8 novembre '20 - domenica, lunedì 8th-9th November / Sunday-Monday visione post - 3
9 nov.
9 nov.
STATI UNITI
Dopo la vittoria di Jo Biden alle elezioni americane -
Dopo la vittoria di Jo Biden alle elezioni americane -
Biden: "L'America ci ha scelto, basta toni aspri".
Video
Nessuna telefonata dalla casa Bianca: Trump non riconosce la sconfitta.
Il neopresidente in Chiesa. E Trump sul campo da golf. Finiti i festeggiamenti inizia il giorno
dell'attesa di un possibile discorso di sconfitta del presidente uscente, che sembra però inten-
zionato a continuare la sua battaglia su presunti brogli elettorali.
9 novembre '20 - lunedì 9th November / Monday
Italia / Vercelli
Il medico di Rianimazione positivo al virus: "Non cìè più tempo per l'ignoranza,
Il medico di Rianimazione positivo al virus: "Non cìè più tempo per l'ignoranza,
smettete di credervi onnipotenti".
Lo sfogo su Facebook del dottor Babarello contro i negazionisti: "Fate bene
a non cantare più dai balconi, ma abbiate rispetto per chi vi cura".
"Non c'è tempo per l'ignoranza di chi nega, di chi protesta in piazza perché non vuole portare una mascherina. Non è solo il Coronavirus che dobbiamo sconfiggere, ma anche il virus dell'ignoranza e della noncuranza: smettetela di credervi forti, onnipotenti, convinti che a voi non possa toccare". E' lo sfogo, riportato sulla pagina Facebook dell'Asl di Vercelli, di Giuseppe Barbarello, responsabile di Rianimazione dell'ospedale Sant'Andrea, a casa perché positivo al Covid.
"La gente non canta più sui balconi e fa bene - prosegue il medico e anestesista - Dal canto nostro, invece, noi non abbiamo più voglia di raccontarvi storie. Siamo stanchi, e l'unica storia vera è quella di chi ogni giorno lavora come un matto per curarvi, si chiude dentro una tuta che ti fa sembrare un astronauta e spera che non tocchi a lui. Abbiate rispetto per chi vi cura e soprattutto abbiate rispetto per voi stessi".
"Sono sconfortato e scoraggiato, ma soprattutto sono arrabbiato perché mi sono dovuto fermare - conclude il medico - Questo virus, nonostante tutti gli accorgimenti e le misure di sicurezza, spesso non ti lascia il tempo e ti assale con tutta la sua forza. E così mi ritrovo a casa, assalito dal senso di colpa per aver coinvolto anche i miei familiari in una partita che non avrebbero mai voluto giocare".
"La gente non canta più sui balconi e fa bene - prosegue il medico e anestesista - Dal canto nostro, invece, noi non abbiamo più voglia di raccontarvi storie. Siamo stanchi, e l'unica storia vera è quella di chi ogni giorno lavora come un matto per curarvi, si chiude dentro una tuta che ti fa sembrare un astronauta e spera che non tocchi a lui. Abbiate rispetto per chi vi cura e soprattutto abbiate rispetto per voi stessi".
"Sono sconfortato e scoraggiato, ma soprattutto sono arrabbiato perché mi sono dovuto fermare - conclude il medico - Questo virus, nonostante tutti gli accorgimenti e le misure di sicurezza, spesso non ti lascia il tempo e ti assale con tutta la sua forza. E così mi ritrovo a casa, assalito dal senso di colpa per aver coinvolto anche i miei familiari in una partita che non avrebbero mai voluto giocare".
Torino - Romano Canavese
Giovane mamma di 21 anni muore per Coronavirus alle Molinette di Torino,
a tre settimane dalla diagnosi.
La madre: "Era sana, non aveva altre malattie". Il sindaco di Romano Canavese dove la ragazza
abitava: "A rischio qualunque età".
Aveva 21 anni, era già mamma di un bimbo di tredici mesi. Si chiamava Chiara Cringolo. E' morta alle Molinette per complicanze dovute al coronavirus. La ragazza abitava a Romano Canavese, in provincia di Torino.
A Chiara il coronavirus, che aveva provocato una polmonite bilaterale, era stato diagnosticato il 21 ottobre all'ospedale di Ivrea dopo che la ragazza aveva accusato tosse e sintomi influenzali. Portata in terapia intensiva alle Molinette, Chiara Cringolo ha iniziato apparentemente a migliorare, ma venerdì scorso il quadro clinico è rapidamente precipitato fino alla morte avvenuta ieri pomeriggio.
"Non aveva patologie, nessun problema al cuore, era un po' robustina ma stava bene. Non riusciamo a capire come sia successo", assicura Barbara, madre di Chiara. Tutto è iniziato il 19 ottobre, "aveva un po' di tosse e qualche linea di febbre". Il giorno dopo ha telefonato a sua madre "e non riusciva a respirare e siamo andati subito al pronto soccorso di Ivrea. Era il 20 ottobre, il tampone era positivo e da allora non l'abbiamo più vista".
Dall'ospedale di Ivrea è stata trasferita alle Molinette "e ogni pomeriggio - racconta ancora la madre Barbara - un medico ci chiamava per aggiornarci. Finché ieri alle 14,45 ci ha detto che era morta. Siamo positivi anche noi, ora stiamo aspettando i risultato dei tamponi, gli ultimi erano positivi. Se lo saranno ancora rischiamo di non poter dare neanche l'ultimo saluto a nostra figlia".
A Chiara il coronavirus, che aveva provocato una polmonite bilaterale, era stato diagnosticato il 21 ottobre all'ospedale di Ivrea dopo che la ragazza aveva accusato tosse e sintomi influenzali. Portata in terapia intensiva alle Molinette, Chiara Cringolo ha iniziato apparentemente a migliorare, ma venerdì scorso il quadro clinico è rapidamente precipitato fino alla morte avvenuta ieri pomeriggio.
"Non aveva patologie, nessun problema al cuore, era un po' robustina ma stava bene. Non riusciamo a capire come sia successo", assicura Barbara, madre di Chiara. Tutto è iniziato il 19 ottobre, "aveva un po' di tosse e qualche linea di febbre". Il giorno dopo ha telefonato a sua madre "e non riusciva a respirare e siamo andati subito al pronto soccorso di Ivrea. Era il 20 ottobre, il tampone era positivo e da allora non l'abbiamo più vista".
Dall'ospedale di Ivrea è stata trasferita alle Molinette "e ogni pomeriggio - racconta ancora la madre Barbara - un medico ci chiamava per aggiornarci. Finché ieri alle 14,45 ci ha detto che era morta. Siamo positivi anche noi, ora stiamo aspettando i risultato dei tamponi, gli ultimi erano positivi. Se lo saranno ancora rischiamo di non poter dare neanche l'ultimo saluto a nostra figlia".
ITALIA - Coronavirus
Medici e infermieri chiedono subito il lockdown: "Covid, negli ospedali
situazione fuori controllo"
I rianimatori: "La prossima settimana atteso raddioppio dei ricoveri".
I camici bianchi ospedalieri: "Blocco immediato di 6-8 settimane".
Il presidente dell'ordine dei medici Anelli: "ne ho parlato a Speranza, mi
aspeto risposte oggi". Gli appelli si susseguono dalla toscana alla Sicilia.
Gli anestesisti: idea ragionevole
"Ci attendiamo un raddoppio dei ricoveri ospedalieri e in terapia intensiva la prossima settimana se il trend non muterà, ed in attesa degli eventuali benefici derivanti dall'ultimo Dpcm, che potranno però evidenziarsi non prima di 10 giorni", dice il presidente dell'Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri (Aaroi) Alessandro Vergallo. Le terapie intensive "sono già sotto pressione. A fronte di ciò e dell'assenza di una medicina territoriale, la proposta di lockdown nazionale - rileva - è a questo punto ragionevole".
Gli ospedalieri: subito blocco di 6-8 settimane
Gli ospedalieri: subito blocco di 6-8 settimane
Lockdown subito di 6-8 settimane. È l'appello lanciato da Carlo Palermo, segretario nazionale di Anaao Assomed, il sindacato dei medici ospedalieri, che spiega: "Con i dati preoccupanti dei contagi e delle morti e con le Regioni che contestano i numeri che le classificano zone rosse, l'unica soluzione è un lockdown nazionale di 6-8 settimane per appiattire la curva". Per Palermo, "siamo in enorme ritardo e non possiamo più assistere a questo rimpallo di responsabilità tra Regioni e governo". Quando a marzo il governo ha chiuso tutto "stavamo meglio di adesso", osserva Palermo, sicuro che "se si continua con questo trend è facile prevedere che bisognerà fare una qualche selezione tra chi può essere intubato e chi no. Torneremo alla medicina di guerra".
Il lockdown totale, aveva detto ieri Anelli della Fnomceo, che si è espresso anche sulla situazione pugliese, "è una richiesta forte ma da più parti del Paese arrivano segnali molto preoccupanti. La situazione mostra un Sistema sanitario nazionale alle corde". Questa settimana "abbiamo avuto una media di 1000 ricoverati al giorno; se il trend non cambia, nei prossimi 30 giorni, per l'Immacolata, avremo 30mila ricoverati che si aggiungeranno ai 26mila attuali".
Ricciardi: "Situazione tragica, chiudere subito alcune aree metropolitane"Il lockdown totale, aveva detto ieri Anelli della Fnomceo, che si è espresso anche sulla situazione pugliese, "è una richiesta forte ma da più parti del Paese arrivano segnali molto preoccupanti. La situazione mostra un Sistema sanitario nazionale alle corde". Questa settimana "abbiamo avuto una media di 1000 ricoverati al giorno; se il trend non cambia, nei prossimi 30 giorni, per l'Immacolata, avremo 30mila ricoverati che si aggiungeranno ai 26mila attuali".
IL bollettino di oggi 9 novembre:
25.271 nuovi positivi - contagiati
356 morti
Fatti 147.725 tamponi
Lucianone
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