giovedì 28 marzo 2013

L'Opinione del giovedì - Il tempo del non governare, il sistema del non risolvere

28 marzo '13 - giovedì         28th March / Thursday                visioni post - 9

L'idea era di dare come titolo a questa Opinione del giovedì
"Il bivio: elezioni o un lungo non-governo permanente", e 
l'ultima parola, permanente,  l'ho aggiunta pure in seguito.
Ma poi pensando alla situazione creatasi in Italia, con tanti 
'no' detti gli uni agli altri che creano situazioni e tempi vuoti
di stallo politico e dove tutto si dimostra irrisolvibile perchè
ognuno pensa a sè stesso, non al paese reale, ai cittadini  e
ai loro problemi, ho trovato giusto cambiare in "Tempo del
non governare, sistema del non risolvere". Tutto insomma
si è ingolfato, bloccato: politica, società e chiaramente (ma
cosa più importante) le istituzioni che dovrebbero guidare
il Paese reale, appunto; non quello digitale dei network  e
dei blog (vedi Grillo), non  quello  processuale-giudiziario
(vedi Berlusconi), non quello degli apparati partitici vari e
connessi/sconnessi che ci hanno guidato in tanti anni di go-
verni disastrosi, portando l'Italia sull'orlo del fallimento e
tuttora ci si sta provando ad uscirne per eliminare con se-
gni di penna, non di matita cancellabile (i famosi 8 punti di
Bersani, addirittura 20 di Grillo, ma quanto ci costeranno
ancora?), il tutto attraverso le fatiche di Ercole del segreta-
rio Pd, che non retrocede di un passo ma che sta esaurendo
le carte o cartucce dopo i noooooo indefessi del Sovrano dei
5Stelle. - Così tutta bloccata, tutta non risolta è la situazione.
cioè è sempre il solito sistema del non risolto. Ma rinviato.
E qui spieghiamoci meglio: è da vedere, esaminare, appro-
fondire una volta di più, probabilmente/possibly una marea
di volte, di chi la colpa, dove gli inganni, chi è stato contro
chi, perchè sono stati detti tutti quei no l'uno (partito o mo-
vimento che sia) nei confronti dell'altro  - e poi sono tre le
parti che  si sono spartite  i risultati delle lezioni  -  e poi
sembra di giocare continuamente al giochetto dell'oca, e
si ritorna sempre da capo senza aver poi concluso nulla-
E le famiglie sono sempre più povere, e i casi di corruzio-
ne non finiscono mai, e i casi disperati (ormai tanti, troppi)
finiscono in suicidi di imprenditori e non solo...
Questa insomma è oggi  il panorama  della  situazione italiana
politica e sociale e esistenziale:  cioè un groviglio drammatico
e ormai inestricabile da cui è sempre più difficile uscire.
Ma non bisogna disarmarci, questo mai. Dobbiamo perseverare
nello sperare che arrivi un 'quid', sotto forma di qualcosa di ina-
spettato,  in senso positivo naturalmente. Purtroppo la carta del
nostro Presidente Napolitano è quasi in scadenza e ci mancherà
chiunque sia il suo futuro sostituto. Perchè è sempre stato lui, il
condottiero ultraottantenne, che ci ha tolto sempre le castagne
da fuoco, fino a difendere in Germania la faccia dell'Italia e dei
politici nostrani da quella derisione (inaccettabile) di 'pagliacci'.
Lui, sì, ci mancherà e lascerà un grande vuoto: speriamo venga
riempito altrettanto bene!

Lucianone

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