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(da "La Stampa" - 26 aprile '24 /venerdì - di Nadia Ferrigo - Milano)
"ll numero delle interruzioni volontarie di gravidanza in Italia è basso, tra i più bassi d'Europa, e in costante diminuzione. Se la destra fosse onesta dovrebbe ammettere che portare le associazioni pro-vita nei consultori è solo un inutile atto di crudeltà.". alessandra Kustermann, prima donna primario della Clinica Mangiagalli del Policlinico di Milano , fondatrice del Soccorso Violenza Sessuale e Domestica, ragiona di legge 194 e consultori, meglio quel che ne resta dopo decenni di una poco lungimirante "cura dimagrante".
Intervista -
Nadia Ferrigo: La vulgata è andare in soccorso di "migliaia e migliaia di donne, sole e isolate, che aspettano questi aiuti", come ha detto l'associazione pro Vita e Famiglia. Ma quali sono gli "aiuti" che potrebbero far cambiare idea?.
Alessandra Kustermann: "Partiamo dai dati del ministero della Salute. Il ricorso all'interruzione di gravidanza nel 2021 è diminuito in tutte le classi di età, in particolare tra le più giovani. I tassi di abortività più elevati restano tra i 25 e i 34 anni. L'età media delle donne al parto nel 1975 era 23, oggi è appunto di 34: si è ristretto l'arco di tempo in cui la donna sceglie di diventare madre. In passato abortivano le donne con almeno due figli, già in una relazione di coppia. oggi aumenta il numero di donne che non hanno ancora figli e non sono in una relazione stabile. Allora è qui che bisogna lavorare, sulle loro paure, se si vuole capire perchè succede. Se hanno deciso di non essere pronte, se le loro motivazioni sono forti, è impossibile far loro cambiare idea. Nessuna pensa di abortire un grumo di cellule, pensare che qualcuno ce lo debba spiegare è un insulto alla nostra intelligenza. Alle ragazze di oggi per non essere terrorizzate all'idea di avere un figlio serve ben altro che la promessa di 200 euro al mese per un anno".
N. Ferrigo: E che serve?
A. Kustermann: "Nelle grandi città, come Milano, per l'affitto di un monolocale ci vuole uno stipendio.Alle giovani coppie per decidere di mettere su famiglia sarebbe molto utile, prima di tutto, una casa. Altra questione, quando la maternità obbligatoria, se ce l'hai, è finita, il bimbo ha tre mesi e tu devi tornare al lavoro, che fai? Se la destra al governo volesse davvero aumentare la natalità, la soluzione è una e una sola: l'uguaglianza, la vera uguaglianza , tra uomini e donne. Se dopo tre mesi dal parto devo tornare al lavoro, chi sta a casa con il neonato? La baby sitter che non mi posso permettere, la nonna che ancora lavora? Perchè dopo i cinque mesi obbligtori per la donna non iniziano i cinque mesi obbligatori e pagati per il padre, la persona più adatta a badare al proprio figlio? Un colloquio per esplorare le motivazioni di una decisione così difficile nei consultori già si fa. Ma non è in quella sede che si costruiscono le soluzioni". -
N. Ferrigo - Tutto quello che chiedono le donne di oggi , per esempio asili e congedi paritari, non c'era allora e non c'è nemmeno oggi. Che si fa?
A. Kustermann: "Sono molto sfiduciata. La sinistra ha governato, a lungo, eppure un congedo obbligatorio e paritario sul lavoro non si è mai visto. Era sempre inessenziale, un lusso che figurati, non ci possiamo mai permettere. Ma guarda caso, destra o sinistra, la maggioranza del Parlamento è sempre stata composta da uomini. Questa può essere una buona spiegazione : non gli conviene nè gli interessa. Nella mia lunga esperienza , nemmeno nei casi più illuminati e volenterosi, ho visto un carico di lavoro che sta davvero a metà nella coppia. Con i figli ci stanno ancora di più le donne, non si discute".
N. Ferrigo - Sarà mica per questo che ogni volta che si fa notare la croniva mancanza di donne, come per esempio nel salotto di Bruno Vespa, si dice che le donne non si trovano? Tutte a casa a badare ai bimbi?
A. Kustermann: "Me ne vengono in mente un'infinità di donne che avrebbero avuto pieno titolo di parlare di corpo delle donne. Che le donne non si vedono perchè sono indisponibili è una bugia".
N. Ferrigo - Sono sempre di più le donne che scelgono l'egg freezing, la crioconservazione in laboratorio con il congelamento degli ovociti. Può essere unbuon tentativo di governare qualche cosa di poco governabile per definizione?
A. Kustermann: "Mi sembra una buona idea quando si hanno 34, 35 anni e si sa di volere un figlio, ma non è possibile perchè non ci si trova ancora nella relazione considerata 'giusta'. Crescere un figlio nel nostro Paese è molto difficile per tutto quello che abbiamo detto, da sola fa ancora più paura. Fertilità e business non vanno quasi mai particolarmente d'accordo".
Lucianone
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