IMMAGINARE
che qualcosa possa cambiare sul nostro pianeta malato cronico
IMMAGINARE
che il tempo si fermi là nello spazio per tornare indietro nel tempo
e IMMAGINARE
di poter rimediare per poter ripartire senza ripetere gli errori che
hanno portato a guerre, devastazioni, scontri secolari, catastrofi ambientali
ma IMMAGINARE
anche che per il futuro vi sia l'unione perfetta tra Spazio e Terra,
tra Razionalutà-irrazionalità, tra Violenza-pace, tra opposti inconciliabili
e infine
IMMAGINARE
che tuttò ciò non è - purtroppo? - possibile.
Tutto questo immaginare è dovuto alla condizione disperata in cui si trova
oggi questo mondo, ben diverso da quello degli anni '60 in cui si era spera-
to, immaginandolo appunto, un mondo-pianeta diverso in cui potesse trion-
fare la fratellanza, l'unione di tutti i popoli, di tutte le razze - ma poi, lo sap-
piamo, sono arrivate le brigate rosse e nere, è arrivato il Vietnam, sono ve-
nuti i regimi fascisti (appoggiati dalla Cia Usa) del Cile e di altri Paesi del-
Sud America. E dalle speranze del 1° maggio francese e del '68 europeo
che potessero cambiare veramente il mondo dopo le carneficine delle due
guerre mondiali, si è tornati alla normalità di un mondo cinico, egoista e
sfruttatore dove ormai la distanza tra le due fasce di popolazione ricca /
povera è divenuta abissale. E lì in mezzo si è posizionata oggi la nuova
formazione terrorista/islamica che fa capo all'Isis e fa concorrenza in ef-
ferratezze, ma superandola, ad Al Qaeda. La cosa che fa poi pensare
non poco è che tanti giovani europei hanno sposato la causa dell'Isis e
del cosiddetto 'califfato'.
Morte, rovine, stragi, eliminazione di ogni libertà: come pensano quei
giovani di costruire un mondo futuro diverso, migliore su quei presup-
posti? Non lo capisco proprio, e sfido chiunque abbia una mente normale
a capirlo.
(Lucianone)
Lucianone
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