mercoledì 17 ottobre 2012

Appuntamenti - cinema / La storia del Cinema

17 ottobre 2012 - mercoledì            17th October / Wednesday              visioni post - 10

La scelta di una delle migliori pellicole viste negli ultimi
tempi quest'anno (fino ad oggi) è caduta su questo film-
documentario.

(da 'la Repubblica' - SPETTACOLI&TV - 28 sett. '12 /  
di Robero Nespoli)
"The story of film - An Odyssey"
regia di Mark Cousins
Documentario
Voce di Mario Cordova
Inizia con la sequenza dello sbarco di "Salvate il soldato 
Ryan" di Spielberg  il megadocumentario   'The story of
film - An odyssey', nelle sale  italiane  in questi giorni  e
per sette settimane di seguito.    Segno già evidente che 
non si tratta della solita storia del cinema, un elenco cro-
nologico  di date, nomi e capolavori, ma  che  sulla carta
perdono vitalità diventando opachi e anonimi.
La differenza si comincia a sentire dal titolo che l'autore, 
il regista e critico irlandese Mark Cousins, gli ha dato:
non 'history' (sequenza di eventi), ma 'story', ovvero nar-
razione, racconto. - 
Certo, nelle 15 ore del film Cousins non trascura i fondamentali
del cinema:  dai pionieri (Edison, i Lumière, Mèliès) ai maestri
del cinema classico (Griffith, Chaplin & Co.); dalle avanguardie
all'età d'oro di Hollywood con il suo star system, i kolossal alla
'Via col vento', i Ford e gli Hitchcock, senza trscurarne i grandi
ribelli (Stroheim, Welles); dal "cinema moderno" (Godard, Ber-
tolucci), che mise in discussione tutto, al inema politico degli
anni 70-80; dall'arrembaggio del digitale ad 'Avatar', agli idoli
dei cinefili del nuovo millennio, Tarantino e Nolan.

"E' tempo di rintracciare la mappa della storia del cinema che
abbiamo nelle nostre teste" proclama l'autore nel primo episo-
dio.   -   E lo fa: però a modo suo, con un metodo - nello stesso
tempo - libero e rigoroso. Innanzitutto incardina i film nel loro
contesto storico e geografico; poi racconta l'evoluzione del ci-
nema come linguaggio, mostrando attraverso scene e sequen-
ze  di film famosi la nascita  del primo piano  del carrello, del  
flashback  e delle altre figure stilistiche  che resero il cinema 
sempre  più ipnotico  e il pubblico  sempre più affascinato da 
esso. -  Ma fa di più: a differenza delle precedenti storie del
cinema, tutte scritte  "all'occidentale", riserva  largo spazio
alle  cinematografie  dell'Asia, dell'India, dell'Africa, fonda-
mentali e di solito relegate in capitoletti d'appendice. Anche
la parte svolta dalle donne, quasi sempre minimizzata, trova
occasione di riscatto: tra le sceneggiatrici di Hollywood che
firmavano  con  nomi  maschili, Jane Champion, la giovane
iraniana Samira Makhmalbaf.

 
Altro aspetto importante di questa storia del cinema è la
sua non-neutralità politica: soprattutto in relazione ai pe-
riodi più "caldi" del passato prossimo. Vedi i titoli di due
episodi: il decimo 1968 - 1979, I registi radicali degli an-
ni 70 raccontano lo stato della nazione, e il dodicesimo,
Gli anni 80, Cinema e protesta in giro per il mondo.
Il lungo viaggio è pieno di idee  e aneddoti, mai noioso,
illuminato  dalle testimonianze  di "guide" prestigiose:
Stanley Donen, Gus Van Sant, Lars Von Trier, Bernar-
do Bertolucci, Claudia Cardinale e molti altri.
C'è spazio anche per episodi poetici. Uno fra tutti. Il
maestro giapponese Yasujiro  Ozu, celebre per la ie-
ratica compostezza delle sue immagini, beveva molto.
Oggi riposa   in una tomba con su scritto "nessuno";
ma i suoi fan lo sanno e gli portano, in dono, bottiglie
di whisky e di vino perch' possa godersele anche nel-
l'aldilà.
A un documentario così diverso dagli altri, la BIM ha fatto
corrispondere una modilità di distribuzione originale. Ogni
martedì, da qui a novembre, vdengono proiettati due nuovi
episodi di 'The Story of film', per la durata di 2 ore, in sale
di Roma, Milano, Torino, Bologna, Firenze, Genova, Pado-
va, , Bari.    Più avanti ci sarà il cofanetto; però chi ama la
"settima arte" di vero amore accetti un consiglio: la prima
visione se la regali al cinema.


Lucianone


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