mercoledì 10 novembre 2021

Personaggi - La guida Elia Origoni e la sua impresa: da solo con il suo zaino sui sentieri del Cai percorre tutta l'Italia

 10 novembre '21 - mercoledì                       10th November / Wednesday                   visione post - 6 

 

                                               Elia Origoni
              

(da Corriere della Sera - 31 ottobre '21 - Il personaggio / di Riccardo Bruno)

C'è un italiano che può dire di conoscere tutte le montagne del nostro Paese. Si chiama Elia Origoni,
ha 31 anni. L'8 febbraio è partito da Santa Teresa Gallura, ha camminato da Nord a Sud della Sarde-
gna, poi in Sicilia da Trapani a Messina, ha risalito gli Appennini dalla calabria alla Liguria, e poi le
Alpi fino al Friuli-venezia Giulia.  Il 9 ottobre, dopo 8 mesi, ha concluso a Muggia il suo viaggio lun-
go il Sentiero Italia, settemila chilometri sulle Alte vie che uniscono tutte le cime italiane. 
"E' il trekking più lungo al mondo . E' stata davvero una grande avventura" dice Elia finalmente a ca-
sa nel Varesotto.  Da oltre vent'anni nessuno riusciva in questa impresa, percorrere per intero un trac-
ciato nato dall'intuizione di un gruppo di appassionati negli anni 80 e adesso rilanciato dal Cai.
"Tecnicamente è facile, adatto anche alle famiglie. Ci sono solo alcuni tratti in cui serve un pò di espe-
rienza - spiega Elia -. La difficoltà, oltre alla lunghezza, è che non sempre ci sono strutture ricettive".
Per il resto si è rivelato uno scrigno di sorprese: "La cosa che più ti colpisce è la varietà. Ogni giorno,
ogni settimana, ogni regione è diversa dall'altra, un immenso patrimonio che regala sempre nuove 
emozioni. -  Elia ha studiato accuratamente il percorso, si è mosso da solo con il suo zaino, tenda.
materassino, fornelletto, viveri per affrontare ogni situazione. "Non ho mai pagato per dormire - 
dice con una punta di soddisfazione -.  Alcune volte mi hanno ospitato, la tenda l'ho usta non più di
una decina di volte. Ho passato le notti in bivacchi, ripari, fienili, anche pensiline nei borghi di mon-
tagna, ovunque ci fosse un riparo". Aveva un Gps, per sicurezza e epr documentare il viaggio, ma
l'ha tenuto nello zaino, per orientarsi ha preferito le tradizionali mappe cartacee. "In certe situazio-
ni sono più affidabili dei sistemi digitali".  Da due anni è accompagnatore di media montagna, fa 
parte del Soccorso alpino e degli Outdoor sentinels, "un gruppo che vuole vivere la natura e l'am-
biente con amore e rispetto".  Anche il suo lungo cammino  sul Sentiero Italia  è nato con questo 
spirito, soprattutto nei trasferimenti in mare.   Una canoa per attraversare lo Stretto, dalla Sarde-
gna alla Sicilia ha invece utilizzato una barca che ha comprato per l'occasione. "Ho fatto tutto a 
remi, ci sono volute 100 ore, 4 giorni e 4 notti".    L'unico imprevisto, e non da poco, sul monte 
Prado, tra Emilia e Toscana.  "Era maggio, la neve si stava sciogliendo, una slavina mi ha tra-
volto. Con un pò di fortuna sono riuscito a liberarmi e a chiamare i soccorsi". Dieci  giorni  in 
ospedale, un mese di riablitazione, ma la volontà è stata più forte delle avversità.  A metà lu-
glio era di nuovo in cammino. - Adesso è a casa con la fidanzata Giulia a ripercorrere i mille
luoghi visti e quelli in cui vorrebbe tornare: "Certi posti in Calabria o le Madonie in Sicilia do-
ve ho trovato 80 centimetri di neve". Pensa di fissare questi otto mesi di ricordi in un libro o
in qualcosa che rimanga, ma ancora non sa bene.

CONTINUA... to be continued... 

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