sabato 26 dicembre 2020

SOCIETA' - Il trauma del Covid / Istruzioni per un altro Natale

 26 dicembre '20 - sabato                         26th December / Saturday                        visione post - 5

(da la Repubblica - 22 dicembre '20 - di Massimo Recalcati)

La cura delle vite fragili

Sarà un altro Natale, diverso dal solito. Non può essere altrimenti. Ma forse sarà anche un Natale più vicino al senso originario di questa festa. La sua desacralizzazione  si è infatti compiuta  inarrestabil-
mente in questi ultimi decenni. Abbiamo ormai da tempo spogliato il Natale  di ogni significato sim-
bolico riducendolo ad un rituale consumistico senza anima. La nascita di Gesù è stata ridotta ad una
favola tra le altre buona per rallegrare lo spirito dei nostri figli nell'età ancora senza pensiero critico
della infanzia. La stessa celebrazione religiosa è stata trasfigurata per lo più in un'occasione monda-
na di ritrovo collettivo. Il trauma del Covid riporta però bruscamente alla luce quello che vorremmo
invece dimenticare, ovvero il confine tragico che unisce profondamente la vita alla morte. 
Essere circondati dai morti e dalla malattia dovrebbe imporci uno sguardo diverso, una attitudine al-
la solidarietà coi più fragili, con quelli colpiti nel corpo e  nella loro economia vitale  con maggiore
forza dal virus. Dovrebbe sospingerci a distinguere l'ESSENZIALE dall'INESSENZIALE. 
Nondimeno anche di fronte alle piaghe dell'epidemia molti insistono nel voler festeggiare, nel riba-
dire la bellezza imperdibile della convivialità, dello scambio dei doni e dello stare in famiglia. E' il
negazionismo irriflesso che accompagna le nostre vite e il nostro pensiero magico-infantile di pro-
iettarci già fuori dal pantano orribile in cui ci troviamo. Questa spinta a festeggiare trascura di pen-
sare la condizione di emergenza drammatica nella quale tutti siamo ancora immersi e che rende di
fatto ogni festeggiamento stonato e fuori luogo.
Il bambino nella mangiatoia rivela la condizione di abbandono  in cui tutti siamo  sin dalla nostra
origine. Il destino del piccolo Gesù è già scritto ed è quello di morire sulla croce. Tuttavia questo
destino mortale non cancella  la necessità della cura della vita che viene al mondo, ma al contrario
la potenzia. E' per rendere "immensamente sacra" la vita di ciscuno, come si esprime Papa France-
sco nella sua ultima enciclica Fratelli tutti, che il Dio cristiano  si decide  scandalosamente  per la
sua kenosis, per la sua incarnazione facendosi bambino. La sua fragilità manifesta che ciò che ren-
de umana la vita è la grazia dell'attenzione che la circonda, il calore del contatto, la presenza del-
l'altro, il dono. Non è questa la lezione più importante della festa del Natale che nel tempo atroce
e inaudito del Covid dovremmo imparare a tenere con noi prima di ogni altra cosa? Insopportabi-
le diventa allora la lamentazione per la festa mancata, per la convivialità soppressa, per il distan-
ziamento sociale imposto dai decreti governativi, per lo sconvolgimento dei nostri rituali.
Sarà questo giocoforza un altro Natale che dovrebbe spingerci a risacralizzare il suo significato:
la vita dell'inerme è quella di un Dio strano che richiede cura per sopravvivere. Ecco il paradosso formidabile del Natale cristiano! Il suo senso sacro insiste  a ricordarci il gesto fondamentale del-
l'accoglienza senza il quale la vita non diventa umana ma precipita nell'abbandono assoluto. A co-
loro che chiudono la porta delle proprie case rifiutando ospitalità alla famiglia che viene da lonta-
no, rispondono quelli  che  hanno creduto nell'evento, che sono accorsi nella notte  a trovare  e  a 
omaggiare il Dio bambino ospitato in una stalla. La notte di Natale nel racconto cristiano, sappia-
mo, annuncia la venuta al mondo del "Salvatore". Esiste un modo laico per leggere la potenza di
questo racconto? Ai  miei occhi si tratta dell'evento  che rende la vita umana  immensamente sa-
cra. Nel tempo trumatico del Covid la festività di Natale ci ricorda che ogni morte non è mai una
 morte anonima ma è la morte dell'immensamente sacro. Agostino riflette sul gesto di Maria, nar-
rato dall'evangelista Luca, di collocare il suo "primogenito" in una umile mangiatoia sottolinean-
do l'equivalenza del corpo di Gesù con quella del nutrimento.  Questo Natale  non sarà  il tempo
della festa, ma quello che ci obbliga a pensare all'esistenza di un altro nutrimento rispetto a quel-
lo a cui ci siamo abituati nella nostra mondanizzazione del Natale. La sofferenza e i morti di que-
sto terribile anno ci invitano a farlo.

Lucianone

lunedì 21 dicembre 2020

SPORT - calcio / Serie A - 13^ giornata 2020/21

 21 dicembre '20 - lunedì                           21st December / Monday                            visione post - 2

Risultati delle partite
Fiorentina  1     Sampdoria   3     Parma       0     Torino      1     Benevento   2     Cagliari    1    
H. Verona   1     Crotone        1     Juventus   4     Bologna   1     Genoa         0      Udinese   1

Inter      2     Sassuolo   1     Atalanta   4     Lazio     2
Spezia   1     Milan       2     Roma       1     Napoli   0

CLASSIFICA

INTER   33  /   Milan   31  /   Napoli, Juventus, Roma   24  /   Sassuolo   23  /   Atalanta, Lazio   21  /
H. Verona   20  /   Sampdoria   17  /   Benevento, Udinese   15  /   Cagliari, Bologna   14  /
Parma   12  /   Fiorentina, Spezia   11  /   Genoa, Torino   7  /   Crotone   6  

Lucianone


sabato 19 dicembre 2020

SPORT - calcio/ Serie A - 12^ giornata 2020/21 con commento

 19 dicembre '20 - sabato                         19th December / Saturday                      visione post - 6

Risultati delle partite
Udinese   0     Benevento   1     Juventus   1     Fiorentina   1     Genoa   2     Inter      1    Parma      0
Crotone    0      Lazio          1      Atalanta    1     Sassuolo     1     Milan    2      Napoli   0    Cagliari    0

Spezia      2     H. Verona    1     Roma    3
Bologna   2     Sampdoria   2     Torino   1

CLASSIFICA

MILAN   28  /   Inter, Juventus   27  /   Roma   24  /   Napoli, Sassuolo   23  /  H. Verona   20  /
Atalanta, Lazio   18  /   Udinese, Sampdoria   14  /  Cagliari, Bologna, Benevento   13  /  
Parma   12  /  Spezia   11  /   Fiorentina   10  /   Genoa, Crotone   7  /   Torino   6    


COMMENTO
Una cosa è ormai completamente chiara: questo campionato pandemico, senza spettatori e con
allenatori e panchinari urlanti ai bordi campo, non è più  come nelle ultime stagioni  comandato 
dall'inizio alla fine da una sola squadra, la Juventus, ma è e sarà (con ogni probabilità) contrad-
distinto da una battaglia serrata tra più squadre tra le quali ritornano, finalmente, le due milanesi
che faranno derby a sè per la gioia di buona parte dei loro tifosi italici. 
Continua...
to be continued...

venerdì 18 dicembre 2020

Nuove riflessioni del Venerdì - Dai canti e suoni sui balconi alla depressione generale. Che mondo sarà finita questa pandemia, e che altre catastrofi dobbiamo aspettarci?

 18 dicembre '20 - venerdì                            18th december / friday                           visione post -






Libri / saggio - "Nella fine è l'inizio. In che mondo vivremo"

 18 dicembre '20 - giovedì                          18th December / Thursday                      visione post - 4

(da 'il manifesto' - 17 novembre '20 - Francesco Antonelli)
UN AGILE SAGGIO SOCIOLOGICO
firmato da Chiara Giaccardi e Mauro Magatti
In uno dei suoi romanzi più famosi, La peste (1947), Albert Camus scrive che "le epidemie ci 
insegnano".  In un libro meno famoso ma più recente, La febbre (2018), Ling Ma  scrive  che
"dopo la Fine (causata dall'epidemia di febbre al centro del suo romanzo distopico, nda) arrivò
l'inizio".
 Insomma, la modernità. così orgogliosa delle sue conquiste, non incontra le epidemie solo co-
me fatti epidemiologici e naturali bensì come soggetti sociali e politici in grado di rimettere in 
discussione l'ordine sociale e di farne emergere le più stridenti contraddizioni: la peste, l'epide-
mia, portano con loro anche  una malattia morale  e, sgretolando il passato, aprono  le porte  a 
nuove possibilità, regressive (più spesso) oppure di avanzamento sociale (più raramente). Far
emergere una coscienza post-apocalittica - nel senso di rendere consapevoli le persone di ciò
e quindi di evitare che divengano semplici "oggetti" da manipolare  all'interno  di rivoluzioni
passive gestite solo dall'alto - è l'obiettivo principale  del nuovo libro  di Chiara Giaccardi  e
Mauro Magatti Nella fine è l'inizio. In che mondo vivremo (Il Mulino, pp. 180, euro 15).
Il libro di Giaccardi e Magatti è per questo motivo pieno di speranza poichè la speranza - co-
me ci ha insegnato Bloch - vuol dire dare valore a qualcosa che si desidera per il futuro, com-
battere per affermarla, consapevoli della possibilità concreta che si verifichi l'esatto contrario:
alla pandemia di Covid occorre guardare  senza ottimismo nè pessimismo per il futuro. Eppu-
re come possibilità aperta di ricostruire un intero assetto sociale profondamente deficitario  e
in bancarotta già prima dell'epidemia.
La narrazione globalista, impostasi dopo la caduta del muro di Berlino, incentrata sul modello
di un capitalismo senza confini, incontrollato e incontrollabile che genera, attraverso l'ipertro-
fia della tecnica, l'esaltazione di soggetti solitari, iper-stimolati, compiaciuti della propria inar-
restabile volontà di potenza che violenta l'ecosistema  e  svilisce i rapporti umani, eternamente
inquieta e ansiogena, come lo sono le élite socialmente irresponsabili  che  l'hanno alimentata,
è finita per sempre: la pandemia è solo l'ultimo evento catastrofico di una triade costituita dal-
l' undici settembre e dalla crisi economico-finanziaria del 2007/8 che hanno mostrato l'insoste-
nibilità dell'attuale modello di sviluppo.  In questo contesto, cosa ci insegna la pandemia? Per
Giaccardi e Magatti un valore fondamentale che, a dire il vero, era stato rintracciato come tale
da alcuni grandi sociologi a cavallo del XX secolo, come la risorsa fondamentale e, allo stesso
tempo  la grande fragilità  della società moderna:  l'INTERDIPENDENZA -  o meglio, l'inter-
indipendenza. come la chiamano gli autori - tra persone, ruoli, funzioni e paesi del mondo. Il
fatto che la libertà di ciascuno non finisce dove inizia quella dell'altro (secondo la vulgata li-
berale); ma, al contrario, è sostenuta e possibile solo assieme e grazie al riconoscimento e al-
la presa in carico, alla cura, dell'altro. Il familiare, l'amico come l'estraneo.
Solo attraverso comportamenti responsabili possiamo garantire la salute e la sicurezza degli
altri. Solo avendo consapevolezza che si appartiene a una comunità-. Solo riconoscendo che 
la dimensione del "pubblico", del "sociale", dello "Stato" continua a essere fondamentale per
poter garantire un presente e un futuro degno. In poche parole, ritorna al centro la solidarietà
sociale e la cittadinanza come insieme di diritti e doveri che ci liberano dall'infantilismo del
neoliberismo.  Se Beck e Bauman, con i loro modelli della società del rischio e della moder- 
nità liquida, sono i sociologi che più volte vengono richiamati da Giaccardi e Magatti come
gli intellettuali che, prima e meglio degli altri, avevano capito i limiti del globalismo e la di-
rezione verso cui muoversi per superarli, è Emile Durkheim il vero vincitore intellettuale di
questa partita poichè fu questo grande padre fondatore della sociologia, oggi frettolosamen-
te e non a caso dimenticato, già a fine Ottocento, a indicare chiaramente tutte queste dimen-
sioni come fondamentali  per assicurare  un futuro sostenibile  alle fragili società moderne, 
troppo spesso incantate dalle sirene dell'individualismo di mercato.  E anche la sinistra do-
vrebbe ricominciare a ricordarlo per uscire dalle secche in cui una ormai mortifera prospet-
tiva della "terza via", in nome del globalismo, l'ha precipitata da almeno trent'anni.

Lucianone

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mercoledì 16 dicembre 2020

Ultime notizie - dall' Italia e dal Mondo / Latest news

 16 dicembre '20 - mercoledì                         16th December / Wednesday                  visione post - 2

ITALIA . Coronavirus
Prevenzione
Stretta di Natale, verso compromesso nel governo: zona rossa nei festivi 
e prefestivi dal 24 dicembre al 3 gennaio
In quel periodo:
Autocertificazione per qualsiasi spostamento, ristoranti chiusi e vietate le visite a parenti e amici
Gli spostamenti

Vietato qualsiasi spostamento all'interno delle zone rosse: sia all'interno del proprio Comune che fuori. Le uniche eccezioni sono per esigenze di lavoro, salute o necessità. Tutte esigenze che devono essere sempre giustificate da un'autocertificazione altrimenti rischiano multe. Si può, ad esempio, andare ad acquistare beni essenziali in un Comune limitrofo: come fare la spesa, andare in profumeria, libreria o a tagliarsi i capelli dal parrucchiere.Non ci può neanche spostare al di fuori della propria Regione. Il divieto non vale, anche in questo caso, se ci sono esigenze di tipo lavorativo, di salute o di necessità. Tuttavia si può sempre far ritorno alla propria residenza, domicilio o abitazione. Anche se le Regioni di provenienza e di arrivo sono di colori diversi, il rientro a casa è sempre garantito, ma va giustificato con l'autocertificazione. Non si possono neanche raggiungere le seconde case, anche se si trovano nello stesso Comune o Regione. E se c'è un imprevisto? L'unico caso in cui si può andare è quello dell'emergenza improvvisa: si rompe l'impianto idraulico, c'è un crollo nell'abitazione o avviene un'effrazione. Il tempo di permanenza nella seconda casa, però, deve essere solo lo strettamente necessario a risolvere il problema.

Stati Uniti
Biden e la crisi Usa
I grandi elettori si sono pronunciati a favore di Joe Biden, ma gli stati Uniti restano
divisi. Le linee di frattura sono numerose come i fattori unificanti
New York -
New York coperta di neve: da anni una tempesta così violenta non si
abbatteva sulla città.
LIBIA -

Il premier Giuseppe Conte e il ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio sono
volati a Bengasi per la liberazione dei 18 marittimi di Mazara del Vallo,
sequestrati con i loro due pescherecci, da oltre 100 giorni in Libia.

Lucianone

domenica 13 dicembre 2020

SPORT - calcio / Serie A - 11^ giornata 2020/21

 13 dicembre '20 - domenica                         13th December / Sunday                          visione post - 5

Risultati delle partite
Sassuolo     1     Crotone   4     Torino      2     Lazio           1     Cagliari   1     Atalanta      3
Benevento   0     Spezia     1     Udinese   3     H. Verona   2      Inter        3    Fiorentina   0

Bologna   1     Napoli           2     Genoa       1     Milan    2
Roma       5     Sampdoria   1     Juventus   3     Parma   2

CLASSIFICA

MILAN   27  /   Inter   24  /  Juventus   24  /   Napoli   23  /   Sassuolo   22  /   Roma   21  /   
H. Verona   20  /   Lazio   17  /   Atalanta   17  /   Udinese   13  /   Cagliari, Bologna, Benevento   12  /  Sampdoria, Parma   11  /   Spezia   10  /   Fiorentina   9  /   Torino, Genoa, Crotone   6




  Lucianone

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Spettacoli / cinema - I maestri del cinema: le due anime di Silvio Soldini

 13 dicembre '20 - domenica                          13th December / Sunday                       visione post - 2 

(da la Repubblica - 8 settembre '20 - di Roberto Nepoti)
Malinconico, attento ai temi delle minoranze etniche
in una Milano inospitale, Soldini conquista il pubblico
con la commedia "Pane e tulipani"
Nato a Milano da una famiglia originaria di Chiasso) l'11 agosto 1958, Silvio Soldini appartiene a
una generazione il cui cinema prende forma "lontano da Roma": Davide Ferrario, Daniele Maggio-
ni, Giorgio Garini, il direttore della fotografia Luca Bigazzi.  Adolescente  si appassiona ai film  e 
frequenta assiduamente la Cineteca, vedendone centinaia; in particolare tutti quelli della Nouvelle
Vague francese e del Nuovo Cinema Tedesco. Vorrebbe diventare regista, ma non crede di averne
davvero la possibilità. Invece il padre Adolfo, industriale nautico (il fratello di Silvio, Giovanni, è
un noto velista), lo incoraggia a coltivare la sua aspirazione. Così a ventun anni, dopo due di Scien-
ze Politiche frequentati con scarso entusiasmo a milano, si trasferisce in America  col supporto di 
una lontana cugina che fa la montatrice  e  studia cinema  alla new York University. realizzato un
primo cortometraggio dal titolo Drimage, Soldini torna a Milano, dove sfrutta la conoscenza della
lingua inglese lavorando come traduttore di telefilm e fa l'aiuto regista in produzioni pubblicitarie.
Qui icontra Luca Bigazzi, suo ex compagno di scuola e aspirante direttore della fotografia, assie-
me ad altri giovani appassionati di cinema.  In un clima di entusiasmo, con i mezzi modesti  a di-
sposizione (le prove sono fatte con cineprese a passo ridotto), nascono i primi film, due mediome-
traggi che esprimono la tendenza più malinconica della sua poetica nascente: Paesaggio con figu-
re (1983), girato con cinepresa 16mm e accolto in vari festival, e Giulia in ottobre, ritratto di una
solitudine femminile sullo sfondo di una Milano ostile presentato a Filmmaker nel 1985. A propo-
sito del secondo il regista ha detto: "L'anno della grande nevicata... era gennaio, ho un bellissimo
ricordo di me a piedi sotto la neve  che attraverso la città  completamente bianca  e bloccata, con
uno zaino contenente le varie "pizze" sia di pellicole che di suono... dove vo a fare il mix del film".
  Sempre a Milano, con Daniele Maggioni e Giorgio Garini, fonda la casa di produzione Monoga-
tari, che produce il suo primo lungometraggio L'aria serena dell'ovest, poi annoverato tra gli esem-
più rappresentativi del cosiddetto Nuovo Cinema Italiano.  In una Milano di fine anni Ottanta, di
nuovo presentata come fredda e inospitale, si sfiorano i destini di alcuni personaggi mediante un'a-
gendina smarrita che passa di mano in mano.  Non ispira più ottimismo il successivo Un'anima di-
visa in due (1993), storia dell'amore difficile  tra l'addetto alla sicurezza  di un grande magazzino
milanese e una giovane rom, bene accolta alla Mostra di Venezia.   Attento al tema delle minoran-
ze etniche, Soldini mostra anche una predilezione per i personaggi femminili, come dimostra il
drammatico  Le acrobate del 1997.  Ma è quando scopre in sè una vena d'inaspettata leggerezza
che il regista incontra il massimo consenso di pubblico e critica per un suo film: Pane e tulipani
(2009, presentato alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes poi pluripremiato in patria.

Continua... to be continued...

sabato 12 dicembre 2020

SPORT - calcio / Serie A - 9^ e 10^ giornata 2020/21

 12 dicembre '20 - sabato                             12th December / Saturday                   visione post - 4

Risultati delle partite / 9^ giornata
Sassuolo   0     Benevento   1     Atalanta     0     Lazio       1     Bologna   1      Milan          2
Inter          3      Juventus      1    H. Verona   2     Udinese   3     Crotone   0      Fiorentina   0

Cagliari   2      Napoli   4      Torino          2     Genoa   1
Spezia     2     Roma    0      Sampdoria   2     Parma   2

Risultati delle partite / 10^ giornata
Spezia   1     Juventus   2     Inter         3     H. Verona   1     Parma          0      Roma        0
Lazio     2      Torino        1     Bologna   1     Cagliari      1      Benevento   0      Sassuolo   0

Crotone   0     Sampdoria   1     Fiorentina   1     Udinese
Napoli     4      Milan           2     Genoa        1     Atalanta   rinviata

CLASSIFICA

MILAN   26  /   Inter   21  /   Napoli, Juventus   20  /   Sassuolo   19  /   Roma   18  /   Lazio   17  /
H. Verona   16  /   Atalanta   14  /   Bologna, cagliari   12  /   Sampdoria, Benevento   11  /
Udinese, Spezia, Parma   10  /   Fiorentina   9  /   Torino, Genoa   6  /   Crotone   2


Lucianone


Cultura - Saggio digitale / Alessandro Baricco: la pandemia come creatura mitica

 12 dicembre '20 - sabato                           12th December / Saturday                      visione post - 3

(da la Repubblica - 23 ottobre '20 - di A. Baricco)

Lo scrittore Alessandro Baricco torna a riflettere sulla pandemia e lo fa con il saggio "Quel che
stavamo cercando". Trentatré frammenti da leggere in sequenza o digitando a caso sullo smart-
phone partendo da qui: libroprivato.it.  Ne anticipiamo l'incipit, alla fine scoprirete  che la pan-
demia è una creatura mitica come l'amore "poichè similmente prende l'avvio da un contagio im-
provvido, inaspettato, violento".

INCIPIT -
Ciò che un medico decide di chiamare malattia, è una malattia. 
 Ciò che un virologo decide di chiamare virus, è un virus.
 Ciò che un epidemiologo decide di chiamare pandemia, è una pandemia.

 frammento I
 Ma in realtà bisognerebbe provare a comprendere la Pandemia come creatura mitica. Molto più
complessa di una semplice emergenza sanitaria, essa sembra essere piuttosto una costruzione col-
lettiva in cui diversi saperi e svariate ignoranze hanno lavorato nell'apparente condivisione di un
unico scopo.

 frammeno II
 le creature mitiche sono prodotti artificiali con cui gli umani pronunciano a se stessi qualcosa di
urgente e vitale. Sono figure in cui una comunità di viventi  organizza  il materiale caotico  delle
proprie paure, convinzioni, memorie o sogni. Abitano uno spazio mentale che chiamiamo mito:
averlo concepito, e averne quotidiana cura, come della propria  dimora, è uno dei principali gesti
grazie a cui gli umani si assicurano un destino. O lo riconoscono.

 frammento III
 niente di più fuorviante che usare il termine mito come sinonimo di evento irreale. o fantastico,
o leggendario.  Il mito è ciò che aggrega un pulviscolo di fatti nel profilo di una figura di una fi-
gura leggibile. In un certo senso è ciò che porta l'indistinto di ciò che accade alla forma compiu-
ta di ciò che è reale. E' un fenomeno artificiale, questo sì, è un prodotto dell'uomo. Ma scambia-
re artificiale per irreale è sciocco. Il mio è forse la creatura più reale che c'è.

 frammento IV
 dire che la Pandemia è una produzione mitica non vuol dire che non sia reale, e tanto meno che 
sia una favola. Al contrario. Dire che la Pandemia è una produzione mitica significa  sapere con
certezza che una quantità enorme di decisioni molto reali l'ha prima resa possibile, poi quasi in-
vocata, poi generata definitivamente, assemblandola con un numero infinito di piccoli e grandi
comportamenti pratici.

 frammento V
 il gesto con cui grandi comunità di umani riescono a costruire un mito risulta in larga parte mi-
sterioso. Difficili da decifrare sono le ragioni per cui lo fanno, e i tempi che scelgono per farlo.
Tuttavia la precisione  - e spesso la bellezza - del prodotto finale, unitamente all'impressionante
complessità di cause che lo generano - su ciascuna delle quali lascia il segno la mano artigiana
degli umani - dà alle creature mitiche una tale statura  che non di rado sono state trattate come
divinità. In questa dinamica è inscritto  che nel produrre mito  gli uomini diventano  più di ciò
che sono.
 Dove non c'è creazione mitica, gli uomini si arrestano. Come bloccati da un incantesimo.

 frammento VI
 può accadere di lottare per sconfiggere il mito, insegna l'Odissea.
 Può accadere di lottare  per edificare il mito, insegna l'Iliade.
 L'élite intellettuale omerica aveva le idee chiare. Attraverso il mito gli umani generano mondo.
A causa del mito lo perdono.
 E poi così, per sempre, in una rotazione senza fine. Nè buona nè cattiva. Solo inevitabile, Giusta.
 Il destino degli umani è tessuto con il filo del mito, intendevano dire, i nostri padri. Desideravano
che lo sapessimo.

 frammento VII
 la resa senza condizioni al metodo scientifico ci ha resi incapaci di leggere il mito, di capire la
sua produzione e perfino di dare valore alla sua presenza nella vita degli umani. Regredito a re-
perto magico, o semplicemente a espressione di una certa ignoranza, è combattuto in nome del-
la chiara luce della verità, quella per la prima volta balenata nella mutazione illuminista.
 Ma solo civiltà in grado di riconoscere la produzione del mito, mettendola in rotazione  con il
lavoro di lettura della scienza, possono leggere il propeio destino correttamente. 
 Con gli occhi della scienza si legge un testo privo di vocali. erano così certe scritture arcaiche,
poi rivelatesi insufficienti a dire il mondo.

 frammento VIII
 I nomi della scienza sono le conchiglie che rimangono nella sabbia quando l'onda del Mito si
ritrae attratta dai campi magnetici delle meree.
 Virus: molluschi

(Leggi tutto su: libroprivato.it. Il progetto è della web agency dieci04)

Lucianone

domenica 29 novembre 2020

SPORT - calcio / Serie A - 8^ giornata 2020/21

 29 novembre '20 - domenica                           29th November / Sunday                   visione post - 4

Risultati delle partite

Crotone   0     Spezia      0     Juventus   2     Fiorentina    0     Inter      4     Roma    3     
Lazio       2      Atalanta   0      Cagliari    0      Benevento   1     Torino   2     Parma   0

Sampdoria   1     H. Verona   0     Udinese   1     Napoli   1
Bologna       2     Sassuolo     2     Genoa     0      Milan    3

CLASSIFICA

Milan   20  /   Sassuolo   18  /   Roma   17  /   Juventus   16  /   Inter   15  /   Napoli, Atalanta, 
Lazio   14  /   Hellas Verona   12  /   Sampdoria, Cagliari   10  /   Bologna, Spezia, Benevento   9  /  Fiorentina   8  /   Udinese   7  /   Parma   6  /   Torino, Genoa   5  /   Crotone   2




Marcatori           reti       squadra            rigori
Ibrahimovic       10         Milan                 2
C. Ronaldo          8        Juventus           2
Lukaku                7          Inter                 1
Belotti                 6          Torino               2

5 Reti: Joao Pedro (1), Simeone / Cagliari; Lautaro Martinez / Inter; Mkhitaryan / Roma
            Caputo (1) / Sassuolo

Lucianone

Scienze - La mostra dove si chiacchiera con Einstein

 29 novembre '20 - domenica                         29th November / Sunday                     visione post - 5

(da La Stampa - 29 ottobre '20 - Fabiana Magrì)

Piattaforma virtuale alla Hebrew University: al via nel 2021
in occasione dei 100 anni dell'assegnazione del premio Nobel a Einstein
Che cosa avrebbe suggerito, quel genio di Albert Einstein, ai curatori di una mostra in suo onore,
se l'inaugurazione dell'evento fosse stato minacciato da una pandemia? Probabilmente di visualiz-
zare l'impossibile.  La Hebrew University di gerusalemme ha raccolto la sfida e ha annunciato il
lancio di "una delle piattaforme immersive più entusiasmanti del decennio", ideata da una squa-
dra di visionari con competenze trasversali.  "Einstein: Visualize the Impossible" (einstein100.com)
è l'esperienza online interattiva dedicata allo scienziato  in occasione  del centenario del Nobel per 
la fisica che gli fu assegnato nel 1921. Due anni dopo, mentre viaggiava verso il Giappone  per un 
tour di conferenze, Einstein decise di fare tappa per 12 giorni nella Palestina mandataria. Fu la pri-
ma e unica volta.  Visitò il cantiere del campus della Hebrew University, che sarebbe stato inaugu-
rato nel 1925, ed entrò a far parte del suo cobnsiglio di amministrazione. All'Università ebraica la-
sciò in eredità i suoi scritti personali e scientifici, incluso il manoscritto della teoria della Relativi-
tà e la formula E=mc2.  Gli archivi Albert Einstein dell'università  contengono  più di 80 mila do-
cumenti tra corrispondenze, fotografie, diplomi e medaglie.
CONTINUA...
to be continued...

lunedì 23 novembre 2020

Ultime notizie - dall'Italia e dal Mondo / Latest news

23 novembre '20 - lunedì                           23rd November / Monday                       visione post - 5
24 nov.                - martedì                         24th Nov.         / Tuesday
Milano 
Gli operatori dello Sci contro lo stop del governo: "Sicurezza garantita".
E gli albergatori: "Natale e Capodanno pilastri della stagione"
La presidente degli operatori funiviari Ghezzi: "No a decisioni emotive. 
Economia che vale 120 mila posti di lavoro".  Gerard (Federalberghi): 
"Rischiamo di perdere il 30% del fatturato". Per albergatori e ristoratori 
in ballo 12 miliardi. I maestri di sci: "Grande preoccupazione per 15 mila
famiglie".

ROMA
Coronavirus, il ministro Boccia: "Molti Italiani non ci saranno a Natale. Con 600 
morti al giorno è fuori luogo parlare di cenoni e sci"
Il ministro per gli Affari regionali non si sbilancia dopo le pressioni sul governo sulla
riapertura degli impianti sciistici e con le festività in arrivo: "Non perdiamo il senso
di comunità, quello venuto fuori nella prima ondata".
"Non perdiamo il senso di comunità. Molti italiani non ci saranno più il prossimo Natale, ma non dobbiamo perdere il senso di comunità, quello che è venuto fuori nella prima ondata e che ci ha consentito anche di dimostrare che il Paese ha una capacità di reazione molto forte". Il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, alla Vita in Diretta su RaiUno, parla del dolore e dei sacrifici che gli italiani stanno affrontando in questi mesi di pandemia. E parla del Natale e dello sci, due temi che animano il Paese in questi giorni. "Con 600-700 morti al giorno parlare di cenone è fuori luogo, lo dico con grande chiarezza. Natale e Capodanno è ancora più fuori luogo", aggiunge da Barletta, in occasione del sopralluogo all'ospedale da campo allestito dalla Marina militare.

Argentina - morte di Maradona
Il leggendario calciatore argentino ha subito un arresto cardiocircolatorio nella sua
cas di Tigre, in Argentina.
Diego Armando Maradona, "el pibe de oro", aveva appena compiuto 60 anni

Giovedì, 26 novembre '20

Emozione al San Paolo di Napoli, già ribattezzato dai tifosi
"Stadio Maradona"

Centinaia di persone sono all'esterno della curva B dello stadio San Paolo che presto sarà intitolato a Diego Armando Maradona. Sono tutti in silenzio per onorare il capitano dei due scudetti, scomparso mercoledì a 60 anni. A ridosso dei cancelli c'è di tutto: sciarpe, bandiere azzurre e cappelli, dedicati ovviamente al Diez. Una bandiera sovrasta la folla: The King con il volto stilizzato di Maradona.

"Stadio Diego Armando Maradona" recita la targa esposta all'esterno del Massimo, firmata "Curva B" e sulla quale è disegnato anche il volto del campione argentino. Centinaia di bengala rossi accesi intorno a tutta la circonferenza dello stadio, migliaia di tifosi hanno cominciato a cantare insieme "Ho visto Maradona". È la coreografia finale organizzata dagli ultras per mandare l'ultimo saluto al Pibe.

I tifosi del Napoli anticipano così in maniera informale le intenzioni dell'Amministrazione comunale che ha già annunciato il via all'iter per l'intitolazione dell'impianto di Fuorigrotta a Diego Armando Maradona. Stasera alle 21 lo stadio San Paolo ospiterà la partita di Europa League tra Napoli e Rijeka.

Lucianone

domenica 22 novembre 2020

Società / commento - Stati Uniti e Trump: 'L' ego ferito del narciso'

22 novembre '20 - domenica                         22nd November / Sunday                       visione post - 4

(da 'La Stampa' - 9 novembre '20 - Massimo Recalcati)

L' EGO FERITO DEL NARCISO 
... anche all'indomani dei risultati elettorali la scena è ancora quella di una difesa all'ultimo sangue 
della propria immagine violata da una frode spregevole.  Egli si rifiuta  di prendere atto  della sua sconfitta elettorale e del suo prossimo e inevitabile trasloco. Questa strnua resistenza è sintomati-
ca di un atteggiamento di fondo dell'uomo del suo modo di interpretare la propria azione politica.
la postura fondamentale  di ogni leadership democratica  si struttura  sulla differenza irriducibile
tra proprietà e responsabilità: la massima responsabilità - quale, per esempio, quella implicata dal-
l'essere  il presidente degli stati Uniti d'America - non coincide affatto  con il diritto  di proprietà.
Anzi, esattamente il contrario: nelle istituzioni democratiche  proprio perchè si è massimamente
responsabili non si è proprietari di ciò che si governa. Diversamente, òla confusione tra responsa-
bilità e proprietà definisce il degrado in cui scade ogni leadership autoritaria.
Donald Trump ne è un esempio eloquente; egli ha confuso sistematicamente e totalmente  questi
due registri. Il suo insediamento alla Casa Bianca non è stato mai vissuto nel segno di una assun-
zione di una responsabilità  di fronte al proprio Paese, ma in quello  di una appropriazione delle
leve del suo comando. E' la caratteristica di ogni versione auoritaria e antidemocratica del pote-
re. Con la conseguente denigrazione delle istituzioni  e dei loro dispositivi vissuti solamente co-
me ostacoli all'esercizio del suo diritto esclusivo di proprietà.  Confondere la responsabilità con 
la proprietà comporta il rigetto dell'alternanza e della possibiltà stessa della sconfitta. Per questa
ragione egli si rifugia ora nella Casa Bianca rifiutandosi di riconoscere non tanto  le ragioni  del
suo avversario politico, ma della stessa democrazia. Il suo modo di esercitare il potere si è nutri-
to dei suoi fantasmi più privati: patriottismo, nazionalismo, razzismo, sessismo, fallicismo, arro-
ganza, vendicatività. Il suo appello al popolo, motivo decisivo di tutta la sua propaganda politi-
ca, è, in realtà solo un appello a se stesso  come suo unico possibile rappresentante in quanto
estraneo al mondo corrotto della pilitica. E' l'essenza dell'antipolitica che nutre ogni populismo: 
il popolo tradito dalla  politica deve recuperare il proprio potere contro la politica. Basterebbe
rileggersi il suo discorso di insediamento. Ma ora che la politica chiede il conto a una gestione
scriteriata delle relazioni internazionali, della violenza e del razzismo interni al suo Paese, del-
la sanità e dei diritti civili, e, per ultima, della pandemia, egli non può che rifiutarsi di prendere
atto dei suoi errori.
Per riconoscere la sconfitta è, infatti, necessario avere un contatto etico con i propri limiti. Ma
la posizione di Trump, accecata da un fantasma di onnipotenza, esclude a priori questa possibi-
lità. Per questo egli anzichè riconoscere la sconfitta sceglie la posizione della vittima innocente
perseguitata dai poteri forti. Il suo narcisismo non ha solo alterato  il rapporto  tra la verità  e la
menzogna, ma gli impedisce di riconoscere  che la maggioranza degli elettori americani ha de-
ciso per il suo avvicendamento in totale libertà.  Si tratta di una ferita narcisistica  che non può
tollerare poichè contrasta con quell'immagine monumentale di se stesso dalla quale la sua stes-
sa vita dipende. Dopo aver governato nel nome della paura e della vendetta, dell'odio e del po-
pulismo più aggressivo, Donald Trump  si avvia probabilmente  verso  un declino inesorabile,
non solo politico, dove la Legge non gli farà più sconti. L'assenza di un autentico slancio idea-
le verso la passione della politica lo lascerà probabilmente solo di fronte allo specchio infranto 
del suo narcisismo.

Lucianone

sabato 14 novembre 2020

SPORT - calcio / Serie A - 7^ giornata campionato 2020/21


 14 novembre '20 - sabato                         14th November / Saturday                       visione post - 4

Risultati delle partite

Sassuolo   0     Cagliari       2     Benevento   0     Parma         0     Lazio        1     Atalanta   1
Udinese    0     Sampdoria   0     Spezia         3     Fiorentina   0     Juventus   1     Inter         1

Genoa   1    Torino      0     Bologna   0     Milan         2
Roma    3    Crotone   0      Napoli     1     H. Verona   2

CLASSIFICA

MILAN   17  /   Sassuolo   15  /   Napoli, Roma   14  /   Juventus, Atalanta   13  /   Inter, H. Verona   12
Lazio   11  /   Sampdoria, Cagliari   10  /   Fiorentina, Spezia   8  /   Bologna, Parma, Benevento   6
Torino, Genoa   5  /   Udinese   4  /   Crotone   2

Marcatori
Ibrahimovic   8     (Milan)
Belotti           6     (Torino)
Ronaldo        6     (Juventus)
Caputo          5     (Sassuolo)
Pedro            5     (Cagliari)
Lukaku         5     (Inter)
Simeone       5     (Cagliari)

Lucianone

mercoledì 11 novembre 2020

Riflessioni - Situazione Usa: cio' che fa grande differenza, anzi, enorme

 11 novembre '20 - mercoledì                       11th November / Wednesday               visione post -  7   

(da la Repubblica - 5 novembre 20 - L'amaca / Michele Serra)

Una enorme differenza
Sicuramente vero che la frittata è fatta, ormai, dal novembre del 2016: che Trump non è solo
l'autore ma il risultato di un guasto sociale annoso; che i dem sono in larga parte bacucchi nei
modi, nel linguaggio, nel pensiero, e anche a questa decrepitezza è dovuta  la deriva popolare
americana e non solo americana; che la democrazia, non solo americana, è un involucro lace-
rato in più parti, roso dall'ignoranza e dalla rabbia, e aggiungeteci tutte le cose tristi, desolate,
disperate che leggiamo e scriviamo ovunque, da anni, sentendoci alla fine di un'epoca tutto
sommato libera e pacifica e sull'orlo di un'altra epoca che ci sembra sempre più simile a un
pozzo nero.. E' tutto vero. Ma si vede che sono un animo semplice perchè, al netto di tutto
questo, penso che faccia una enorme differenza che alla Casa Bianca ci sia o non ci sia più
l'uomo che ha incarnato per quattro anni la morte del rispetto, del ragionamento, della cul-
tura, della scienza, della mitezza, della misura, della signorilità (che non è una dote di clas-
se, è una qualità dell'anima)  e di tante, troppe altre cose che davamo per acqusite, ed evi-
dentemente non lo erano.  Sì, una enorme differenza, che gli analisti e i commentatori rie-
scono a mettere molto tra parentesi, nelle dirette tivù, perchè è in buona misura anche una
differenza emotiva e sentimentale, dunque poco compatibile con il loro lavoro. Dev'essere
per questo che dopo pochi minuti cambiavo canale: non reggevo quell'indifferenza a una
così enorme differenza.

Lucianone

Cultura / saggio - Il virus pandemico nella Rete: "Il contagio dell'algoritmo. Le idi marzo della pandemia"

 11 novembre '20 - mercoledì                       11th November / Wednesday                    visione post - 7

( da il manifesto - 30 settembre 20 - culture / di Aldo Garzia)
Il virus nella Rete,
il significato della libertà
nell'era della pandemia
Bisogna imparare a vivere con il Covid19. Molto di quello che accadrà nelle prossime settimane è
affidato ai comportamenti individuali e collettivi, oltre che alle normative che si adotteranno  e  all'u-
tilizzo di internet per monitorare il comportamento del virus. L'alternativa sicurezza/libertà  è  parti-
colarmente bruciante. Sapendo che in questa fase "più libertà" vuol dire "meno sicurezza" e "meno
salute". Questa contraddizione impone inevitabilmente un ripensamento riattualizzante della coppia
diritti/libertà.
In questa problematica si inserisce la riflessione più recente di Michele Mezza in Il contagio dell'al-
goritmo. Le idi marzo della pandemia (Donzelli, pp. 262, euro 14.00). Si tratta della puntuale ricostruzione di come si è diffuso nel mondo il virus e di quali problemi abbia posto all'uso delle tec-
nologie informatiche per combatterlo, dal momento che "il virus si diffonde ovunque" ed è "potente
come la Rete".  D'ora in poi, secondo l'autore, si tratterebbe di impostare una strategia di conteni-
mento usando tutte le risorse della Rete a iniziare dalla tracciabilità dei contagi.
Mezza, giornalista di lungo corso con un passato in Rai, attualmente docente di Marketing e New
Media all' Università Federico II di Napoli, aveva già posto in altri saggi il tema della democratiz-
zazione dell'uso dell'algoritmo atraverso la contrattazione con i grandi depositari di dati quali Goo-
gle, Amazon, Facebook...  In Algoritmi e libertà (Donzelli, 2018) per esempio problematizzava la
centralità della questione del calcolo nei nuovi conflitti  che andrebbero aperti  su tutto  lo spettro 
delle dinamiche sociali  per non restare prigionieri  di una presunta neutralità dei numeri.  Questa
volta indagine e proposte partono  dall'attualià della pandemia.  L'utilizzo della Rete  si è rivelato
infatti fondamentale per monitorare i focolai, capire le curve statistiche, mappare la diffusione del
virus e combatterlo. La tesi di Mazza è che si potrebbe fare molto di più. Se il potere reale è nelle
mani di chi gestisce le tracce online di ognuno di noi, occorre che quel potere non rimanga a dispo-
sizione di pochi privati. Occorre invece che le istituzioni pubbliche entrino anche in questo campo
dicendo la loro e contrattando, mentre ognuno di noi è chiamato ad aumentare le proprie compe-
tenze critiche in materia. Non basta assolutamente che poco più di quattro milioni di italiani abbia-
no scaricato l'applicazione "Immuni" che dimostra la potenzialità anti Covid19 di internet.
A colpire è tuttavia la difficoltà a maneggiare l'approccio proposto da Mezza da parte della politi-
ca e dei sindacati che si fermano sulla soglia della pubblicità dei dati individuali come se la nostra
vita non fosse già tracciata in lungo e in largo (internet, telefonini, carte di credito, eccetera). Que-
sta volta - è l'ammonimento dell'autore - siamo di fronte  al difficile equilibrio  da ritrovare  tra di-
ritti individuali e diritto alla salute. La diffusa insofferenza verso la presunta compressione delle
libertà, se si mettesse un limite all'uso degli algoritmi senza controllo, si spiega con la diffusa in-
troiezione della categoria di "libertà" intesa quasi esclusivamente come problema individuale al
di fuori del contesto in cui si esercita (l'eccezionalità attuale).
Oggi lo STATO SOCIALE - e' opinione che si fa strada - va ripensato proprio a partire dai proble-
mi della pandemia  e  dall'orizzonte della ricerca contenuta nel libro di Mezza che è un input.  Ciò 
non vuol dire sottovalutare i temi di costituzionalità che interventi di limitazione della libertà (tipo
lockdown prolungati o settoriali) possono aprire. Il tema che però ha posto con drammaticità il Co-
vid19 è il necessario ripensamento della coppia libertà/diritti individuali in un aggiornato rapporto
tra libertà/diritto al welfare, in quanto salute e vita fanno parte dei beni primari: non sono indisso-
lubili da una idea collettiva di società in cui anche il problema del controllo degli algoritmi diven-
ta prioritario.
- Il volume è arricchito  da un'introduzione di Enrica Amaturo, da un saggio del virologo Andrea
Crisanti e dalla testimonianza di Roberta Pelachin sulle ultime riflessioni del filosofo  della scien-
za Giulio Giorello  recentemente scomparso  che in passato  aveva collaborato con le ricerche di
Mezza.

Lucianone

domenica 8 novembre 2020

Ultime notizie - dal Mondo e dall'Italia / Latest news

8 novembre '20 - domenica, lunedì          8th-9th November / Sunday-Monday       visione post - 3
9 nov.

STATI UNITI
Dopo la vittoria di Jo Biden alle elezioni americane -
Biden: "L'America ci ha scelto, basta toni aspri".

Video

Nessuna telefonata dalla casa Bianca: Trump non riconosce la sconfitta. 
Il neopresidente in Chiesa. E Trump sul campo da golf. Finiti i festeggiamenti inizia il giorno
dell'attesa di un possibile discorso di sconfitta del presidente uscente, che sembra però inten-
zionato a continuare la sua battaglia su presunti brogli elettorali.

9 novembre '20 - lunedì                             9th November / Monday  

Italia / Vercelli                       
Il medico di Rianimazione positivo al virus: "Non cìè più tempo per l'ignoranza, 
smettete di credervi onnipotenti".
Lo sfogo su Facebook del dottor Babarello contro i negazionisti: "Fate bene
a non cantare più dai balconi, ma abbiate rispetto per chi vi cura".
"Non c'è tempo per l'ignoranza di chi nega, di chi protesta in piazza perché non vuole portare una mascherina. Non è solo il Coronavirus che dobbiamo sconfiggere, ma anche il virus dell'ignoranza e della noncuranza: smettetela di credervi forti, onnipotenti, convinti che a voi non possa toccare". E' lo sfogo, riportato sulla pagina Facebook dell'Asl di Vercelli, di Giuseppe Barbarello, responsabile di Rianimazione dell'ospedale Sant'Andrea, a casa perché positivo al Covid.

"La gente non canta più sui balconi e fa bene - prosegue il medico e anestesista - Dal canto nostro, invece, noi non abbiamo più voglia di raccontarvi storie. Siamo stanchi, e l'unica storia vera è quella di chi ogni giorno lavora come un matto per curarvi, si chiude dentro una tuta che ti fa sembrare un astronauta e spera che non tocchi a lui. Abbiate rispetto per chi vi cura e soprattutto abbiate rispetto per voi stessi".

"Sono sconfortato e scoraggiato, ma soprattutto sono arrabbiato perché mi sono dovuto fermare - conclude il medico - Questo virus, nonostante tutti gli accorgimenti e le misure di sicurezza, spesso non ti lascia il tempo e ti assale con tutta la sua forza. E così mi ritrovo a casa, assalito dal senso di colpa per aver coinvolto anche i miei familiari in una partita che non avrebbero mai voluto giocare".

Torino - Romano Canavese
Giovane mamma di 21 anni muore per Coronavirus alle Molinette di Torino,
a tre settimane dalla diagnosi.
La madre: "Era sana, non aveva altre malattie". Il sindaco di Romano Canavese dove la ragazza
abitava: "A rischio qualunque età".
Aveva 21 anni, era già mamma di un bimbo di tredici mesi. Si chiamava Chiara Cringolo. E' morta alle Molinette per complicanze dovute al coronavirus. La ragazza abitava a Romano Canavese, in provincia di Torino.

A Chiara il coronavirus, che aveva provocato una polmonite bilaterale, era stato diagnosticato il 21 ottobre all'ospedale di Ivrea dopo che la ragazza aveva accusato tosse e sintomi influenzali. Portata in terapia intensiva alle Molinette, Chiara Cringolo ha iniziato apparentemente a migliorare, ma venerdì scorso il quadro clinico è rapidamente precipitato fino alla morte avvenuta ieri pomeriggio.

"Non aveva patologie, nessun problema al cuore, era un po' robustina ma stava bene. Non riusciamo a capire come sia successo", assicura Barbara, madre di Chiara. Tutto è iniziato il 19 ottobre, "aveva un po' di tosse e qualche linea di febbre". Il giorno dopo ha telefonato a sua madre "e non riusciva a respirare e siamo andati subito al pronto soccorso di Ivrea. Era il 20 ottobre, il tampone era positivo e da allora non l'abbiamo più vista".

Dall'ospedale di Ivrea è stata trasferita alle Molinette "e ogni pomeriggio - racconta ancora la madre Barbara - un medico ci chiamava per aggiornarci. Finché ieri alle 14,45 ci ha detto che era morta. Siamo positivi anche noi, ora stiamo aspettando i risultato dei tamponi, gli ultimi erano positivi. Se lo saranno ancora rischiamo di non poter dare neanche l'ultimo saluto a nostra figlia".

ITALIA - Coronavirus
Medici e infermieri chiedono subito il lockdown: "Covid, negli ospedali 
situazione fuori controllo"
I rianimatori: "La prossima settimana atteso raddioppio dei ricoveri".
I camici bianchi ospedalieri: "Blocco immediato di 6-8 settimane".
Il presidente dell'ordine dei medici Anelli: "ne ho parlato a Speranza, mi
aspeto risposte oggi". Gli appelli si susseguono dalla toscana alla Sicilia.

Gli anestesisti: idea ragionevole

"Ci attendiamo un raddoppio dei ricoveri ospedalieri e in terapia intensiva la prossima settimana se il trend non muterà, ed in attesa degli eventuali benefici derivanti dall'ultimo Dpcm, che potranno però evidenziarsi non prima di 10 giorni", dice il presidente dell'Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri (Aaroi) Alessandro Vergallo. Le terapie intensive "sono già sotto pressione. A fronte di ciò e dell'assenza di una medicina territoriale, la proposta di lockdown nazionale - rileva - è a questo punto ragionevole".
 Gli ospedalieri: subito blocco di 6-8 settimane
Lockdown subito di 6-8 settimane. È l'appello lanciato da Carlo Palermo, segretario nazionale di Anaao Assomed, il sindacato dei medici ospedalieri, che spiega: "Con i dati preoccupanti dei contagi e delle morti e con le Regioni che contestano i numeri che le classificano zone rosse, l'unica soluzione è un lockdown nazionale di 6-8 settimane per appiattire la curva". Per Palermo, "siamo in enorme ritardo e non possiamo più assistere a questo rimpallo di responsabilità tra Regioni e governo". Quando a marzo il governo ha chiuso tutto "stavamo meglio di adesso", osserva Palermo, sicuro che "se si continua con questo trend è facile prevedere che bisognerà fare una qualche selezione tra chi può essere intubato e chi no. Torneremo alla medicina di guerra".
 Il lockdown totale, aveva detto ieri Anelli della Fnomceo, che si è espresso anche sulla situazione pugliese,  "è una richiesta forte ma da più parti del Paese arrivano segnali molto preoccupanti. La situazione mostra un Sistema sanitario nazionale alle corde". Questa settimana "abbiamo avuto una media di 1000 ricoverati al giorno; se il trend non cambia, nei prossimi 30 giorni, per l'Immacolata, avremo 30mila ricoverati che si aggiungeranno ai 26mila attuali".
 Ricciardi: "Situazione tragica, chiudere subito alcune aree metropolitane"
IL bollettino di oggi 9 novembre:
25.271 nuovi positivi - contagiati
 356 morti
Fatti 147.725 tamponi

Lucianone