Se la crisi tocca anche Berlino
La Germania paga tassi di interesse reali negativi sui suoi
titoli di stato e anche la Francia gode di buone condizio-
ni nel finanziarsi. Per questo l'economia di questi Paesi
ha un grande vantaggio competitivo rispetto all'Italia, che
sui titoli di stato paga un inte resse medio tra il 5 e il 6 per
cento. Eppure i risparmi dall'Italia vanno verso la Francia
e la Germania, rinunciando alla remunerazione e fidando
nella solidità di questi Paesi.
Ma neppure la Germania si sottrarrà alla recessione dell'Euro-
zona. alla crisi di alcuni paesi, ai rischi di rottura dell'euro.
Un campanello d'allarme è giunto a fine luglio dall'agenzia
di rating Moody's che, pur confermando il massimo rating al
la Germania, le ha dato un aoutlook negativo. - Poi i dati di
giugno sulle esportazioni registrano un calo dell'1,5 per cen-
to, la produzione industriale dello 0,9, gli ordinativi dell'1,7.
Sono dati peggiori delle previsioni che tuttora confermano
una crescita del pil per il 2012 dello 0,8 per cento.
Ma l'effetto della potente recessione in Italia (pil in calo del
2,2 per cento) e Spagna (pil in calo dell'1,9 per cento) colpi-
rà sempre più le esportazioni tedesche. - Bisogna infatti ri-
cordare che dal 1999 al 2011 la Germania ha realizzato un
surplus di 300 miliardi di euro nei rapporti commerciali con
Spagna, Grecia e Portogallo e di 185 miliardi con l'Italia.
Certo, la Germania è "muscolosa", ma l'eurozona del sud
le ha fornito molte "proteine" via euro.
Quanto alla Francia di fondo già più debole, pur avendo
una previsione di crescita zero del pil nel 2012, è già con-
siderata in recessione. Inoltre con un deficit sul pil al 4,5
per cento, nel 2012 dovrà attuare politiche fiscali restrit-
tive che rallenteranno ulteriormente la crescita.
In conclusione: se l'Eurozona cade in una recessione dura
e se l'euro si rompe, neppure la Germania se la caverà.
Speriamo allora che la Bce e i Fondi anticontagio non
vengano bloccati.
(da 'Panorama' - 22 agosto 2012 - Alberto Quadrio Curzio,
professore emerito di economia politica all'Universiyà Cattolica
di Milano e accademico dei Lincei)
Lucianone
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