sabato 19 novembre 2022

L' intervista - A Zerocalcare: l'artista disegnatore a tutto campo...

 19 novembre '22 - sabato                             19th November / Saturday                    visione post - 9                      

(da la Repubblica - 2 novembre '22 / di Francesco Bei)


"Meloni fa la destra ma la sinistra
ha smarrito se stessa"
Discutere con Michele Rech, conosciuto da ogni italiano come il disegnatore Zerocalcare e vissuto
come un fratello maggiore da quelli sotto i trent'anni, non è cosa facile. Non si fa trovare dove ti a-
spetti e le sue risposte non sono mai scontate. Soprattutto se la prima domanda è quella, inevitabile,
da cui partiamo.
Francesco Bei: "Il decreto contro i rave. Molti giuristi lo ritengono una norma dalle maglie troppo
larghe, sotto la quale può finire represso anche il dissenso. Da chi manifesta in strada per l'ambiente
a chi occupa uno stabile. Dobbiamo preoccuparci?".
Zerocalcare - "Ovviamente sì, è una cosa molto grave e pericolosa. Ma storco il naso di fronte ai tan-
ti che si indignano in queste ore. Io ci vedo una continuità con i decreti Salvini, di cui tutti ricordiamo 
le norme che criminalizzavano le Ong. Pochi invece rammentano il fatto che venivano pesantemente
colpiti anche i blocchi stradali, con pene altissime. Quando sono stati smontati i decreti Salvini, quel-
le norme sono rimaste in piedi. In questo paese le norme repressive si sedimentano e si sovrappongo-
no e a tutti, alla fine, fa comodo chiudere gli spazi di dissenso quando si arriva al potere".
F. Bei: "Qualcuno ha voluto vedere una coincidenza simbolica tra le manganellate alla Sapienza e
l'avvio del governo Meloni in Parlamento. Che en pensa?".
Zerocalcare - "Non penso a una coincidenza voluta, nel senso che non credo che qualcuno del go-
verno abbia dato l'ordine di picchiare, Ma c'ù una coincidenza politica. Nel senso che quello che
sta succedendo, dal decreto anti-rave alla repressione della manifestazione alla Sapienza, fa parte
di una direzione che questo Paese sta prendendo. Sono episodi figli di una chiusura autoritaria che
ha prodotto quel risultato elettorale".
F, Bei: "In questa chiusura sui diritti civili ci metti anche il fine pena mai. il no alla revisione del-
l'ergastolo ostativo?".
Zerocalcare - "Sì, la destra fa la destra anche su questo. Il problema, semmai, è la sinistra"
F.  Bei: "Una sinistra affezionata al carcere?".
Zerocalcare - "Sono trent'anni che la sinistra parla del carcere solo per dire che Berlusconi deve an-
 dare in galera. Una cultura progressista si dovrebbe porre il tema di superare la visione del carcere
come unica soluzione a tutto. Perchè la galera produce sempre altra delinquenza, recidiva, alienazio-
ne".
F. Bei: "Questa cultura securitaria e 'carceraria' è anche responsabilità dei grillini?
Zerocalcare - "Sì, senza dubbio. Ma all'inizio è nata a sinistra, sulla questione dell'antiberlusconi-
smo. I grillini si sono accodati dopo, ma è stata la sinistra a dimenticarsi per prima che certi valori 
erano patrimonio storico della cultura progressista".
F. Bei: "Qualche anno fa ti sei appassionato alle vicende della fabbrica ex Penicillina occupata a
Roma da migranti e senzatetto. Sgombrata e sempre rioccupata. Adesso, in teoria, le norme anti-
rave potrebbero portare in carcere gli occupanti?".
Zerocalcare - "Temo di sì e, come loro, anche i liceali che occupano la scuola o un centro sociale. 
E' la fotografia del Paese. Gli occupanti della ex Penicillina, in assenza di alternative fornite dal
comune di Roma, hanno rioccupato uno stabile a via del Frantolo  e due settimane fa sono sono
stati sgombrati anche da lì. Indovinate dove torneranno adesso? E' un loop continuo, un gioco dei 
quattro cantoni fatto sulla pelle dei poveracci, senza che nessuno si prenda la responsabilità di tro-
vare una soluzione umana e politica".
F. Bei - "Giorgia Meloni e l'antifascismo. Dimenticando Gobetti e Calamandrei, per la premier
l'antifascismo è solo quello con la chiave inglese. Perchè la racconta così?".
Zerocalcare - "Perchè è la sua storia. Quella di Meloni è una comunità politica che. al di là di
come si atteggia davanti alle telecamere, è in piena continuità  con il neofascismo  degli anni
Settanta. Una volta giunta alla fine della traversata, non mi stupisce che si tolga i sassolini dal-
le scarpe. E' il solito vittimismo. Raccontano la storia come fa comodo a loro, dimenticando che,
in quegli anni, i neofascisti mettevano le bombe sui treni e nelle stazioni d'accordo con i servizi
segreti".
F. Bei: "Sono tornati a prima di Fini, rinnegando Fiuggi?".
Zerocalcare - "Non mi sembra che ci sia questa vocazione al superamento del fascismo. Mi sembra
inece che alcune parole pronunciate in questi giorni sono state rassicuranti solo per chi voleva sen-
tirsi rassicurato. la verità è che il codice linguistico è sempre quello, senza cesura. la nazione sovra-
na, i patrioti... E' una comunità politica, lo ripeto, che non cederà un' unghia su questo. -  Del resto
non ha motivo di farlo, visto che nessuno glielo chiede".
F. Bei: "Alla Fabbrica del Vapore di Milano il 15 dicembre si apre la tua personale. "Dopo il botto",
è il titolo. Nella locandina si vede un asteroide colpire la città, una metafora del Covid. Cosa è cam-
biato?". 
Zerocalcare - "La pandemia ha avuto un impatto drammatico anche sulle reti sociali, sulle reti po-
litiche e persino su quelle affettive. E' stato un evento estremamente divisivo e siamo ancora fermi
lì. E' impossibile ragionare, me ne accorgo anche nei miei eventi dal vivo quando qualcuno solleva
il tema". 
F, Bei: "Come mai è impossibile ricucire questa frattura?".
Zerocalcare - "Non so, forse ha a che fare con il fstto che le persone, chiuse in casa, si sono forma-
te la loro opinione sui social. E questo ha portato a una sorta di jihad   contrapposte  tra "complici
della dittatura" e "untori del virus".  Le lacerazioni sono molto profonde.  Nella mostra c'è la mia
vita di questi anni, c'è il conflitto. E, naturalmente, c'è anche un riflesso di questo".
F. Bei: "Michele, tu oggi hai paura?"
Zerocalcare - "Io sono bianco, sono maschio e   faccio parte dei privilegiati. Sarebbe ridicolo se ti
dicessi che ho paura per me. Ma ci sono tutta una serie di soggettività che hanno motivo di preoc-
cuparsi. Ma non per questo governo in particolare. E' il Paese che è cambiato  e  questo  governo 
di destra ne è solo la conseguenza".

Lucianone

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