domenica 4 giugno 2023

Musica - Addio Tina Turner, l'unica grande regina!

 4 giugno '23 - domenica                                  4th June / Sunday                            visione post - 8

(da "il manifesto" - 2 giugno 2023 - RITMI / Gianluca Diana )

ADDIO a Tina Turner, leonessa del rock

Era malata da tempo. E' morta a 83 anni nella sua casa in Svizzera /  1939 - 2023

TINA TURNER, senza limiti
 -  Omaggi: un ricordo dell'artista, tra dischi, musical 
e il piccolo museo a lei dedicato in Tennessee -

"Nutbush per me era in quei due edifici, la scuola e l'emporio dove mio padre mi portava a

comprare caramelle, cioccolata al burro di arachidi e Pepsi". -  Così Tina Turner descriveva
in un'intervista di qualche anno fa i luoghi dell'infanzia, rintracciabili dalle parti di Nutbush,
piccola comunità rurale della Haywood Country, lato ovest del Tennessee, che omaggerà nel
1973 con il brano Nutbush City Limits. Che si apriva con due versi capaci di dare una sintesi 
tanto realistica quanto cruda di luoghi non propriamente aulici :  "A church house. gin house/
A school house, outhouse" (Una chiesa, una rivendita di gin/Una scuola, una latrina).
Nutbush City Limits, che è di fatto il primo passaggio autorale della Turner, è un'incisione che
descrive tutte le ristrettezze e i limiti, evocati nelle liriche più e più volte, della vita di provin-
cia per un afroamericano durante la prima metà  dello scorso secolo. Se proprio vogliamo rin-
tracciare due elementi di apparente salubrità in quell'angusto villaggio di campagna, sono pro-
prio la chiesa e la scuola evocati all'inizio del canto. E se la comunità ecclesiale vanta un'iden-
tità ben definita nella poetica popolare african american, un valore meno prorompente  ma si-
curamente rilevante , lo ha la scuola.



LA SCUOLA
Ed è proprio quel luogo d'insegnamento ad avere un peso particolare nella storia di Tina, in
particolare nel 2014, quando venne registrata l'intervista precedentemente citata. L'opportu-
nità si concretizzò grazie all'inaugurazione del Tina Turner Museum presso il West Tennessee
Delta Heritage Center di Brownsville, piccola cittadina  che da tempo  ha inglobato  Nutbush
nel suo territorio. Proprio il museo in questione non è altro che la vecchia Flagg Grove School, ovverosia l'edificio scolastico in realtà composto da una sola stavnza, che la piccola Anns Mae
Bullock (alias Tina Turner) frequentò durante l'infanzia.   In un ammalinate e romantico gioco
di specchi che sembra ricalcare la vita di Turner prima e post l'ex marito Ike e le violenze che
questi le infliggeva, anche le mura in legno della scuola hanno avuto molteplici vite, di cui l'ul-
tima incarnazione, ossia il museo, è indubbiamente la più libertaria. Esattamente come la se-
conda parte della carriera di Tina, quando la Regina del Rock  si affrancò dal pericoloso Ike. 
La storis della Flagg  Grove School parte da molto lontano e fu per Tina una questione di fa-
miglia.  Nel gennaio 1889 , il prozio Benjamin Flagg vendette poco meno di mezzo ettaro di
terreno ad alcuni amministratori locali incaricati di costruire la scuola in oggetto. Fino al ter-
mine degli anni Sessanta, quando chiuse i battenti, la Flagg Grove venne frequentata da stu-
dentesse e studenti african american, i quali accedevano dapprima  con un contributo  di un   
dollaro al mese, per poi entrare gratuitamente quando la scuola divenne parte del sistema del-
la pubblica istruzione.  Successivamente venne usata come fienile e magazzino, fino a inizio
anni Duemila quando si fece largo l'idea di recuperarla per omaggiare "The Queen of Rock".
Il progetto ebbe la svolta determinante il primo giugno 2012, quando la vecchia Flagg Grove 
venne trasferita presso il West Tennessee Delta Heritage Center di Brownsville.  Poco meno
di un anno e mezzo dopo, nel gennaio 2014, una emozionata e felice Anna Mae Bullock die-
de l'annuncio di contribuire al tutto in vari modi, inclusa una consistente donazione di cimeli 
e memorabilia di vario genere provenienti dalla sua lunga carriera.

LA REGINA
In quello che dal ventisei settembre 2014 è diventato ufficialmente il Tina Turner Museum,
da giorni una ininterrotta processione di fun di ogni genere riempie e accerchia l'iconografi-
co spazio espositivo. La Regina del Rock, scomparsa lo scorso 24 maggio a Kusnacht  nel
Canton Zurigo, dove risiedeva da anni come cittadina svizzera avendo da un quarto di secolo
assunto tale cittadinanza, è ancora orgogliosamente considerata come parte della comunità.
Perchè oltre a tutto il sentimento giustamente suscitato a livello globale dalla scomparsa del-
la grande artista, è la percezione di come, nonostante le scelte della vita l'abbiano portata pro-
gressivamente sempre più lontano dal grande sud di cui era figlia, dapprima a St. Louis, poi
a Los Angeles, a londra e infine l'approdo in Svizzera.  Tina rimane un'icona autentica per la
gente della Black Belt.  proprio nell'Heritage Center di Brownsville si tiene da tempo l'annua.
le Exit 56 Blues: artisti come Sleepy John Estes, Hammie Nixon e per l'appunto, Tina. 
E mentre il suo pubblico transita nel museo che la ricorda, ammirando tanto la lavagna e i ban-
chi di legbno dell'epoca, che i suoi vestiti di scens firmati da Versace e Armani, anche fuori da 
Nutbush, il tributo è viscerale e onnipresente.  a sole sessanta miglia circa, a Memphis, lo Stax
Museum la omaggia all'ingresso con una enorme scritta  in suo onore.    Altrettanto  ha fatto il
più importante magazine locale, , il Memphis Flyer, facenso luce sul recente passaggio cittadi-
no a inizio anno, presso il prestigioso Orpheum Theatre, di Tina: The Tina Turner Musical.
Continua... to be continued...

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