lunedì 12 novembre 2018

Riflessioni - Tra l'Afro e la Lega: la scelta di una maglia

12 novembre '18 - lunedì                      12th November / Monday                 visione post - 10

Può la calciatrice di una squadra antirazzista  (si chiama Afro-Napoli United),  per giunta
con la fascia da capitano, candidarsi in una lista pro Salvini? Il quesito, in epoca post-ideo-
logica è più scivoloso di quanto sarebbe stato in anni di più solidi (anche troppo ideali).
Per una semplice ragione: è probabile che la ragazza non capisca del tutto il motivo del con-
tendere. Ovvero consideri perfettamente compatibile portare la maglia di una squadra nata
per favorire l'integrazione e fare politica al fianco di un partito che dice chiaro e tondo "pri-
ma gli italiani" (anche nelle mense delle scuole materne...).  Non un'avanguardia xenofoba,
ma un partito di massa che i sondaggi danno al trenta per cento, segno che la ragazza non è
certo la sola ad avere, in materia di integrazione e uguaglianza, idee piuttosto lasche.
Difatti le compagne di squadra sono solidali con lei. Circostanza che ha suggerito un collo-
quio chiarificatore. Ha fatto bene il presidente a sollevare il problema? Secondo me, sì. E
non lo dico perchè, tra l'Afro e la Lega, faccio il tifo per l'Afro anche se è destinato a per-
dere 30 a zero.  Ha fatto bene perchè ha provato a introdurre un principio di coerenza, e
aggiungerei di logica, in un momento così caotico, nel quale tutto si tiene, tutto galleggia
nello stesso mare, e dunque niente è davvero importante, niente davvero grave, niente co-
sì conflittuale da costringere a scelte e rinunce. Una maglia va scelta; e scegliere ha sem-
pre il suo prezzo.
(da la Repubblica - 17 ottobre '18 - L'Amaca / Michele Serra)

Lucianone

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