12 febbraio '22 - sabato 12th February / Saturday visione post - 3
Dove e quando
Fondazione Francesco Somaini,
Fondazione Francesco Somaini,
corso di Porta Vigentina 31, Milano
Fino al 31 marzo '22
(da la Repubblica - 4 febbraio '22 - Milano / Cultura - di Cristiano Campanini)
Somaini in Usa
Sulle orme del grande scultore
Sulle orme del grande scultore
Il colosso di New York. E' questo il titolo di un bronzo patinato, lucidato a tratti, come sempre
accade ai più svariati metalli e alle finiture specchianti, ruvide o vellutate, della tormentata
accade ai più svariati metalli e alle finiture specchianti, ruvide o vellutate, della tormentata
scultura di Francesco Somaini (1926-2005). E' questo il paesaggio forgiato perlopiù a Lomazzo
per viaggiare oltreoceano, come racconta la mostra della neonata Fondazione Somaini.
L'autore è uno scultore lombardo , campione d'integrazione tra le arti accanto a un maestro del-
l'architettura milanese come Caccia Dominioni (del loro sodalizio restano pavimenti musivi co-
me la galleria Strasburgo e il Teatro Filodrammatici; e il complesso monumentale della fontana
di largo Marinai d'Italia). Ma in termini di visibilità il suo lavoro è stato senz'altro più premiato
negli Usa. I suoi brandelli scomposti nello spazio e materializzati nel peltro, nel piombo, nel
bronzo nichelato, nel ferro, entrano presto in grandi collezioni americane, come quella della fa-
miglia Rockfeller oppure quella dell'architetto Philip Johnson.
Aperta nell'autunno scorso e affacciata su un cortile intatto di una casa ringhiera di proprietà del
Fai, in corso di Porta Vigentina, la fondazione, animata dalla figlia Luisa, ospita "Somaini in A-
merica", una mostra dedicata ai rapporti tra l'autore e il suo pubblico americano, collezionisti.
gallerie, musei. Il viaggio spazia dai primi volumi tardo-cubisti degli anni Cinquanta fino al
pieno travaglio informale dei Sessanta e a un immaginario tutto newyorkese nei settanta, sep-
pur dispotico, tra cultura e architettura. Il colosso in questione è un'opera del 1976 allestita nel-
la terza sala. Raffigura un grattacielo spezzato. La forma evoca le Twin Towers. L'immagine di
quella frattura , di quel magma a cascata, appare oggi come un oscuro presagio, ma a spezzare
il grattacielo è in realtà un omaggio a Michelangelo, a evocare il ginocchio possente di uno dei
Prigioni del Buonarroti, Nonostante la storia dell'arte lo abbia incasellato nella corrente più le-
gata al travaglio psicologico postbellico dell'astrazione informale dei Sessanta e a un immagina-
rio tutto newyorkese nei Settanta, seppur distopico, tra scultura e architettura, Il colosso in que-
stione è un' opera del 1976 allestita nella terza sala. Raffigura un grattacielo spezzato. La forma
evoca le Twin Towers. L'immagine di quella frattura , di quel magma a cascata, appare oggi co-
me un oscuro presagio, ma a spezzare il grattacielo è in realtà un omaggio a Michelangelo, a
evocare il ginocchio possente di uno dei Prigioni del Buonarroti. - Nonostante la storia dell'arte
lo abbia incasellato nella corrente più legata al travaglio psicologico postbellico dell'astrazione
informale, questa mostra ne suggerisce eclettismo e libertà espressiva. Somaini attinge alla sto-
ria dell'arte tutta, da Michelangelo a Umberto Boccioni, dal cubismo a un dinamismo d'ispirazio-
ne futurista fino all'arvhitettura utopica.
CONTINUA...
to be continued...
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