lunedì 30 aprile 2012

Sport - calcio - Serie A / 35^ giornata

30 aprile 2012  - lunedì     30th April / Monday   visualizzazioni totali
                                                                                   aggiornamento - 15.053
Risultati delle partite
Cagliari -Chievo   0 - 0
Palermo - Catania  1 - 1
Roma - Napoli  2 - 2
Bologna - Genoa  3 - 2
Atalanta - Fiorentina  2 - 0
Inter - Cesena  2 - 1
Lecce - Parma  1 - 2
Novara - Juventus  0 - 4
Siena - Milan  1 - 4
Udinese - Lazio  2 - 0
La classifica
Juventus    77
Milan                   74
Napoli / Lazio / Inter Udinese  55
Roma                   51
Catania / Parma  47
Atalanta (-6)       46



IDEE / recuperate - La religione del denaro

30 aprile 2012  - lunedì        30th April / Monday         visioni del post - 11
                                                                                       
Ho ripescato dalla  stampa, esattamente da 'la Repubblica', un'interessante
pezzo di Agamben che in prima pagina, nell'inserto de Le idee, fa un'esatto
quadro di quella che è diventata   la filosofia del super capitalismo dei no- 
stri giorni, dove regna sovrano  (oltre al debito)    il Dio Dollaro o in altri
termini il Denaro divino, su cui   è stato edificato  questo    nostro mondo
supertecnologico e supercivilizzato, ma anche sottomesso alle multinazio-
nali, sottomesso alle società dei Rating, schiavizzato da banche e banchieri,
che chiedono/pretendono soprattutto alle/dalle nazioni della zona sud-Europa
sacrifici enormi e impossibili per saldare debiti infiniti ma nello stesso tempo
pretendono una crescita  irraggiungibile  dati ì presupposti sostenuti  da una 
crescita   (ecco, quasta sì continua e sempre più alta)   del fisco  con tasse che
hanno raggiunto l'apice, ma solo per il momento presente...
Insomma non c'è via d'uscita per la grande massa dei poveri. medio-poveri e 
poveracci mentre la piccola parte che ha in mano il capitale vi sguazza libera
e comanda il mondo a suo piacimento. 
E tutto è partito dall'importanza sempre più grande che si è data al Denaro 
Grande Capo Assoluto  Questo articolo di G. Agamben    ce lo spiega molto, 
ma molto bene.
Buona lettura!
                             Luciano Finesso    

Se la feroce religione del denaro divora il futuro
Per capire che cosa significa la parola 'futuro', bisogna prima capire
che cosa significa un'altra parola, che non siamo più abituati a usa-
re se non nella sfera religiosa: la parola "fede".
Senza fede o fiducia non è possibile futuro, c'è futuro solo se possiamo
sperare o credere in qualcosa. Già, ma che cos'è la fede? David Flusser,
un grande studioso di scienza delle religioni  -  esiste anche una disci- 
plina con questo strano nome  -  stava appunto lavorando  sulla parola 
pistis, che è il termine greco che Gesù e gli apostoli usavano per "fede".
Quel giorno si trovava per caso in una piazza di Atene e a un certo pun-
to, alzando gli occhi, vide scritto a caratteri cubitali davanti a sè Trapeza
tes pisteos. Stupefatto per la coincidenza, guardò meglio e dopo pochi se-
condi si rese conto di trovarsi semplicemente davanti a una banca: Tra-
peza tes pisteos significa in greco  "banco di credito".    Ecco qual era il
senso della parola pistis, che stava cercando da mesi di capire: pistis che
è "fede" è semplicemente il credito di cui godiamo presso Dio e di cui
la parola  di Dio  gode presso di noi, dal momento che le crediamo.
Per questi Paolo può dire   in una famosa definizione    che "la fede è
sostanza di cose sperate": essa è ciò che dà realtà a ciò che non esiste
ancora, ma in cui  crediamo e abbiamo fiducia, in cui  abbiamo messo
in gioco il nostro credito e la nostra parola.  Qualcosa come un futuro
ssiste nella misura in cui la nostra fede riesce a dare sostanza,  cioè
realtà alle nostre speranze.
Ma la nostra, si sa, è un'epoca di scarsa fede o... di malafede, cioè di 
fede mantenuta a forza e senza convinzione. Quindi un'epoca senza
futuro e senza speranze  o di futuri vuoti  e senza speranze.    Ma in
quest'epoca troppo vecchia per credere veramente in qualcosa e troppo
furba per essere veramente disperata, che ne è del nostro credito, che
ne è del nostro futuro?   Perchè, a ben guardare, c'è ancora una sfera
che gira tutta intorno al perno del credito, una sfera in cui è andata a
finire tutta la nostra pistis, tutta la nostra fede.    -    Questa sfera è il 
denaro e la banca  (la trapeza tes pisteos) è il suo tempio. Il denaro non
è che un credito  e  su molte banconote      (sulla sterlina, sul dollaro, 
anche se non  - chissà perchè, forse  questo  avrebbe dovuto  insospet-
tirci - sull'euro) , c'è ancora scritto che la banca centrale promette di
garantire in qualche modo quel credito.
La cosiddetta "crisi" che stiamo attraversands - ma ciò che si chiama 
"crisi", questo è ormai chiaro, non è che il modo normale in cui fun-
ziona il capitalismo  del nostro tempo - è cominciata  con  una  serie
sconsiderata di operazioni sul credito, su crediti che venivano sconta-
ti e rivenduti decine di volte prima di poter essere realizzati. Ciò si-
gnifica , in altre parole, che il capitalismo finanziario - e di riflesso
le banche che  ne sono  l'organo principale - funziona  giocando sul 
credito  - cioè sulla fede - degli uomini.
Ma ciò significa, anche, che l'ipotesi di Walter Benjamin, secondo
il quale  il capitalismo è, in verità, una religione   e la più feroce  e
implacabile che sia mai esistita, perchè non conosce redenzione nè
tregua, va presa alla lettera .    La Banca - coi suoi grigi funzionari 
ed esperti - ha preso il posto  della Chiesa e dei suoi preti e, gover-
nando il credito, manipola e gestisce la fede - la scarsa, incerta  fi-
ducia - che il nostro tempo ha ancora in se stesso. E lo fa nel modo
più irresponsabile e privo di scrupoli, cercando   di lucrare denaro
dalla fiducia e dalle speranze degli esseri umani, stabilendo il cre-
dito di cui ciascuno può godere e il prezzo che deve pagare per esso
(persino il credito degli Stati, che hanno docilmente abdicato alla
loro sovranità).       In questo modo, governando il credito, governa 
non solo il mondo, ma anche  il futuro degli uomini, un futuro che 
la crisi fa sempre più corto e a scadenza.   E se oggi la politica non 
sembra più possibile, ciò è perchè il potere finanziario ha di fatto
sequestrato tutta la fede e tutto il futuro, tutto il tempo  e tutte le
attese.
Finchè dura questa situazione, finchè la nostra società che si crede
laica resterà asservita alla più oscura e irrazionale delle religioni.
sarà bene che ciscuno si riprenda il suo credito e il suo futuro dalle
mani di questi tetri, screditati pseudosacerdoti, professori e funzio-
nari delle varie agenzie di rating. -  E forse la prima cosa da fare è
di smettere di guardare soltanto al futuro, come essi esortano a fa-
re, per rivolgere invece lo sguardo al passato. 
Soltanto comprendendo che cosa è avvenuto e soprattutto cercando
di capire come è potuto avvenire   sarà possibile, forse, ritrovare la 
propria libertà.  L'archeologia - non la futurologia - è la sola via di 
accesso al presente.
(da 'la Repubblica'  di 16-02-2012 / Le idee  di Giorgio Agamben)

Lucianone

domenica 29 aprile 2012

Sport - calcio - Champions League /Ecco la FINALE: Bayern Monaco vs Chelsea

29 aprile 2012 - domenica     29th April / Sunday      visioni del post - 11


Finale Champions
L'ultimo atto senza spagnole all'Allianz Arena (Monaco)


Quella del 19 maggio all'Allianz Arena di Monaco sarà
una finale di Champions League inedita.
Per il Bayern sarà un ultimo atto da giocare con il vantaggio
del fattore campo. - I bavaresi sono alla NONA finale nella
loro storia in Champions: bilancio in parità, 4 vittorie (1974-
75-76-2001) e altrettante sconfitte (l'ultima nel 2010 a Madrid
contro l?inter).
Per il Chelsea si tratta della seconda finale della sua storia
nel  massimo  campionato  europeo  per club:  la prima l'ha 
persa a Mosca nel 2008 contro il Manchester United ai calci
di rigore.
Semifinali:     Barcellona - Chelsea    2 - 2
                         Real Madrid - Bayern   3 - 4  (dopo i rigori)


Il Bayern di Monaco, con la vittoria sul Real Madrid ai rigori
con risultato finale di  3 - 4,  si è vendicato di Mourinho.
Infatti il 22 maggio 2010 , proprio al Berabeu di Madrid, il 
tecnico portoghese vinse in Champions League alla guida
dell'Inter  battendo in finale i tedeschi 2 - 0  con doppietta
di Milito. E fu Triplete.




Lucianone

sabato 28 aprile 2012

Sport - calcio . Serie B / 37^ giornata

29 aprile 2012 - domenica    29th April / Sunday   visioni del post - 4


Scatto Torino, Pescara 2°

Colpo Nocerina in coda

Successo granata sul Crotone con i gol di Glik e Sgrigna, 
Zeman e i suoi passano a Gubbio.
Vincono anche Varese e la Samp. Il Vicenza sbaglia due rigori

Toro batte all'Olimpico il Crotone e torna in vetta solitario in classifica dopo i tre punti tolti dalla Corte di giustizia federale mentre dietro vincono anche Pescara, Varese, Sampdoria e Reggina. Si infiamma la lotta per i play-off, dunque, il Padova firma un rocambolesco pari a Grosseto, mentre in coda si registrano l'exploit della Nocerina a Vicenza e l'Ascoli che si tira ancora di più fuori dalle zone pericolose battendo il Livorno.

TORINO-CROTONE 2-1 — Il Toro si riprende la testa della classifica, capitalizza al massimo l’impegno casalingo contro il Crotone e rimette due punti sul Pescara secondo e tre punti su Sassuolo e Verona. Dura centotrenta secondi la rabbia granata per la sentenza della Corte di Giustizia Federale che venerdì ha privato il Torino dei tre punti di Padova: è il 3’ quando Sgrigna batte il primo angolo della partita dalla destra, in mezzo all’area sale imperioso Glik che segna il secondo gol consecutivo in casa, dopo quello che ha piegato la Reggina. Il Crotone cresce alla distanza e al 31’ sfiora il pareggio con Vinetot, il cui colpo di testa finisce a lato. La risposta del Toro che potrebbe chiudere il conto con quarantacinque minuti d’anticipo arriva al 39’: stavolta è Antenucci che va via sulla destra, il cross al bacio è sfruttato da Sgrigna che di testa fa 2-0. Nella ripresa il Crotone però accorcia le distanze al quarto d’ora con Calil che trasforma il rigore concesso per fallo di Ogbonna sullo stesso attaccante crotonese dal peggiore in campo, il mediocre arbitro Di Bello, che riesce ad incattivire un confronto fino a quel momento tranquillo. La partita s’infiamma, il Crotone spinge ed è ancora Calil a mettere i brividi al Toro, ma Benussi sfodera la miglior parata del pomeriggio disinnescandogli il siluro dalla distanza. Finisce 2-1 e il Toro è di nuovo solo in vetta. (Fabrizio Turco)


GUBBIO-PESCARA 0-2— Troppo forte il Pescara, squadra che Zeman ha plasmato nei minimi dettagli forgiando una macchina da guerra che può essere micidiale in ogni giocata. Gli adriatici volano e il suo tecnico viene lodato nel paradiso biancoceleste che adesso non sogna più, ma in pratica si è già svegliato con un piede in serie A. Applausi a scena aperta agli abruzzesi anche da parte del pubblico eugubino che ha riconosciuto la superiorità degli avvrersari. Il Gubbio per larghi tratti è sembrato addirittura impotente e solo un grande Farabbi l'ha salvato da una Caporetto. La squadra umbra, comunque, esce a testa alta dal confronto con una formazione, quella abruzzese, che - come detto - va al doppio della velocità degli umani e gioca un calcio spettacolare. Quattro legni, 14 tiri verso la porta di Farabbi, almeno due mezzi miracoli del portiere eugubino che hanno evitato un passivo più corposo ed ecco spiegata una sconfitta che comunque non intacca il nuovo spirito che mister Apolloni ha saputo infondere nei suoi ragazzi. Il risultato è giusto e non era certo contro il Pescara che il Gubbio si giocava il campionato. Cosa invece che accadrà martedì a Empoli quando, sul campo di una concorrente per non affondare, i lupi dovranno gettare in campo anche l'anima. Il gol di Sansovini al 32' s.t. e la magia di Insigne al 43' s.t. (stop di petto e palla nel sette sull'uscita di Farabbi) valgono il prezzo del biglietto. (Euro Grilli)


Immobile nella morsa del Gubbio

CITTADELLA-VARESE 0-1 — Il Varese si rifà del passo falso con il Grosseto ed espugna Cittadella. Tre punti per continuare la rincorsa ai play off. La squadra di Foscarini, invece, anche stavolta ha mancato la seconda vittoria di fila, evento mai successo in questa stagione. Il Varese sblocca la partita alla prima occasione, ma è un doppio regalo del Cittadella: al 12’ i padroni di casa battono male un calcio d’angolo, e la squadra di Maran riparte veloce, Granoche verticalizza per De Luca, Gorini è in vantaggio ma “buca” clamorosamente il pallone, il centravanti ospite si invola tutto solo e fa secco Cordaz in uscita. Il Cittadella fatica a imbastire la manovra, ma cresce con il passare dei minuti, affidandosi a Di Nardo, il più intraprendente dei suoi. Il centravanti dapprima arriva con un attimo di ritardo davanti al portiere, quindi ci prova dal limite, conclusione alta sulla traversa. Alla mezz’ora discesa di Ciancio e pallone d’oro per Di Roberto sul suo piede, il sinistro, ma il giocatore invece di calciare in porta tenta il dribbling e perde la sfera. Al 36’ girata al volo di Granoche che anticipa Gorini, pallone alto. Ci prova ancora il Cittadella allo scadere, che ha prodotto più occasioni del Varese nella prima frazione, ma il colpo di testa di Ciancio su punizione di Vitofrancesco non inquadra la porta. Il Varese nel secondo tempo controlla senza troppi affanni il Cittadella, con Foscarini che inserisce anche Di Carmine per dare più peso all’attacco, senza costrutto. Maran blinda la gara infoltendo il centrocampo, con Corti, e la gara scivola via senza emozioni. (Simone Prai)


SAMPDORIA-BARI 2-0— La prima doppietta di Eder con la maglia blucerchiata tiene la Sampdoria in corsa per i playoff. La squadra di Iachini supera l'ostacolo Bari e resta a un punto dal Varese. Risultato giusto: il Bari ha giocato meglio nel primo tempo, ma la Sampdoria è stata più concreta nella ripresa. L'avvio ospite spaventa la Samp che soffre il maggior dinamismo della squadra pugliese e la vivacità di Forestieri. Dopo 8 minuti l'attaccante italo-argentino prende palla nella sua meta campo, s'invola verso la porta di Da Costa, ma al momento di battere a rete viene chiuso in corner da Rossini. Sul ribaltamento di fronte è la Samp ad andare vicinissima al gol prima con Foggia, che si fa stoppare la conclusione da Rivaldo, e poi con Eder che spara addosso a Lamanna. Dopo due occasioni per Stoian e Defendi, la Sampdoria potrebbe passare in vantaggio al 29' quando Eder viene messo giù da Borghese: rigore che Foggia si fa respingere da Lamanna. Scampato il pericolo, la squadra di Torrente si riversa in attacco e sfiora il gol in due circostanze con Bogliacino e Defendi. La squadra di Iachini inizia la ripresa con un piglio diverso. Al 3' Renan prova il diagonale dalla sinistra, Lamanna respinge sui piedi di Eder che a porta vuota insacca. Torrente corre ai ripari, inserendo Castillo al posto di Forestieri e Bellomo al posto di Rivaldo. Il Bari passa dal 4-3-3 al 4-2-3-1 con Castillo terminale offensivo. La Samp si difende con ordine e chiude la gara in contropiede: al 41' palla a Eder che fulmina Lamanna con un sinistro imprendibile. (Francesco Gambaro)
GROSSETO-PADOVA 2-2 — Una doppietta in due minuti e una traversa nel titoli di coda negano al Padova una vittoria sul campo del Grosseto, che sembrava praticamente fatta dopo i primi 45'. Merito dunque della squadra di Ugolotti che ha cambiato marcia dopo un primo tempo incolore, trovando due gol con il suo bomber Sforzini e tenendo testa alla squadra di Del Canto, che ha cercato di portare a casa i tre punti. Daniele Cacia apre le marcature dopo appena quattro minuti, con un missile da venticinque metri che si insacca al sette di Narciso, che si tuffa invano. Il Padova, dominatore del campo per 25', rischia qualcosa su due tentativi di Alfageme, ma al 37' raddoppia con un colpo di testa di Cacia, servito in rovesciata da Ruopolo. Il Grosseto sembra al tappeto, ma nella ripresa, tra il 7' e il 9', la testa di Sforzini riapre clamorosamente la gara: il bomber romano, arrivato a 17 reti stagionali, prima raccoglie di testa in tuffo un preciso cross dalla destra di Alfageme, poi mette in rete di testa un pallone respinto miracolosamente da Perin sul tiro di Caridi. La gara prosegue a ritmi elevati con il Grosseto che fa maggiore possesso di palla, ma con il Padova che si rende pericoloso in contropiede, dopo aver giocato anche la carta Succi. Le due squadre sembrano accontentarsi del punteggio che permette ai veneti di rimanere al quinto posto e ai toscani di vedere il traguardo della salvezza, anche se al 48' della ripresa un missile di Italiano va a stamparsi sulla traversa a Narciso battuto. (Maurizio Caldarelli)

Lucianone

Istruzione - Scuola: allarme abbandoni

28 aprile 2012 - sabato       28th April / Saturday      visioni del post - 7


Uno studente su 5 senza diploma.
Italia tra i peggiori d'Europa -
Il ministro: situazione drammatica al Sud e nelle periferie.
Stanziati 30 milioni per le Regioni a rischio.


La crisi economica, a scuola, fa crescere i dispersi. Il ministro
dell'Istruzione, letti gli ultimi dati sulla fuga dalle classi, ha
scelto  di porre la questione  tra le priorità  del suo mandato.
In Italia  un ragazzo  su cinque non ha  un diploma di media
superiore nè una qualifica professionale: è "disperso scolastico",
secondo l'accezione europea, destinato al fallimento personale.
Gli ultimi dati Istat, passati dall'Istituto nazionale di statistica
al Miur illuminano il quadro: il 18,8 per cento dei giovani italiani
fugge la scuola prima del diploma (si sale al 22% tra i maschi).
Certo, alle spalle c'è un recente recupero: dal 2004 al 2010 è
tornato in aula  e agli esami finali il 4 per cento degli iscritti,
ma l'ufficio statistica del ministero sta lavorando nuovi dati
che illustrano come la lunga crisi  economica abbia interroto
il recupero e stia allargando un problema storicizzato al Sud
e alle periferie delle metropoli italiane: Milano, Torino, Roma
e anche Bologna, Genova, Verona.
Le disastrate condizioni strutturali   in cui versano parecchie
scuole del meridione d'Italia aiutano la dispersione scolastica,
fenomeno che  ogni studio  affianca alla povertà familiare, al
degrado el territorio. In Sicilia la "media dispersione" sale al
26%. In quartieri come lo Zen 2, rivela il sottosegretario al-
l'Istruzione Marco Rossi Doria, un giovane su due non va a
scuola.  E non si riesce a scalfire in maniera organica quella 
soglia: un abbandono ogni cinque studenti. Secondo l'agenda
di Lisbona  la dispersione  doveva  essere dimezzata entro il   
2010, e senza dubbio dovremo farlo entro il 2020.
questo governo ci prova ora, investendo sulle 4 aree a rischio:
Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, con 30milioni di euro  di
fondi europei, quattro già disponibili. "Abbiamo un dispersio-
ne quasi  doppia  di Francia e Germania  e non   riusciamo a"
migliorare", dice il sottosegretario rpossi Doria, una vita  da
"maestro di strada" nei quartieri poveri di Napoli.    "Da 25 
anni conosco i ragazzi dispersi e tocco con mano il valore del-
ile statistiche generali: ogni anno di istruzione in più signifi-
ca meno malattie, meno dipendenza, meno povertà. E' vero
sia in Brasile sia in India che allo Zen. In Italia l'uscita dal-
l'analfabetismo  è stato  il volano  del boom economico, ma
oggi , dopo 130 anni, la scuola non è più un luogo di emanci-
pazione sociale".
La dispersione scolastica è un'emergenza della gioventù italiana
e da qui  a giugno 2014  sarà affrontata con 30 milioni di euro. 
"Dobbiamo  puntellare  il ciclo delle elementari:  resta la fase
migliore della scuola italiana, ma mostra le prime crepe", dice
Rossi Doria. Più ore il  pomeriggio e  rafforzamento degli alfa-
beti di base. "Se dai 7 ai 9 anni leggi bene e capisci i significati,
scrivi in maniera corretta, impari la base del pensiero scientifico
matematico, sei pronto  per passare  alle medie  e  alle superiori 
senza rischi". - E' tra i 14 e i 17 anni che ci si "perde": sono 117
mila i ragazzi di quell'età fuori da qualsiasi percorso formativo.,  
"L' Invalsi, con i test in seconda e quinta elementare, ci sta aiu-
tando  a guidare  i nostri figli  e segnala i primi problemi  nelle
periferie di roma e delle grandi città del Nord".
Pool di insegnanti lavoreranno con i ragazzi sui risultati Invalsi
e si sta studiando se per il lavoro surplus potranno essere pagati 
straordinariamente. "L'obiettivo è quello di tenere aperte le scuo-
le tutto il giorno".
Il test INVALSI (o Prova Nazionale[1]) è una prova scritta che ha lo scopo di valutare i livelli di apprendimento degli studenti al terzo anno della scuola secondaria di primo grado.[2]. I contenuti dei test sono realizzati dall'Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dell'Istruzione (INVALSI)


La seconda parte del piano ministeriale prevede una connessione,
"una rete",  tra la realtà scolastica (presidi, insegnanti, bidelli) e le
strutture sociali del territorio circostante (centri sportivi, luoghi di
associazionismo, parrocchie).  "E' un raddoppio della marcatura
sui ragazzi a rischio", dice il sottosegretario.    Si sta creando un 
prototipo per i quartieri periferici delle città  da rendere operativo 
a settembre, nuovo anno scolastico.
Il "maestro di strada" spiega, quindi, la necessità di creare "scuole
di seconda occasione". Strutture private che, coinvolgendo le madri,
potranno lavorare sulla psicologia degli infanti e far crescere la loro
capacità di narrazione.
Napoli ha aperto la strada, a Torino si è sviluppata  la realtà "Provaci
ancora Sam". - Contro l'addio alla scuola, infine, diventa fondamenta-
le  la riqualificazione degli istituti tecnici. "Dove c'è una rete industria-
le e artigianale che funziona i dati migliorano".     Dove? A Benevento, 
nel centro di Lecce, in alcune zone di Torino, nella provincia di Trento.


DATI  e STATISTICHE 


Continua... To be continued...

giovedì 26 aprile 2012

Sport - calcio - serie B /36^ giornata - Recupero Torino - Reggina

26 aprile 2012 - giovedì      26th April - Thursday        visioni del post - 33   
                                                                                       
La partita recuperata ieri 25 aprile
TORINO, la fuga è realtà
Reggina K.o.:  +4 sul Verona

Nella prosecuzione del match interrotto il 6 aprile non cambia il risultato: 1-0 e i granata sempre più soli con 70 punti leader della serie B e un'altra partita da recuperare.

Il Torino conquista contro la Reggina tre punti preziosissimi in chiave promozione. La squadra di Ventura partiva dal vantaggio conquistato nel primo tempo dello scorso 6 aprile: quella sera, prima del diluvio che costrinse alla sospensione l’arbitro Velotto, a rompere l’equilibrio fu un colpo di testa di Glik al 16’. In classifica adesso il Torino ha quattro punti di vantaggio sul Verona secondo della classe e cinque sul Pescara che è terzo. Nel recupero della ripresa i granata prima cercano il gol della tranquillità, poi controllano. La prima occasione è di casa: son passati sessanta secondi quando Antenucci ci prova dalla distanza, ma Belardi para in tuffo. A metà tempo, nel giro di tre minuti, si gioca i tre cambi: dentro Ceravolo, Alessio Viola e D’Alessandro, e baricentro reggino decisamente più avanti. Il Toro si fa vedere in contropiede, mentre la pressione calabrese porta un colpo di testa di Angella che esce di poco. Inutili, per la rimonta, anche i tre minuti di recupero decisi da Velotto: finisce 1-0 e il Toro vola via.
Un contrasto Meggiorini - Adejo


Lucianone



mercoledì 25 aprile 2012

Sport - calcio . Serie A / 33^ giornata

25 aprile 2012 - mercoledì     25th April / Wedneday    


Risultati delle partite
Gli anticipi  (ieri)
Atalanta - Chievo    1 - 0
Cagliari - Catania    3 - 0
Già giocate (oggi pomeriggio)
Lecce - Napoli        0 - 2
Palermo - Parma    1 - 2
Roma - Fiorentina  1 - 2
Siena - Bologna      1 - 1
Udinese - Inter      1 - 3
Novara . Lazio       2 - 1


Partite in corso di svolgimento (sera)
Milan - Genoa
Cesena . Juventus 


MATCHVIEW
Seguiamo le partite in modulo LIVE con La Gazzetta dello Sport
               Cesena  -  Juventus
Al 35' del 2° tempo segna M. Borriello  par la Juventus
La Juve continua a spingere,  nonostante il vantaggio
36' - conclusione alta di Giaccherini
41' - la Juve gestisce il vantaggio facendo girar palla
45' - Ci saranno 3 minuti di recupero
46' - ammonito Moras per proteste
48' - Juve - Cesena finisce 1 - 0. La Juve vede premiata
        nel finale la sua pressione. Romagnoli in serie B.
                Milan  -  Genoa
41' - gol del Milan / Ibra smarca Boateng che di destro batte Frey
43' . boato a San Siro, probabilmente il pubblico è convinto
       che abbia segnato il Cesena
46' - cross di Lopez, Boateng sbaglia nell'area il controllo della palla
47' - 4 minuti di recupero
48' - Il Milan controlla agevolmente il vantaggio in 11 contro dieci.
       Termina anche la partita Milan - Genoa con l'1 - 0 per il Milan.


Genoa steso, vetta ancora a  -3

BOATENG TIENE A GALLA IL MILAN

I rossoneri non tirano mai in porta nel primo tempo e sfondano il muro ligure 

dopo l'espulsione di Jankovic: decisiva la rete del ghanese al rientro, a quattro minuti dal termine. De Canio esordisce con un k.o, ma resta a +1 sul Lecce

 Ottantasei minuti di sofferenza. Contro un Genoa in dieci dal 72'. Poi la festa della liberazione di Kevin Prince Boateng: pallone gettato dentro con rabbia. Ottenuto più col cuore che con il gioco; motivo oramai ricorrente in casa rossonera. Fondamentale per il Milan per mantenere la speranza, perché la Juve mantiene il suo vantaggio di tre punti. Micidiale per il Genoa a un punto dalla zona retrocessione e a secco di vittorie da tre mesi.
Il gol partita di Boateng, al quinto centro in campionato


JUVE, UN ALTRO PASSO VERSO LO SCUDETTO
Stavolta ci pensa Borriello

La squadra di Conte vince la settima partita di fila, grazie alla rete nel finale del centravanti, entrato dalla panchina. La capolista ha attaccato dall'inizio alla fine sbagliando un rigore con Pirlo al 9' e mancando tante occasioni, anche per merito di un Antonioli reattivo. Romagnoli retrocessi matematicamente

Borriello va ad abbracciare Conte




Lo scudetto è sempre più vicino. La Juventus vince ancora, per la settima volta di fila. Stavolta a Cesena, 1-0, gol di Borriello. I punti di vantaggio sul Milan restano 3, ma le giornate da giocare sono ora ridotte a 4. In Romagna la Juve ha fatto una faticaccia. Ha attaccato dall'inizio alla fine, ma ha segnato soltanto a 10' dal 90'. Confermando la difficoltà a concretizzare una manovra spesso straripante, ma anche la capacità di mandare in gol gli attaccanti che entrano dalla panchina. E la rete di Borriello chiude il cerchio: è il suo primo centro juventino, dopo parecchie prove deludenti. L'ultima scommessa che Conte doveva vincere: il gol del Manuzzi è di quelli che contano parecchio. Il Cesena retrocede matematicamente in serie B. Ci ha messo l'anima, stavolta. Non è bastato. La stagione, rosa alla mano, poteva invece finire in modo diverso. Ma il danno non è stato certo fatto questo pomeriggio.
Del Piero e Borriello: decisivi dalla panchina


Classifica  della serie A

PartitaGolRigore
Squadra
Pt
CFTCFTRFRC
GVNPGVNPGVNPM.I.RSRSRSTRTR
Juventus741712501789034201406361022858183131
Milan7117105217113334218533210321764279911
Lazio5517953177283416711-132414262950436644
Napoli5417863176653414128-143521252060418311
Inter5217845177373415712-1630242022504685106
Udinese521711421736834141010-162913162245355474
Roma501710341752103415514-183518183053483287
Catania46179531728734111310-222412203444469854
Parma44178541736834111112-243019163246518763
Siena43178451736834111013-252613162342368776
Atalanta4317863174763412139-192113172338364376
Chievo43177551745834111013-251515152630414274
Bologna42176471748534101212-261822171835403266
Fiorentina41177551736834101113-272220121934396566
Palermo41171016171793411815-273325142847534466
Cagliari411777317341034101113-272314132836426655
Genoa3617764172312349916-322523194044636598
Lecce3517368175573481115-332126172538517655
Novara28174851722133461018-401723123429574342
Cesena22172781723123441020-461320831215164107

  • ATALANTA 6 punti di penalizzazione, 1 partita in meno

Classifica Marcatori
24Ibrahimovic Z. (Milan),
21Cavani E. (Napoli),
20Di Natale A. (Udinese), Milito D. (Inter),
16Palacio R. (Genoa),
15Denis G. (Atalanta),
14Jovetic S. (Fiorentina),
13Klose M. (Lazio),
12Giovinco S. (Parma), Miccoli F. (Palermo),
11Calaio' E. (Siena), Di Michele D. (Lecce), Osvaldo D. (Roma),
10Destro M. (Siena), Di Vaio M. (Bologna), Matri A. (Juventus), Pinilla M. (Cagliari),



Lucianone