27 maggio '18 - domenica 27th May / Sunday visione post - 12
LO SPIRITO DEL PIANETA
Festival dei popoli indigeni
Chiuduno (Bergamo)
dal 25 maggio al 10 giugno 2018
Canti e danze tradizionali / Fiera artigianato etnico
Laboratori e conferenze / Nuovi punti ristoro
www.lospiritodelpianeta.it / cell. 347 5763417
TEC-NIGHT
La notte bianca della tecnologia
Cremona - Nel centro storico di Cremona dalle ore 18:00 alle 2:00
9 giugno '18
Proiezioni laser / Video mapping / Performance artistiche / Realtà virtuali
Sculture musicali / Spettacoli di luce / Storytelling / Concerti / Silent Disco
PHOTOWEEK
Milano - 170 appuntamenti fra mostre, proiezioni, incontri, workshop
Fino al 10 giugno
Lucianone
DI TUTTO e di PIU Ambiente / Appuntamenti / Arte / / Cibo-cucina / Commenti / Cultura / Curiosità-comicità / Dossier / Economia-Finanza / Fotografia / Inchiesta / Intervista / Istruzione / Lavoro / Lettere / Libri / Medicina / Motori / Musica / Natura / Opinione del Giovedì / Personaggi / Psicologia / Reportage / Riflessioni-Idee / Salute / Scienze / Società-Politica / Spettacoli (cinema/tv) / Sport / Stampa-giornali / Storie / Tecnologia-Internet / Ultime notizie / Viaggi
domenica 27 maggio 2018
lunedì 21 maggio 2018
SPORT - calcio / Serie A - 38^ e ultima giornata 2017/18
21 maggio '18 - lunedì 21st May / Monday visione post - 14
RISULTATI delle PARTITE
Cagliari 1 Chievo 1 Genoa 1 Juventus 2 Lazio 2 Milan 5
Atalanta 0 Benevento 0 Torino 2 H. Verona 1 Inter 3 Fiorentina 1
Napoli 2 Sassuolo 0 Spal 3 Udinese 1
Crotone 1 Roma 1 Sampdoria 1 Bologna 0
CLASSIFICA finale
JUVENTUS 95 / Napoli 91 / Roma 77 / Inter 72 / Lazio 72 / Milan 64 /
Atalanta 60 / Fiorentina 57 / Torino, Sampdoria 54 / Sassuolo 43 / Genoa 41 /
Chievo, Udinese 40 / Bologna, Cagliari 39 / Spal 38 / Crotone 35 / H. Verona 25 /
Benevento 21
Il Commento
di L. Finesso
L'APOTEOSI JUVENTINA
Non poteva che finire così: con l'apoteosi della Juve e dei suoi giocatori, dei suoi tifosi
e di un allenatore supervincente! - Ma ancora solo fino alla 33esima, massimo 34esima
giornata del campionato di quest'anno non eravamo del tutto sicuri finisse così. Perchè
quest'anno lo squadrone bianconero ha trovato sulla sua strada un'antagonista non da
poco: un Napoli ben inquadrato e indomito, e un tecnico Sarri più sicuro di sè, più de-
terminato e anzi caparbio tanto da aver portato in testa la sua squadra nel girone di
andata per un tratto molto molto lungo.
Ma la Juve ha tenuto dritto il timone della nave bianconera fino in fondo e dunque in
posizione molto più costante del Napoli, quando soprattuto è stato necessario farlo. E
questo è successo anche dopo la sconfitta subita dalla Juve nello scontro diretto a po-
che giornate dalla conclusione. Sarri ha ceduto di schianto negli ultimi metri dal na-
stro d'arrivo: questa è stata la prova che esperienza e la cocciutaggine, oltrechè una
difesa molto migliorata nel tempo, l'hanno avvantaggiata in modo definitivo sui riva-
li partenopei. Con Allegri la Juve ha battuto tutti i record possibili del nostro torneo.
Roma ed Inter avranno l'accesso diretto alla Champions League. Il Milan potrà accedere
direttamente all'Europa League, mentre la grande Atalanta dovrà fare i preliminari per la
stessa E, League. E comunque tanto di cappello alla squadra orobica: i tifosi bergamaschi
ne devono proprio andare fieri!
Le retrocesse nella serie B sono: Crotone, Hellas Verona e Benevento. Buona fortuna, o
meglio come si usa: in bocca al lupo, per poter risalire al più presto sull'ascensore della A.
- Luciano Finesso -
Lucianone
RISULTATI delle PARTITE
Cagliari 1 Chievo 1 Genoa 1 Juventus 2 Lazio 2 Milan 5
Atalanta 0 Benevento 0 Torino 2 H. Verona 1 Inter 3 Fiorentina 1
Napoli 2 Sassuolo 0 Spal 3 Udinese 1
Crotone 1 Roma 1 Sampdoria 1 Bologna 0
CLASSIFICA finale
JUVENTUS 95 / Napoli 91 / Roma 77 / Inter 72 / Lazio 72 / Milan 64 /
Atalanta 60 / Fiorentina 57 / Torino, Sampdoria 54 / Sassuolo 43 / Genoa 41 /
Chievo, Udinese 40 / Bologna, Cagliari 39 / Spal 38 / Crotone 35 / H. Verona 25 /
Benevento 21
Il Commento
di L. Finesso
L'APOTEOSI JUVENTINA
Non poteva che finire così: con l'apoteosi della Juve e dei suoi giocatori, dei suoi tifosi
e di un allenatore supervincente! - Ma ancora solo fino alla 33esima, massimo 34esima
giornata del campionato di quest'anno non eravamo del tutto sicuri finisse così. Perchè
quest'anno lo squadrone bianconero ha trovato sulla sua strada un'antagonista non da
poco: un Napoli ben inquadrato e indomito, e un tecnico Sarri più sicuro di sè, più de-
terminato e anzi caparbio tanto da aver portato in testa la sua squadra nel girone di
andata per un tratto molto molto lungo.
Ma la Juve ha tenuto dritto il timone della nave bianconera fino in fondo e dunque in
posizione molto più costante del Napoli, quando soprattuto è stato necessario farlo. E
questo è successo anche dopo la sconfitta subita dalla Juve nello scontro diretto a po-
che giornate dalla conclusione. Sarri ha ceduto di schianto negli ultimi metri dal na-
stro d'arrivo: questa è stata la prova che esperienza e la cocciutaggine, oltrechè una
difesa molto migliorata nel tempo, l'hanno avvantaggiata in modo definitivo sui riva-
li partenopei. Con Allegri la Juve ha battuto tutti i record possibili del nostro torneo.
Roma ed Inter avranno l'accesso diretto alla Champions League. Il Milan potrà accedere
direttamente all'Europa League, mentre la grande Atalanta dovrà fare i preliminari per la
stessa E, League. E comunque tanto di cappello alla squadra orobica: i tifosi bergamaschi
ne devono proprio andare fieri!
Le retrocesse nella serie B sono: Crotone, Hellas Verona e Benevento. Buona fortuna, o
meglio come si usa: in bocca al lupo, per poter risalire al più presto sull'ascensore della A.
- Luciano Finesso -
Lucianone
Società / politica-economia - L'Italia della disuguaglianza e la bussola della sinistra
21 maggio '18 - lunedì 21st May / Monday visione post - 22
(da la Repubblica - 28 aprile '18 - Emanuele Felice)
Una bussola per la sinistra
A volte l'economia può servire da bussola per la politica. specie nei momenti più confusi.
E non per il piccolo cabotaggio, ma per tracciare la rotta. Quali dovrebbero essere i car-
dini di una politica economica di sinistra, oggi in Italia? Verso quale orizzonte, "per il
bene del Paese", si può pensare di avviare una trattativa fra Pd e 5Stelle? Com'è noto
l'Italia è il Paese che cresce meno di tutta l'eurozona. D'accordo, ma proviamo a veder-
ne le ragioni. Ecco altri due dati, che chiamano in causa soprattutto la sinistra: dovreb-
bero essere i punti cardinali di qualsiasi politica riformista e progressista.
Primo: l'Italia è anche il Paese con i più bassi livelli di istruzione dell'eurozona (e in verità
di tutte le economie avanzate). E' una tara antica che si lega a doppio filo con la specializ-
zazione nei settori leggeri e a bassa innovazione. Si accompagna a una diffusa retorica che
invita da un lato a cercarsi subito un lavoro senza perdere tempo sui banchi di scuola, dal-
l'altro a prediligere gli studi umanistici a scapito di quelli scientifici. Come se l'istruzione
fosse solo un lusso per ricchi e non, invece, la via maestra per la propria emancipazione
(anche economica) e per il miglioramento della società. Questo la sinistra dovrebbe saper-
lo bene: è una sua idea fondante. Inoltre, per l'Italia, è chiaro che nel mondo globale solo
con l'istruzione e l'innovazione si può ragionevolmente sperare di mantenere salari eleva-
ti, di non ritrovarsi travolti dalla concorrenza dei Paesi emergenti, come invece sta avve-
nendo.
Secondo: l'Italia è ormai nella zona euro il Paese con la disuguaglianza più alta, tolti Grecia
e Portogallo. Fra gli altri ce l'hanno ricordato di recente l'Ocse, il Fondo monetario interna-
zionale, l'Eurostat. Si pensi al Forum disuguaglianze diversità promosso da Fabrizio Barca,
intellettuale e dirigente di riferimento della sinistra e, almeno per un periodo, dello stesso
Pd; o al Manifesto contro la disuguaglianza curato da Maurizio Franzini. Questi fa notare
che l'Italia è, in tutta l'eurozona, il Paese in cui il reddito dei figli dipende maggiormente da
quello dei genitori: sono le basi di una società estrattiva, che favorisce la rendita e scorag-
gia il merito; da questo punto di vista, in Occidente solo il Regno Unito (il Paese della Brexit)
e gli Usa (il Paese di Trump) versano in condizioni simili. Ma l'Italia è anche uno dei Paesi
in cui esiste la maggiore disuguaglianza intergenerazionale, a scapito dei giovani, che infat-
ti emigrano. Infine, da noi la situazione è ulteriormente aggravata dal divario Nord-Sud,
anch'esso ormai un'anomalia fra tutte le economie avanzate. Da notare che il Mezzogiorno
è la parte del Paese cresciuta meno negli ultimi vent'anni, quella con i più bassi livelli di
istruzione, ma pure (spesso si tende a dimenticarlo) quella in cui le disuguaglianze sono più
alte: anche qui le conseguenze politiche sono evidenti.
Bene, paradossalmente. Se così stanno le cose di spazio per una politica di sinistra ce n'è
ancora in Italia, e parecchio. Se la sinistra saprà guardare alle sue stelle.
Lucianone
(da la Repubblica - 28 aprile '18 - Emanuele Felice)
Una bussola per la sinistra
A volte l'economia può servire da bussola per la politica. specie nei momenti più confusi.
E non per il piccolo cabotaggio, ma per tracciare la rotta. Quali dovrebbero essere i car-
dini di una politica economica di sinistra, oggi in Italia? Verso quale orizzonte, "per il
bene del Paese", si può pensare di avviare una trattativa fra Pd e 5Stelle? Com'è noto
l'Italia è il Paese che cresce meno di tutta l'eurozona. D'accordo, ma proviamo a veder-
ne le ragioni. Ecco altri due dati, che chiamano in causa soprattutto la sinistra: dovreb-
bero essere i punti cardinali di qualsiasi politica riformista e progressista.
Primo: l'Italia è anche il Paese con i più bassi livelli di istruzione dell'eurozona (e in verità
di tutte le economie avanzate). E' una tara antica che si lega a doppio filo con la specializ-
zazione nei settori leggeri e a bassa innovazione. Si accompagna a una diffusa retorica che
invita da un lato a cercarsi subito un lavoro senza perdere tempo sui banchi di scuola, dal-
l'altro a prediligere gli studi umanistici a scapito di quelli scientifici. Come se l'istruzione
fosse solo un lusso per ricchi e non, invece, la via maestra per la propria emancipazione
(anche economica) e per il miglioramento della società. Questo la sinistra dovrebbe saper-
lo bene: è una sua idea fondante. Inoltre, per l'Italia, è chiaro che nel mondo globale solo
con l'istruzione e l'innovazione si può ragionevolmente sperare di mantenere salari eleva-
ti, di non ritrovarsi travolti dalla concorrenza dei Paesi emergenti, come invece sta avve-
nendo.
Secondo: l'Italia è ormai nella zona euro il Paese con la disuguaglianza più alta, tolti Grecia
e Portogallo. Fra gli altri ce l'hanno ricordato di recente l'Ocse, il Fondo monetario interna-
zionale, l'Eurostat. Si pensi al Forum disuguaglianze diversità promosso da Fabrizio Barca,
intellettuale e dirigente di riferimento della sinistra e, almeno per un periodo, dello stesso
Pd; o al Manifesto contro la disuguaglianza curato da Maurizio Franzini. Questi fa notare
che l'Italia è, in tutta l'eurozona, il Paese in cui il reddito dei figli dipende maggiormente da
quello dei genitori: sono le basi di una società estrattiva, che favorisce la rendita e scorag-
gia il merito; da questo punto di vista, in Occidente solo il Regno Unito (il Paese della Brexit)
e gli Usa (il Paese di Trump) versano in condizioni simili. Ma l'Italia è anche uno dei Paesi
in cui esiste la maggiore disuguaglianza intergenerazionale, a scapito dei giovani, che infat-
ti emigrano. Infine, da noi la situazione è ulteriormente aggravata dal divario Nord-Sud,
anch'esso ormai un'anomalia fra tutte le economie avanzate. Da notare che il Mezzogiorno
è la parte del Paese cresciuta meno negli ultimi vent'anni, quella con i più bassi livelli di
istruzione, ma pure (spesso si tende a dimenticarlo) quella in cui le disuguaglianze sono più
alte: anche qui le conseguenze politiche sono evidenti.
Bene, paradossalmente. Se così stanno le cose di spazio per una politica di sinistra ce n'è
ancora in Italia, e parecchio. Se la sinistra saprà guardare alle sue stelle.
Lucianone
Società / istruzione - Gli italiani e la lingua inglese: errori da evitare
21 maggio '18 - lunedì 21st May / Monday visione post - 22
(da la Repubblica - 12 aprile '18 - Ilaria Venturi)
"Because I'm happy" lo possiamo anche canticchiare con Pharrell Williams. I guai
cominciamo con la scrittura. Because è la parola più sbagliata nel mondo, replicata
in ben 237 modi diversi. Ed è al top degli errori che gli italiani fanno in inglese (la
scriviamo con la "o"). Gli studenti che imparano l'inglese lasciano per strada le let-
tere finali in bye e and, confondono il too con to, salutano con Hy (sarebbe Hi), dimen-
ticano la "u" in beautiful e inciampano con especially e which.
Curiosa analisi quella che offre la "Cambridge University Press" a partire da un corpus
di 1,8 miliardi di parole in lingua inglese. Un immenso database dove vengono catalo-
gate anche oltre cinque milioni di prove di certificazione Cambridge English sostenute
ogni anno nel mondo. Di qui la lista degli strafalcioni grammaticali più frequenti che
fanno gli studenti nei diversi Paesi. Gli italiani si confondono anche con avverbi e verbi:
really e non very, there e non here, oppure do al posto del corretto go se vado a fare
shopping, make al posto di do se faccio sport. Gli esperti non drammatizzano: i nostri
studenti sono migliorati, anche se rimaniamo in fondo nel confronto con altri paesi.
"In Toscana e nel Veneto il livello è alto, meno in altre regioni - spiega Patrizia Zanon,
manager della Cambridge University press Italia - Gli errori spesso sono dovuti a pa-
role di comune derivazione latina, ma con significato diverso. Il Corpus ci dice anche
quali sono le trasformazioni della lingua avvenute in tempi recenti. Il senso è miglio-
rare gli strumenti d'apprendimento. La lingua che s'impara a scuola è codificata,
quella della strada è in continua evoluzione". Giovanni Iamartino, presidente dell'as-
sociazione italiana di anglistica, ricorda che l'inglese standard oggi è parlato solo dal
3% della popolazione britannica. "L'inglese scritto - aggiunge - è rimasto il collante
rispetto a quello parlato ormai in modi diversissimi". L'Italia è il secondo Paese per
numero di certificazioni Cambridge - 1,2 milioni di esami svolti negli ultimi cinque
anni - ma gli studenti sono solo il 5% ogni anno e a prepararli è una scuola su tre.
Ancora pochi. Eppure l'inglese ora si insegna dalla primaria. "Il problema è come. I
miei studenti arrivano al linguistico sensa più motivazione perchè non ne possono più
di regole e grammatica - osserva Silvia Minardi, docente di inglese al liceo Quasimodo
di Magenta, presidente dell'associazione Lend (Lingua e nuova didattica) - tredici an-
ni di inglese a scuola fanno male all'inglese perchè non basta introdurlo dalla prima-
ria se non si guarda come viene insegnato. Manca la formazione dei docenti, e in più
le ore sono state tagliate. L'inglese nella scuola è stato abbandonato".
Lucianone
(da la Repubblica - 12 aprile '18 - Ilaria Venturi)
"Because I'm happy" lo possiamo anche canticchiare con Pharrell Williams. I guai
cominciamo con la scrittura. Because è la parola più sbagliata nel mondo, replicata
in ben 237 modi diversi. Ed è al top degli errori che gli italiani fanno in inglese (la
scriviamo con la "o"). Gli studenti che imparano l'inglese lasciano per strada le let-
tere finali in bye e and, confondono il too con to, salutano con Hy (sarebbe Hi), dimen-
ticano la "u" in beautiful e inciampano con especially e which.
Curiosa analisi quella che offre la "Cambridge University Press" a partire da un corpus
di 1,8 miliardi di parole in lingua inglese. Un immenso database dove vengono catalo-
gate anche oltre cinque milioni di prove di certificazione Cambridge English sostenute
ogni anno nel mondo. Di qui la lista degli strafalcioni grammaticali più frequenti che
fanno gli studenti nei diversi Paesi. Gli italiani si confondono anche con avverbi e verbi:
really e non very, there e non here, oppure do al posto del corretto go se vado a fare
shopping, make al posto di do se faccio sport. Gli esperti non drammatizzano: i nostri
studenti sono migliorati, anche se rimaniamo in fondo nel confronto con altri paesi.
"In Toscana e nel Veneto il livello è alto, meno in altre regioni - spiega Patrizia Zanon,
manager della Cambridge University press Italia - Gli errori spesso sono dovuti a pa-
role di comune derivazione latina, ma con significato diverso. Il Corpus ci dice anche
quali sono le trasformazioni della lingua avvenute in tempi recenti. Il senso è miglio-
rare gli strumenti d'apprendimento. La lingua che s'impara a scuola è codificata,
quella della strada è in continua evoluzione". Giovanni Iamartino, presidente dell'as-
sociazione italiana di anglistica, ricorda che l'inglese standard oggi è parlato solo dal
3% della popolazione britannica. "L'inglese scritto - aggiunge - è rimasto il collante
rispetto a quello parlato ormai in modi diversissimi". L'Italia è il secondo Paese per
numero di certificazioni Cambridge - 1,2 milioni di esami svolti negli ultimi cinque
anni - ma gli studenti sono solo il 5% ogni anno e a prepararli è una scuola su tre.
Ancora pochi. Eppure l'inglese ora si insegna dalla primaria. "Il problema è come. I
miei studenti arrivano al linguistico sensa più motivazione perchè non ne possono più
di regole e grammatica - osserva Silvia Minardi, docente di inglese al liceo Quasimodo
di Magenta, presidente dell'associazione Lend (Lingua e nuova didattica) - tredici an-
ni di inglese a scuola fanno male all'inglese perchè non basta introdurlo dalla prima-
ria se non si guarda come viene insegnato. Manca la formazione dei docenti, e in più
le ore sono state tagliate. L'inglese nella scuola è stato abbandonato".
Lucianone
sabato 19 maggio 2018
SPORT - calcio / Serie A - 37^ giornata 2017/18
19 maggio '19 - sabato 19th May / Saturday visione post - 22
RISULTATI delle PARTITE
Benevento 1 Inter 1 Bologna 1 Crotone 2 Fiorentina 0 H. Verona 0
Genoa 0 Sassuolo 2 Chievo 2 Lazio 2 Cagliari 1 Udinese 1
Torino 2 Atalanta 1 Roma 0 Sampdoria 0
Spal 1 Milan 1 Juventus 0 Napoli 2
CLASSIFICA
JUVENTUS 92 / Napoli 88 / Roma 74 / Lazio 72 / Inter 69 / Milan 61 /
Atalanta 60 / Fiorentina 57 / Sampdoria 54 / Torino 51 / Sassuolo 43 /
Genoa 41 / Bologna 39 / Chievo, Udinese 37 / Cagliari 36 / Spal, Crotone 35 /
H. Verona 25 / Benevento 21
Lucianone
RISULTATI delle PARTITE
Benevento 1 Inter 1 Bologna 1 Crotone 2 Fiorentina 0 H. Verona 0
Genoa 0 Sassuolo 2 Chievo 2 Lazio 2 Cagliari 1 Udinese 1
Torino 2 Atalanta 1 Roma 0 Sampdoria 0
Spal 1 Milan 1 Juventus 0 Napoli 2
CLASSIFICA
JUVENTUS 92 / Napoli 88 / Roma 74 / Lazio 72 / Inter 69 / Milan 61 /
Atalanta 60 / Fiorentina 57 / Sampdoria 54 / Torino 51 / Sassuolo 43 /
Genoa 41 / Bologna 39 / Chievo, Udinese 37 / Cagliari 36 / Spal, Crotone 35 /
H. Verona 25 / Benevento 21
Lucianone
Appuntamenti - Mostre: arte, scienza, scultura
19 maggio '18 - sabato 19th May / Saturday visione post - 12
LA MODERNITA' DEL PAESAGGIO
Teodoro Wolf Ferrari018
Conegliano (Treviso) - Palazzo Sarcinelli (via XX settembre 132)
Fino al 24 giugno 2018
informazioni e prenotazioni: www.mostrawolfferrari.it
Joan MIRO'
Materialità e metamorfosi
Padova - Palazzo Zabarella
Fino al 22 luglio 2018
La mostra è organizzata dal Museo di Arte Contemporanea Serralves, Porto
Info e prenotazioni: tel. (+39) 049 8753100 / www.palazzozabarella.it
"INCONTRI RAVVICINATI CON IL PIANETA ROSSO"
Milano - al Museo di via San Vittore
Viaggio su Marte tra scienza e mito: da Schiapparelli alle sonde spaziali,
dalle canzoni di Bowie ai romanzi di Urania
Fino al 3 giugno '18
ore 9,30/17 da martedì a venerdì - sabato e festivi 9,30/18,30 - chiuso lunedì
Ingresso incluso nel biglietto del museo, 10 euro - tel. 02.485551
RODIN - Un grande scultore al tempo di Monet
Treviso - Museo Santa Caterina
Fino al 3 giugno '18
Info e prenotazioni: www.lineadombra.it
Lucianone
LA MODERNITA' DEL PAESAGGIO
Teodoro Wolf Ferrari018
Conegliano (Treviso) - Palazzo Sarcinelli (via XX settembre 132)
Fino al 24 giugno 2018
informazioni e prenotazioni: www.mostrawolfferrari.it
Joan MIRO'
Materialità e metamorfosi
Padova - Palazzo Zabarella
Fino al 22 luglio 2018
La mostra è organizzata dal Museo di Arte Contemporanea Serralves, Porto
Info e prenotazioni: tel. (+39) 049 8753100 / www.palazzozabarella.it
"INCONTRI RAVVICINATI CON IL PIANETA ROSSO"
Milano - al Museo di via San Vittore
Viaggio su Marte tra scienza e mito: da Schiapparelli alle sonde spaziali,
dalle canzoni di Bowie ai romanzi di Urania
Fino al 3 giugno '18
ore 9,30/17 da martedì a venerdì - sabato e festivi 9,30/18,30 - chiuso lunedì
Ingresso incluso nel biglietto del museo, 10 euro - tel. 02.485551
RODIN - Un grande scultore al tempo di Monet
Treviso - Museo Santa Caterina
Fino al 3 giugno '18
Info e prenotazioni: www.lineadombra.it
Lucianone
venerdì 11 maggio 2018
SPORT - calcio / Serie A - 36^ giornata 2017/18
11 maggio '18 - venerdì 11th May / Friday visione post - 14
RISULTATI delle PARTITE
Milan 4 Juventus 3 Udinese 0 Chievo 2 Genoa 2 Lazio 1
H. Verona 1 Bologna 1 Inter 4 Crotone 1 Fiorentina 3 Atalanta 1
Napoli 2 Spal 2 Sassuolo 1 Cagliari 0
Torino 2 Benevento 0 Sampdoria 0 Roma 1
CLASSIFICA
JUVENTUS 91 / Napoli 85 / Roma 73 / Lazio 71 / Inter 69 / Milan 60 /
Atalanta 59 / Fiorentina 57 / Sampdoria 54 / Torino 48 / Genoa 41 /
Sassuolo 40 / Bologna 39 / Spal 35 / Chievo, Crotone, Udinese 34 / Cagliari 33 /
H. Verona 25 / Benevento 18
COMMENTOContinua...
to be continued...
RISULTATI delle PARTITE
Milan 4 Juventus 3 Udinese 0 Chievo 2 Genoa 2 Lazio 1
H. Verona 1 Bologna 1 Inter 4 Crotone 1 Fiorentina 3 Atalanta 1
Napoli 2 Spal 2 Sassuolo 1 Cagliari 0
Torino 2 Benevento 0 Sampdoria 0 Roma 1
CLASSIFICA
JUVENTUS 91 / Napoli 85 / Roma 73 / Lazio 71 / Inter 69 / Milan 60 /
Atalanta 59 / Fiorentina 57 / Sampdoria 54 / Torino 48 / Genoa 41 /
Sassuolo 40 / Bologna 39 / Spal 35 / Chievo, Crotone, Udinese 34 / Cagliari 33 /
H. Verona 25 / Benevento 18
COMMENTOContinua...
to be continued...
sabato 5 maggio 2018
SPORT - calcio / Serie A - 35^ giornata 2017/18
4 maggio '18 - sabato 4th May / Saturdayv visione post - 6
RISULTATI delle PARTITE
Roma 4 Inter 2 Crotone 4 Atalanta 3 Benevento 3 Bologna 1
Chievo 1 Juve 3 Sassuolo 1 Genoa 1 Udinese 3 Milan 2
Verona H. 1 Sampdoria 4 Fiorentina 3 Torino 8
Spal 3 Cagliari 1 Napoli 0 Lazio 1
CLASSIFICA
JUVENTUS 88 / Napoli 84 / Roma, Lazio 70 / Inter 66 / Atalanta 58 /
Milan 57 / Sampdoria, Fiorentina 54 / Torino 47 / Genoa 41 / Bologna 39 /
Sassuolo 37 / Udinese, Crotone 34 / Cagliari 33 / Spal 32 / Chievo 31 /
H. Verona 25 / Benevento 18
CONTINUA...
to be continued...
RISULTATI delle PARTITE
Roma 4 Inter 2 Crotone 4 Atalanta 3 Benevento 3 Bologna 1
Chievo 1 Juve 3 Sassuolo 1 Genoa 1 Udinese 3 Milan 2
Verona H. 1 Sampdoria 4 Fiorentina 3 Torino 8
Spal 3 Cagliari 1 Napoli 0 Lazio 1
CLASSIFICA
JUVENTUS 88 / Napoli 84 / Roma, Lazio 70 / Inter 66 / Atalanta 58 /
Milan 57 / Sampdoria, Fiorentina 54 / Torino 47 / Genoa 41 / Bologna 39 /
Sassuolo 37 / Udinese, Crotone 34 / Cagliari 33 / Spal 32 / Chievo 31 /
H. Verona 25 / Benevento 18
CONTINUA...
to be continued...
RIFLESSIONI - I leader europei e l'ascesa dei populisti nelle elezioni italiane del 4 marzo
4 maggio '18 - sabato 4th May / Saturday visione post - 17
I leader europei sono piuttosto prudenti nel giudicare la situazione politica italiana.
Probabilmente hanno capito che esiste un evidente nesso tra il clamoroso successo
dei partiti populisti e il fatto che l'Italia ha dovuto reggere quasi da sola l'impatto
della grande migrazione dall'Africa.
E dunque, per dirla come va detta, hanno la coda di paglia. Le responsabilità dell'Unione europea
e dei suoi più importanti Stati membri (Francia e Germania in primo luogo) nel voto "antieuropeo"
degli italiani, lo scorso 4 marzo, sono gigantesche. E posson o essere misurate negli anni, se non
nei decenni. - Mi è capitata sotto gli occhi un'Amaca del 2003 (quindici anni fa) nella quale mi chiedevo "se l'Europa considera gli ottomila chilometri di coste italiane un problema regionale
dell'Italia o unq uestione politica continentale". Non era il rilievo di un esperto, ma di un cittadino qualunque (cittadino europeo) che si rendeva conto che la questione dei migranti NON era in
alcun modo sostenibile da un solo paese (due se vogliamo contare anche la povera Grecia).
E' abbastanza irritante, dopo tutto quello che è accaduto, leggere la candida opinione del gio-
vane leader della Cdu Spahn, che intervistato dalla nostra corrispondente a Berlino dichiara
che "sul tema dei migranti e della protezione dei confini esterni dell'Europa dobbiamo sbri-
garci". Sbrigarci? Ma cos'è, una battuta di spirito?
(da la Repubblica - 30 marzo '18 - L'Amaca / Michele Serra)
I leader europei sono piuttosto prudenti nel giudicare la situazione politica italiana.
Probabilmente hanno capito che esiste un evidente nesso tra il clamoroso successo
dei partiti populisti e il fatto che l'Italia ha dovuto reggere quasi da sola l'impatto
della grande migrazione dall'Africa.
E dunque, per dirla come va detta, hanno la coda di paglia. Le responsabilità dell'Unione europea
e dei suoi più importanti Stati membri (Francia e Germania in primo luogo) nel voto "antieuropeo"
degli italiani, lo scorso 4 marzo, sono gigantesche. E posson o essere misurate negli anni, se non
nei decenni. - Mi è capitata sotto gli occhi un'Amaca del 2003 (quindici anni fa) nella quale mi chiedevo "se l'Europa considera gli ottomila chilometri di coste italiane un problema regionale
dell'Italia o unq uestione politica continentale". Non era il rilievo di un esperto, ma di un cittadino qualunque (cittadino europeo) che si rendeva conto che la questione dei migranti NON era in
alcun modo sostenibile da un solo paese (due se vogliamo contare anche la povera Grecia).
E' abbastanza irritante, dopo tutto quello che è accaduto, leggere la candida opinione del gio-
vane leader della Cdu Spahn, che intervistato dalla nostra corrispondente a Berlino dichiara
che "sul tema dei migranti e della protezione dei confini esterni dell'Europa dobbiamo sbri-
garci". Sbrigarci? Ma cos'è, una battuta di spirito?
(da la Repubblica - 30 marzo '18 - L'Amaca / Michele Serra)
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