giovedì 2 gennaio 2025

Ultime NOTIZIE - dall'Italia e dall' Estero

 2 gennaio '25 - venerdì                                    2nd January / Friday                      visione post - 10

STATI UNITI

Strage e terrore a New Orleans -   Nella notte di San Silvestro un pick up lanciato sulla folla di Bourbon Street fa 15 morti e 35 feriti / Ucciso l'attentatore, un ex militare texano / Nell'auto e nelle  strade vicine  trovati ordigni e armi

Il killer con la bandiera dell'Isis. In un video i complici con le bombe, filmati mentre piazzano l'esplosivo. Il nemico interno, nato in America, cresciuto nelle forze armate, ma con la bandiera dell'Isis nella macchina. Magari aiutato da qualche gruppo teeroristico straniero, che lo ha usato come un cavallo di Troia per penettrare le difese della nazione più in guardia al mondo, o da complici sfuggiti alla cattura. Shamsud-Din Bahar Jabbar, lo stragista di New Orleans che ha ucciso 15 persone mentre festeggiavano l'arrivo dell'anno nuov le treo, è la tempesta perfetta. L'incubo più orribile per gli Stati Uniti per la difficoltà di prevenirlo. -   Erano passate da poco le tre del mattino, la notte di capodanno, quando un camioncino bianco ha imboccato Bourbon Street . Il cuore del French Quarter, da sempre il centro della vita notturna di New Orleans, tra i cocali che tengono in vita la tradizione del jazz come la Preservation Hall, e i ristoranti che servono il gumbo, la zuppa preferita da Louis Armstrong.  Solo che il guidatore non era venuto per celebrare. Shamsuddin Bahar Jabbar, 42 anni, originario del Texas, aveva invece in mente un piano letale. Nato in chissà quale angolo della mente di questo veterano dell'esercito, che per anni aveva difeso l'Americ, ma adesso aveva deciso di ferirla. - Si era rimesso addosso la mimetica e  aveva caricato il fucile.  

ITALIA -  lI caso della giornalista Cecilis Sala

Sala in una prigioen di Teheran (Iran), in una cella senza un letto,/ Il governo italiano incalza l'Iran ("Ora rilascio immediato")./ La giornalista arrestata ha sentito la famiglia: è in isolamento e non ha ricevuto il pacco promesso. / Nota ufficiale dell'Italia a Teheran

Cecilia Sala  in cella a Teheran: costretta a dormire per terra.  //  Cecilia Sala ha bisogno del suo paese, l'Italia.   La giornalista ha potuto telefonare ieri, dopo giorni di silenzio, alla sua famiglia, per raccontare delle sue condizioni e chiedere un intervento: "Bisogna fare molto in fretta"  ha ripetuto più volte.  Chi ha parlato con i suoi genitori, che stanno gestendo questi giorni difficilissimi nel massimo riserbo, li ha trovati molto preoccupati.  / Nota  ufficilae del governo italiano a Teheran: Ora rilascio immediatp".  cecilia è molto provata  dalla detenzione nel carcere di Evin: le condizioni a cui è costretta sono difficilissime: dorme sul pavimento ella cella  con due coperte, una sopra e una sotto. No ha un letto. E' in regime di isolamento completo da 14 giorni.  Significa che non ha contatti con nessuna persona., se non con i suoi carcerieri. L'unico volto non ostile che è riuscita a vvedere in 2 settimane è stato quello dell'ambasciatrice  Paola Amadei. Lha incontrata per 30 minuti, sempre alla presenza delle guardie  che hanno chiesto loro di parlare in inglese per poter comprendere tutti i comtenuti della conversazione.  L'ambasciatrice Paoòa Amadei aveva portato a Cecilia un pacco con prodotti per l'igiene, dei vestiti, un panettone e soprattutto una mascherina per gli occhi, per potersi riposare e proteggere dalla "tortura bianca della luce" sempre accesa tanto da non sapere quando è giorno e quando è notte, visto che non è mai buio. Ma quel pacco dell'ambasciatrice Cecilia non l'ha mai ricevuto. Sala ha ricevuto solo un elastico per i capelli!

Lucianone.


Nessun commento:

Posta un commento