licenza) centrando l'incolpevole compagno Crutchlow e gettando via punti preziosissimi che i due stavano conquistando. Disperazione al box Cecchinello. Con un Pedrosa anonimo, Petrucci e Dovizioso esaltano la Ducati passando Lorenzo e dando una mano tricolore ai progetti iridati di Rossi, con Marquez che prova il pressing su Valentino. Gli va male: al 13° giro scivola e dà addio a corsa e mondiale. Le Desmosedici di Petrucci e Dovizioso cercano la rimonta impossibile su Rossi: lo avvicinano, ma senza riuscire a impensierirlo. È il giorno di Vale. Uno di quelli più pesanti per ipotecare la decima.
(da www.gazzetta.it)
Gran duello tra Petrucci, con la Ducati Pramac, e Dovizioso
con la sua Ducati ufficiale
Rossi è strepitoso fino alla fine e vince il GP di Silverstone.
Ora è a +12 punti su Lorenzo. quarto al traguardo.
La gioia di V. Rossi sul podio
Lucianone
LA CORSA — Giove Pluvio è un folletto dispettoso nel cielo sopra Silverstone al momento del via della MotoGP: in griglia i piloti hanno tutti le slick, ma nel giro di formazione inizia a piovere e tutti tornano ai box a prendere le moto con gomme da bagnato. Avvio in corsia modello mucchio selvaggio Sachsenring 2014? No. tutto azzerato, si riparte da zero con una nuova procedura con start slittato di 25'. Al via scatta bene Lorenzo, seguito da Marquez, Pol Espargaro e Rossi, che in due giri scavalca tutti e va al comando. Lorenzo perde terreno e posizioni, mentre Miller fa harakiri (-1 sulla licenza) centrando l'incolpevole compagno Crutchlow e gettando via punti preziosissimi che i due stavano conquistando. Disperazione al box Cecchinello. Con un Pedrosa anonimo, Petrucci e Dovizioso esaltano la Ducati passando Lorenzo e dando una mano tricolore ai progetti iridati di Rossi, con Marquez che prova il pressing su Valentino. Gli va male: al 13° giro scivola e dà addio a corsa e mondiale. Le Desmosedici di Petrucci e Dovizioso cercano la rimonta impossibile su Rossi: lo avvicinano, ma senza riuscire a impensierirlo. È il giorno di Vale. Uno di quelli più pesanti per ipotecare la decima.
(da www.gazzetta.it)
Gran duello tra Petrucci, con la Ducati Pramac, e Dovizioso
con la sua Ducati ufficiale
Rossi è strepitoso fino alla fine e vince il GP di Silverstone.
Ora è a +12 punti su Lorenzo. quarto al traguardo.
La gioia di V. Rossi sul podio
Lucianone
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