sabato 7 febbraio 2015

Cultura / libro - L'impareggiabile Dorothy Parker

7 febbraio '15 - sabato            7th February / Saturday                      visione post - 7

Nel libro "Dal diario di una signora di New York"
della scrittrice americana Dorothy Parker
pagine da leggere come musica.

(da 'Corriere della Sera" - 28/01/2015 - di Antonio Debenedetti)
Avete letto e riletto Colline come elefanti bianchi ripetendovi ogni volta  'ecco
il più bel racconto di Hemingway? Siete tornati a scusarvi con Salinger non sa-
pendo se preferire Un giorno ideale per i pesci banana  o  Per Esmè: con amore 
e squallore?
Rimanendo a quei racconti, che prima parlano alle viscere poi stregano il cervello, 
è capitato anche a voi di venir folgorati da quel meraviglioso pasticcio della "sen-
timentalgia" che è Una bellissima bambina di Truman Capote? Se avete risposto
sì a questi tre punti interrogativi allora  Dorothy Parker  è la scrittrice  che fa per
voi. Lei ha raccontato con irripetibile originalità, in pagine narrative superbamen-
te sofisticate, un certo tipo di donne americane degli anni trenta e quaranta. Le eterne
innamorate ipersensibili e perse nella solitudine della metropoli, i cuori infranti, le di-
vine mondane danno vita nelle sue pagine a una galleria di personaggi mai visti prima.
Accanto a loro  ecco  farsi avanti, in genere di riflesso, i loro signor niente.   Fidanzati,
mariti o sfruttatori che siano. Il ritmo e la velocità sono il segreto della prosa di Doro-
thy P., un certo inconsapevole manierismo  la protegge  dai rischi d'una fuorviante ri-
cerca della profondità.  -    Lei dice tutto al volo, d'impeto, senza tornarci sopra cinci-
schiando e rielaborando. Il risultato? Quasi sempre ottimo.  -     Qualche esempio? Il
racconto , che apre la raccolta adesso pubblicata con un titolo più che mai eloquente
Dal diario di una signora di New York (Astoria), può definirsi un monologo fatto per
la pagina e non per il teatro.   Ogni battuta, ogni ripetizione, ogni scheggia del dialo-
gare della protagonista con se stessa e con il destino ha il pregio dell'insostituibilità.
E' una donna  innamorata  che parla, una donna che aspetta  tormentosamente  la 
chiamata telefonica del suo lui. Perchè? Che cosa c'è dietro tanta ansia?  Il lettore
se lo chiede  e  le sue domande si trasformano nel fantasma d'un destino che sarà 
tanto più inquietante proprio perchè rimarrà sconosciuto nel suo non esplicitarsi 
in banali e grigi , desolati dettagli. La donna prega, conta i secondi, è pronta a af-
ferrare la cornetta. I minuti passano  e  l'attesa di quello squillo  si fa sempre più 
tormentosa.

toContinua... to be continued...

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