sabato 25 aprile 2015

Viaggi / turismo della memoria - ITALIA 25 Aprile / 70 anniversario

25 aprile '15 - sabato               25th April / Saturday                    visione post - 18

Luoghi da ritrovare a 70 anni dal giorno più bello
della nostra storia, per la libertà riconquistata
VIVA  L'ITALIA

(da 'Il Giorno' -  22/04/'15  -  Pino Casamassima)
Settant'anni. Tanti ne sono passati  dalla Liberazione  del nostro Paese
dal nazifascismo. La primavera del 1945 si tinse di libertà dopo i drammi
della guerra e dei crimini compiuti dai nazisti che, ritirandosi, lasciavano
una scia di sangue lunga quanto l'intera penisola. Il primo luogo del Sud 
a insorgere contro il nazifascismo fu Matera, come ricorda ai tanti turisti
una lapide posta nella "città dei sassi", che ha quindi dato il suo contri-
buto di vite per la riconquista della libertà. Risalendo per il Paese in un
ideale viaggio della memoria , c'è Lanciano, dove, oltre ai tanti cittadini
trucidati dai nazifascisti, la città dovette subire anche  l'onta della devastazione.
A Gubbio, il giorno della Liberazione è ricordato per la rappresaglia contro i cit-
tadini inermi, fra cui donne, anziani e adolescenti, srguita all'uccisione di un sol-
dato tedesco.  
Sant'Anna di Stazzema vicino Lucca è un paese che più di altri vive il giorno del-
la Liberazione, perchè ha versato il sangue di 560 civili, di cui 130 bambini: un
eccidio che i libri di storia riportano come crimine contro l'umanità. Come quello
di Marzabotto nell'appennino bolognese, sui cui luoghi viene ogni anno ricordato
l'eccidio nazifascista che costò la vita a 770 civili, donne e bambini compresi, con
"La camminata del postino", così chiamata da quando, 40 anni fa, per la prima
volta, il postino di Monte Sole accompagnò molti turisti lungo le strade delle stragi.
Ritornare su questi luoghi in occasione del 25 aprile unirebbe storia, partecipazione
civica e turismo "intelligente".

IL PASSO DEL TURCHINO
Questa è una località che permette di unire al meglio una camminata turistica a un
ricordo storico di particolare drammaticità: su questo passo dell'appennino ligure 
furono infatti portati 59 detenuti politici provenienti da alcuni rastrellamenti. 
Su di una grande fossa furono messe delle tavole, su cui vennero fatti passare i pri-
gionieri che venivano mitragliati, finendo poi nella fossa comune.  Un luogo dun-
que di particolare intensità emotiva, perchè in esso si rivive l'oltraggio compiuto
anche contro le bellezze naturali.

L'ALTRA MAROSTICA
Il nome di Marostica, nel Vicentino, fa venire immediatamente in mente la famosa
partita a scacchi vivente  che si svolge annualmente  sulla scacchiera  posta nella
principale piazza cittadina.  Ma anche questo luogo, come molti altri del Veneto,
versò un contributo di sangue per la riconquista della libertà. Ogni anno vengono
infatti ricordati i martiri della furia nazifascista abbattutasi su Marostica con la
barbara fucilazione di quattro suoi concittadini appartenenti alla Resistenza.

IL MUSEO DI ANCONA
Ad Ancona, il Museo della Liberazione offre una particolare collezione di fotografie
che documentano la Liberazione della città marchigiana. Immagini recuperate pres-
so i musei di guerra di Londra con un'opera di paziente e meticolosa ricerca. Una po-
stazione mediatica consente di passare in rassegna oltre 7000 immagini, che offrono
al visitatore una visione molto curata di quanto avvenne  e  di quanto fu pesante il 
contributo versato da queste terre per la riconquista della libertà.

NEL VERDE DI BOVES
Ogni anno e questo in particolare per il 70° anniversario della Liberazione, la citta-
dina di Boves, nel cuneese (Piemonte), ricorda i 32 innocenti  trucidati dai nazifasci-
sti per rappresaglia dopo l'uccisione di un soldato delle SS da parte dei partigiani.
Quelli piemontesi sono luoghi - baciati dalla natura - che hanno dato un contributo
notevole per la riconquista della libertà e che vale la pena ripercorrere con la mente
rivolta alle bellezze dek paesaggio, ma anche alla Storia.

RICORDI A PARMA
Il Parmense è storicamente una delle zone d'Italia più attrattive sia per il paesaggio,
sia per la generosità di una terra che a livello di sapori è fra le più "golose". 
Ma questi territori sentono in particolar modo la ricorrenza della Liberazione, per
i rastrellamenti che subirono più volte. Particolarmente cruento fu quello effettua-
to per il controllo della linea ferroviaria Parma-La Spezia, con lo sterminio di 134
persone, di cui 11 partigiani e 123 civili. Una strage che poi ebbe una coda di orro-
re fra le frazioni e i casolari sparsi sulle colline circostanti.



Lucianone

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