mercoledì 25 luglio 2012

Spettacoli - Teatro / I ragazzi di Scampia

25 luglio 2012 - mercoledì      25th July / Wednesday     visioni del post - 17 

TEATRO a Milano

Sabato 14 luglio scorso è andato in scena a Milano
(ex Paolo Pini) lo spettacolo teatrale "Il convegno",
recitato da attori dall'età media dai 22 ai 25 anni,
diretti da Emanuele Valenti. 

(da 'la Repubblica'  - 13 luglio 2012 - di Sara Chiappori)
I ragazzi di Scampia irridono
i luoghi comuni sulla periferia
Di periferie se ne intendono. Ma siccome sono "corsari". quello
che offrono è punto di vista insubordinato, antiretorico e teatra-
lissimo su qualcosa che conoscono bene: un terrotorio difficile
e complesso che in Italia  è diventato sinonimo di emergenza e
disagio sociale. Stiamo parlando di Scampia, quartierone di 100
mila abitanti nella banlieue napoletana, dove tra le macerie di
un tessuto urbano in disfacimento è nata una strepitosa avven-
tura teatrale, prima sotto la guida di Marco Martinelli del Teatro
delle Albe e poi di Emanuele Valenti. - Si chiamano Punta Corsara
e nel giro di pochi anni hanno legittimamente conquistato  un posto
da protagoniosti sulla nuova scena italiana (Premio Ubu 2010).
Freschi di debutto al festival Inequilibrio di Castiglioncello (dove
hanno presentato l'ultimo lavoro, Petitoblok),. a Milano sono ar-
rivati con lo spettacolo precedente, 'Il convegno', brillante satira
della vuota retorica buonista normalmente allestita intorno alle
periferie. E non potevano scegliere un posto migliore dell'ex Pini,
altra avanguardia  di una militanza concreta  e poco lacrimevole
sulle frontiere dei margini.

Mescolando Karl Valentin e Achille Campanile, Rem Koolhaas e Kurt
Vonnegut, Valenti e i suoi formidabili attori (età media 22-25 anni) hanno
costruito un'aguzza azione teatrale che volge in parodia riti, lessico e luo-
ghi comuni dei tanti convegni  a cui  sono stati invitati  per raccontare la
loro esperienza. "Questo spettacolo è la nostra uscita di sicurezza - spie-
ga Valenti, che di anni ne ha 38 - un modo per fuggire dall'etichetta che
ci hanno appioppato e tornare a respirare. Ridendoci addosso per ribel-
larci ai luoghi comuni". 
In un crescendo paradossale che usa lo sberleffo come arma di denuncia,
va in scena un demenziale convegno con parata di figure ricorrenti in que-
ste occasioni: un untuoso moderatore, un improbabile assessore all'ascol-
to che, come tanti altri suoi colleghi politici non fa atro che dire "sono qui
per ascoltare", un sociologo fuori controllo, un'urbanista disturbata e un
operatore al capolinea della sopportazione. Tra loro che si rubano il micro-
fono , si parlano addosso accumulando banalità, sta esibita come una cavia
una ragazza di periferia "vampirizzata" dal vuoto blabla dei bislacchi rela-
tori.

Il risultato è uno spettacolo acido, esilarante, dai perfetti tempi comici
dove si ride parecchio ma si mastica amaro. "In fondo il cuore di questo
lavoro è l'incomunicabilità tra potere e territorio, tra potere e fantasia -
continua Valenti - dove il gioco dell'informazione e i suoi codici spostano
l'attenzione sul come più che sul cosa, generando morbosità  per  tenere
il male a distanza". Ma attenzione, perchè questo Convegno non ha nien-
te di patetico. Qui ci aggiriamo dalle parti del teatro puro, la vera sfisa di
Punta Corsara, che quotidianamente si scontra con l'abbandono da parte
delle istituzioni e per questo ha scelto di reagire  puntando sempre più in
alto.   _ "Scampia è il nostro bacino, ma il teatro è il nostro obiettivo - di-
ce sempre Valenti - e abbiamo l'ambizione di fare bene su entrambi i fron-
ti, quello sociale e quello artistico". E se non ci credete, andate a vederli.

Lucianone 

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