venerdì 28 dicembre 2018

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28 dicembre '18 - venerdì                    28th December / Friday                    visione post - 5

Roma - manovra economica
Urla e insulti, legge di Bilancio alla fiducia finale
Tensione alla Camera: il Pd attacca il presidente Fico che sospende i lavori. Oggi 
il voto, domani via libera definitiva.
Roma - Risse e insulti. Lancio di faldoni. Urla, spintoni. Accuse di «comportamenti pilateschi e farisaici». Sedute sospese e inviti: «Colleghi, non possiamo dare questo spettacolo». Il penultimo atto della manovra economica in discussione nell’Aula di Montecitorio trasmette immagini quasi da curva di uno stadio, con le opposizioni che invocano la discussione di merito del disegno di legge (non avvenuta) e chiedono il ritorno in commissione Bilancio e la maggioranza che vota e boccia la richiesta. In mezzo il presidente della Camera Roberto Fico che ricorda come «il 31 dicembre si avvicina, e questa legge non può arrivare al presidente della Repubblica il primo gennaio».
La manovra economica diventerà legge domani. Al terzo passaggio parlamentare. Dopo tre voti di fiducia consecutivi posti dal governo. Oggi alle 18.30 ci sarà l’ultimo, annunciato ieri dal ministro per i Rapporti con il parlamento Riccardo Fracaro e seguito da fischi e buu dai banchi dell’opposizione. Poi l’esame dei 244 ordini del giorno presentati sul testo. E domani, dalle 9, l’ultima seduta prima del via libera definitivo di quello che è l’atto di indirizzo della politica economica del Paese per i prossimi tre anni. Una corsa contro il tempo per arrivare entro il 31 dicembre ed evitare l’esercizio provvisorio. Una corsa che ha bruciato una serie di passaggi parlamentari come la votazione degli emendamenti e che ha fatto quindi saltare le opposizioni che parlano di «vilipendio del Parlamento e della Costituzione» e di «una manovra approvata a scatola chiusa».
Ieri, alla Camera, il giorno di massima tensione con il Pd che finisce per attaccare duramente anche il presidente Fico accusandolo di «atteggiamento pilatesco e farisaico» (Enrico Borghi) e chiede un suo intervento contro il mancato voto degli emendamenti: «Qui si mortifica il Parlamento e si viola la Costituzione, chi li difende?» (Emanuele Fiano). Volano quindi faldoni con il testo della manovra (uno colpisce il sottosegretario all’Economia Massimo Garavaglia) e i commessi della Camera bloccano Fiano e Borghi diretti verso il banco del governo. Fico è costretto a sospendere i lavori. Ma anche ad ammettere: «È assolutamente sconsigliabile conferire un mandato al relatore in commissione senza la votazione degli emendamenti, questo mi è chiaro, per me non è un modo giusto di procedere», ma, aggiunge, «d’altra parte non è mio compito parlare del governo e della Ue, ma della Camera».

Roma - aumento dell'Ires (per il volontariato)
L'ira contro l'aumento della tassa / il volontariato pensa alla piazza

Dopo la retromarcia del governo sul raddoppio dell’Ires, restano i dubbi: come e quando si cambierà l«Dovremmo davvero scendere tutti in piazza. Altro che furbetti: questo governo sta insultando migliaia di persone che con il loro impegno, la loro passione e la loro professionalità affiancano lo Stato garantendo servizi altrimenti inesistenti o troppo costosi»: Carola Carazzone è il segretario generale di Assifero, realtà che unisce 90 fondazioni private di famiglie, imprese e comunità. Molti dei suoi associati stavano già contando quanto sarebbe costato l’aumento dell’Ires, l’imposta per le realtà del Terzo settore che la manovra aveva raddoppiato. Poi c’è stata la retromarcia e sia il premier Giuseppe Conte che i due vice Di Maio e Salvini hanno spiegato che si era trattato di un errore. Negli uffici del ministero i tecnici stanno cercando di capire come si esce dal pasticcio: la manovra andrà così, a gennaio dovrebbe arriva"

Milano - pensionati
Pensionati in piazza: "Non siamo il bancomat del governo"
MILANO - I pensionati scendono in piazza da Nord a Sud contro il governo per il taglio delle rivalutazioni degli assegni previsto dal maxiemendamento alla Manovra approvato al Senato. "Ancora una volta siamo il bancomat del Governo. Ma stavolta i pensionati non ci stanno", hanno attaccato i sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil nel corso del presidio organizzato in via cavour, sotto la prefettura di Firenze: "In tre anni  la manovra del governo sottrae 2,5 miliardi dalle tasche dei pensionati intervenendo nuovamente sull'adeguamento delle pensioni all'inflazione. I pensionati vogliono far sentire la propria voce per denunciare l'ipocrisia del governo, che con una mano sembrerebbe dare ma con l'altra certamente toglie".

Catania - terremoto
Decrettato lo stato d'emergenza / Conte: "10 miliardi per prime attività di soccorso"
Il governo ha dato risposta immediata per #Catania: deliberato in Consiglio dei ministri lo stato di emergenza e stanziati 10 milioni per le prime attività di soccorso. Siamo vicini, in modo concreto, alle comunità colpite dal terremoto". Così il premier Giuseppe Conte su Twitter. Il Cdm ha dichiarato lo stato di emergenza per 12 mesi per i territori colpiti dal terremoto, in particolare i comuni di Aci Bonaccorsi, Aci Catena, Aci Sant'Antonio, Acireale, Milo, Santa Venerina, Trecastagni, Viagrande e Zafferana Etnea, in provincia di Catania.

Lucianone

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