martedì 18 dicembre 2012

Sport - calcio / Coppa Italia: Inter - Verona

18 dicembre 2012 - martedì    18th December / Wednesday

Coppa Italia
Il Verona ci riprova a Milano con l'Inter, agli ottavi di finale.
Sarà un'impresa, ma come al solito 'crediamoci' senza timori.
All'Inter ritorna Chivu - L'HellasVR di Mandorlini non rinun-
cia al tridente: 'o la va o la spacca', forse questa è l'intenzione.
(Lucianone)

INTER
Coutinho e Sneijder sono già in vacanza, ma l'Inter prima di Natale deve ancora giocare in due competizioni. Quello di stasera (ore 21, San Siro) è il debutto in coppa Italia: con questo trofeo cominciò il primo ciclo vincente dei nerazzurri in epoca recente (Mancini), questa è stata l'ultima coppa alzata da Zanetti (2011, con Leonardo in panchina). Al Meazza arriva il Verona, che riassapora così una sfida di altissimo livello dopo il purgatorio degli ultimi anni. Attesi anche ottomila tifosi veronesi: forze dell'ordine in stato d'allerta.
Le formazioni — Stramaccioni farà un moderato turnover per questa gara: in porta riecco castellazzi, in difesa come centrale dovrebbe esserci il ritorno dopo 4 mesi di Chivu, affiancato da Silvestre Juan. Ritorni anche a centrocampo, con Mariga, che era infortunato e Jonathan, che ha poco spazio per scelta tecnica. In attacco turno di riposo per Milito, con Cassano e palacio titolari. Mandorlini non pare aver intenzione di snaturare la sua squadra: quindi tridente confermato con Gomez, Cacia e Bojinov.

La partita si è conclusa con la vittoria dell'Inter
Inter  -  Verona
  2               0

Cassano e Guarin, Inter ai quarti
Palacio portiere stoppa il Verona

I nerazzurri battono 2-0 i veneti nell'ottavo di coppa Italia: ora aspettano la vincente di Napoli-Bologna. L'argentino difende la porta per 15' dopo l'infortunio di Castellazzi. Scontri fuori dallo stadio prima del match

Antonio Cassano festeggiato dopo il gol del vantaggio. LaPresse
Antonio Cassano festeggiato dopo il gol del vantaggio. LaPresse
Un Guarin "dall'atteggiamento aggressivo", ma stavolta verso gli avversari, qualche giocata sontuosa di Cassano: basta questo all'Inter per portarsi sul 2-0 sul Verona. Il resto lo fanno le parate di Palacio. Sì, di Palacio, portiere d'emergenza per gli ultimi 15 minuti, con l'Inter in inferiorità numerica. Al 35' Castellazzi si fa male alla spalla, Stramaccioni ha già fatto i tre cambi, El Trenza va in porta e si regalerà anche un tuffo plastico con deviazione in angolo su un colpo di testa di Carrozza. Palacio chiude la porta e traghetta l'Inter ai quarti di Coppa Italia, contro un Verona che aveva un po' sorpreso e messo in difficoltà la squadra di Stramaccioni (esordio nella competizione) nei primi 30'.
Fredy Guarin esulta dopo il 2-0. Ansa
Fredy Guarin esulta dopo il 2-0. Ansa
La potenza di Guarin — Come già con la Lazio, l'Inter cambia marcia nella ripresa: stavolta viene premiata anche nel tabellino. Guarin entra dopo il riposo e al 5' sradica letteralmente un pallone dai piedi di Moras, servendo poi da terra Cassano che si presenta solo davanti a Rafael. Il portiere brasiliano era già stato autore di grandi parate, ma Fantantonio lo beffa. Passano altri quattro minuti e il Guaro mostra ancora la sua aggressività, quella che lo ha portato alla squalifica. Stavolta si scaglia sul pallone: una bomba su punizione che viene deviata due volte in barriera e diventa imparabile: 2-0, e legali nerazzurri che "limano" il ricorso per evitare la squalifica del colombiano, l'uomo più in forma, per l'ultima di campionato prima delle feste.
Rientri timidi — L'Inter cambia otto uomini rispetto alla sconfitta di Roma, come era prevedibile: davanti riposa Milito, Strama piazza un tridente con Alvarez e Cassano larghi e Palacio riferimento. Quei tre fanno vedere il meglio quando si mettono a dialogare nello stretto palla a terra. Non succede troppe volte, ma nei primi 45' alla fine di uno di questi scambi Palacio segna (ma Rocchi aveva fischiato con troppa fretta un fallo su Cassano senza aspettare il vantaggio), e alla fine di un altro Alvarez costringe a un paratone coi piedi Rafael (forse Ricky avrebbe potuto tirare con più "cattiveria"). I due lampi di Guarin risolvono i problemi offensivi, Cassano sale di livello e ispira, la gara sembra "nel ghiaccio" fino all'infortunio di Castellazzi. Poi sarà prezioso Alvarez per allentare la pressione. Rientri così così per Mariga, sostituito dopo 45', e per Chivu, che viene saltato netto un paio di volte.
Rodrigo Palacio in porta. Forte
Rodrigo Palacio in porta. Forte
Verona, buon inizio — Il Verona fa vedere il meglio nei primi 30', quando sfruttando il risveglio lento della squadra di Stramaccioni impone quasi il gioco, grazie a un 4-3-3 in cui Gomez e Grossi rientrano sulla linea dei centrocampisti, ma poi si propongono anche in fase offensiva. Cacia impegna il rientrante Chivu, e ha anche l'occasione migliore. Bojinov nella ripresa entra e se ne mangia una enorme, nel finale con un uomo in più i veronesi ci provano, ma senza trovare la via per impegnare Palacio.
Scontri fuori dallo stadio — La gara, poi, nel primo tempo si è fermata per 3': all'interno dello stadio si facevano sentire i fumi dei lacrimogeni sparati fuori, rendendo difficile la respirazione di arbitro e giocatori. Quei fumi erano la testimonianza che la trasferta degli 8000 tifosi veneti non era proprio filata via liscia: fuori dallo stadio scontri con la Polizia, sassaiola, mezz'ora di caos: poi quattro fermati e qualche ferito lieve.
 (Valerio Clari   -   da  la Gazzetta dello Sport.it)
 
Lucianone
 





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